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Fratelli d’Italia
In mostra sono riunite opere di venti artisti italiani e stranieri, eccellenze del contemporaneo che vivono l’anniversario del 150mo con preziosa coscienza e vivace intellettualità. E’ un fatto storico notevole che coinvolge a tema creatività e celebrazione.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “Fratelli d'Italia. 1861-2011”, seconda dopo “Bella Italia.1861-2011”, ancora evento commemorativo per i 150 anni della Repubblica Italiana, è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani e stranieri. In questo quadro progettuale si inserisce l’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Contemporanea, che firma anche il testo, dal titolo “Fratelli d'Italia.1861-2011”, in cui sono riunite opere di venti artisti italiani e stranieri, eccellenze del contemporaneo che vivono questo anniversario con preziosa coscienza e vivace intellettualità. E' un fatto storico notevole che coinvolge a tema creatività e celebrazione.
Scrive Carlo Franza: “Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e i suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli Atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861”. Sono queste le parole che si possono leggere nel documento della legge n.4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del Parlamento, nella quale fu votato il relativo disegno di legge. Il 21 aprile 1861 quella legge divenne la n.1 del Regno d'Italia. Fu così che da un'Italia divisa in sette Stati nacque il nuovo Regno D'Italia. L'Italia unificata d'allora era un Regno di 22 milioni di abitanti. Da allora tre giubilei hanno celebrato l'evento fondativo (1911- 1961-2011) e soprattutto si è sempre insistito oltrechè su Roma capitale anche sulle capitali culturali (Roma, Firenze, Torino, Milano,Venezia, Bologna, Napoli e Palermo) con le diverse identità e le differenze dei popoli d'Italia ormai riuniti in un' unica nazione. Quanta storia in questi centocinquant'anni italiani che hanno raccolto culture, tradizioni, ricchezze storico artistiche, l'intero passato dei grandi artisti da Giotto a Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, Canova, Marinetti, Balla, Boccioni, Sironi, e altri ancora. Non poteva passare inosservata una celebrazione così cara alla cultura italiana, letteraria e artistica.L'arte contemporanea e tanti artisti che in essa hanno operato e operano, hanno veicolato il tricolore e il disegno dell'Italia nelle loro opere. Basti pensare a Salvo (1947) che nel 1971 ha realizzato “Tricolore”, una superficie dove il nome Salvo è scritto nei tre colori; o ancora alla serie “Sicilie” e dei “Pittori italiani”(1975-76) ove l'artista ha dipinto i profili dello Stivale italiano e della Sicilia, attraverso i nomi di uomini illustri, ponendo il suo al fondo del lungo elenco. Memorabili le “Italie” di Luciano Fabro, con lo Stivale italiano in diverse posizioni e vari materiali e la sua “Italia capovolta”o “Italia all'asta”. Merita un cenno il recente lavoro di Gaetano Pesce, dal titolo “Sessantuno Table” (2010), ovvero sessantuno tavoli di resina del colore della Bandiera italiana, per il 150° dell'Unità d'Italia. Eppoi il nutrito gruppo di artisti contemporanei, figure di chiara fama, che abbiamo voluto invitare in questa mostra itinerante che parte da Milano, e che hanno voluto celebrare, per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, anche loro l'avvenimento, con un'opera in cui raccontano iconicamente un segno, un simbolo, una storia, un monumento, un'idea, il tricolore.
Anche se, rileggendo gli scrittori civili che hanno denunciato la mancanza di virtù civica e politica degli italiani, da Dante a Leopardi, da D'Azeglio a Prezzolini, gli italiani si sentono fratelli più per i vizi che per le virtù, grazie a corporazioni, elitè, controriforma, gesuiti e salesiani, risorgimento, famiglia e mamme. Non dimentichiamo che Klemens von Metternich diceva: “L'Italia è un'espressione geografica...E' una graziosa penisola purtroppo in gran parte rovinata dagli Italiani”. E nel saggio di Luca Sofri appena uscito con il titolo “Un grande paese”, lo scrittore sostiene : “un grande paese è la definizione che vorremmo poter dare dell'Italia, senza che ci scappi da ridere”. Vorrei aggiungere che il titolo “Fratelli d'Italia” dato alla mostra e preso a prestito dal nostro inno nazionale, vale in quanto il Bel Paese dal Rinascimento all'Unità era già un'entità ben definita assai prima di diventare nazione. Nella cartina tolemaica del 1478 che Niccolò Germano dà alle stampe, la penisola si allunga tozza e quasi orizzontale verso l'Adriatico, la Liguria è drittissima, la Puglia e la Calabria sono due irriconoscibili lingue di terra”. Una cartina politico-amministrativa a firma di Giovanni Magini del 1608 e ancora in un'altra olandese del 1606 appaiono chiari i “tipi” italiani con i costumi di veneziani, fiorentini e milanesi. E Ronchi editore nel 1861 pubblica il Panorama Italiano, ovvero l'Italia è fatta, in cornice gli eroi del Risorgimento ma lo stivale è osservato da nord a sud, capovolto, quasi un anticipo della lezione iconica di Luciano Fabro. Anche su carta uniti, italiani forse, fratelli certamente, perchè Leonardo Sciascia ha parlato di sicilianizzazione dell'Italia”.
Cenni biografici degli artisti
Matteo Cannata è nato a Ribera, in provincia di Agrigento, il 19 Agosto 1954. Compie gli studi, prima, presso l'Istituto Statale d'Arte di Sciacca (AG) dove nell'anno 1973 consegue il diploma di maturità artistica nella sezione arte del legno, successivamente continua gli studi presso la facoltà di Architettura di Palermo e nel 1979 ottiene la laurea. Nel 1985 si trasferisce, con la famiglia, a Milano e diventa titolare della cattedra di Discipline Geometriche Architettoniche e Arredamento presso il Liceo Artistico di Brera dove attualmente insegna. Ha tenuto mostre in Italia e all'estero(Viganò,Vimercate, Budapest, Colnago, Milano, Ankara, Siracusa,Lazzate, Desio, Baggio, Albavilla, Stresa, ecc.) e sue opere si trovano in Italia, all'estero, presso ARCHIVIO SARTORI (Mantova), nella collezione di Duilio Zanni "600 tondi d'autore" e nella collezione dello scultore Alfredo Mazzotta.
Bruno Chersicla è nato a Trieste nel 1937. Pittore, scultore, jazzista, triestino trapiantato a Milano fin dal 1966, assomma alle radici mitteleuropee una precisione di rapporti matematici, rigore intellettuale e pulitezza del design, formazione culturale che gli deriva anche da curiosità percettive, frequentazione di artisti e personali predilezioni, unite a fantastiche intuizioni: dalla Bauhaus al Futurismo, dal Surrealismo all’Informale segnico e materico .Negli anni Sessanta realizza opere sui transatlantici di linea Galileo Galilei, Raffaello, Oceanic, Eugenio C., scene e costumi per il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia di Trieste e per il Piccolo Teatro di Milano. Dagli anni Settanta tralascia progressivamente la scenografia e l’insegnamento per dedicarsi quasi esclusivamente alla scultura lignea, alla pittura ed alla xilografia, forme ambigue ed ambivalenti, ma sempre fedeli ad una visione provocatoria ed ironica dell’espressione figurativa. Collabora con architetti per interventi in strutture private e pubbliche: tale impegno nelle fasi più recenti in Lombardia è testimoniato a Monza, Vimercate e Peregallo. Realizza inoltre numerosi multipli d’arte per varie imprese italiane. Tra le mostre più importanti degli ultimi anni le esposizioni di Chicago, Miami, New York, Ljubljana, Atlanta, Toronto e le grandi antologiche nei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia e presso il Museo Revoltella di Trieste. E’ Guinness dei primati 2001 per il dipinto più grande del mondo, realizzato a Trieste nella Piazza dell’Unità d’Italia. Ha vinto il Premio delle Arti-Premio della Cultura da una giuria presieduta dallo Storico dell’Arte prof. Carlo Franza, il quale ha già scritto sul suo lavoro.
