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Fulvio Rottichieri – Percorsi
personale di fotografia
Comunicato stampa
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Corrono veloci i percorsi di Fulvio Rottichieri, in atmosfere allucinate dove la quotidianità diventa surreale; oppure lasciano che lo sguardo proceda passo passo soffermandosi sui particolari, tappe che diventano percorsi a loro volta: fili d'erba, ciottoli, granelli di sabbia, lampi di luce, zolle spaccate, terra e neve. Alcuni percorsi sono chiusure, altri si interrompono dove lo sguardo tocca la fine, altri invece sono finestre, salti, orizzonti dilatati in città sognanti e senza peso. Miraggi essenziali disegnati dalla luce e illusioni dell'obiettivo diventano reali. Bagliori e geometrie scandiscono i ritmi dello spazio e impalpabili architetture si fanno concrete, in vettori che non ammettono diversioni. L'uomo è una presenza implicita: è l'occhio, che coglie la legge dei rapporti tra le cose, la mente, che rileva la cogenza e l'efficacia dell'argomentazione prospettica. L'uomo è l'esistenza costretta nei corridoi dell'abitudine, dove trite e ritrite sono le stanze e dove luci ed ombre si susseguono con rigore premeditato. Oppure è una speranza, la via diritta dell'evasione, decisa come una freccia, un piccolo miracolo. Ogni percorso è un'emozione, ogni passo un pensiero, la meta un destino da indovinare. L'obiettivo intuisce possibilità. E la forza di ogni bivio è la possibilità di un altro destino, una svolta che può essere radicale. I percorsi rinviano all'infinito complementare delle loro negazioni, mai esaurito - almeno nello spazio del pensiero e nell'occhio della macchina. Non sono numerabili, come i respiri di un'esistenza, di cento esistenze possibili, di mille. L'uomo cos'altro è se non possibilità, decisa di volta in volta in un lancio di dadi? La responsabilità e il caso si scambiano le maschere e fanno oscillare l'altalena su cui siamo sospesi. Le strade silenziose di Fulvio Rottichieri alludono forse all'ultima scelta, quella che dobbiamo fare da soli, senza aiuti e senza alibi. In questi paesaggi spesso vuoti, la strada, la prospettiva che percorre e imprime direzione allo spazio, la meta intuita là in fondo sono tracce fisiche e possibilità visibili catturate dall'obiettivo fotografico: metafore concrete di tutte le scelte, giocate e da giocare.
Maria Vera Carminati
Maria Vera Carminati
22
maggio 2006
Fulvio Rottichieri – Percorsi
Dal 22 maggio al 03 giugno 2006
fotografia
Location
BERTOLT BRECHT – SPAZIO 2
Milano, Via Antonio Giovanola, 21C, (Milano)
Milano, Via Antonio Giovanola, 21C, (Milano)
Orario di apertura
lunedì, mercoledì e venerdì 17-19 e su appuntamento
Vernissage
22 Maggio 2006, ore 18.30
Autore
Curatore