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Fujio Nishida – Pittore
Gli oggetti di Nishida che siano fiori, frutti, gomitoli di lana , palline da tennis appaiono “sospesi” nel vuoto, sembrano fluttuare, navigare in una materia che non e’fluida e non e’neanche aerea…
Comunicato stampa
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La personalita’ di Nishida puo’ intendersi come una mirabile fusione tra la sua origine nipponica e l’apprendimento dell’arte europea avvenuto attraverso gli studi effettuati in Italia preso l’Accademia di Brera.
L’arte di Fujio si ricollega alla migliore tradizione pittorica figurativa segnata dagli studi e dalle esperienze percettive tutte italiane. Non a caso egli non ha mai abbandonato i colori ad olio per gli acrilici, rimanendo saldamente attaccato alla tradizione .
Fujio dipinge le sue nature morte dal vero, creando cioe’ la composizione degli oggetti nel suo studio in maniera tradizionale e non attraverso il mezzo fotografico. Afferma senza incertezze che il momento piu’ importante della sua creazione e’ quello in cui egli “forma” la composizione sul tavolo da lavoro.
In quel momento di massima concentrazione egli estrinseca totalmente la sua anima; si tratta per lui di seguire un “cerimoniale” quasi paragonabile alla cerimonia del the che i giapponesi tutt’ora praticano e dove azione e misticismo convergono in un solo momento: il pensiero mistico si confonde con l’atto manuale e quest’ultimo si riempie di misticismo.
L’oggetto viene “soggettivizzato”, diventa ”soggetto”, viene umanizzato e animato, attraverso un rapporto spirituale e intellettuale con l’artista, con la sua anima e con la sua stessa spiritualita’.
La natura morta diventa “viva”, vibrante, pulsante di vita propria; si stacca dalla tela e viene incontro a chi la osserva in un desiderio di contatto umanizzato, in cerca di un rapporto di sentimenti e di uno scambio di spiritualita’ con lo spettatore.Una relazione viva tra l’oggetto che si fa soggetto e il soggetto che la osserva.
Gli oggetti di Nishida che siano fiori, frutti, gomitoli di lana , palline da tennis appaiono “sospesi” nel vuoto, sembrano fluttuare, navigare in una materia che non e’fluida e non e’neanche aerea: e’una materia fatta di puro colore a volte denso e pieno nei fondi, a volte fluido come se anche il colore fosse in movimento. ; l’ oggetto fluttua in un universo onirico, anzi vi viene sospeso; e’ come una apparizione che poi sembra dover improvvisamente svanire nel nulla; una apparizione che la mano vorrebbe catturare inutilmente, ma che la mente invece riesce a catturare per sempre, quasi un messaggio subliminale che rimane impresso nel subconscio infinitamente.
Questa e’l’opera di Fujio, ma e’ soprattutto l’uomo Fujio anche nella vita: una persona che sembra sfuggire alla facile cattura e alla facile comprensione, ma che una volta conosciuta e penetrata, rimane impressa nell’anima per sempre.
L’arte di Fujio si ricollega alla migliore tradizione pittorica figurativa segnata dagli studi e dalle esperienze percettive tutte italiane. Non a caso egli non ha mai abbandonato i colori ad olio per gli acrilici, rimanendo saldamente attaccato alla tradizione .
Fujio dipinge le sue nature morte dal vero, creando cioe’ la composizione degli oggetti nel suo studio in maniera tradizionale e non attraverso il mezzo fotografico. Afferma senza incertezze che il momento piu’ importante della sua creazione e’ quello in cui egli “forma” la composizione sul tavolo da lavoro.
In quel momento di massima concentrazione egli estrinseca totalmente la sua anima; si tratta per lui di seguire un “cerimoniale” quasi paragonabile alla cerimonia del the che i giapponesi tutt’ora praticano e dove azione e misticismo convergono in un solo momento: il pensiero mistico si confonde con l’atto manuale e quest’ultimo si riempie di misticismo.
L’oggetto viene “soggettivizzato”, diventa ”soggetto”, viene umanizzato e animato, attraverso un rapporto spirituale e intellettuale con l’artista, con la sua anima e con la sua stessa spiritualita’.
La natura morta diventa “viva”, vibrante, pulsante di vita propria; si stacca dalla tela e viene incontro a chi la osserva in un desiderio di contatto umanizzato, in cerca di un rapporto di sentimenti e di uno scambio di spiritualita’ con lo spettatore.Una relazione viva tra l’oggetto che si fa soggetto e il soggetto che la osserva.
Gli oggetti di Nishida che siano fiori, frutti, gomitoli di lana , palline da tennis appaiono “sospesi” nel vuoto, sembrano fluttuare, navigare in una materia che non e’fluida e non e’neanche aerea: e’una materia fatta di puro colore a volte denso e pieno nei fondi, a volte fluido come se anche il colore fosse in movimento. ; l’ oggetto fluttua in un universo onirico, anzi vi viene sospeso; e’ come una apparizione che poi sembra dover improvvisamente svanire nel nulla; una apparizione che la mano vorrebbe catturare inutilmente, ma che la mente invece riesce a catturare per sempre, quasi un messaggio subliminale che rimane impresso nel subconscio infinitamente.
Questa e’l’opera di Fujio, ma e’ soprattutto l’uomo Fujio anche nella vita: una persona che sembra sfuggire alla facile cattura e alla facile comprensione, ma che una volta conosciuta e penetrata, rimane impressa nell’anima per sempre.
12
maggio 2012
Fujio Nishida – Pittore
Dal 12 maggio al 09 giugno 2012
arte moderna e contemporanea
Location
SPAZIO LABORATORIO LA CORNICE
Cantù, Via Per Alzate, 9, (Como)
Cantù, Via Per Alzate, 9, (Como)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9-12.15 e 15-19
Vernissage
12 Maggio 2012, ore 18.00
Autore
Curatore