Renato Deandrea vive e opera nel milanese. Ha lavorato come Art Director in importanti agenzie pubblicitarie italiane e internazionali. Da sempre appassionato di pittura ha frequentato la Scuola del Castello di Milano diplomandosi in Tecnica dell'Affresco. Ha frequentato il Centro Studi Grafici indirizzandosi verso il campo pubblicitario. Attualmente è iscritto da diversi anni alla Scuola Libera del Nudo dell'Accademia di Brera, avvalendosi degli insegnamenti dei Maestri Zuppelli e Vernizzi. Ha partecipato a importanti mostre e concorsi ottenendo segnalazioni e premi nazionali,come la Mostra Nazionale di pittura Contemporanea SANTHIA' premio Sergio Agosti 2008, il premio Ernesto Regazzoni nel 2009, Premio Nazionale Comune di Trivero 2010, e il Premio Epifania 2011 a Milano.
Chiara Del Vecchio nasce a Milano nel 1985 e attualmente vive tra Londra e Milano. Dopo gli studi artistico-accademici sostenuti presso il liceo artistico Umberto Boccioni di Milano si iscrive e si laurea alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Statale di Milano. Nel frattempo prosegue la sua attività artistica frequentando corsi in prestigiose accademie ed università sia in Italia che all’estero, come il celebre Central Saint Martins di Londra. Muovendosi a tutto campo sviluppa interessanti collaborazioni con Mondadori,decide di intraprendere una partnership con Lancia all'interno del nuovo e interessante progetto Lancia TrendVisions. Socia fondatrice dell'Associazione CoNow-Contemporary Now e attiva all'interno dell'Associazione Arte e Cultura BAC. Nel 2010 è sbarcata nel mondo dell'arte presentata dall'illustre storico dell'arte Prof. Carlo Franza che ne ha individuato subito la genialità figurale,presentandola nella rassegna milanese “Malinconia degli universi” e programmandole ulteriori mostre personali nel 2011 sia a Firenze (Otel Ristotheatre) e Roma (Centrale Ristotheatre), e nel 2012 a Firenze (Palazzo Borghese) , Milano e Berlino. E' candidata al Premio delle Arti Premio della Cultura edizione XXIII ,Milano 2011.
Dario Fiorito nasce a Lecce nel 1967, dove studia e si laurea in Fisica. Successivamente si trasferisce a Brescia e a Milano e lavora come docente di Matematica e Fisica, attualmente al Liceo Artistico di Brera. Nella città meneghina ha l’opportunità di frequentare gli ambienti artistici e culturali che lo portano ad approfondire la sua ricerca nell’ambito fotografico, ricerche già da tempo avviate e che l’agganciano all’ammirazione per un padre della fotografia come Cartier Bresson. Tutto il suo lavoro mette in evidenza un equilibrio compositivo che analizza aspetti cromatici e luminosi in particolar modo quelli naturali; inoltre l’indagine sulle vicende socio-economiche e dell’uomo, con intensi e interessanti ritratti, lo caratterizzano nel reportage, senza perdere di vista la complessità compositiva, talvolta geometrica che guida tutta l’opera fotografica.
Pompeo Forgione è nato a Benevento nel 1957, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1980. Oggi vive a Milano dove è titolare della cattedra di Discipline Plastiche al Liceo Artistico di Brera. Nel 1981 inizia ad esporre a Napoli con una collettiva e poi una personale. Svolge questa attività in modo professionale e con l’urgenza della scoperta a tutto campo specie con forti rapporti tedeschi. Espone in città italiane ed estere ( Roma, Napoli, Triennale Bovisa di Milano, Benevento, Teglio, Monaco di Baviera, Dortmund, Colonia, Berlino, Basilea ecc.) con personali (nel 1986 nella Galleria Thomas di Monaco di Baviera); è presente alla fiera d’arte di Basilea (1986 e 1987) e partecipa a collettive di peso con importanti esponenti dell' arte moderna e contemporanea: Allen, Anzingher, Basquiat, Christian, Disler, Gauerke, Hacher, Hampel, Haring, Ikemura, Jetelova, Kumrow, Macdonald, De Maria, Meyer, Mira, Oroschkoff, Paladino, DePalma, Penck, Salomè, Schwarz, Sevilla, Tatafiore, Wawrin, Zimmer (vedi catalogo IM A 11 Galerie Thomas 1988 ).
Illustri critici hanno scritto del suo lavoro su quotidiani, cataloghi e riviste d’arte tra cui Giorgio Verzotti, Carlo Franza, Michele Buonuomo, Guido Giuffrè, Giuseppe Manigrasso, Lorenza Trucchi, Antonio Petrilli, Elio Grazioli, Von Raineir Wanzelius, Horst Mùller, Diego Palma, F.Fabris,ecc. Nel testo del catalogo “Bei Thomas” (1986) della galleria Thomas di Monaco di Baviera Giorgio Verzotti scriveva : “… nelle opere su carta o su tela libera, nei disegni o nei collages l’artista esprime forza, delinea con forza sagome precise, risolute e pienamente risolte, che solo con una certa forzatura possono essere assegnate a un significato univoco e pacificato.” Oggi Pompeo Forgione tronca le discussioni sulle intenzioni e i messaggi dell’arte e impone allo spettatore un linguaggio il più possibile formale nel descrivere la fenomenologia “definita dal critico d’arte Carlo Franza “L’Altramodernità”.
Renato Galbusera nasce a Milano nel 1950, si è diplomato all´Accademia di Belle Arti di Brera; è titolare della cattedra di pittura all'Accademia Albertina di Torino. Si occupa anche di organizzazione, cura e allestimento di mostre: è stato promotore di tutte le edizioni di Venature, nonchè di Naturarte. Espone le sue opere in Italia e all´estero, partecipando a varie edizioni della Biennale d´Arte Città di Milano presso il Museo della Permanente negli anni 1984, 1987, 1989, 1994 e alla VII Triennale dell´Incisione alla permanente di Milano nel 1994; nel 1993, XXXIV Premio Suzzara, nel 1994 Premio BASF (premiato ex equo) nell´ambito della Biennale d´Arte Città di Milano nel 1994. Premi Carlo dalla Zorza nel 1996; nel 1998 si ricordano le mostre Siben Kunstler aus Mailand a Ludwigshafen e Atelier a La Posteria di Milano. Nel 2001 espone nell´ambito di 9 Cantieri d´Immagine a Milano, presso la galleria VENTI CORRENTI, sul tema dell´arte pubblica. Tra le mostre personali si ricordano: Giamaica di Milano nel 1994, Galleria Secondo Rinascimento di Bologna nel 1997, Galleria Shop Art di Milano nel 1998, Villa Pomini di Castellanza nel 1998, Galleria Cappelletti di Milano nel 2000, "Canto Civile" in coppia con la compagna, artista Maria Jannelli, alla Galleria Montrasio Arte di Milano nel 2006.
Eugenio Galli nasce a Seregno in provincia di Monza-Brianza nel 1951,dove oggi vive e lavora. Sin dall’adolescenza coltiva la passione per la pittura. Terminati gli studi scientifici a Monza lavora nella bottega orafa di famiglia specializzandosi in gemmologia e contemporaneamente frequenta lo studio di Gianni Arde. Con lui Galli comincia un intenso periodo di formazione e collaborazione giungendo ad una personale elaborazione del colore e della scena. Dopo aver abbandonato la figurazione, agli inizi degli anni '90 si sofferma sulla questione della luce approdando ad uno spazio creativo sottolineato da un colorismo fine e sommesso. Iniziano così i suoi cicli astratti, denominati materia e spirito, percezioni universali, iridescenza cromatica, sino ad arrivare alla recente produzione pittorica che sfocia in una particolare filosofia che va sotto il nome di elegia del bianco con opere che sono una originale galleria di mondi sognati, di toni delicati e sfumati nella ricerca dell’universalità spirituale. In linea con questa tematica nascono anche le recenti Stele, le opere multimateriche e le sculture in materiali vari,specie in corten, anche di grandi dimensioni. Eugenio Galli ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali. Ha vinto nel 2010 il Premio delle Arti - Premio della Cultura.
