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Frantiska + Tim Gilman – The King’s Two Bodies
Il loro lavoro è improntato principalmente, ma non soltanto, sulla pittura: secondo i dettami del nuovo stile iperrealista, che sottolinea oggi gli intensi legami tra pittura, fotografia e new media, i Gilman dipingono la realtà quotidiana come fermo immagine.
Comunicato stampa
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La Galerie Davide Di Maggio - Mudimadue è lieta di presentare la prima mostra personale di Frantiska + Tim Gilman a Milano dopo la recente partecipazione alla Biennale di Praga e la personale a Berlino. Frantiska Gilman (nata a Praga nel 1973) e Tim Gilman-Sevick (nato nel Connecticut nel 1971), operano insieme dal 2000 e attualmente vivono tra Praga e New York.
Il loro lavoro è improntato principalmente, ma non soltanto, sulla pittura: secondo i dettami del nuovo stile iperrealista, che sottolinea oggi gli intensi legami tra pittura, fotografia e new media, i Gilman dipingono la realtà quotidiana come fermo immagine. Ritratti, persone colte nell’immediatezza gestuale, come avviene nello snapshot fotografico, ma anche spazi reali e virtuali che funzionano quasi come ambienti e scenari dei loro personaggi. La pittura dei Gilman, dunque, si fonda su un ampio portato concettuale per definirsi come un campo ibrido di tensioni che arrivano, via via, a coinvolgere altri mezzi.
Parlando del loro lavoro insieme Frantiska + Tim Gilman sostengono “noi siamo giunti alla forma finale del nostro lavoro attraverso la collaborazione - qui c’è almeno una terza persona, che è allo stesso tempo nessuno di noi e anche un po’ di tutt’e due. Questa dicotomia di soggettività e oggettività, vicino e lontano, si riflette in altri aspetti del lavoro: tensione, dualismo, distanza (spesso imposta dai media) che noi sentiamo dal reale - che sia natura o altro, società, immagini o le nostre condizioni”.
“We arrive at the final form of our work through collaboration - there is almost a third persona, one that is simultaneously neither of us, but also both of us. This dichotomy of subjectivity and obiectivity, proximity and distance, is reflected in other facets of the work: tension, duality and distance (often imposed by media) that we feel from the real be it nature, one another, society, images, or our surroundings.
Principali mostre personali:
2004 Galerie Davide Di Maggio Mudimadue, Berlin - Galleria Davide Di Maggio Mudimadue, Milano , 2003 “Sólo” Galerie
NoD, Prague - “In Practice,” Sculpture Center, NY, 2000 Gallerie V. Spaly, Prague, 1998 Gallerie Bunkr, Prague
Principali mostre collettive:
“Open House - Working in Brooklyn” Brooklyn Museum, New York - “Virtual Garden” Danielle Arnaud Contemporary,Art London "Back to Nature" Futura, Prague, “Regionale,” Kunsthalle Basel - “Look - the Limits of Vision,” Kaskadenkondensator, Basel - Prague Biennale, Veletrzni Palace, National Gallery, Prague - “Supereal,” Marella Arte Contemporanea, Milan - “Exit Biennial: The Reconstruction” Exit Art, NY - “Donut Shop 7” Phillip Feldman Gallery, Portland, OR “A Clearing” Cover Up, London - Video Invitational, fa projects, London - “Electrobot” , Home Gallery, Prague
“Painting as Paradox” Artists Space, NY - “Today” Swiss Institute, NY - Armory Show 2002, NY - “BIBLIOMANIA” Printed Matter, NY.
Il loro lavoro è improntato principalmente, ma non soltanto, sulla pittura: secondo i dettami del nuovo stile iperrealista, che sottolinea oggi gli intensi legami tra pittura, fotografia e new media, i Gilman dipingono la realtà quotidiana come fermo immagine. Ritratti, persone colte nell’immediatezza gestuale, come avviene nello snapshot fotografico, ma anche spazi reali e virtuali che funzionano quasi come ambienti e scenari dei loro personaggi. La pittura dei Gilman, dunque, si fonda su un ampio portato concettuale per definirsi come un campo ibrido di tensioni che arrivano, via via, a coinvolgere altri mezzi.
Parlando del loro lavoro insieme Frantiska + Tim Gilman sostengono “noi siamo giunti alla forma finale del nostro lavoro attraverso la collaborazione - qui c’è almeno una terza persona, che è allo stesso tempo nessuno di noi e anche un po’ di tutt’e due. Questa dicotomia di soggettività e oggettività, vicino e lontano, si riflette in altri aspetti del lavoro: tensione, dualismo, distanza (spesso imposta dai media) che noi sentiamo dal reale - che sia natura o altro, società, immagini o le nostre condizioni”.
“We arrive at the final form of our work through collaboration - there is almost a third persona, one that is simultaneously neither of us, but also both of us. This dichotomy of subjectivity and obiectivity, proximity and distance, is reflected in other facets of the work: tension, duality and distance (often imposed by media) that we feel from the real be it nature, one another, society, images, or our surroundings.
Principali mostre personali:
2004 Galerie Davide Di Maggio Mudimadue, Berlin - Galleria Davide Di Maggio Mudimadue, Milano , 2003 “Sólo” Galerie
NoD, Prague - “In Practice,” Sculpture Center, NY, 2000 Gallerie V. Spaly, Prague, 1998 Gallerie Bunkr, Prague
Principali mostre collettive:
“Open House - Working in Brooklyn” Brooklyn Museum, New York - “Virtual Garden” Danielle Arnaud Contemporary,Art London "Back to Nature" Futura, Prague, “Regionale,” Kunsthalle Basel - “Look - the Limits of Vision,” Kaskadenkondensator, Basel - Prague Biennale, Veletrzni Palace, National Gallery, Prague - “Supereal,” Marella Arte Contemporanea, Milan - “Exit Biennial: The Reconstruction” Exit Art, NY - “Donut Shop 7” Phillip Feldman Gallery, Portland, OR “A Clearing” Cover Up, London - Video Invitational, fa projects, London - “Electrobot” , Home Gallery, Prague
“Painting as Paradox” Artists Space, NY - “Today” Swiss Institute, NY - Armory Show 2002, NY - “BIBLIOMANIA” Printed Matter, NY.
07
giugno 2004
Frantiska + Tim Gilman – The King’s Two Bodies
Dal 07 giugno al 31 luglio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA DAVIDE DI MAGGIO
Milano, Via Alessandro Tadino, 26, (Milano)
Milano, Via Alessandro Tadino, 26, (Milano)
Orario di apertura
10.30 - 20.00 lunedì mattina e domenica chiuso
Vernissage
7 Giugno 2004, ore 18,30
Autore
Curatore