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Freezone 8
Freezone ruota attorno alle culture riconosciute in Europa, nella convinzione che solo la registrazione e l’avvicinamento delle loro voci possa concorrere a stabilire le basi di quella consapevolezza della propria multiforme ricchezza culturale che l’Europa deve possedere per potersi definire, non solo economicamente unita.
Comunicato stampa
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F R E E Z O N E
L’ Europa dei popoli e delle differenze culturali
A fine millennio sono ventitre le minoranze etniche riconosciute dal Parlamento Europeo (The 23 Cultural European Communities in link with the European Federation of “Maisons de Pays”, Gaellic Eire - Northern Eire - Gaellic Scotland - Scots-Scotland - Wales - ornwall - Brittany - Abcoc Country - Basque - Galicia - Catalonia - Aragon - Friesland - German speakers of Belgium - Luxemburg - Frankish of Mosella - Piemont - Sardinia - Friul - Slovens from Italy- Albanians from Italy - Hungarians from Slovakia - Ruthens from ( Slovakia – Polonia – Ukraine – Hungary – Yougoslavia ), un articolato insieme di realtà linguistiche, politiche e culturali che, refrattarie agli attuali indirizzi di omologazione e globalizzazione, rivendicano il diritto alla differenza.
Il PROGETTO Freezone ruota attorno a quelle riconosciute in Europa, nella convinzione che solo la registrazione e l’avvicinamento delle loro voci possa concorrere a stabilire le basi di quella consapevolezza della propria multiforme ricchezza culturale che l’Europa deve possedere per potersi definire, non solo economicamente unita. Freezone ne propone il riconoscimento attraverso un’inedita prospettiva, quella della ricerca artistica, in cui lingua e tradizioni vivono attraverso le istanze, estetiche e politiche, dellacontemporaneità. In particolare musica, fotografia e video. Sono stati scelti linguaggi che con più immediatezza denunciano il rapporto con il territorio e consentono la convivenza di diverse finalità creative, qui enfatizzate nella programmatica e provocatoria mescolanza dei generi.Freezone vuol essere innanzitutto un osservatorio aperto, la cui forma finale e visibile è una mostra documentaria organizzata come una scatola sonoro-visiva, in cui sono chiamate a interagire tutte le discipline.In altri termini una vetrina, destinata ad un futuro itinerario italiano, che prelude all’ampliamento del progetto ad altre esperienze europee, già suffragato dall’interesse suscitato all’estero.
Il Direttivo hakassociati artecontemporanea
Nell'elaborazione del progetto "Freezone - L'Europa dei popoli e delle differenze culturali" l'arte contemporanea e` stata uno strumento fondamentale per avvicinare, senza creare indesiderati confronti, realta` tra loro diverse ma aventi un comune denominatore: isolamento e indifferenza.
Le realta` attorno a cui il progetto, infatti, si e` mosso sono quelle viste da artisti contemporanei appartenenti ad alcune delle ventitre minoranze etniche linguistiche riconosciute dal Parlamento Europeo, ci riferiamo nel particolare alle comunita` Friulana, Sarda ed Occitana.
Il progetto si e` occupato di tali minoranze etniche poiche` sono quelle che vivono nel territorio italiano e perche` e` in Italia, prima ancora che in Europa, che esse lottano per il riconoscimento della loro identita` culturale.
E' stato ritenuto interessante occuparsi di tali comunita` in quanto, pur essendo riconosciute nella loro identita` dall'Europa unita, esse stentano ancora ad emergere e a farsi riconoscere dal ``cittadino europeo'' e di conseguenza dagli organi minori.
E' indubbio che il profilo storico dell'Europa sia stato determinato da tutte le popolazioni occupanti il territorio, quelle maggiori come quelle minori naturalmente, e oggi la Comunita` Europea ha preso coscienza del valore che esse costituiscono in termini storici appunto e ha cominciato a rendere sempre piu` evidente la necessita` di salvaguardare le tradizioni culturali da esse tramandate attraverso il sostegno di progetti di vario genere.
Il progetto ``Freezone - L'Europa dei popoli e delle differenze culturali'' diventa cosi` un'importante occasione per gli artisti e per i cittadini di vedere non solo riuniti per un unico obiettivo realta` cosi` differenti tra loro come lo sono tali minoranze etniche ma anche di conoscerne piu` a fondo l'identita` culturale, tutto questo attraverso l'arte, la sola capace di dissolvere temporaneamente quelle barriere che tornano per permanere non appena si torna a guardare la realta`.
Ecco che il progetto che l'Associazione Harambee Arte Kunst (associazione di artisti contemporanei) desidera proporre, rappresenta la prima occasione in cui tali comunita` vengono conosciute dal pubblico attraverso l'arte piuttosto che, come siamo abituati a riscontrare, attraverso i loro tradizionali e prestigiosi lavori di artigianato, purtroppo unico veicolo a loro disposizione fino a oggi per farsi conoscere.
Il percorso ideale auspicabile per tale manifestazione, intendendo con il termine ideale il migliore desiderabile per portare a frutto gli obiettivi che gli artisti, prima ancora che l'Associazione, si sono prefissati, e` un percorso attraverso l'Italia atto a consentire non solo una divulgazione dell'oggetto ma anche un censimento di documenti di artisti appartenenti a tali comunuita` e che vivono in Italia in altre localita` da quelle della Sardegna, del Friuli o del Piemonte dove geograficamente sono collocate.
L’ Europa dei popoli e delle differenze culturali
A fine millennio sono ventitre le minoranze etniche riconosciute dal Parlamento Europeo (The 23 Cultural European Communities in link with the European Federation of “Maisons de Pays”, Gaellic Eire - Northern Eire - Gaellic Scotland - Scots-Scotland - Wales - ornwall - Brittany - Abcoc Country - Basque - Galicia - Catalonia - Aragon - Friesland - German speakers of Belgium - Luxemburg - Frankish of Mosella - Piemont - Sardinia - Friul - Slovens from Italy- Albanians from Italy - Hungarians from Slovakia - Ruthens from ( Slovakia – Polonia – Ukraine – Hungary – Yougoslavia ), un articolato insieme di realtà linguistiche, politiche e culturali che, refrattarie agli attuali indirizzi di omologazione e globalizzazione, rivendicano il diritto alla differenza.
Il PROGETTO Freezone ruota attorno a quelle riconosciute in Europa, nella convinzione che solo la registrazione e l’avvicinamento delle loro voci possa concorrere a stabilire le basi di quella consapevolezza della propria multiforme ricchezza culturale che l’Europa deve possedere per potersi definire, non solo economicamente unita. Freezone ne propone il riconoscimento attraverso un’inedita prospettiva, quella della ricerca artistica, in cui lingua e tradizioni vivono attraverso le istanze, estetiche e politiche, dellacontemporaneità. In particolare musica, fotografia e video. Sono stati scelti linguaggi che con più immediatezza denunciano il rapporto con il territorio e consentono la convivenza di diverse finalità creative, qui enfatizzate nella programmatica e provocatoria mescolanza dei generi.Freezone vuol essere innanzitutto un osservatorio aperto, la cui forma finale e visibile è una mostra documentaria organizzata come una scatola sonoro-visiva, in cui sono chiamate a interagire tutte le discipline.In altri termini una vetrina, destinata ad un futuro itinerario italiano, che prelude all’ampliamento del progetto ad altre esperienze europee, già suffragato dall’interesse suscitato all’estero.
Il Direttivo hakassociati artecontemporanea
Nell'elaborazione del progetto "Freezone - L'Europa dei popoli e delle differenze culturali" l'arte contemporanea e` stata uno strumento fondamentale per avvicinare, senza creare indesiderati confronti, realta` tra loro diverse ma aventi un comune denominatore: isolamento e indifferenza.
Le realta` attorno a cui il progetto, infatti, si e` mosso sono quelle viste da artisti contemporanei appartenenti ad alcune delle ventitre minoranze etniche linguistiche riconosciute dal Parlamento Europeo, ci riferiamo nel particolare alle comunita` Friulana, Sarda ed Occitana.
Il progetto si e` occupato di tali minoranze etniche poiche` sono quelle che vivono nel territorio italiano e perche` e` in Italia, prima ancora che in Europa, che esse lottano per il riconoscimento della loro identita` culturale.
E' stato ritenuto interessante occuparsi di tali comunita` in quanto, pur essendo riconosciute nella loro identita` dall'Europa unita, esse stentano ancora ad emergere e a farsi riconoscere dal ``cittadino europeo'' e di conseguenza dagli organi minori.
E' indubbio che il profilo storico dell'Europa sia stato determinato da tutte le popolazioni occupanti il territorio, quelle maggiori come quelle minori naturalmente, e oggi la Comunita` Europea ha preso coscienza del valore che esse costituiscono in termini storici appunto e ha cominciato a rendere sempre piu` evidente la necessita` di salvaguardare le tradizioni culturali da esse tramandate attraverso il sostegno di progetti di vario genere.
Il progetto ``Freezone - L'Europa dei popoli e delle differenze culturali'' diventa cosi` un'importante occasione per gli artisti e per i cittadini di vedere non solo riuniti per un unico obiettivo realta` cosi` differenti tra loro come lo sono tali minoranze etniche ma anche di conoscerne piu` a fondo l'identita` culturale, tutto questo attraverso l'arte, la sola capace di dissolvere temporaneamente quelle barriere che tornano per permanere non appena si torna a guardare la realta`.
Ecco che il progetto che l'Associazione Harambee Arte Kunst (associazione di artisti contemporanei) desidera proporre, rappresenta la prima occasione in cui tali comunita` vengono conosciute dal pubblico attraverso l'arte piuttosto che, come siamo abituati a riscontrare, attraverso i loro tradizionali e prestigiosi lavori di artigianato, purtroppo unico veicolo a loro disposizione fino a oggi per farsi conoscere.
Il percorso ideale auspicabile per tale manifestazione, intendendo con il termine ideale il migliore desiderabile per portare a frutto gli obiettivi che gli artisti, prima ancora che l'Associazione, si sono prefissati, e` un percorso attraverso l'Italia atto a consentire non solo una divulgazione dell'oggetto ma anche un censimento di documenti di artisti appartenenti a tali comunuita` e che vivono in Italia in altre localita` da quelle della Sardegna, del Friuli o del Piemonte dove geograficamente sono collocate.
26
ottobre 2007
Freezone 8
Dal 26 ottobre al 04 novembre 2007
giovane arte
Location
ANTICHI BASTIONI
Carmagnola, Piazza Antichi Bastioni, (Torino)
Carmagnola, Piazza Antichi Bastioni, (Torino)
Orario di apertura
Mercoledì, Venerdì, Sabato, Domenica ore 10,30-12,30 e 15,00-18,30
Vernissage
26 Ottobre 2007, ore 18
Curatore