Giovanna Gusmaroli è nata a Milano nel 1941, città dove attualmente vive. Si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano , poi anche all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano frequentando nei primi due anni il Corso di Pittura poi successivamente per altri due il Corso di Scenografia. Attualmente frequenta presso la medesima Accademia il Corso del Nudo tenuto dal Prof. Massimo Zuppelli. Candidata al Premio delle Arti Premio della Cultura,edizione XXIII 2011, dall'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza presidente di Giuria,che le curerà anche una prima mostra a Firenze all'Otel Ristotheatre nel settembre 2011, e altre mostre sono programmate a Roma (Centrale Ristotheatre), Berlino(Plus Berlin),ancora a Firenze (Palazzo Borghese) tra 2011/2012 e 2013. Del suo lavoro ne ha scritto il Prof. Carlo Franza.
Maria Jannelli è nata a Milano nel 1951.Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Brera,insegna al 1° Liceo Artistico Statale di Milano. Sue opere sono state esposte in mostre in Italia e all'estero; tra le più importanti si citano il
Quadro Giovani al Centro Culturale S. Fedele di Milano, nel 1981, Memorie di porte mai attraversate al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel 1991, XXXI e XXXII Biennale d'Arte Città di Milano al Museo della Permanente, nel 1989 e nel 1994, VI e VII Triennale dell'incisione alla Permanente di Milano, nel 1990 e 1994, Cento artisti per la città al Museo della Permanente di Milano, nel 1995, Venature a Berlino, nel 1995 e Atelier a La Posteria di Milano, nel 1998. Si ricordano inoltre tutte le edizioni della rassegna lodigiana Naturarte, Figurazione a Milano a La Posteria, nel 2000, Nove cantieri d'immagine a Milano, sul tema dell'arte pubblica, presso lo spazio milanese Venti Correnti, nel 2001 e Identità Europa, Linguaggi e artisti a confronto a Rozzano, nel 2002. Ha partecipato al XXXV Premio Suzzara, nel 1995, e al Premio Carlo Dalla Zorza di Milano, nel 1996.
Tra le personali - alcune in coppia con Renato Galbusera - si ricordano le mostre tenute alla Galleria Shop Art di Milano, nel 1990, a Milano e a Gemonio, nel 1995, alla Galleria Secondo Rinascimento di Bologna, nel 1997, a Villa Pomini di Castellanza, nel 1998, alla Galleria Cappelletti di Milano, nel 2000; infine, tre mostre intitolate Figure-Cìttà, allestite presso il Museo Comunale d'Arte Moderna e dell'Informazione di Senigallia, ad Ancona e all'Oratorio della Passione di Milano nel 2001 e 2002.
Iulianos Kattinis è nato a Damasco nel 1934 da famiglia greco-ateniese. Ha studiato al Liceo dei Gesuiti francesi a Gerusalemme e all’American University di Beirut. Vive a Roma sin dagli inizi degli anni Sessanta dove si è diplomato all’Accademia di Belle Arti della Capitale e nel 1964 ha esposto alla Biennale di Venezia. Opera dal 1957,dal 1965 esclusivamente con la pittura e con una attività espositiva di oltre trecento mostre personali in più parti d’Europa e del mondo(Cairo,Atene,Beirut,Parigi, Innsbruck ,Vienna, Monaco, Firenze, Roma, Milano , unitamente all’invito di rassegne prestigiosissime. Sue opere nei più importanti musei del mondo. Vive a Roma.
Licia Mantovani è nata a Milano. Ha conseguito la maturità artistica e l’abilitazione all’insegnamento che ha esercitato per decenni .Coltiva la passione del disegno,dell’incisione e della pittura,ed espone dal 1963. Sue mostre in più città italiane e straniere(Milano,Brescia,Firenze,Alessano-Fondazione Don Tonino Bello, Gagliano del Capo, Broni, Ravenna, Gramcen-Turchia, Roma,Napoli, Cesano Maderno, Seregno,ecc.),come la partecipazione a rassegne di livello. Ha vinto Premi e sue opere sono ormai acquisite in musei e fondazioni italiane ed estere. Nel 2008 le è stato assegnato il Premio delle Arti Premio della Cultura per il Disegno. Della sua attività si sono interessati critici illustri tra cui Carlo Franza.
Antonio Massari è nato a Lecce nel 1932 ma vive e lavora a Milano. Espone dal 1959 e ha al suo attivo una "esuberante" attività espositiva con più di 150 personali in Italia e all'estero ed una incalcolabile presenza in collettive e avvenimenti artistici. Dal 1980 è presente a tutte le edizioni di ARTEFIERA Bologna e dal 1994 alla milanese MIART. Sue opere sono inserite delle collezioni: Frank V. de Bellis Collection di San Francisco, Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Ascoli Piceno, Pinacoteca Comunale Torre Estensi di Copparo, Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, Museo Carlo V Lecce e Museo di Bagnacavallo. Noto al grande pubblico come "il meccanico delle acque", definizione datagli da Pierre Restany negli anni '70, ha in realtà iniziato le sue sperimentazioni con l'acqua alla fine degli anni 50 con le prime "onde dalle ali di farfalla". Da allora ispirazione, casualità e materia sono state rigorosamente controllate e sottoposte ad una attenta regìa così da permettergli di lavorare e giocare con l'acqua come più gli pare e piace creando persino opere geometriche per gli scettici e sfidando "le regole del gioco" utilizzando materiali, colori e carte sempre diversi. Poeta, scrittore con una lunga carriera di insegnamento alle spalle, Antonio Massari ha sempre tenuto uno stretto dialogo con la sua terra d'origine studiandone storia, cultura, folklore impegnandosi in una opera di rivivizzazione delle attività artistiche caratteristiche della sua regione, come la lavorazione della cartapesta, anche attraverso video e documentari da lui prodotti. Figlio d'arte, da anni è impegnato nel recupero, documentazione e catalogazione della vasta produzione artistica lasciata dal padre, Michele Massari, in parte andata dispersa sul territorio o in qualche caso perduta durante la guerra. Nel 1996 la Città di Treviglio ha organizzato al Museo Civico "Della Torre" una mostra antologica di Antonio Massari mentre è di prossima uscita una pubblicazione con tutti i suoi scritti.
Vito Melotto è nato a S. Stefano di Zimella (Verona) nel 1928. Ha compiuto gli studi artistici all’Accademia Ci-gnaroli di Verona. Nel 1952 al termine degli studi lascia Verona per Milano dove tuttora risiede.Al 1960 risale la sua prima mostra personale alla Galleria Schettini che subito richiama l’attenzione della critica militante. Vanno in particolare ricordate le numerose periodiche mostre personali e collettive alla Galleria milane-se “Ponte Rosso” dal 1975, e gli inviti ad importanti collettive e concorsi a premio quali: Premio Campione d’Italia, Premio Cadorago Lario, “Arte Contemporanea” a Villa Simes, Premio Arena Po, Premio Città di Marsa-la, Biennale d’Arte Casalpusterlengo, Pro Loco di Codogno, Arte Sacra in S. Simpliciano e S. Satiro, “In Cristo la salvezza dell'uomo” Chiesa di S. Cristoforo a Lodi, “I segni dell’evento” Palazzo Comunale di Cremona, “Il con-vito della bellezza” Arte Sacra a Potenza, “Novoli Arte” rassegna di Arte Contemporanea Comune di Bitonto, As-sessorato alla Cultura “Omaggio a Speranza” e le personali: Palazzo del Capitano del Polpolo di Reggio Emilia, Casa del Palladio di Vicenza, Galleria Rettori Tribbio di Trieste, “Incontri Scrimin” di Bassano del Grappa (VI), “Il fante di spade” di Modica (RG)Fra i critici d’arte che di lui hanno scritto in molteplici occasioni: A. Coccia, M. Lepore, D. Villani, M. Ghilardi, C. Munari, R. De Grada, O. Consonni, C. Franza, C. Strano, E. Fabiani, M. Corradini, G. Martucci, G.Pre. Nel 2009 ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura a Milano.
Antonio Rizzello è nato nel 1949 a Cellino San Marco (Brindisi). Dopo la Maturità Artistica, conseguita a Lecce, nel 1971 si trasferisce a Milano e frequenta il corso di Decorazione sotto la guida Ilario Rossi, Dino Lanaro e Luca Crippa; Luciano De Vita e Pietro Diana sono i suoi maestri nel Corso di Incisione. Dal 1976 è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Brera in Milano, città dove vive e lavora.
