Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fredrik Værslev – Inner Beauty
Le opere pittoriche di Værslev si contraddistinguono per l’uso di agenti organici come funghi e muffe che sono lasciate agire su tele di lino grezzo e di vernici industriali a spruzzo su vetri
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Museo Marino Marini inaugura sabato 19 settembre la personale dell'artista norvegese Fredrik Værslev (1979), un
inedito progetto pensato e realizzato per il Museo fiorentino, a cura di Alberto Salvadori.
Le opere pittoriche di Værslev si contraddistinguono per l’uso di agenti organici come funghi e muffe che sono lasciate agire
su tele di lino grezzo e di vernici industriali a spruzzo su vetri.
Al Museo Marino Marini l’artista presenterà due serie di opere: la prima, Trolley Paintings, e Glass Paintings entrambe
prodotte per l’occasione. I Trolley Paintings, realizzati con una striping machine meccanizzata, utilizzata in genere per
marcare le linee dei campi di atletica e i margini e le mezzerie di strade e autostrade, sono arricchiti qui da un insolito
approccio figurativo, ispirato all’estetica e all’atmosfera della cripta del Museo Marino Marini, luogo destinato alla mostra. Se
il movimento e la direzione sembrano essere del tutto limitati dal funzionamento della meccanica, la vernice si distribuisce
lungo la superficie della tela anche in spruzzi e perdite al di fuori della linea retta, grazie all'occasionale malfunzionamento
della stessa. I segni si sovrappongono in una sorta di collage, una composizione nastriforme di linee dotata di svariate
atmosfere e trasparenze. Seguendo questa particolare strategia l'artista esamina l’intersezione e la dicotomia che lega tra
loro astrazione, decorazione e rappresentazione, sfuggendo al limite del controllo e inserendosi nella tradizione di quella
pittura di gesto che ha liberato dagli schemi accademici e preconcettuali gli artisti fina dagli anni ’50.
Formalmente ed esteticamente, le opere in vetro sono state invece pensate in risposta ai Trolley Paintings, e si
concretizzano come una sorta di spazio pittorico secondario rispetto ad essi. I Glass Paintings sono realizzati in vetro
acrilico smerigliato e sono animati nelle loro traslucide trasparenze e colorazioni da una luce artificiale, una semplice
lampadina montata su un piedistallo realizzato in perfetta assonanza a quelli destinati alle opere di Marino Marini, esposte al
piano rialzato del museo. Tecnicamente il vetro ha subito una lavorazione di pittura per essere poi de-verniciato con un
raschia-ghiaccio. Il risultato di ciò che resta sono delle superfici astratte, da semplici macchie a sentori di grandiose scene
paesaggistiche, inserendo così ancora una volta il lavoro di un artista nell’immaginifico solco di quella visionaria tradizione
tutta fiorentina della lavorazione delle pietre dove natura e artificio hanno generato paesaggi in alcuni casi mai esistiti e
presenti nell’immaginario di tutti noi.
In occasione della mostra sarò pubblicata da Mousse Publishing una monografia sviluppata in partnership con Le Passerelle
Centre d'art contemporain di Brest che ha dedicato a Vaerslev una mostra personale nel febbraio 2015 e supportata da
Galleria Giò Marconi (Milano), Standard (Oslo) e Andrew Kreps (New York).
La mostra è realizzata con il supporto di Regione Toscana, OAC Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Galleria Giò Marconi
(Milano), Andrew Kreps (New York) e Standard (Oslo). Iniziativa realizzata con la collaborazione del Centro per l'Arte
Contemporanea Luigi Pecci nell'ambito del progetto regionale: "Cantiere Toscana Contemporanea".
Fredrik Værslev è nato nel 1979 a Moss, in Norvegia. Ha studiato alla Staatliche Hochschule fur Bildende Künste,
Städelschule, a Francoforte e presso la Malmö Art Academy, in Svezia. Attualmente vive e lavora a Drøbak. E’ direttore e
fondatore del Landings Project Space a Vestfossen in Norvegia.
Tra le sue ultime personali: Andrew Kreps Gallery, New York; Luminar Cité, Lisbona; Power Station, Dallas; The World is
Your Oyster, Circus, Berlino; Rubbish, con Ståle Vold, Johan Berggren Gallery, Malmö; Lanterne Rouge, STANDARD,
Oslo; Sunny Side Up, Indipendenza Studio, Roma e That came out a Little Country, Front Desk Apparatus, New York.
Tra le recenti mostre collettive: Modern Institiute, Glasgow; Flex-Sil Reloaded, Kunsthalle St. Gallen, St. Gallen; Lunds
Konsthall, Lund; Awaiting Immenence, Isbrytaren, Stoccolma; Lies about Painting, Moderna Museet, Malmö; A Human
Interval, Circus, Berlino; Fruits de la Passion, Centre Georges Pompidou, Parigi; Collaborations & Interventions, Kunsthalle
Andratx, Maiorca; Priority moments, Herald St, Londra; Le Printemps de Septembre, The Museum les Abbatoirs & Croix
Baragnon, Tolosa.
inedito progetto pensato e realizzato per il Museo fiorentino, a cura di Alberto Salvadori.
