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Fuori centro
La Fondazione Hangar Bicocca presenta la nuova mostra autunnale, dedicata ai video di dodici artisti italiani. Immagini che parlano di vulnerabilità non solo dell’uomo, ma anche di luoghi non piu’ al centro dell’attenzione e che lasciano svelare quell’autenticità che e’ la vera natura dell’essere umano e della natura che ci circonda: quella che vale la pena di rappresentare.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FUORI CENTRO è la nuova mostra promossa dalla Fondazione Hangar Bicocca, curata da Chiara Bertola, neo direttrice artistica dello spazio milanese, in collaborazione con l’artista Rä di Martino, presente in mostra con altri undici artisti italiani.
Il titolo, oltre a dichiarare la posizione periferica dello spazio dell’Hangar, vuole sottolineare visioni non lineari, imprecise e indefinite che mettono in evidenza ingenuità, ironie e ordini di conoscenza non prestabiliti, lasciando emergere la forza di strade indifese e inaspettate.
Immagini che parlano di vulnerabilità non solo dell’uomo, ma anche di luoghi non piu’ al centro dell’attenzione e che lasciano svelare quell’autenticità che e’ la vera natura dell'essere umano e della natura che ci circonda: quella che vale la pena di rappresentare. E’ in questa situazione che i gesti più banali, i dettagli più insignificanti, i pensieri più inusuali diventano rivelatori della nostra stessa natura assumendo un rilievo e un valore insospettabile.
La selezione delle opere è stata pensata seguendo il tema della Vulnerabilità, un concetto attorno al quale si sta sviluppando e costruendo tutta la programmazione artistica dell'Hangar Bicocca per il 2010.
Su questo tema, ancora a settembre, si svolgerà all’Hangar Bicocca il primo di una serie d’incontri con gli artisti invitati alle mostre del 2010 con l’intento di costruire e condividere con loro un modo diverso di lavorare e progettare l’arte.
Sono previsti incontri pubblici a partire da febbraio 2010.
Avviare il programma dell’Hangar Bicocca con una mostra dedicata al video italiano, indica, inoltre, la volontà di questa istituzione di indirizzare la propria attenzione anche verso la sperimentazione, la ricerca e il dialogo con gli artisti italiani.
La mostra è parte portante di un progetto che prevede una serie di eventi musicali e di performance visive e letterarie che si terranno nell’ambito della mostra da ottobre a dicembre.
In particolare, in ottobre è prevista una performance di Cameron Jamie e di Keiji Haino in coproduzione con il Comune di Milano al Teatro degli Arcimboldi e il 28 ottobre una lettura di Tiziano Scarpa (vincitore del premio Strega), in Novembre lo spettacolare evento di Carsten Nicolai e Plastic Man in collaborazione con Dissonanze.
Gli artisti invitati alla mostra Fuori Centro sono:
Elisabetta Benassi, Rossella Biscotti, Gianluca e Massimiliano De Serio, Rä di Martino, Michael Fliri, Deborah Logorio, Armin Linke e Amedeo Martegani, Adrian Paci, Maria Teresa Sartori, Luca Trevisani.
In allegato sinossi dei video e biografie degli artisti.
Info:
Anteprima stampa: mercoledì 30 settembre ore 11.30, inaugurazione dalle 19
Date: 1° ottobre 2009 -10 gennaio 2010
Sede: Hangar Bicocca, Via Chiese (traversa V.le Sarca)
Orario: tutti i giorni dalle 11.30 alle 19.00, giovedì dalle 14.30 fino alle 22.30, lunedì chiuso
Ingresso: intero 6 euro, ridotto 4 euro
La Fondazione Hangar Bicocca è nata nell’autunno 2008 ed è stata presentata ufficialmente a Milano il 19 febbraio 2009. La Fondazione, soggetto giuridico senza scopi di lucro, di diritto privato, i cui membri fondatori sono, ad oggi, Pirelli RE, Camera di Commercio di Milano e Regione Lombardia ha come obiettivo il sostegno delle attività di Hangar Bicocca, luogo di produzione, promozione e diffusione dell’arte e della cultura contemporanea. Hanno aderito alla Fondazione come soci partecipanti anche MBA Group e The Family.
L’identità culturale della Fondazione si fonda su una programmazione di mostre e di eventi caratterizzata dalla esplorazione della possibile commistione tra le diverse arti e i vari campi del sapere. Accanto alla produzione e alla promozione delle arti visive e performative contemporanee, la Fondazione Hangar Bicocca intende proporre una serie di eventi legati alla musica, al teatro, alla danza e alla letteratura, per offrire a Milano uno spazio culturale multifunzionale e internazionale di eccellenza.
Per sviluppare questo ambizioso programma, Hangar Bicocca si è dotato di un Comitato Scientifico composto da due gruppi di professionisti: da un lato, quattro esperti di arte contemporanea, direttori di musei, critici e curatori; dall’altro, quattro esperti nei campi della semiotica, della filosofia, dell’economia e dell’innovazione, con l’obiettivo di rendere dinamico e dialettico il rapporto tra i suoi membri: Jan Hoet, fondatore dello S.M.A.K. di Ghent e Direttore Artistico del MARTa, Herford; Hans-Ulrich Obrist, Co-Director of Exhibitions and Programmes e Director of International Projects alla Serpentine Gallery, Londra; Marc-Olivier Wahler, Direttore del Palais de Tokyo, Parigi; Marina Wallace, Professor of Curation e Direttore di Artakt, Central Saint Martins College of Art & Design, University of the Arts, Londra; e Lotte Darsø, Associate Professor in Innovation at Learning Lab Denmark, School of Education, University of Aarhus; Paolo Fabbri, Professore di Semiotica dell’Arte e delle Letterature Artistiche, IUAV, Venezia; Giulio Giorello, Professore di Logica e Filosofia della Scienza, Università degli Studi, Milano; Severino Salvemini, Professore di Management, Università Bocconi, Milano.
Direttore artistico è, sino al 2012, Chiara Bertola, direttore della Fondazione Furla a Bologna, ideatrice del Premio Furla e Curatore per l’Arte Contemporanea della Fondazione Querini Stampalia a Venezia.
L’Advisory Board, il cui Presidente e’ Dominique de Villepin – ex primo ministro francese - ha trovato la disponibilità di figure di alto profilo sia nazionale che internazionale quali Ennio Brion, collezionista e precedente proprietario di Brionvega, Adelina von Fürstenberg, Presidente Art for the World, Ginevra, Franca Sozzani, Direttore Editoriale Conde Nast e Direttore di Vogue Italia, Shashi Tharoor, ex Segretario Generale Aggiunto alle Nazioni Unite e Presidente di Afras Venture, Dubai, Ghassan Salomè, ex Ministro della Cultura Libanese, Professore di Relazioni Internazionali alla Facoltà di Scienze Politiche di Parigi e Senior Advisor del Segretario Generale alle Nazioni Unite, Igor Ivanov, ex Ministro degli Affari Esteri, Russia, Jean Todt, membro del Consiglio di Amministrazione di Ferrari, Serge Weinberg, ex Amministratore Delegato di CFAO - Gruppo Pinault e presidente di Weinberg Capital Partners
In linea con gli scopi della Fondazione, Hangar Bicocca ha dato vita ad un ambizioso progetto educativo chiamato HB-EDU, che, innestandosi su un progetto didattico precedente, ha raggiunto e contattato 1700 scuole in tutta Italia.
FUORI CENTRO
Milano Hangar Bicocca, 30 settembre 2009 - 10 gennaio 2010
SINOSSI VIDEO
1. Betta Benassi
THE DARK HORSE OF THE FESTIVAL YEAR, 2006
Videotape DV-CAM PAL colour sound transferred on DVD
Durata 3’10’’
Courtesy : l’artista e Magazzino d'arte, Roma.
Palermo: Casa Professa e Villa Pantelleria. Ho chiesto ai fuochisti La Rosa di Bagheria di realizzare alcuni fuochi artificiali di colore bianco a forma di razzo che ho poi legato a una bicicletta, in modo da creare, una volta accesi, l’effetto di una cometa. La striscia abbagliante del razzo proietta la sua luce sulle architetture barocche come un breve lampo in movimento.
2. Rossella Biscotti
L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO, 2004
Video; durata: 10’
Courtesy : prometeogallery by Ida Pisani, Milano
Il progetto pone in relazione dei luoghi con delle persone scelte che si impegnano a modificarli con un intervento lavorativo, utopico e non funzionale. L’estetica scelta è quella del documentario sociale, basato sul lavoro come condizione necessaria e manuale affidata alle tre attività primarie, coltivazione, pesca e costruzione. Nello strutturarsi però il lavoro perde di senso e di funzionalità trasformandosi in una procedura paradossale ed estetica. I principi idealistici della costituzione pongono le azioni in una prospettiva simbolica ed eroica.
3. Gianluca e Massimiliano De Serio
RAIGE AND SHADE, 2007
HDV; durata: 35’
Courtesy: gli artisti e Guido Costa Projects
L’ultimo capitolo del ritratto del rapper diciottenne torinese, in questo video Shade si confronta con Raige, la sua icona di free-style rapper. Molto più grande di lui Raige accetta di ‘sfidare’ Shade nello spazio vuoto di un mercato all’aperto di Torino in quel momento in cui il giorno diventa notte.
4. Rä di Martino
AUGUST 2008, 2009
16mm transferred on DVD; durata 5’
Courtesy : l’artista e Galleria Monitor, Roma; Commissionato e prodotto dal FLACC, Workplace for Visual Artists, Genk.
Due attori cantano le “news” dell’Agosto del 2008, ma sono immobilizzati come in un tableau vivant rappresentante una scena tipica di un film classico degli anni ’40. La musica è un coro minimale contemporaneo e il testo è composto di avvenimenti importanti di quel periodo (l’evacuazione di New Orleans) o minori (una bomba scoppiata in una scuola in Algeria) fino allo scioglimento dei ghiacci nel Polo Nord che, per la prima volta nella storia, lo rendono un’isola.
5. Michael Fliri
LET LOVE BE ETERNAL, WHILE IT LASTS, 2006
DVD; durata: 3'45''
Courtesy : Galleria Raffaella Cortese, Milano
L'artista, protagonista del video, vestito con tutta da sci e con l'aiuto di due trampoli inizia a scalare una montagna, passo dopo passo la neve diventa sempre più alta e il cammino più arduo fino a quando i trampoli non saranno più sufficienti a far proseguire la scalata. Non si riuscirà a raggiungere la cima della montagna.
6. Deborah Ligorio
TEMPI, 2007
Video; durata: 7min
Courtesy : l’artista e Francesca Minini, Milano
Immagini statiche di primitive abitazioni in pietra, i Trulli. Le girandole colorate ruotano al soffio del vento. I panni stesi all'aria aperta. Solo minimi movimenti in uno scenario immobile dai colori sovraesposti, i toni di un caldo cocente che incita il canto insistente delle cicale. Un suono ritmato e assillante. Lo sguardo è fisso su queste abitazioni dalle caratteristiche bioclimatiche, quasi come se il tempo si fosse fermato davanti ad una maestria senza tempo.
7. Armin Linke e Amedeo Martegani
DEVON REX, 2003
Super 16; Devon rex: durata: 1’ 30
Courtesy: gli artisti
È la descrizione delle sensazioni attraverso la condizione e il corpo di due razze animali, l’ipnosi dei gatti Devon Rex e il dolore degli asini albini dell’Asinara. I gatti Devon Rex sono ipnotizzati da uno spolverino di fili metallici e piume rosse. Alternano un gioco convulso a una fissità straniata; si inseguono e si affrontano per riuscire a raggiungere l’oggetto che li attira.
8. Adrian Paci
KLODY, 2005
DVD; durata: 40’
Courtesy: L'artista e Galleria Francesca Kaufmann, Milano
La ricostruzione della vita del personaggio Klodi vira verso gli opposti estremi di tragedia e commedia. In esso la conoscenza dei racconti di Paci sulla sua odissea, innescata dalle condizioni politiche ed economiche, che lo portano dall’Albania all’Italia, al Messico, agli Stati Uniti e di nuovo in Albania. La ricerca della Terra Promessa è al tempo stesso un opprimente immagine speculare dell’attualità nonché la messa in scena di un talento eccezionalmente dotato.
9. Maria Teresa Sartori
QWERTY O COSI’ VA IL MONDO, 2008
Video; durata: 1’ 50’’
Courtesy: l'artista e Galleria Michela Rizzo, Venezia
Un omaggio a Stephen Jay Gould, uno dei più grandi teorici dell’evoluzionismo. Partendo come sempre da un dettaglio, questa volta tratto dalla tecnologia e non dalla biologia, giunge a considerazioni più generali su come va il mondo. Il sistema Qwerty è quella particolare disposizione delle lettere tuttora in uso sulla tastiera del nostro computer. Tale sistema è tutt’altro che ottimale e nonostante siano state introdotte nel mercato tastiere nettamente superiori per efficienza e praticità, la Qwerty ha avuto il sopravvento. La Qwerty diventa per Gould metafora dell’andamento del mondo, sia in campo biologico che storico. La storia della vita dipende in modo cruciale da molteplici fattori contingenti che avviano il futuro in canali che nel corso del tempo si approfondiscono, rendendo più improbabile il cambiamento, e rendendo invece possibile ad esempio il dominio di una tecnologia (la Qwerty) poco efficiente.
10. Luca Trevisani
VODOROSLI, 2009
Film 4K riversato su Bluray disk: durata 24’
Foto: Luca Ghedini
Courtesy: l'artista e Galleria Giò Marconi, Milano; Galerie Mehdi Chouakri, Berlin, Pinksummer, Genova
Le alghe marine ghiacciate, sotto zero, in russo si dicono Vodorosli. Se mai si dovesse catalogare il mondo tra i generi, il suo principale ingrediente stilistico sarebbe senza dubbio l’acqua. È un miracolo che dopo essere stata strapazzata per millenni non abbia falle, e che l’acqua sia ancora acqua. Fa pensare davvero alla carta da musica, ai fogli di una musica eseguita in continuazione, senza che questi si consumino. Fa pensare a un lampo che non si spegne. Vodorosli sfrutta le convinzioni in uno spazio organico di Alvar Aalto per sviluppare un sistema formale mobile, vivo, costruito e animato dentro delle scatole trasparenti. il film non fa altro che riportare il pensiero organico la dove è nato, nella natura. In una natura in replay. Vodorosli da forma a un sistema e osserva come si regolamenta, come trova un equilibrio tra le sue parti, guarda dove il confine e il disegno dell'uomo si impongono sulla natura, e dove le leggi di natura vincono. Si tratta di sottoporre le forme pure alla corruzione, al dinamismo naturale; di stati di indeterminatezza, di definizione, di realtà aperte al flusso, alla propria determinazione tramite il mutamento.
FUORI CENTRO
Milano Hangar Bicocca, 30 settembre 2009 - 10 gennaio 2010
GLI ARTISTI
1. Betta (Elisabetta) Benassi
Nasce a Roma, dove vie e lavora, nel 1966.
Si è affermata rapidamente, dall’esordio nel 1996, come una protagonista del nuovo corso della videoarte italiana. Mette in scena brevi storie di forte impatto, dal ritmo narrativo serrato e dense di rimandi simbolici. Emerge dai suoi lavori l’attenzione per il rapporto tra l’uomo e la tecnologia, attraverso la combinazione di memoria e attualità, di cultura popolare italiana e cultura alta.
Ha partecipato a numerose esposizioni, tra le più recenti: Meteorite in giardino, Fondazione Merz, (Torino 2009); Unlimited, Art| 40 (Basilea 2009); 15 Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni, (Roma 2008); Mimétisme, Extra City for Contemporary Art, (Anversa 2008); APT, International Video Art Exhibition, Today Art Museum, (Pechino 2007); Dopo l’uragano Jorge, Museo Man, (Nuoro 2007); 3 Magazzino d’Arte Moderna, (Roma 2006); Human Game. Winner and Losers /Vincitori e vinti, Fondazione Pitti Discovery, (Firenze 2006); Italy Made in Art: Now, MOCA, Museum of Contemporary Art (Shanghai 2006); Drive, Galleria d’Arte Moderna di Bologna (Bologna 2005); Prospectif Cinéma, Musée National d’Art Moderne, Centre George Pompidou (Parigi 2005). Le sue opere sono pubblicate anche nell’ antologia Cream 3, edita da Phaidon.
2. Rossella Biscotti
Nata a Molfetta nel 1978, vive e lavora a Rotterdam, Olanda
E’ nota per i suoi video, nei quali raccoglie tracce della vita di persone comuni, coloro che per la Storia rimangono anonimi. Il suo intento è quello di stimolare una riflessione sui concetti di identità e di memoria, a livello personale e collettivo, nella società moderna.
Tra le mostre più recenti: nel 2009 la personale Le teste in oggetto, Nomas Foundation, Roma; nel 2008 The Undercover man, Wilfried Lentz Gallery, Rotterdam, You have to be focused, personale nella chiesa di San Matteo a Lucca e il progetto site-specific per il Museion di Bolzano.
Tra i riconoscimenti vanno ricordati: nel 2009 il secondo posto al Prix de Rome, Olanda; nel 2008 la vittoria del premio Emerging Talents, creato dalla Fondazione Strozzina di Palazzo Strozzi di Firenze, la nomination per il Mies van der Rohe Stipendium Krefeld, il Golden Cow al Gstaadfilm, Gstaad, Svizzera; nel 2007 The City of Geneva Grand Prize alla XII Biennial of Moving Images, Ginevra, Svizzera.
3. Gianluca e Massimiliano De Serio
Nascono a Torino nel 1978, dove vivono.
Artisti e filmmakers, lavorano insieme dal 1999. Negli anni hanno prodotto vari film, cortometraggi e documentari che hanno partecipato ai più importanti festival di cinema nazionali ed internazionali, aggiudicandosi numerosi riconoscimenti. Tra questi: la pre-selezione agli Oscar per il Miglior Cortometraggio, nel 2005 a Los Angeles, il premio Best European Short Film a Stoccarda (2005), la candidatura agli European Academy Awards del 2006, due candidature al David di Donatello per il cortometraggio, nel 2005 e 2006, la candidatura al Globo d’Oro nel 2005 e 2006, tre Nastro d’Argento: Miglior Cortometraggio nel 2004, Miglior Sceneggiatura nel 2005, Miglior Produzione nel 2006.
Dal 2005 partecipano a mostre personali e collettive, con film e videoinstallazioni: Manifesta7, Trento, 2008; T1-Triennale di Torino (2005), Biennale dei Giovani Artisti, Napoli, 2006.
4. Rä di Martino
Rä di Martino è nata a Roma nel 1975, ha vissuto a Londra dal 1997 al 2004 ottenendo un Master alla Slade Schhol of Art. Nel 2005 si è trasferita a New York.
Dopo l’iniziale confronto con la fotografia, è passata alla performance e alla video art.
Ha partecipato a numerose mostre e festival internazionali, ospitata al PS1 di New York, a Palazzo Grassi di Venezia, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudeng di Torino, al MACRO di Roma, alla Triennale di Torino T1 e festival internazionali tra cui il Festival di Kassel, l’Impakt Film Festival, il Torino Film Festival, la Kunstifilmbiennale di Bonn, Transmediale, Berlino, Il festival de Vila Do Cond.
Tra i premi recenti, ricordiamo la vittoria del Talent Prize della Fondazione Roma, nel 2008, e la partecipazione come finalista al Premio Querini-Furla per l'arte, V edizione
5. Michael Fliri
Nato a Tubre in Alto Adige nel 1978, vive e lavora tra Vienna e Tubre.
Si serve di video, performance e fotografia, in cui riveste il ruolo del protagonista. Dice a proposito: “La mia presenza come Michael Fliri ed il mio corpo non sono una dichiarazione essenziale. Quando agisco davanti alla videocamera mi ‘infilo’ interamente nei possibili ruoli. Mi interessa l'immediato, la casualità di certe associazioni, la spontaneità delle mie reazioni ad una situazione calcolata”. Tra le mostre principali, Wonder World. Expecting a restless future, progetto speciale per la 3° Biennale di Mosca, Ekaterina Foundation;_ Hopes and Doubts, Fondazione Merz, Torino; New Entries, Museion, Bolzano; Getting too old to die young, Galleria Raffaella Cortese, Milano; The Rocky Mountain People Show, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento; European Sovereign Art Prize, Somerset House, London; Looking for the boarder, De Garage Mechelen Culturalcentrum Strombekk, Belgio e Fondazione Stelline Milano; VideoReport, Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Monfalcone; As it screams please love me, FormContent, Londra.
6. Deborah Ligorio
Nata nel 1972 a Brindisi, vive e lavora a Berlino.
Dice di sé e del suo operare artistico: “I miei lavori sono piuttosto narrativi e solitamente le osservazioni d’impronta sociologica ne sono il filo conduttore. Una peculiarità dei nostri tempi è la velocità dei cambiamenti. Mi interessa leggere gli effetti prodotti da queste trasformazioni attraverso un approccio umano ed emotivo. Si tratta di operare attraverso uno sguardo disincantato, producendo un’analisi che risvegli la consapevolezza e ipotizzi possibili soluzioni per non subire passivamente questi mutamenti”.