Salvatore Sebaste è nato a Novoli nel 1939 e si è laureato al Magistero delle Belle Arti di Firenze. Svolge un’intensa attività pittorica, grafica e scultorea negli studi di Bernalda (MT) e Milano. A Bernalda, dal 1966, il suo laboratorio calcografico è punto d’incontro e di animazione culturale di artisti contemporanei. In questo studio ha stampato, nel 1980, otto acqueforti di Joseph Beuys, le uniche realizzate dall’artista tedesco. Dal 1975 al 1977 è stato Presidente del circolo culturale “La Scaletta” di Matera, dove ha fondato, con altri amici artisti, la “Scuola libera di grafica”. Nel 1992 ha esposto i suoi libri d’arte a “The Museum of Modern Art” di New York ed è inserito nel catalogo “The artist and the book in twentieth - century Italy”, a cura di Ralph Jentsch (Ed. Allemandi, Torino). Nel 1994 ha partecipato alla mostra del libro d'arte al Museo Guggenheim di Venezia ed è presente nel catalogo de “I libri d’artista italiani del Novecento” (Ed. Allemandi, Torino).Dal 1956 ad oggi ha realizzato numerose rassegne personali e collettive in Italia e all’estero. Sue opere di pittura, scultura e grafica sono collocate in edifici pubblici, chiese, musei e piazze. Negli anni ’90 suoi “scritti d’arte” sono stati pubblicati su “Basilicata Regione Informazioni Risorsa Cultura” del Consiglio Regionale di Basilicata e sul settimanale “Cronache lucane”.Nel 1982 ha pubblicato la prima monografia: “Necessaria Poiesi”, a cura di Franco Vitelli. Ed. Centro Studio “Il Subbio”. Matera, Nel 1998, per l’edizione “Novaluna” Associazione Culturale Internazionale di Brescia, ha pubblicato “Pensieri in movimento”, diario di appunti e riflessioni critiche su e intorno all’arte. Dal 1998 è Direttore Artistico della “Pinacoteca Comunale d’Arte Moderna Bernalda-Metaponto”. Nel 1999 è stata stampata la monografia di pittura “Sebaste”, per l’edizione “Pinacoteca Comunale d’Arte Moderna Bernalda-Metaponto”. Il percorso artistico (oltre quarant’anni d’intenso lavoro) è stato elaborato da Rino Cardone. La prefazione è di Claudio Spadoni. Dal 2005 è socio della “Società per le Belle Arti ed Esposizione permanente” di Milano. Nel 2006 è stata pubblicata la monografia di grafica ”Salvatore Sebaste - Grafica”, a cura del Consiglio Regionale di Basilicata. Nel 2011 è alla Biennale dio Venezia.
Eugenia Serafini, docente di Disegno dell’Università della Calabria, è nata a Tolfa (RM), piccolo e attraente borgo etrusco, nel 1946 e il suo percorso culturale l’ha portata a diventare artista di spicco nell’arte contemporanea internazionale. Figura complessa e interessante di creativa e scrittrice, ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma. Poeta performer e installazionista, lavora da anni alla contaminazione intermediale e all’arte totale, utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale che utilizza nella creazione delle sue installazioni performative. Direttrice editoriale dell’Artecom-onlus, ne ha ideato e dirige la Collana di Libri d’Artista e la Sezione per l’Ex-libris ed è responsabile delle rubriche di Arte e Letteratura Contemporanea della rivista FOLIVM. Numerose le sue pubblicazioni di saggi e monografie di artisti moderni e contemporanei.Vanta una vasta produzione di scrittura creativa e libri d’artista. La sua ultima pubblicazione è il bellissimo volume di poesia visuale e performativa con CD delle sue Performances, “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008, presentato dall’indimenticabile professor Mario Verdone che le è stato vicino per tanti anni nel suo percorso artistico ed esistenziale. Realizza da anni eventi di Cultura sul Territorio nella città di Roma ed eventi multimediali con partecipazioni internazionali di altissimo livello. E’ stata invitata a Stages, Simposi e Installazioni performative in Italia, U.S.A., Europa Orientale, Egitto, Francia, Romania, Ucraina e ha fondato nel 1998 il Museo di Arte Contemporanea “Micu Klein” di Blaj, in Romania. Sue opere si trovano nei Musei di questi paesi e in Collezioni private. Tra le partecipazioni recenti: 53^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2009; 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel film “POETI” di Tony D’Angelo; Premio Sulmona 1998, 2006, 2008; 52^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2007; A.R.G.A.M.- Primaverile Romana 2005; Premio Michetti 2003; Premio Italia per le Arti Visive 2001.
Francesca Scalisi è nata a Salemi nel 1970, ma vive e lavora a Trapani. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Palermo ed oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche all’Istituto d’Arte di Trapani. Numerose già le sue presenze in Italia con mostre personali e rassegne di livello come “Gemine muse” e “Stanze monografiche”. Nel 2004 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza la invita nel progetto “Strade d'Europa” a tenere una mostra Personale al Centrale Ristotheatre di Roma; nel marzo 2010 sempre il Prof. Carlo Franza gli cura a Firenze prima all'Otel Ristotheatre una mostra di 40 carte dal titolo “La linfa imperfetta ”, poi in autunno a Palazzo Borghese un' antologica dal titolo “Lo scrigno delle consuetudini”. Ed è sempre il Prof. Carlo Franza a candidarla al Premio delle Arti Premio della Cultura del Circolo della Stampa di Milano edizione 2010.
William Stock vive tra l'Italia e l'Inghilterra. Ha tenuto mostre personali e collettive nelle più importanti città europee, tra cui : Londra, Milano, Basilea, Roma, Amsterdam, Livorno, Colonia, Basilea, Torino, Dusseldorf, Vienna, ecc. Commissioni e Pubblicazioni: 1965 Bassorilievo per Clan-Roma1967, Scultura per Cormorano, Roma,1969 Murale per 13 1 / 2, Londra,Bassorilievo per Camilloni, Roma;1972 Murale per 13 1 / 2, Londra1973 Murale per Camden Council, Londra1973-1974 Libro illustrato per Lasse-Braun Publication, Olanda1984 Murale per Charles Jencks, Thematic House1989 Commissione per grafica a colori in Art & Design1990 Murale per Andreas Papadakis (Academy Editions)1993 Catalogo per Accademia Italiana,Retrospettivo, Londra1994 Progetto per Parallel Media Group, Londra1995 Progetto per P. J. Morgan, Londra,1995 Progetto per il Municipio di Triuggio1996 Sculptures 94 / 96 (catalogo della mostra)1999 Alice House (catalogo della mostra),1999 Commissione litografia, Alessadra Montioni
Sue opere nelle seguenti collezioni:HRH Prince of Wales Tate Gallery Academia Italiana London Tanit Gallery Munich,Blum Gallery NY,Rossini Foundation Italy,Fischer Gallery Dusseldorf,Eric Franck London;Jim Broadbent,Private Collectors. Articoli significativi sono apparsi su quotidiani, riviste e le televisioni più importanti del mondo con le firme di illustri critici.
Tony Tedesco è nato a Milano nel 1952, dove vive e lavora. Ha frequentato la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco e l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 1970 al 1982 si è dedicato allo studio di forme scomposte d’ispirazione surreale che poi abbandona per la ricerca e lo studio dell’essenza ed evoluzione della materia dove arriva a definire l’Adimensionale. Nel 1989 è fondatore del Gruppo M.A.V. Movimento Adimensionale Visivo. Ha tenuto mostre personali e collettive in più città italiane e sue opere sono in importanti musei italiani ed esteri. Del suo lavoro ha scritto Carlo Franza e Sergio Dangelo.
