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Free Four
Come il titolo stesso annuncia, quattro sono i giovani artisti partecipanti
Comunicato stampa
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Come il titolo stesso annuncia, quattro sono i giovani artisti partecipanti , Emanuele La Monica Vincenzo Lanzafame , Angela Prez , Flavia Tringali i quali pur procedendo in percorsi concettuali e tecnico – pittorici assolutamente individuali e liberi, sono accomunati da un profondo amore per la pittura e da un’amicizia di lunga data.
Le opere esposte circa una trentina sono il frutto di un lavoro, di una ricerca introspettiva, che ciascun artista ha maturato, in quanto portatore della propria esperienza culturale e soprattutto del proprio vissuto.
Il primo artista preso in considerazione,
Emanuele La Monica, esprime attraverso l’uso delle tempere e di materiali di riciclo, l’universo femminile in diversi suoi aspetti, un universo dai caratteri sensuali e allo stesso tempo ironici, fatto di donne che come sirene mitologiche attraggono lo spettatore e lo ammaliano con sorrisi ambigui e misteriosi.
Per Vincenzo Lanzafame l’attenzione per il movimento è una delle componenti fondamentali della sua pittura. Il tratto nervoso, soprattutto della linea ha la funzione di coinvolgere lo spettatore nello spazio del dipinto rendendolo protagonista. Paesaggi urbani, città caotiche, animano le opere di questo pittore, in cui i grattacieli e le case in un vorticoso moto rotatorio si lanciano nello spazio come proiettili impazziti. L’uomo che non è più protagonista, ma schiavo di un mondo dai ritmi così veloci, diviene manichino senza alcuna volontà ombra di se stesso, ora schiacciato ora respinto da una forza che è attrattiva e repulsiva al contempo. Nonostante la complessità del tema, in cui è evidente l’influenza del Futurismo, l‘artista crea un immagine tecnicamente semplificata, in cui i colori dai toni freddi, assumono un carattere preciso e un sapore ben definito.
Nel caso di Angela Prez si tratta invece di una pittura dai caratteri forti, dalla linea marcata, i cui soggetti umani dai volti mutevoli esprimono situazioni emozionali estreme quasi innaturali.
L’uso di colori eccessivi, irreali, attrae e risveglia l’osservatore dal limbo, scuotendolo in modo che riscopra dentro se stesso sotto la pelle verità più profonde sopite, inespresse, che il più delle volte vengono soffocate.
Infine, ultima artista citata Flavia Tringali, attraverso la pennellata leggera e l’uso di fredde cromie rappresenta poetiche visioni senza tempo, sogni che scaturiscono da profondi stati emozionali. La natura, in particolare gli alberi, sono i soggetti delle sue opere che nell’intreccio dei loro rami in in una dimensione rarefatta, onirica, regnano sovrani ed incontrastati.
Stupire, attrarre, far riflettere, in fondo l’arte questo deve fare, e con tutti gli elementi che contiene questa mostra può farlo, e questo che almeno ” I Quattro Liberi” si augurano .
Le opere esposte circa una trentina sono il frutto di un lavoro, di una ricerca introspettiva, che ciascun artista ha maturato, in quanto portatore della propria esperienza culturale e soprattutto del proprio vissuto.
Il primo artista preso in considerazione,
Emanuele La Monica, esprime attraverso l’uso delle tempere e di materiali di riciclo, l’universo femminile in diversi suoi aspetti, un universo dai caratteri sensuali e allo stesso tempo ironici, fatto di donne che come sirene mitologiche attraggono lo spettatore e lo ammaliano con sorrisi ambigui e misteriosi.
Per Vincenzo Lanzafame l’attenzione per il movimento è una delle componenti fondamentali della sua pittura. Il tratto nervoso, soprattutto della linea ha la funzione di coinvolgere lo spettatore nello spazio del dipinto rendendolo protagonista. Paesaggi urbani, città caotiche, animano le opere di questo pittore, in cui i grattacieli e le case in un vorticoso moto rotatorio si lanciano nello spazio come proiettili impazziti. L’uomo che non è più protagonista, ma schiavo di un mondo dai ritmi così veloci, diviene manichino senza alcuna volontà ombra di se stesso, ora schiacciato ora respinto da una forza che è attrattiva e repulsiva al contempo. Nonostante la complessità del tema, in cui è evidente l’influenza del Futurismo, l‘artista crea un immagine tecnicamente semplificata, in cui i colori dai toni freddi, assumono un carattere preciso e un sapore ben definito.
Nel caso di Angela Prez si tratta invece di una pittura dai caratteri forti, dalla linea marcata, i cui soggetti umani dai volti mutevoli esprimono situazioni emozionali estreme quasi innaturali.
L’uso di colori eccessivi, irreali, attrae e risveglia l’osservatore dal limbo, scuotendolo in modo che riscopra dentro se stesso sotto la pelle verità più profonde sopite, inespresse, che il più delle volte vengono soffocate.
Infine, ultima artista citata Flavia Tringali, attraverso la pennellata leggera e l’uso di fredde cromie rappresenta poetiche visioni senza tempo, sogni che scaturiscono da profondi stati emozionali. La natura, in particolare gli alberi, sono i soggetti delle sue opere che nell’intreccio dei loro rami in in una dimensione rarefatta, onirica, regnano sovrani ed incontrastati.
Stupire, attrarre, far riflettere, in fondo l’arte questo deve fare, e con tutti gli elementi che contiene questa mostra può farlo, e questo che almeno ” I Quattro Liberi” si augurano .
24
giugno 2006
Free Four
Dal 24 giugno al 04 luglio 2006
giovane arte
Location
GALLERIA ROMA [sede definitivamente chiusa]
Siracusa, Via Della Maestranza, 110, (Siracusa)
Siracusa, Via Della Maestranza, 110, (Siracusa)
Vernissage
24 Giugno 2006, ore 18.30
Autore
Curatore