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Freeze Frame
Freeze Frame – progetto artistico presentato da Piero Fragola e Matteo Giampaglia a cura di Pasquale Fameli – nasce dallʼesigenza di esplorare il confine tra la pratica manuale e le nuove forme della creatività digitale attraverso l’interazione tra intelligenza artificiale e sensibilità umana.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'ARIETE artecontemporanea via Marsili 7 Bologna
FREEZE FRAME | FRAGOLA GIAMPAGLIA a cura di Pasquale Fameli
Vernissage 5 Aprile 2025 ore 18 | Finissage 3 Maggio 2025 ore 18 www.galleriaariete.it
Evento WIDIBA Bologna 29 Aprile 2025 ore 18
INCONTRI POETICI IN GALLERIA lunedì 14 aprile 2025 alle 18 primo incontro nell'ambito della rassegna con gli autori di Cartacanta 'Il segreto in mostra' in collaborazione con la rivista clanDestino. Alì Abbadi Fatmi - giovane poeta vincitore del premio Le stanze del tempo 2024 Fondazione Claudi e autore di 'Una casa blu' - dialoga con i poeti Eva Laudace e Davide Rondoni.
FREEZE FRAME - progetto artistico presentato da Piero Fragola e Matteo Giampaglia - nasce dallʼesigenza di esplorare il confine tra la pratica manuale e le nuove forme della creatività digitale. Le opere connesse a questo progetto nascono dallʼinterazione tra lʼintelligenza artificiale e la sensibilità umana, combinando algoritmi text-to-image, editing digitale e pittura a olio. La programmazione dei software genera una serie di corpi androgini che, una volta riprodotti su tela, assumono unʼimpropria consistenza. Il processo di elaborazione delle immagini culmina poi nellʼintervento pittorico che accentua gli effetti tonali del muschio che li ricopre.
La generazione delle immagini non avviene mediante lʼinserimento di prompt preimpostati, ma scritti
appositamente per escludere i preset, gli stili predefiniti del software. La discrezione dellʼintervento pittorico vuole portare poi lʼosservatore a interrogarsi sul confine tra il risultato digitale e lʼapporto manuale, generando una coalescenza, una fusione irreversibile tra le due entità. Ne scaturiscono figure ibride, che abitano un universo sospeso tra realtà e simulazione: identità imprecisate che popolano un mondo posto al di fuori di qualsiasi coordinata spaziotemporale. La distinzione tra passato, presente e futuro è messa in discussione insieme a ogni convenzione relativa al genere, allʼetà e allʼetnia dei soggetti ritratti. Lʼibridazione tecnica ed estetica che sta allʼorigine di queste immagini intende offrire una visione poetica della transizione continua e riflettere lʼambiguità che caratterizza lʼepoca attuale.
Alle tele che raffigurano questi soggetti algidi e sospesi si affianca un loop video che esplora la trasformazione perpetua della materia naturale, interpretata anchʼessa dal software: un morphing infinito di roccia e di muschio che rimanda al conflitto tra origine ed evoluzione, puntellato da sculture in ceramica utili a fissare, in risultati materiali, alcuni stadi dello stesso processo.
Piero Fragola è un artista digitale poliedrico, attivo sia nel campo visivo che in quello sonoro. Docente presso la LABA e lo IED di Firenze, ha insegnato in precedenza al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Designer della Tiptop Audio, si è esibito a livello internazionale con progetti musicali come We Love e ANGLE. Ha inoltre collaborato con Virgilio Villoresi per Ni1 e ha realizzato ologrammi 3D per lo spettacolo Sei Gradi della compagnia teatrale Santasangre. I suoi video musicali, creati insieme a Matteo Giampaglia, sono stati selezionati per Invideo, Mutek e il Berlin Music Video Awards. Il video MEFF 2019 ha vinto il premio Leonardo da Vinci, conferito dalla Florence Biennale. Nel 2024, insieme a Matteo Giampaglia, realizza le opere per la mostra collettiva IʼM NOT A ROBOT, ospitata presso la Gigi Rigliaco Gallery e negli spazi espositivi dellʼAccademia di Belle Arti di Lecce, dedicata allʼuso dellʼintelligenza artificiale nellʼarte figurativa.
Matteo Giampaglia ha iniziato il suo percorso come illustratore, studiando pittura allʼAccademia di Belle Arti di Firenze. Dopo aver sperimentato con grafica e fumetto, ha sviluppato opere intermediali con materiali poveri, esposte in spazi temporanei. Tra il 1997 e il 1999 ha collaborato con collettivi artistici, realizzando dipinti, video e installazioni, per poi passare, dal 2005, al settore della moda come decoratore tessile. Dal 2012 è tornato alla pittura. Tra il 2016 e il 2019, la rivista A.D. Italia gli ha dedicato quattro pubblicazioni, selezionando sette opere conservate in collezioni private tra Firenze, Londra e Tel Aviv. Ha collaborato con Piero Fragola alla realizzazione di videoclip selezionati per festival internazionali e alla mostra collettiva IʼM NOT A ROBOT.