Massimo Zuppelli , è nato nel 1939 nel bresciano. Ha compiuto gli studi artistici a Firenze e Padova e campionato con mostre personali il suo lavoro. Presente a Rassegne Nazionali e Internazionali,quali la Biennale della Grafica di Cracovia,la World Print Competition di S. Francisco,la Biennale di grafica internazionale di Palazzo Strozzi a Firenze e altre ancora ove è stato premiato. Presente con una sala alla 37 Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Sue opere nei principali musei del mondo. Hanno scritto di lui i critici più qualificati,da De Grada a Carlo Franza,da Marchiori a Kaisserlian,da Valsecchi a Corradini,ecc. Segnalato più volte sul Bolaffi arte. Oggi è titolare della Cattedra del Nudo all’Accademia di Brera a Milano , città dove vive.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Scrive Carlo Franza: “Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e i suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli Atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861”. Sono queste le parole che si possono leggere nel documento della legge n.4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del Parlamento, nella quale fu votato il relativo disegno di legge. Il 21 aprile 1861 quella legge divenne la n.1 del Regno d'Italia. Fu così che da un'Italia divisa in sette Stati nacque il nuovo Regno D'Italia. L'Italia unificata d'allora era un Regno di 22 milioni di abitanti. Da allora tre giubilei hanno celebrato l'evento fondativo (1911- 1961-2011) e soprattutto si è sempre insistito oltrechè su Roma capitale anche sulle capitali culturali (Roma, Firenze, Torino, Milano,Venezia, Bologna, Napoli e Palermo) con le diverse identità e le differenze dei popoli d'Italia ormai riuniti in un' unica nazione. Quanta storia in questi centocinquant'anni italiani che hanno raccolto culture, tradizioni, ricchezze storico artistiche, l'intero passato dei grandi artisti da Giotto a Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, Canova, Marinetti, Balla, Boccioni, Sironi, e altri ancora. Non poteva passare inosservata una celebrazione così cara alla cultura italiana, letteraria e artistica.L'arte contemporanea e tanti artisti che in essa hanno operato e operano, hanno veicolato il tricolore e il disegno dell'Italia nelle loro opere. Basti pensare a Salvo (1947) che nel 1971 ha realizzato “Tricolore”, una superficie dove il nome Salvo è scritto nei tre colori; o ancora alla serie “Sicilie” e dei “Pittori italiani”(1975-76) ove l'artista ha dipinto i profili dello Stivale italiano e della Sicilia, attraverso i nomi di uomini illustri, ponendo il suo al fondo del lungo elenco. Memorabili le “Italie” di Luciano Fabro, con lo Stivale italiano in diverse posizioni e vari materiali e la sua “Italia capovolta”o “Italia all'asta”. Merita un cenno il recente lavoro di Gaetano Pesce, dal titolo “Sessantuno Table” (2010), ovvero sessantuno tavoli di resina del colore della Bandiera italiana, per il 150° dell'Unità d'Italia. Eppoi il nutrito gruppo di artisti contemporanei, figure di chiara fama, che abbiamo voluto invitare in questa mostra itinerante che parte da Milano, e che hanno voluto celebrare, per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, anche loro l'avvenimento, con un'opera in cui raccontano iconicamente un segno, un simbolo, una storia, un monumento, un'idea, il tricolore.
Anche se, rileggendo gli scrittori civili che hanno denunciato la mancanza di virtù civica e politica degli italiani, da Dante a Leopardi, da D'Azeglio a Prezzolini, gli italiani si sentono fratelli più per i vizi che per le virtù, grazie a corporazioni, elitè, controriforma, gesuiti e salesiani, risorgimento, famiglia e mamme. Non dimentichiamo che Klemens von Metternich diceva: “L'Italia è un'espressione geografica...E' una graziosa penisola purtroppo in gran parte rovinata dagli Italiani”. E nel saggio di Luca Sofri appena uscito con il titolo “Un grande paese”, lo scrittore sostiene : “un grande paese è la definizione che vorremmo poter dare dell'Italia, senza che ci scappi da ridere”. Vorrei aggiungere che il titolo “Fratelli d'Italia” dato alla mostra e preso a prestito dal nostro inno nazionale, vale in quanto il Bel Paese dal Rinascimento all'Unità era già un'entità ben definita assai prima di diventare nazione. Nella cartina tolemaica del 1478 che Niccolò Germano dà alle stampe, la penisola si allunga tozza e quasi orizzontale verso l'Adriatico, la Liguria è drittissima, la Puglia e la Calabria sono due irriconoscibili lingue di terra”. Una cartina politico-amministrativa a firma di Giovanni Magini del 1608 e ancora in un'altra olandese del 1606 appaiono chiari i “tipi” italiani con i costumi di veneziani, fiorentini e milanesi. E Ronchi editore nel 1861 pubblica il Panorama Italiano, ovvero l'Italia è fatta, in cornice gli eroi del Risorgimento ma lo stivale è osservato da nord a sud, capovolto, quasi un anticipo della lezione iconica di Luciano Fabro. Anche su carta uniti, italiani forse, fratelli certamente, perchè Leonardo Sciascia ha parlato di sicilianizzazione dell'Italia”.
Cenni biografici degli artisti
Matteo Cannata è nato a Ribera, in provincia di Agrigento, il 19 Agosto 1954. Compie gli studi, prima, presso l'Istituto Statale d'Arte di Sciacca (AG) dove nell'anno 1973 consegue il diploma di maturità artistica nella sezione arte del legno, successivamente continua gli studi presso la facoltà di Architettura di Palermo e nel 1979 ottiene la laurea. Nel 1985 si trasferisce, con la famiglia, a Milano e diventa titolare della cattedra di Discipline Geometriche Architettoniche e Arredamento presso il Liceo Artistico di Brera dove attualmente insegna. Ha tenuto mostre in Italia e all'estero(Viganò,Vimercate, Budapest, Colnago, Milano, Ankara, Siracusa,Lazzate, Desio, Baggio, Albavilla, Stresa, ecc.) e sue opere si trovano in Italia, all'estero, presso ARCHIVIO SARTORI (Mantova), nella collezione di Duilio Zanni "600 tondi d'autore" e nella collezione dello scultore Alfredo Mazzotta.
Bruno Chersicla è nato a Trieste nel 1937. Pittore, scultore, jazzista, triestino trapiantato a Milano fin dal 1966, assomma alle radici mitteleuropee una precisione di rapporti matematici, rigore intellettuale e pulitezza del design, formazione culturale che gli deriva anche da curiosità percettive, frequentazione di artisti e personali predilezioni, unite a fantastiche intuizioni: dalla Bauhaus al Futurismo, dal Surrealismo all’Informale segnico e materico .Negli anni Sessanta realizza opere sui transatlantici di linea Galileo Galilei, Raffaello, Oceanic, Eugenio C., scene e costumi per il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia di Trieste e per il Piccolo Teatro di Milano. Dagli anni Settanta tralascia progressivamente la scenografia e l’insegnamento per dedicarsi quasi esclusivamente alla scultura lignea, alla pittura ed alla xilografia, forme ambigue ed ambivalenti, ma sempre fedeli ad una visione provocatoria ed ironica dell’espressione figurativa. Collabora con architetti per interventi in strutture private e pubbliche: tale impegno nelle fasi più recenti in Lombardia è testimoniato a Monza, Vimercate e Peregallo. Realizza inoltre numerosi multipli d’arte per varie imprese italiane. Tra le mostre più importanti degli ultimi anni le esposizioni di Chicago, Miami, New York, Ljubljana, Atlanta, Toronto e le grandi antologiche nei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia e presso il Museo Revoltella di Trieste. E’ Guinness dei primati 2001 per il dipinto più grande del mondo, realizzato a Trieste nella Piazza dell’Unità d’Italia. Ha vinto il Premio delle Arti-Premio della Cultura da una giuria presieduta dallo Storico dell’Arte prof. Carlo Franza, il quale ha già scritto sul suo lavoro.
Renato Deandrea vive e opera nel milanese. Ha lavorato come Art Director in importanti agenzie pubblicitarie italiane e internazionali. Da sempre appassionato di pittura ha frequentato la Scuola del Castello di Milano diplomandosi in Tecnica dell'Affresco. Ha frequentato il Centro Studi Grafici indirizzandosi verso il campo pubblicitario. Attualmente è iscritto da diversi anni alla Scuola Libera del Nudo dell'Accademia di Brera, avvalendosi degli insegnamenti dei Maestri Zuppelli e Vernizzi. Ha partecipato a importanti mostre e concorsi ottenendo segnalazioni e premi nazionali,come la Mostra Nazionale di pittura Contemporanea SANTHIA' premio Sergio Agosti 2008, il premio Ernesto Regazzoni nel 2009, Premio Nazionale Comune di Trivero 2010, e il Premio Epifania 2011 a Milano.