Le opere pittoriche di Værslev si contraddistinguono per l’uso di agenti organici come funghi e muffe che sono lasciate agire
su tele di lino grezzo e di vernici industriali a spruzzo su vetri.
Al Museo Marino Marini l’artista presenterà due serie di opere: la prima, Trolley Paintings, e Glass Paintings entrambe
prodotte per l’occasione. I Trolley Paintings, realizzati con una striping machine meccanizzata, utilizzata in genere per
marcare le linee dei campi di atletica e i margini e le mezzerie di strade e autostrade, sono arricchiti qui da un insolito
approccio figurativo, ispirato all’estetica e all’atmosfera della cripta del Museo Marino Marini, luogo destinato alla mostra. Se
il movimento e la direzione sembrano essere del tutto limitati dal funzionamento della meccanica, la vernice si distribuisce
lungo la superficie della tela anche in spruzzi e perdite al di fuori della linea retta, grazie all'occasionale malfunzionamento
della stessa. I segni si sovrappongono in una sorta di collage, una composizione nastriforme di linee dotata di svariate
atmosfere e trasparenze. Seguendo questa particolare strategia l'artista esamina l’intersezione e la dicotomia che lega tra
loro astrazione, decorazione e rappresentazione, sfuggendo al limite del controllo e inserendosi nella tradizione di quella
pittura di gesto che ha liberato dagli schemi accademici e preconcettuali gli artisti fina dagli anni ’50.
Formalmente ed esteticamente, le opere in vetro sono state invece pensate in risposta ai Trolley Paintings, e si
concretizzano come una sorta di spazio pittorico secondario rispetto ad essi. I Glass Paintings sono realizzati in vetro
acrilico smerigliato e sono animati nelle loro traslucide trasparenze e colorazioni da una luce artificiale, una semplice
lampadina montata su un piedistallo realizzato in perfetta assonanza a quelli destinati alle opere di Marino Marini, esposte al
piano rialzato del museo. Tecnicamente il vetro ha subito una lavorazione di pittura per essere poi de-verniciato con un
raschia-ghiaccio. Il risultato di ciò che resta sono delle superfici astratte, da semplici macchie a sentori di grandiose scene
paesaggistiche, inserendo così ancora una volta il lavoro di un artista nell’immaginifico solco di quella visionaria tradizione
tutta fiorentina della lavorazione delle pietre dove natura e artificio hanno generato paesaggi in alcuni casi mai esistiti e
presenti nell’immaginario di tutti noi.
In occasione della mostra sarò pubblicata da Mousse Publishing una monografia sviluppata in partnership con Le Passerelle
Centre d'art contemporain di Brest che ha dedicato a Vaerslev una mostra personale nel febbraio 2015 e supportata da
Galleria Giò Marconi (Milano), Standard (Oslo) e Andrew Kreps (New York).
La mostra è realizzata con il supporto di Regione Toscana, OAC Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Galleria Giò Marconi
(Milano), Andrew Kreps (New York) e Standard (Oslo). Iniziativa realizzata con la collaborazione del Centro per l'Arte
Contemporanea Luigi Pecci nell'ambito del progetto regionale: "Cantiere Toscana Contemporanea".
Fredrik Værslev è nato nel 1979 a Moss, in Norvegia. Ha studiato alla Staatliche Hochschule fur Bildende Künste,
Städelschule, a Francoforte e presso la Malmö Art Academy, in Svezia. Attualmente vive e lavora a Drøbak. E’ direttore e
fondatore del Landings Project Space a Vestfossen in Norvegia.
Tra le sue ultime personali: Andrew Kreps Gallery, New York; Luminar Cité, Lisbona; Power Station, Dallas; The World is
Your Oyster, Circus, Berlino; Rubbish, con Ståle Vold, Johan Berggren Gallery, Malmö; Lanterne Rouge, STANDARD,
Oslo; Sunny Side Up, Indipendenza Studio, Roma e That came out a Little Country, Front Desk Apparatus, New York.
Tra le recenti mostre collettive: Modern Institiute, Glasgow; Flex-Sil Reloaded, Kunsthalle St. Gallen, St. Gallen; Lunds
Konsthall, Lund; Awaiting Immenence, Isbrytaren, Stoccolma; Lies about Painting, Moderna Museet, Malmö; A Human
Interval, Circus, Berlino; Fruits de la Passion, Centre Georges Pompidou, Parigi; Collaborations & Interventions, Kunsthalle
Andratx, Maiorca; Priority moments, Herald St, Londra; Le Printemps de Septembre, The Museum les Abbatoirs & Croix
Baragnon, Tolosa.
19
settembre 2015
Fredrik Værslev – Inner Beauty
Dal 19 settembre al 28 novembre 2015
arte contemporanea
Location
MUSEO MARINO MARINI – PALAZZO DEL TAU
Firenze, Piazza Di San Pancrazio, (Firenze)
Firenze, Piazza Di San Pancrazio, (Firenze)
Biglietti
intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3
Orario di apertura
10:00 - 17:00, chiuso il martedì e i giorni festivi
Vernissage
19 Settembre 2015, ore 19
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore
Curatore