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Fulvio Tomasi – Controvento
Fulvio Tomasi è nato a Trieste, dove vive e lavora, il 16 aprile 1963. Attualmente predilige le tecniche grafiche ed in particolare l’incisione, tecnica questa che forse meglio di altre si presta ad esprimere materialmente la sua immaginazione visionaria.
Comunicato stampa
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Non sempre collocarsi a procedere controvento corrisponde ad un vezzo o ad un atto di ribellione. Guardando la cosa da un’altra visuale può essere che, semplicemente, il percorso da noi intrapreso e nei confronti del quale nutriamo una familiare consapevolezza sia appunto controvento; quindi è il vento a contrastare e a rendere difficile il nostro cammino e non quest’ultimo per forza di cose a collocarsi in senso contrario ad un "testato" procedere.
Nelle terre dove sono nato e vivo, spesso soffia un forte vento chiamato Bora. Talvolta si presenta leggero d’estate sotto forma benevola che alleggerisce l’afa e rigenera l’aria ma d’inverno, quando è più attivo e cattivo, arriva prepotente con raffiche penetranti e gelide che ti tagliano il corpo e, quand’è insistente per diversi giorni, anche la mente e lo spirito. Altre volte si accompagna all’acqua nelle sue svariate forme sino a modellare il ghiaccio su ciò che incontra. E così se vuoi uscire e occuparti delle faccende della tua vita diventa per forza di cose necassario imparare, facendone mestiere, a procedere anche lungo percorsi che non hanno propriamente il vento in poppa.
Intuire e sentire il refolo adattandone la postura del corpo a seconda della direzione e dell’intensità diviene quasi un’inconsapevole disciplina e quando il colpo dell’aria si presenta in forma particolarmente violenta le due forze quasi si annullano e per un breve istante sembra di restare come sospesi nel proprio camminare; poi di nuovo avanti, con fatica, bavero alzato, curvi ora di quà ora di là.
E poi alla fine diviene un fatto di riconoscere la figura che si vede quando si è davanti allo specchio; sempre che nello specchio ci sia una qualche figura…
Fulvio Tomasi, 2 dicembre 2004
Nelle terre dove sono nato e vivo, spesso soffia un forte vento chiamato Bora. Talvolta si presenta leggero d’estate sotto forma benevola che alleggerisce l’afa e rigenera l’aria ma d’inverno, quando è più attivo e cattivo, arriva prepotente con raffiche penetranti e gelide che ti tagliano il corpo e, quand’è insistente per diversi giorni, anche la mente e lo spirito. Altre volte si accompagna all’acqua nelle sue svariate forme sino a modellare il ghiaccio su ciò che incontra. E così se vuoi uscire e occuparti delle faccende della tua vita diventa per forza di cose necassario imparare, facendone mestiere, a procedere anche lungo percorsi che non hanno propriamente il vento in poppa.
Intuire e sentire il refolo adattandone la postura del corpo a seconda della direzione e dell’intensità diviene quasi un’inconsapevole disciplina e quando il colpo dell’aria si presenta in forma particolarmente violenta le due forze quasi si annullano e per un breve istante sembra di restare come sospesi nel proprio camminare; poi di nuovo avanti, con fatica, bavero alzato, curvi ora di quà ora di là.
E poi alla fine diviene un fatto di riconoscere la figura che si vede quando si è davanti allo specchio; sempre che nello specchio ci sia una qualche figura…
Fulvio Tomasi, 2 dicembre 2004
05
marzo 2005
Fulvio Tomasi – Controvento
Dal 05 marzo al 02 aprile 2005
disegno e grafica
Location
GALLERIA IL QUADRATO
Chieri, Via Della Pace, 8, (Torino)
Chieri, Via Della Pace, 8, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 17-19.30
Vernissage
5 Marzo 2005, ore 18
Sito web
www.fulviotomasi.it
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