Chiara Del Vecchio nasce a Milano nel 1985 e attualmente vive tra Londra e Milano. Dopo gli studi artistico-accademici sostenuti presso il liceo artistico Umberto Boccioni di Milano si iscrive e si laurea alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Statale di Milano. Nel frattempo prosegue la sua attività artistica frequentando corsi in prestigiose accademie ed università sia in Italia che all’estero, come il celebre Central Saint Martins di Londra. Muovendosi a tutto campo sviluppa interessanti collaborazioni con Mondadori,decide di intraprendere una partnership con Lancia all'interno del nuovo e interessante progetto Lancia TrendVisions. Socia fondatrice dell'Associazione CoNow-Contemporary Now e attiva all'interno dell'Associazione Arte e Cultura BAC. Nel 2010 è sbarcata nel mondo dell'arte presentata dall'illustre storico dell'arte Prof. Carlo Franza che ne ha individuato subito la genialità figurale,presentandola nella rassegna milanese “Malinconia degli universi” e programmandole ulteriori mostre personali nel 2011 sia a Firenze (Otel Ristotheatre) e Roma (Centrale Ristotheatre), e nel 2012 a Firenze (Palazzo Borghese) , Milano e Berlino. E' candidata al Premio delle Arti Premio della Cultura edizione XXIII ,Milano 2011.
Dario Fiorito nasce a Lecce nel 1967, dove studia e si laurea in Fisica. Successivamente si trasferisce a Brescia e a Milano e lavora come docente di Matematica e Fisica, attualmente al Liceo Artistico di Brera. Nella città meneghina ha l’opportunità di frequentare gli ambienti artistici e culturali che lo portano ad approfondire la sua ricerca nell’ambito fotografico, ricerche già da tempo avviate e che l’agganciano all’ammirazione per un padre della fotografia come Cartier Bresson. Tutto il suo lavoro mette in evidenza un equilibrio compositivo che analizza aspetti cromatici e luminosi in particolar modo quelli naturali; inoltre l’indagine sulle vicende socio-economiche e dell’uomo, con intensi e interessanti ritratti, lo caratterizzano nel reportage, senza perdere di vista la complessità compositiva, talvolta geometrica che guida tutta l’opera fotografica.
Pompeo Forgione è nato a Benevento nel 1957, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1980. Oggi vive a Milano dove è titolare della cattedra di Discipline Plastiche al Liceo Artistico di Brera. Nel 1981 inizia ad esporre a Napoli con una collettiva e poi una personale. Svolge questa attività in modo professionale e con l’urgenza della scoperta a tutto campo specie con forti rapporti tedeschi. Espone in città italiane ed estere ( Roma, Napoli, Triennale Bovisa di Milano, Benevento, Teglio, Monaco di Baviera, Dortmund, Colonia, Berlino, Basilea ecc.) con personali (nel 1986 nella Galleria Thomas di Monaco di Baviera); è presente alla fiera d’arte di Basilea (1986 e 1987) e partecipa a collettive di peso con importanti esponenti dell' arte moderna e contemporanea: Allen, Anzingher, Basquiat, Christian, Disler, Gauerke, Hacher, Hampel, Haring, Ikemura, Jetelova, Kumrow, Macdonald, De Maria, Meyer, Mira, Oroschkoff, Paladino, DePalma, Penck, Salomè, Schwarz, Sevilla, Tatafiore, Wawrin, Zimmer (vedi catalogo IM A 11 Galerie Thomas 1988 ).
Illustri critici hanno scritto del suo lavoro su quotidiani, cataloghi e riviste d’arte tra cui Giorgio Verzotti, Carlo Franza, Michele Buonuomo, Guido Giuffrè, Giuseppe Manigrasso, Lorenza Trucchi, Antonio Petrilli, Elio Grazioli, Von Raineir Wanzelius, Horst Mùller, Diego Palma, F.Fabris,ecc. Nel testo del catalogo “Bei Thomas” (1986) della galleria Thomas di Monaco di Baviera Giorgio Verzotti scriveva : “… nelle opere su carta o su tela libera, nei disegni o nei collages l’artista esprime forza, delinea con forza sagome precise, risolute e pienamente risolte, che solo con una certa forzatura possono essere assegnate a un significato univoco e pacificato.” Oggi Pompeo Forgione tronca le discussioni sulle intenzioni e i messaggi dell’arte e impone allo spettatore un linguaggio il più possibile formale nel descrivere la fenomenologia “definita dal critico d’arte Carlo Franza “L’Altramodernità”.
Renato Galbusera nasce a Milano nel 1950, si è diplomato all´Accademia di Belle Arti di Brera; è titolare della cattedra di pittura all'Accademia Albertina di Torino. Si occupa anche di organizzazione, cura e allestimento di mostre: è stato promotore di tutte le edizioni di Venature, nonchè di Naturarte. Espone le sue opere in Italia e all´estero, partecipando a varie edizioni della Biennale d´Arte Città di Milano presso il Museo della Permanente negli anni 1984, 1987, 1989, 1994 e alla VII Triennale dell´Incisione alla permanente di Milano nel 1994; nel 1993, XXXIV Premio Suzzara, nel 1994 Premio BASF (premiato ex equo) nell´ambito della Biennale d´Arte Città di Milano nel 1994. Premi Carlo dalla Zorza nel 1996; nel 1998 si ricordano le mostre Siben Kunstler aus Mailand a Ludwigshafen e Atelier a La Posteria di Milano. Nel 2001 espone nell´ambito di 9 Cantieri d´Immagine a Milano, presso la galleria VENTI CORRENTI, sul tema dell´arte pubblica. Tra le mostre personali si ricordano: Giamaica di Milano nel 1994, Galleria Secondo Rinascimento di Bologna nel 1997, Galleria Shop Art di Milano nel 1998, Villa Pomini di Castellanza nel 1998, Galleria Cappelletti di Milano nel 2000, "Canto Civile" in coppia con la compagna, artista Maria Jannelli, alla Galleria Montrasio Arte di Milano nel 2006.
Eugenio Galli nasce a Seregno in provincia di Monza-Brianza nel 1951,dove oggi vive e lavora. Sin dall’adolescenza coltiva la passione per la pittura. Terminati gli studi scientifici a Monza lavora nella bottega orafa di famiglia specializzandosi in gemmologia e contemporaneamente frequenta lo studio di Gianni Arde. Con lui Galli comincia un intenso periodo di formazione e collaborazione giungendo ad una personale elaborazione del colore e della scena. Dopo aver abbandonato la figurazione, agli inizi degli anni '90 si sofferma sulla questione della luce approdando ad uno spazio creativo sottolineato da un colorismo fine e sommesso. Iniziano così i suoi cicli astratti, denominati materia e spirito, percezioni universali, iridescenza cromatica, sino ad arrivare alla recente produzione pittorica che sfocia in una particolare filosofia che va sotto il nome di elegia del bianco con opere che sono una originale galleria di mondi sognati, di toni delicati e sfumati nella ricerca dell’universalità spirituale. In linea con questa tematica nascono anche le recenti Stele, le opere multimateriche e le sculture in materiali vari,specie in corten, anche di grandi dimensioni. Eugenio Galli ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali. Ha vinto nel 2010 il Premio delle Arti - Premio della Cultura.
Giovanna Gusmaroli è nata a Milano nel 1941, città dove attualmente vive. Si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano , poi anche all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano frequentando nei primi due anni il Corso di Pittura poi successivamente per altri due il Corso di Scenografia. Attualmente frequenta presso la medesima Accademia il Corso del Nudo tenuto dal Prof. Massimo Zuppelli. Candidata al Premio delle Arti Premio della Cultura,edizione XXIII 2011, dall'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza presidente di Giuria,che le curerà anche una prima mostra a Firenze all'Otel Ristotheatre nel settembre 2011, e altre mostre sono programmate a Roma (Centrale Ristotheatre), Berlino(Plus Berlin),ancora a Firenze (Palazzo Borghese) tra 2011/2012 e 2013. Del suo lavoro ne ha scritto il Prof. Carlo Franza.
