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Franco Zabagli – Sedimenti e strappi
25 opere, che si mostrano al pubblico in una danza vibrante di frammenti di carta strappati e stratificati, dove la contemplazione è un invito.
Comunicato stampa
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C’è il sentimento vero, l’umile materialità del collezionista di figurine e di bricolage infantili nella bella mostra dal titolo SEDIMENTI E STRAPPI, che Laura Accordi propone nella sua Galleria-Libreria d’Arte “Babele” (Firenze - via delle Belle Donne 41/r).25 opere, che si mostrano al pubblico in una danza vibrante di frammenti di carta strappati e stratificati, dove la contemplazione è un invito.
Sono opere composte dalla moltiplicazione di singole particelle tenute insieme da una calamita sotterranea, che narrano di epoche remote, di spiritualità orientale, di lingua sanscrita, di terre esotiche, di icone dell’arte e della letteratura.
Accanto a pezzetti di mappe antiche, ecco infatti comparire un disegno copto e poi un particolare di una pittura di Morandi, di De Pisis, di Depero, mentre da un angolino il Signor Bonaventura saluta con la sua allegria contagiosa e la sempre fantastica e provocante Josèphine Baker ammicca in un altro di questi “strappi” d’artista.
Una storia non dura che nella cenere/e persistenza è solo l’estinzione ci ricorda Eugenio Montale in un verso, che Franco Zabagli propone nel Cahier d’Artiste Sedimenti e Strappi, edito da Babele Edizioni in tiratura limitata a 60 esemplari numerati.
Il Cahier, l’originale oggetto d’arte in forma di libretto che contiene un’opera di Zabagli, verrà presentato in occasione dell’inaugurazione della mostra.
Il racconto iconografico dell’artista si sviluppa così, con misteriosa armonia, attraverso un linguaggio fatto di frammentazioni del sapere enciclopedico, ricomposte in accostamenti di senso, semantici, visivi o cromatici. Una sorta di biblioteca implosa, dove il tempo si ferma e la contemplazione ipnotizza lo spettatore, svelando quella che potrebbe essere l’archeologia della contemporaneità.Come gli antichi eruditi disponevano le loro collezioni di reperti nelle teche dei cabinets de curiosités, in questo suo gioco privato, nell’età delle immagini virtuali, Zabagli sembra dunque voler ridare a questi effimeri frammenti di carta un senso ulteriore, che li trattenga ancora dalla dispersione e li salvi dall’oblio della fretta contemporanea.
Franco Zabagli è nato nel 1959 a Polcanto, piccolo paese dell’Appennino toscano tra il Mugello e Firenze, città dove e lavora presso il Gabinetto Vieusseux. Studioso di filologia, ha scritto saggi su Giacomo Leopardi, Giovanni Pascoli, Montale e Pasolini. Ha inoltre lavorato all’edizione completa degli scritti cinematografici di Pier Paolo Pasolini nei Meridiani Mondadori e, sempre per Mondadori, alle Lettere a Clizia di Eugenio Montale. Negli ultimi anni, ha iniziato a dedicarsi al disegno, alla calligrafia e al collage.
**
Una storia non dura che nella cenere/e persistenza è solo l’estinzione ci ricorda Eugenio Montale in un verso, che Franco Zabagli propone nel Cahier d’Artiste Sedimenti e Strappi, edito da Babele Edizioni in tiratura limitata a 60 esemplari numerati.
Il Cahier, l’originale oggetto d’arte in forma di libretto che contiene un’opera di Zabagli, verrà presentato in occasione dell’inaugurazione della mostra.
Sono opere composte dalla moltiplicazione di singole particelle tenute insieme da una calamita sotterranea, che narrano di epoche remote, di spiritualità orientale, di lingua sanscrita, di terre esotiche, di icone dell’arte e della letteratura.
Accanto a pezzetti di mappe antiche, ecco infatti comparire un disegno copto e poi un particolare di una pittura di Morandi, di De Pisis, di Depero, mentre da un angolino il Signor Bonaventura saluta con la sua allegria contagiosa e la sempre fantastica e provocante Josèphine Baker ammicca in un altro di questi “strappi” d’artista.
Una storia non dura che nella cenere/e persistenza è solo l’estinzione ci ricorda Eugenio Montale in un verso, che Franco Zabagli propone nel Cahier d’Artiste Sedimenti e Strappi, edito da Babele Edizioni in tiratura limitata a 60 esemplari numerati.
Il Cahier, l’originale oggetto d’arte in forma di libretto che contiene un’opera di Zabagli, verrà presentato in occasione dell’inaugurazione della mostra.
Il racconto iconografico dell’artista si sviluppa così, con misteriosa armonia, attraverso un linguaggio fatto di frammentazioni del sapere enciclopedico, ricomposte in accostamenti di senso, semantici, visivi o cromatici. Una sorta di biblioteca implosa, dove il tempo si ferma e la contemplazione ipnotizza lo spettatore, svelando quella che potrebbe essere l’archeologia della contemporaneità.Come gli antichi eruditi disponevano le loro collezioni di reperti nelle teche dei cabinets de curiosités, in questo suo gioco privato, nell’età delle immagini virtuali, Zabagli sembra dunque voler ridare a questi effimeri frammenti di carta un senso ulteriore, che li trattenga ancora dalla dispersione e li salvi dall’oblio della fretta contemporanea.
Franco Zabagli è nato nel 1959 a Polcanto, piccolo paese dell’Appennino toscano tra il Mugello e Firenze, città dove e lavora presso il Gabinetto Vieusseux. Studioso di filologia, ha scritto saggi su Giacomo Leopardi, Giovanni Pascoli, Montale e Pasolini. Ha inoltre lavorato all’edizione completa degli scritti cinematografici di Pier Paolo Pasolini nei Meridiani Mondadori e, sempre per Mondadori, alle Lettere a Clizia di Eugenio Montale. Negli ultimi anni, ha iniziato a dedicarsi al disegno, alla calligrafia e al collage.
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Una storia non dura che nella cenere/e persistenza è solo l’estinzione ci ricorda Eugenio Montale in un verso, che Franco Zabagli propone nel Cahier d’Artiste Sedimenti e Strappi, edito da Babele Edizioni in tiratura limitata a 60 esemplari numerati.
Il Cahier, l’originale oggetto d’arte in forma di libretto che contiene un’opera di Zabagli, verrà presentato in occasione dell’inaugurazione della mostra.
08
ottobre 2011
Franco Zabagli – Sedimenti e strappi
Dall'otto al 24 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
BABELE ARTE LIBRI EVENTI
Firenze, Via Delle Belle Donne, 41R, (Firenze)
Firenze, Via Delle Belle Donne, 41R, (Firenze)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle ore 10.30 alle 19.30
Vernissage
8 Ottobre 2011, ore 17.30
Autore
Curatore