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Franko B – Lost boys e altre storie
Ancora una volta nella poetica dell’artista diventa centrale il corpo, come strumento per esplorare i temi dell’individualità, della politica, della resistenza, della sofferenza e soprattutto della vulnerabilità umana
Comunicato stampa
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In mostra Ragazzi perduti (2018), circa un centinaio di statuine in ceramica colorate di varie dimensioni e forme della serie Ongoing series of ceramic works, elaborati dall’artista, noto soprattutto per la sua attività di performer pioneristico.
Come afferma la curatrice, “ognuna di queste piccole sculture di Franko è come un taglio del caos: un faccia a faccia che ci costringe a sentirci noi stessi fragili e custodi della fragilità di queste sue ultime sculture.”
Ancora una volta nella poetica dell’artista diventa centrale il corpo, come strumento per esplorare i temi dell’individualità, della politica, della resistenza, della sofferenza e soprattutto della vulnerabilità umana.
La vita e il lavoro di Franko B si situano infatti tra isolamento e seduzione, benevolenza e confronto, sofferenza ed erotismo, punk e poesia, spaziando dal disegno all’illustrazione, dalla scultura al ricamo, all’atto performativo.
“Franko B è l’esatto contrario dell’artista monocorde e ripetitivo, un vulcano di idee, amante della materia, gran sperimentatore, pronto a modellare la terra imponendo una lettura concettuale inedita del suo impiego, e anche nella ceramica opera con grande piglio sperimentale la dimensione che più gli è congeniale: il corpo. Uomini e case e animali, in un abbozzo, una traccia, una sagoma, e cuori e croci e ancora uomini e ancora un cane…le figure di Franko B animano la materia che sembra però volgere, anziché verso la compiutezza del senso figurativo tradizionale, una sintesi astratta, misurando la fisicità del vuoto e la fragilità dell’essere. Franko B sembra sopraggiungere in punta di piedi alle spalle della materia, un divenire-materia, un divenire-forma, un divenire-opera, e così via, nella prospettiva verso la quale spinge per confluire in una dimensione sospesa…
… Attraverso le opere di Franko B, per mezzo dell’utilizzo della ceramica, si delinea il suo fare come un cacciatore di bellezza, della sua ribellione a colpi di bellezza.” Francesca Alfano Miglietti
Franko B, nato a Milano nel 1960, si trasferisce a Londra nel 1979, e studia Belle Arti al Camberwell College of Arts dal 1986 al 1987, al Chelsea College of Art dal 1987 al 1990 e al Byam Shaw School of Art dal 1990 al 1991. Si integra sin da subito nella scena anarco-punk di Londra, esibendosi nei night club. Le sue opere sin dagli esordi suscitano interesse a livello internazionale, tanto da essere ospitate in numerose istituzioni in tutto il mondo, tra cui la Tate Modern, la Tate Britain, la Tate Liverpool, la ICA, il Palais des Beaux-Arts in Belgio, L’Ex Teresa a Città del Messico, il PAC di Milano, la RU ARTS di Mosca, e molte altre. Le sue opere sono inoltre presenti in prestigiose istituzioni private e pubbliche, tra cui la collezione permanente della Tate Modern e del V&A Museum e la collezione permanente della città di Milano. Sul suo lavoro sono state pubblicate tre monografie, la più recente delle quali è I Still Love. Attualmente è professore di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Torino. Franko B è conosciuto per le sue lunghe e provocatorie performance, in cui si concentra sulla vulnerabilità dell’uomo attraverso lo spargimento del proprio sangue. Attraverso questa tecnica, ha più volte risposto a questioni come l’oppressione, il dogmatismo, l’abuso e l’esibizione di sé stessi.
Come afferma la curatrice, “ognuna di queste piccole sculture di Franko è come un taglio del caos: un faccia a faccia che ci costringe a sentirci noi stessi fragili e custodi della fragilità di queste sue ultime sculture.”
Ancora una volta nella poetica dell’artista diventa centrale il corpo, come strumento per esplorare i temi dell’individualità, della politica, della resistenza, della sofferenza e soprattutto della vulnerabilità umana.
La vita e il lavoro di Franko B si situano infatti tra isolamento e seduzione, benevolenza e confronto, sofferenza ed erotismo, punk e poesia, spaziando dal disegno all’illustrazione, dalla scultura al ricamo, all’atto performativo.
“Franko B è l’esatto contrario dell’artista monocorde e ripetitivo, un vulcano di idee, amante della materia, gran sperimentatore, pronto a modellare la terra imponendo una lettura concettuale inedita del suo impiego, e anche nella ceramica opera con grande piglio sperimentale la dimensione che più gli è congeniale: il corpo. Uomini e case e animali, in un abbozzo, una traccia, una sagoma, e cuori e croci e ancora uomini e ancora un cane…le figure di Franko B animano la materia che sembra però volgere, anziché verso la compiutezza del senso figurativo tradizionale, una sintesi astratta, misurando la fisicità del vuoto e la fragilità dell’essere. Franko B sembra sopraggiungere in punta di piedi alle spalle della materia, un divenire-materia, un divenire-forma, un divenire-opera, e così via, nella prospettiva verso la quale spinge per confluire in una dimensione sospesa…
… Attraverso le opere di Franko B, per mezzo dell’utilizzo della ceramica, si delinea il suo fare come un cacciatore di bellezza, della sua ribellione a colpi di bellezza.” Francesca Alfano Miglietti
Franko B, nato a Milano nel 1960, si trasferisce a Londra nel 1979, e studia Belle Arti al Camberwell College of Arts dal 1986 al 1987, al Chelsea College of Art dal 1987 al 1990 e al Byam Shaw School of Art dal 1990 al 1991. Si integra sin da subito nella scena anarco-punk di Londra, esibendosi nei night club. Le sue opere sin dagli esordi suscitano interesse a livello internazionale, tanto da essere ospitate in numerose istituzioni in tutto il mondo, tra cui la Tate Modern, la Tate Britain, la Tate Liverpool, la ICA, il Palais des Beaux-Arts in Belgio, L’Ex Teresa a Città del Messico, il PAC di Milano, la RU ARTS di Mosca, e molte altre. Le sue opere sono inoltre presenti in prestigiose istituzioni private e pubbliche, tra cui la collezione permanente della Tate Modern e del V&A Museum e la collezione permanente della città di Milano. Sul suo lavoro sono state pubblicate tre monografie, la più recente delle quali è I Still Love. Attualmente è professore di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Torino. Franko B è conosciuto per le sue lunghe e provocatorie performance, in cui si concentra sulla vulnerabilità dell’uomo attraverso lo spargimento del proprio sangue. Attraverso questa tecnica, ha più volte risposto a questioni come l’oppressione, il dogmatismo, l’abuso e l’esibizione di sé stessi.
12
dicembre 2018
Franko B – Lost boys e altre storie
Dal 12 dicembre 2018 al 31 gennaio 2019
arte contemporanea
Location
NONOSTANTE MARRAS
Milano, Via Cola Di Rienzo, 8, (Milano)
Milano, Via Cola Di Rienzo, 8, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato, 10.00 – 19.00; domenica 12.00 – 19.00
Vernissage
12 Dicembre 2018, ore 19
Autore
Curatore