Maria Jannelli è nata a Milano nel 1951.Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Brera,insegna al 1° Liceo Artistico Statale di Milano. Sue opere sono state esposte in mostre in Italia e all'estero; tra le più importanti si citano il
Quadro Giovani al Centro Culturale S. Fedele di Milano, nel 1981, Memorie di porte mai attraversate al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, nel 1991, XXXI e XXXII Biennale d'Arte Città di Milano al Museo della Permanente, nel 1989 e nel 1994, VI e VII Triennale dell'incisione alla Permanente di Milano, nel 1990 e 1994, Cento artisti per la città al Museo della Permanente di Milano, nel 1995, Venature a Berlino, nel 1995 e Atelier a La Posteria di Milano, nel 1998. Si ricordano inoltre tutte le edizioni della rassegna lodigiana Naturarte, Figurazione a Milano a La Posteria, nel 2000, Nove cantieri d'immagine a Milano, sul tema dell'arte pubblica, presso lo spazio milanese Venti Correnti, nel 2001 e Identità Europa, Linguaggi e artisti a confronto a Rozzano, nel 2002. Ha partecipato al XXXV Premio Suzzara, nel 1995, e al Premio Carlo Dalla Zorza di Milano, nel 1996.
Tra le personali - alcune in coppia con Renato Galbusera - si ricordano le mostre tenute alla Galleria Shop Art di Milano, nel 1990, a Milano e a Gemonio, nel 1995, alla Galleria Secondo Rinascimento di Bologna, nel 1997, a Villa Pomini di Castellanza, nel 1998, alla Galleria Cappelletti di Milano, nel 2000; infine, tre mostre intitolate Figure-Cìttà, allestite presso il Museo Comunale d'Arte Moderna e dell'Informazione di Senigallia, ad Ancona e all'Oratorio della Passione di Milano nel 2001 e 2002.
Iulianos Kattinis è nato a Damasco nel 1934 da famiglia greco-ateniese. Ha studiato al Liceo dei Gesuiti francesi a Gerusalemme e all’American University di Beirut. Vive a Roma sin dagli inizi degli anni Sessanta dove si è diplomato all’Accademia di Belle Arti della Capitale e nel 1964 ha esposto alla Biennale di Venezia. Opera dal 1957,dal 1965 esclusivamente con la pittura e con una attività espositiva di oltre trecento mostre personali in più parti d’Europa e del mondo(Cairo,Atene,Beirut,Parigi, Innsbruck ,Vienna, Monaco, Firenze, Roma, Milano , unitamente all’invito di rassegne prestigiosissime. Sue opere nei più importanti musei del mondo. Vive a Roma.
Licia Mantovani è nata a Milano. Ha conseguito la maturità artistica e l’abilitazione all’insegnamento che ha esercitato per decenni .Coltiva la passione del disegno,dell’incisione e della pittura,ed espone dal 1963. Sue mostre in più città italiane e straniere(Milano,Brescia,Firenze,Alessano-Fondazione Don Tonino Bello, Gagliano del Capo, Broni, Ravenna, Gramcen-Turchia, Roma,Napoli, Cesano Maderno, Seregno,ecc.),come la partecipazione a rassegne di livello. Ha vinto Premi e sue opere sono ormai acquisite in musei e fondazioni italiane ed estere. Nel 2008 le è stato assegnato il Premio delle Arti Premio della Cultura per il Disegno. Della sua attività si sono interessati critici illustri tra cui Carlo Franza.
Antonio Massari è nato a Lecce nel 1932 ma vive e lavora a Milano. Espone dal 1959 e ha al suo attivo una "esuberante" attività espositiva con più di 150 personali in Italia e all'estero ed una incalcolabile presenza in collettive e avvenimenti artistici. Dal 1980 è presente a tutte le edizioni di ARTEFIERA Bologna e dal 1994 alla milanese MIART. Sue opere sono inserite delle collezioni: Frank V. de Bellis Collection di San Francisco, Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Ascoli Piceno, Pinacoteca Comunale Torre Estensi di Copparo, Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, Museo Carlo V Lecce e Museo di Bagnacavallo. Noto al grande pubblico come "il meccanico delle acque", definizione datagli da Pierre Restany negli anni '70, ha in realtà iniziato le sue sperimentazioni con l'acqua alla fine degli anni 50 con le prime "onde dalle ali di farfalla". Da allora ispirazione, casualità e materia sono state rigorosamente controllate e sottoposte ad una attenta regìa così da permettergli di lavorare e giocare con l'acqua come più gli pare e piace creando persino opere geometriche per gli scettici e sfidando "le regole del gioco" utilizzando materiali, colori e carte sempre diversi. Poeta, scrittore con una lunga carriera di insegnamento alle spalle, Antonio Massari ha sempre tenuto uno stretto dialogo con la sua terra d'origine studiandone storia, cultura, folklore impegnandosi in una opera di rivivizzazione delle attività artistiche caratteristiche della sua regione, come la lavorazione della cartapesta, anche attraverso video e documentari da lui prodotti. Figlio d'arte, da anni è impegnato nel recupero, documentazione e catalogazione della vasta produzione artistica lasciata dal padre, Michele Massari, in parte andata dispersa sul territorio o in qualche caso perduta durante la guerra. Nel 1996 la Città di Treviglio ha organizzato al Museo Civico "Della Torre" una mostra antologica di Antonio Massari mentre è di prossima uscita una pubblicazione con tutti i suoi scritti.
Vito Melotto è nato a S. Stefano di Zimella (Verona) nel 1928. Ha compiuto gli studi artistici all’Accademia Ci-gnaroli di Verona. Nel 1952 al termine degli studi lascia Verona per Milano dove tuttora risiede.Al 1960 risale la sua prima mostra personale alla Galleria Schettini che subito richiama l’attenzione della critica militante. Vanno in particolare ricordate le numerose periodiche mostre personali e collettive alla Galleria milane-se “Ponte Rosso” dal 1975, e gli inviti ad importanti collettive e concorsi a premio quali: Premio Campione d’Italia, Premio Cadorago Lario, “Arte Contemporanea” a Villa Simes, Premio Arena Po, Premio Città di Marsa-la, Biennale d’Arte Casalpusterlengo, Pro Loco di Codogno, Arte Sacra in S. Simpliciano e S. Satiro, “In Cristo la salvezza dell'uomo” Chiesa di S. Cristoforo a Lodi, “I segni dell’evento” Palazzo Comunale di Cremona, “Il con-vito della bellezza” Arte Sacra a Potenza, “Novoli Arte” rassegna di Arte Contemporanea Comune di Bitonto, As-sessorato alla Cultura “Omaggio a Speranza” e le personali: Palazzo del Capitano del Polpolo di Reggio Emilia, Casa del Palladio di Vicenza, Galleria Rettori Tribbio di Trieste, “Incontri Scrimin” di Bassano del Grappa (VI), “Il fante di spade” di Modica (RG)Fra i critici d’arte che di lui hanno scritto in molteplici occasioni: A. Coccia, M. Lepore, D. Villani, M. Ghilardi, C. Munari, R. De Grada, O. Consonni, C. Franza, C. Strano, E. Fabiani, M. Corradini, G. Martucci, G.Pre. Nel 2009 ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura a Milano.
Antonio Rizzello è nato nel 1949 a Cellino San Marco (Brindisi). Dopo la Maturità Artistica, conseguita a Lecce, nel 1971 si trasferisce a Milano e frequenta il corso di Decorazione sotto la guida Ilario Rossi, Dino Lanaro e Luca Crippa; Luciano De Vita e Pietro Diana sono i suoi maestri nel Corso di Incisione. Dal 1976 è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Brera in Milano, città dove vive e lavora.