FREEZE FRAME | FRAGOLA GIAMPAGLIA a cura di Pasquale Fameli
Vernissage 5 Aprile 2025 ore 18 | Finissage 3 Maggio 2025 ore 18 www.galleriaariete.it
Evento WIDIBA Bologna 29 Aprile 2025 ore 18
INCONTRI POETICI IN GALLERIA lunedì 14 aprile 2025 alle 18 primo incontro nell'ambito della rassegna con gli autori di Cartacanta 'Il segreto in mostra' in collaborazione con la rivista clanDestino. Alì Abbadi Fatmi - giovane poeta vincitore del premio Le stanze del tempo 2024 Fondazione Claudi e autore di 'Una casa blu' - dialoga con i poeti Eva Laudace e Davide Rondoni.
FREEZE FRAME - progetto artistico presentato da Piero Fragola e Matteo Giampaglia - nasce dallʼesigenza di esplorare il confine tra la pratica manuale e le nuove forme della creatività digitale. Le opere connesse a questo progetto nascono dallʼinterazione tra lʼintelligenza artificiale e la sensibilità umana, combinando algoritmi text-to-image, editing digitale e pittura a olio. La programmazione dei software genera una serie di corpi androgini che, una volta riprodotti su tela, assumono unʼimpropria consistenza. Il processo di elaborazione delle immagini culmina poi nellʼintervento pittorico che accentua gli effetti tonali del muschio che li ricopre.
La generazione delle immagini non avviene mediante lʼinserimento di prompt preimpostati, ma scritti
appositamente per escludere i preset, gli stili predefiniti del software. La discrezione dellʼintervento pittorico vuole portare poi lʼosservatore a interrogarsi sul confine tra il risultato digitale e lʼapporto manuale, generando una coalescenza, una fusione irreversibile tra le due entità. Ne scaturiscono figure ibride, che abitano un universo sospeso tra realtà e simulazione: identità imprecisate che popolano un mondo posto al di fuori di qualsiasi coordinata spaziotemporale. La distinzione tra passato, presente e futuro è messa in discussione insieme a ogni convenzione relativa al genere, allʼetà e allʼetnia dei soggetti ritratti. Lʼibridazione tecnica ed estetica che sta allʼorigine di queste immagini intende offrire una visione poetica della transizione continua e riflettere lʼambiguità che caratterizza lʼepoca attuale.
Alle tele che raffigurano questi soggetti algidi e sospesi si affianca un loop video che esplora la trasformazione perpetua della materia naturale, interpretata anchʼessa dal software: un morphing infinito di roccia e di muschio che rimanda al conflitto tra origine ed evoluzione, puntellato da sculture in ceramica utili a fissare, in risultati materiali, alcuni stadi dello stesso processo.
Piero Fragola è un artista digitale poliedrico, attivo sia nel campo visivo che in quello sonoro. Docente presso la LABA e lo IED di Firenze, ha insegnato in precedenza al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Designer della Tiptop Audio, si è esibito a livello internazionale con progetti musicali come We Love e ANGLE. Ha inoltre collaborato con Virgilio Villoresi per Ni1 e ha realizzato ologrammi 3D per lo spettacolo Sei Gradi della compagnia teatrale Santasangre. I suoi video musicali, creati insieme a Matteo Giampaglia, sono stati selezionati per Invideo, Mutek e il Berlin Music Video Awards. Il video MEFF 2019 ha vinto il premio Leonardo da Vinci, conferito dalla Florence Biennale. Nel 2024, insieme a Matteo Giampaglia, realizza le opere per la mostra collettiva IʼM NOT A ROBOT, ospitata presso la Gigi Rigliaco Gallery e negli spazi espositivi dellʼAccademia di Belle Arti di Lecce, dedicata allʼuso dellʼintelligenza artificiale nellʼarte figurativa.
Matteo Giampaglia ha iniziato il suo percorso come illustratore, studiando pittura allʼAccademia di Belle Arti di Firenze. Dopo aver sperimentato con grafica e fumetto, ha sviluppato opere intermediali con materiali poveri, esposte in spazi temporanei. Tra il 1997 e il 1999 ha collaborato con collettivi artistici, realizzando dipinti, video e installazioni, per poi passare, dal 2005, al settore della moda come decoratore tessile. Dal 2012 è tornato alla pittura. Tra il 2016 e il 2019, la rivista A.D. Italia gli ha dedicato quattro pubblicazioni, selezionando sette opere conservate in collezioni private tra Firenze, Londra e Tel Aviv. Ha collaborato con Piero Fragola alla realizzazione di videoclip selezionati per festival internazionali e alla mostra collettiva IʼM NOT A ROBOT.
05
aprile 2025
Freeze Frame
Dal 05 aprile al 03 maggio 2025
arte contemporanea
Location
L’ARIETE ARTECONTEMPORANEA – VIA MARSILI
Bologna, Via Marsili, 7, (Bologna)
Bologna, Via Marsili, 7, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 17-19.30 o su app Info 348 9870574
Vernissage
5 Aprile 2025, ore 18
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico