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Frisco – Senza volo
Senza volo potrebbe essere definito il compendio di un reportage personalissimo, nel quale la serie di paesaggi, urbani, rurali o con la linea del mare all’orizzonte, si riassume negli infiniti sguardi di testimoni muti di fronte a tragedie immani.
Comunicato stampa
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La GArt Gallery di Francesco di Matteo è lieta di presentare SENZA VOLO, mostra personale dell’artista Frisco, curata da Maria Arcidiacono.
Senza volo è un viaggio tra fotogrammi di esistenze sconosciute, i cui percorsi sono andati a intersecarsi con quelli di Frisco. Il significato del titolo si riferisce a una libera scelta dell’artista che predilige i mezzi di trasporto lenti e frequenta gli aeroporti lo stretto necessario, solamente quando la distanza della meta lo impone; ma “senza volo” è anche l’umanità che ritrae, alla quale è spesso preclusa la possibilità di viaggiare liberamente. Scardinati e ricomposti nelle loro volumetrie, riemergono nitidi sulle tele dell'artista i protagonisti di questi viaggi dei quali portano il nome: Bangladesh, Congo, Ghana, India, Kurdistan, Myanmar, Nigeria, Senegal, Siria, Mama Africa, Polonia, Cambogia, Palestina e Mediterraneo.
Senza volo potrebbe essere definito il compendio di un reportage personalissimo, nel quale la serie di paesaggi, urbani, rurali o con la linea del mare all’orizzonte, si riassume negli infiniti sguardi di testimoni muti di fronte a tragedie immani. Guerra, miseria, sfruttamento irrompono da tutte le latitudini sulle tele di Frisco, con tutta l’urgenza di dare ulteriore senso al suo essere artista. Viaggio, scatto fotografico, ricostruzione pittorica sulla tela: Frisco organizza per sequenze il suo racconto di una umanità dolente, sognante, talvolta combattiva, che ci osserva e in parte, silenziosamente, ci accusa: Senza volo è il disinteressato invito di un artista a riflettere sul nostro tempo, riferimento e parametro immutabile dell’azione artistica, insopprimibile per chiunque se ne voglia rendere protagonista.
Francesco Ciancabilla, in arte Frisco, è nato a Napoli nel 1959. Artista, traduttore, insegnante di lingue, globetrotter. Comincia a dipingere nel 1980, ‘imbrattando’ fotografie, fotocopie, muri e tele, e riscuotendo immediato successo di pubblico e di critica. Vicino per sensibilità ai primissimi graffitisti newyorkesi, ancora sconosciuti in Europa, predilige gli spray ma con una tecnica che anticipa di 20 anni l’uso degli stencil. Nel 1983, a causa del noto, infamante delitto, per il quale ha sempre rivendicato la propria totale estraneità, verrà condannato, vedendosi costretto a una lunga latitanza che lo porterà dapprima in Brasile, poi in Argentina e infine in Spagna. All’attività artistica ed espositiva aggiungerà quelle di grafico editoriale, fotografo, manager di gruppi musicali, barman e insegnante d’italiano. Rientra in Italia nel 2011 per riprendere a dipingere. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni, private e pubbliche, in Italia e all'estero.
Mostre personali: 2021- "Una folla uscita dall'ombra", galleria Fluart, Bologna; 2017 – “Mare Nostro che non sei nei cieli”, A-maze-ing Gallery, Pescara; 2016 – “Il pudore del pornografo”, Caffè d'Arte Tettamanzi, Nuoro; 2016 – “Love & Fuck”, Botteghe d'Arte, Bisenti (TE) a cura di Ass. Quasi Adatti; 2015 - "One Hundred Women", a cura di Luca Ciancabilla, laboratorio di restauro CamilloTarozzi, Bologna; 2015 - "Funk Bromantico", a cura di Marco Manzo, ex-Aurum, Pescara; 2014 - "Black Hours", a cura di Nicolò Gianelli, galleria Emilia Ruvida, Modena; 2013 - "Frisco", Circolo Aternino, Pescara; 2010 - "Idioteque", Indie Pop Club, Madrid; 1987-1990 – (sotto altro nome) in gallerie di Sao Paulo, Brasil; 1983 - Studio Cesare Manzo, Milano; 1983 - Galleria Fashion Moda, New York; 1982 - Galleria P.S.1, New York; 1981 - Studio Cesare Manzo , Pescara; 1980 - "I love P" performance/ installazione, Plastik Gallery, Berlin.
Mostre collettive: 2022 – “Amore carnale, amore ideale”, tempietto di S. Maria del Tricalle, Chieti, a cura di Francesco Di Matteo; 2016 - 'Tabù' 2ªed. Pescara (Preview - Miglianico CH), a cura di Ass. Strategica; 2016 – “RUSCO” (Recupero Urbano Spazi COmuni), Bologna, a cura di Ass. Serendippo; 2015 - "Tabù, eros in mostra", Museo d'Arte Diffuso di Miglianico (CH); 2015 - "Muzika na Zici" (Musica Dipinta), Sarajevo, Bosnia-Erzegovina; 2014 - "Violino d'autore", a cura del liutaio Ezia Di Labio, ex-Cubo, Pesaro; 2013 – "POPS, totem e tribù del terzo millennio", a cura di Alberto Melarangelo, sala espositiva Nicola Palma, Teramo; 1993 - "Descalzas Reales", a cura di Jose A. Saenz, Madrid; 1987 - Universidade de Tupa, II ed., Sao Paulo, Brasil; 1986 - "Contemporanea", a cura di Enzo Terzano, Palazzo Re Enzo, Bologna; 1986 - "Nuove tendenze in Italia", II ed., a cura di Edoardo Di Mauro, Milano, Torino; 1983 - "I e II serata enfatista", a cura di Francesca Alinovi, Galleria Neon, Bologna; 1983 - "Avant-garde Photography in Italy" a cura di Francesca Alinovi, Stichting Canon Photo Gallery, Amsterdam; 1982 - "Frontiera Party", a cura di Francesca Alinovi, Segreto Pubblico, Bologna; 1982 - "Ora" a cura di Francesca Alinovi, Studio Cesare Manzo, Pescara; 1981 - III Rassegna Internazionale della Performance, a cura di Renato Barilli, Bologna, Ferrara, Ravenna
Senza volo è un viaggio tra fotogrammi di esistenze sconosciute, i cui percorsi sono andati a intersecarsi con quelli di Frisco. Il significato del titolo si riferisce a una libera scelta dell’artista che predilige i mezzi di trasporto lenti e frequenta gli aeroporti lo stretto necessario, solamente quando la distanza della meta lo impone; ma “senza volo” è anche l’umanità che ritrae, alla quale è spesso preclusa la possibilità di viaggiare liberamente. Scardinati e ricomposti nelle loro volumetrie, riemergono nitidi sulle tele dell'artista i protagonisti di questi viaggi dei quali portano il nome: Bangladesh, Congo, Ghana, India, Kurdistan, Myanmar, Nigeria, Senegal, Siria, Mama Africa, Polonia, Cambogia, Palestina e Mediterraneo.
Senza volo potrebbe essere definito il compendio di un reportage personalissimo, nel quale la serie di paesaggi, urbani, rurali o con la linea del mare all’orizzonte, si riassume negli infiniti sguardi di testimoni muti di fronte a tragedie immani. Guerra, miseria, sfruttamento irrompono da tutte le latitudini sulle tele di Frisco, con tutta l’urgenza di dare ulteriore senso al suo essere artista. Viaggio, scatto fotografico, ricostruzione pittorica sulla tela: Frisco organizza per sequenze il suo racconto di una umanità dolente, sognante, talvolta combattiva, che ci osserva e in parte, silenziosamente, ci accusa: Senza volo è il disinteressato invito di un artista a riflettere sul nostro tempo, riferimento e parametro immutabile dell’azione artistica, insopprimibile per chiunque se ne voglia rendere protagonista.
Francesco Ciancabilla, in arte Frisco, è nato a Napoli nel 1959. Artista, traduttore, insegnante di lingue, globetrotter. Comincia a dipingere nel 1980, ‘imbrattando’ fotografie, fotocopie, muri e tele, e riscuotendo immediato successo di pubblico e di critica. Vicino per sensibilità ai primissimi graffitisti newyorkesi, ancora sconosciuti in Europa, predilige gli spray ma con una tecnica che anticipa di 20 anni l’uso degli stencil. Nel 1983, a causa del noto, infamante delitto, per il quale ha sempre rivendicato la propria totale estraneità, verrà condannato, vedendosi costretto a una lunga latitanza che lo porterà dapprima in Brasile, poi in Argentina e infine in Spagna. All’attività artistica ed espositiva aggiungerà quelle di grafico editoriale, fotografo, manager di gruppi musicali, barman e insegnante d’italiano. Rientra in Italia nel 2011 per riprendere a dipingere. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni, private e pubbliche, in Italia e all'estero.
Mostre personali: 2021- "Una folla uscita dall'ombra", galleria Fluart, Bologna; 2017 – “Mare Nostro che non sei nei cieli”, A-maze-ing Gallery, Pescara; 2016 – “Il pudore del pornografo”, Caffè d'Arte Tettamanzi, Nuoro; 2016 – “Love & Fuck”, Botteghe d'Arte, Bisenti (TE) a cura di Ass. Quasi Adatti; 2015 - "One Hundred Women", a cura di Luca Ciancabilla, laboratorio di restauro CamilloTarozzi, Bologna; 2015 - "Funk Bromantico", a cura di Marco Manzo, ex-Aurum, Pescara; 2014 - "Black Hours", a cura di Nicolò Gianelli, galleria Emilia Ruvida, Modena; 2013 - "Frisco", Circolo Aternino, Pescara; 2010 - "Idioteque", Indie Pop Club, Madrid; 1987-1990 – (sotto altro nome) in gallerie di Sao Paulo, Brasil; 1983 - Studio Cesare Manzo, Milano; 1983 - Galleria Fashion Moda, New York; 1982 - Galleria P.S.1, New York; 1981 - Studio Cesare Manzo , Pescara; 1980 - "I love P" performance/ installazione, Plastik Gallery, Berlin.
Mostre collettive: 2022 – “Amore carnale, amore ideale”, tempietto di S. Maria del Tricalle, Chieti, a cura di Francesco Di Matteo; 2016 - 'Tabù' 2ªed. Pescara (Preview - Miglianico CH), a cura di Ass. Strategica; 2016 – “RUSCO” (Recupero Urbano Spazi COmuni), Bologna, a cura di Ass. Serendippo; 2015 - "Tabù, eros in mostra", Museo d'Arte Diffuso di Miglianico (CH); 2015 - "Muzika na Zici" (Musica Dipinta), Sarajevo, Bosnia-Erzegovina; 2014 - "Violino d'autore", a cura del liutaio Ezia Di Labio, ex-Cubo, Pesaro; 2013 – "POPS, totem e tribù del terzo millennio", a cura di Alberto Melarangelo, sala espositiva Nicola Palma, Teramo; 1993 - "Descalzas Reales", a cura di Jose A. Saenz, Madrid; 1987 - Universidade de Tupa, II ed., Sao Paulo, Brasil; 1986 - "Contemporanea", a cura di Enzo Terzano, Palazzo Re Enzo, Bologna; 1986 - "Nuove tendenze in Italia", II ed., a cura di Edoardo Di Mauro, Milano, Torino; 1983 - "I e II serata enfatista", a cura di Francesca Alinovi, Galleria Neon, Bologna; 1983 - "Avant-garde Photography in Italy" a cura di Francesca Alinovi, Stichting Canon Photo Gallery, Amsterdam; 1982 - "Frontiera Party", a cura di Francesca Alinovi, Segreto Pubblico, Bologna; 1982 - "Ora" a cura di Francesca Alinovi, Studio Cesare Manzo, Pescara; 1981 - III Rassegna Internazionale della Performance, a cura di Renato Barilli, Bologna, Ferrara, Ravenna
11
marzo 2023
Frisco – Senza volo
Dall'undici marzo al 15 aprile 2023
arte contemporanea
Location
GArt Gallery
Pescara, Via Gobetti Piero, 114, (PE)
Pescara, Via Gobetti Piero, 114, (PE)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato ore 17:30-20:00
Vernissage
11 Marzo 2023, 18:00
Sito web
Ufficio stampa
Melasecca PressOffice
Autore
Curatore
Autore testo critico