Salvatore Sebaste è nato a Novoli nel 1939 e si è laureato al Magistero delle Belle Arti di Firenze. Svolge un’intensa attività pittorica, grafica e scultorea negli studi di Bernalda (MT) e Milano. A Bernalda, dal 1966, il suo laboratorio calcografico è punto d’incontro e di animazione culturale di artisti contemporanei. In questo studio ha stampato, nel 1980, otto acqueforti di Joseph Beuys, le uniche realizzate dall’artista tedesco. Dal 1975 al 1977 è stato Presidente del circolo culturale “La Scaletta” di Matera, dove ha fondato, con altri amici artisti, la “Scuola libera di grafica”. Nel 1992 ha esposto i suoi libri d’arte a “The Museum of Modern Art” di New York ed è inserito nel catalogo “The artist and the book in twentieth - century Italy”, a cura di Ralph Jentsch (Ed. Allemandi, Torino). Nel 1994 ha partecipato alla mostra del libro d'arte al Museo Guggenheim di Venezia ed è presente nel catalogo de “I libri d’artista italiani del Novecento” (Ed. Allemandi, Torino).Dal 1956 ad oggi ha realizzato numerose rassegne personali e collettive in Italia e all’estero. Sue opere di pittura, scultura e grafica sono collocate in edifici pubblici, chiese, musei e piazze. Negli anni ’90 suoi “scritti d’arte” sono stati pubblicati su “Basilicata Regione Informazioni Risorsa Cultura” del Consiglio Regionale di Basilicata e sul settimanale “Cronache lucane”.Nel 1982 ha pubblicato la prima monografia: “Necessaria Poiesi”, a cura di Franco Vitelli. Ed. Centro Studio “Il Subbio”. Matera, Nel 1998, per l’edizione “Novaluna” Associazione Culturale Internazionale di Brescia, ha pubblicato “Pensieri in movimento”, diario di appunti e riflessioni critiche su e intorno all’arte. Dal 1998 è Direttore Artistico della “Pinacoteca Comunale d’Arte Moderna Bernalda-Metaponto”. Nel 1999 è stata stampata la monografia di pittura “Sebaste”, per l’edizione “Pinacoteca Comunale d’Arte Moderna Bernalda-Metaponto”. Il percorso artistico (oltre quarant’anni d’intenso lavoro) è stato elaborato da Rino Cardone. La prefazione è di Claudio Spadoni. Dal 2005 è socio della “Società per le Belle Arti ed Esposizione permanente” di Milano. Nel 2006 è stata pubblicata la monografia di grafica ”Salvatore Sebaste - Grafica”, a cura del Consiglio Regionale di Basilicata. Nel 2011 è alla Biennale dio Venezia.
Eugenia Serafini, docente di Disegno dell’Università della Calabria, è nata a Tolfa (RM), piccolo e attraente borgo etrusco, nel 1946 e il suo percorso culturale l’ha portata a diventare artista di spicco nell’arte contemporanea internazionale. Figura complessa e interessante di creativa e scrittrice, ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Carrara e all’Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva di Roma. Poeta performer e installazionista, lavora da anni alla contaminazione intermediale e all’arte totale, utilizzando e fondendo gli apporti di diversi rami creativi: da quello visivo-digitale a quello teatrale, poetico e musicale che utilizza nella creazione delle sue installazioni performative. Direttrice editoriale dell’Artecom-onlus, ne ha ideato e dirige la Collana di Libri d’Artista e la Sezione per l’Ex-libris ed è responsabile delle rubriche di Arte e Letteratura Contemporanea della rivista FOLIVM. Numerose le sue pubblicazioni di saggi e monografie di artisti moderni e contemporanei.Vanta una vasta produzione di scrittura creativa e libri d’artista. La sua ultima pubblicazione è il bellissimo volume di poesia visuale e performativa con CD delle sue Performances, “Canti di cAnta stOrie”, Roma 2008, presentato dall’indimenticabile professor Mario Verdone che le è stato vicino per tanti anni nel suo percorso artistico ed esistenziale. Realizza da anni eventi di Cultura sul Territorio nella città di Roma ed eventi multimediali con partecipazioni internazionali di altissimo livello. E’ stata invitata a Stages, Simposi e Installazioni performative in Italia, U.S.A., Europa Orientale, Egitto, Francia, Romania, Ucraina e ha fondato nel 1998 il Museo di Arte Contemporanea “Micu Klein” di Blaj, in Romania. Sue opere si trovano nei Musei di questi paesi e in Collezioni private. Tra le partecipazioni recenti: 53^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2009; 66^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel film “POETI” di Tony D’Angelo; Premio Sulmona 1998, 2006, 2008; 52^ Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia, 2007; A.R.G.A.M.- Primaverile Romana 2005; Premio Michetti 2003; Premio Italia per le Arti Visive 2001.
Francesca Scalisi è nata a Salemi nel 1970, ma vive e lavora a Trapani. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Palermo ed oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche all’Istituto d’Arte di Trapani. Numerose già le sue presenze in Italia con mostre personali e rassegne di livello come “Gemine muse” e “Stanze monografiche”. Nel 2004 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza la invita nel progetto “Strade d'Europa” a tenere una mostra Personale al Centrale Ristotheatre di Roma; nel marzo 2010 sempre il Prof. Carlo Franza gli cura a Firenze prima all'Otel Ristotheatre una mostra di 40 carte dal titolo “La linfa imperfetta ”, poi in autunno a Palazzo Borghese un' antologica dal titolo “Lo scrigno delle consuetudini”. Ed è sempre il Prof. Carlo Franza a candidarla al Premio delle Arti Premio della Cultura del Circolo della Stampa di Milano edizione 2010.
William Stock vive tra l'Italia e l'Inghilterra. Ha tenuto mostre personali e collettive nelle più importanti città europee, tra cui : Londra, Milano, Basilea, Roma, Amsterdam, Livorno, Colonia, Basilea, Torino, Dusseldorf, Vienna, ecc. Commissioni e Pubblicazioni: 1965 Bassorilievo per Clan-Roma1967, Scultura per Cormorano, Roma,1969 Murale per 13 1 / 2, Londra,Bassorilievo per Camilloni, Roma;1972 Murale per 13 1 / 2, Londra1973 Murale per Camden Council, Londra1973-1974 Libro illustrato per Lasse-Braun Publication, Olanda1984 Murale per Charles Jencks, Thematic House1989 Commissione per grafica a colori in Art & Design1990 Murale per Andreas Papadakis (Academy Editions)1993 Catalogo per Accademia Italiana,Retrospettivo, Londra1994 Progetto per Parallel Media Group, Londra1995 Progetto per P. J. Morgan, Londra,1995 Progetto per il Municipio di Triuggio1996 Sculptures 94 / 96 (catalogo della mostra)1999 Alice House (catalogo della mostra),1999 Commissione litografia, Alessadra Montioni
Sue opere nelle seguenti collezioni:HRH Prince of Wales Tate Gallery Academia Italiana London Tanit Gallery Munich,Blum Gallery NY,Rossini Foundation Italy,Fischer Gallery Dusseldorf,Eric Franck London;Jim Broadbent,Private Collectors. Articoli significativi sono apparsi su quotidiani, riviste e le televisioni più importanti del mondo con le firme di illustri critici.
Tony Tedesco è nato a Milano nel 1952, dove vive e lavora. Ha frequentato la Scuola d’Arte del Castello Sforzesco e l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 1970 al 1982 si è dedicato allo studio di forme scomposte d’ispirazione surreale che poi abbandona per la ricerca e lo studio dell’essenza ed evoluzione della materia dove arriva a definire l’Adimensionale. Nel 1989 è fondatore del Gruppo M.A.V. Movimento Adimensionale Visivo. Ha tenuto mostre personali e collettive in più città italiane e sue opere sono in importanti musei italiani ed esteri. Del suo lavoro ha scritto Carlo Franza e Sergio Dangelo.
Massimo Zuppelli , è nato nel 1939 nel bresciano. Ha compiuto gli studi artistici a Firenze e Padova e campionato con mostre personali il suo lavoro. Presente a Rassegne Nazionali e Internazionali,quali la Biennale della Grafica di Cracovia,la World Print Competition di S. Francisco,la Biennale di grafica internazionale di Palazzo Strozzi a Firenze e altre ancora ove è stato premiato. Presente con una sala alla 37 Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Sue opere nei principali musei del mondo. Hanno scritto di lui i critici più qualificati,da De Grada a Carlo Franza,da Marchiori a Kaisserlian,da Valsecchi a Corradini,ecc. Segnalato più volte sul Bolaffi arte. Oggi è titolare della Cattedra del Nudo all’Accademia di Brera a Milano , città dove vive.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
08
giugno 2011
Fratelli d’Italia
Dall'otto al 30 giugno 2011
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO 26
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Orario di apertura
lunedì, martedì, mercoledì, ore 10.00 / 17.00
giorni e orari diversi su appuntamento al 338.9197709
Vernissage
8 Giugno 2011, ore 18.30
Autore
Curatore