Le mostre personali recenti: nel 2009 All'Orizzonte Degli Eventi, Sommer & Kohl, Berlino; nel 2007 Vulcano, Francesca Minini, Milano, Ambient Tour, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino e Bürofriedrich, Berlino.
Tra i riconoscimenti ottenuti: nel 2008 il Premio Giovane Arte, XV Quadriennale di Roma, nel 2005 finalista al Premio Querini-Furla per l'arte, IV edizione, nel 2004 lo Special Prize ITALRE-GAI e nel 2003 due riconoscimenti dal dipartimento di scienza, ricerca e cultura del Senato di Berlino.
7. Armin Linke
Nato nel 1966, vive e lavora tra Milano e Berlino. Lavora con la fotografia, utilizzando differenti mezzi per confondere il confine tra finzione e realtà.
Sta lavorando su un archivio in progress sull’attività umana e diversi paesaggi naturali e realizzati dall’uomo. La sua installazione multimediale sul paesaggio alpino contemporaneo è stata premiata alla nona Biennale di Architettura di Venezia e al Graz Architecture Film Festival. E’ professore ospite al HfG Karlsruhe, allo IUAV Università di Arti e Design di Venezia e ricercatore affiliato al MIT Visual Arts Program di Cambridge. Le sue più recenti esposizioni personali includono: Concrete and Samples, Museum für Gegenwartkunst Siegen, 2009; Settecenttonovantatre, Galleria Base, Firenze, 2009; Immaginario Nucleare, Museo della Calcografia, Roma 2008; Galerie Klosterfelde, Berlin 2007; ed esposizioni collettive quail, nel 2009: Desertmed, Villa Romana Firenze; Notation, Zkm Karlsruhe; Decolonizing Architecture, Bozaar, Bruxelles; Islands and Ghettos, NGBK, Berlino; Forbidden Junctions, The Israeli center of Digital Art, Holon.
8. Amedo Martegani
Amedeo Martegani nasce a Milano 1963, dove vive.
Come altri artisti italiani affacciatisi alla ribalta esponendo all’ex fabbrica milanese Brown Boveri (1985) e nella mostra Il Cangiante (PAC, Milano, 1986, a cura di Corrado Levi), Martegani pratica un sistematico nomadismo intellettuale ed espressivo. Il suo punto di partenza non è un linguaggio determinato ma sempre una suggestione, uno spunto, un’idea, provenienti tanto dalla sfera artistica e culturale quanto dalla vita: da un film a un paesaggio, da un antico manufatto cinese a un viaggio. Altrettanto varie sono le opere con cui l’artista decide di dare eco a ciò che lo ha affascinato: dipinti (dai piccoli paesaggi degli
anni ottanta alle grandi tele esposte nel 2002 alla galleria De Cardenas di Milano, raffiguranti intrichi di rami), sculture in ceramica o in bronzo, fotografie; ma anche diafani ricami (Alias, 2005-06), intarsi di panno, video, libri d’artista (come quelli realizzati con il gallerista-editore Emilio Mazzoli di Modena).
9. Adrian Paci
Nato nel 1969 a Shkoder, in Albania, vive da anni a Milano. E’ fra gli artisti più attivi del panorama contemporaneo internazionale
Fra le sue mostre personali si ricordano il Kunsthalle Zurich (2010), il CCA di Tel Aviv (2009), il Museum am Ostwall di Dortmund (2007), la Galleria Civica di Modena (2006) e il P.S.1 di New York (2005). I suoi lavori sono inoltre esposti in numerose mostre collettive, fra cui al MART di Rovereto e alla Tate Modern (2008), al Power Plant di Toronto e al P.S.1 di New York (2007), al Kunsthalle Fridericianum di Kassel, allo Spazio Oberdan di Milano e all’Istanbul Modern (2006). Nel 1999 e nel 2005 partecipa alla Biennale di Venezia, e nel 2008 ottiene il primo premio alla Quadriennale di Roma. Attualmente partecipa a Spectacle of the Everyday, la decima Biennale di Lione, curata da Hou Hanru.
Utilizzando una varietà di linguaggi come il video, l’installazione, la pittura e la fotografia, Adrian Paci compie una riflessione su una condizione esistenziale, la dislocazione, la perdita e la riscoperta delle proprie origini, con un’immediatezza che sfiora spesso l’ironia. La sua ricerca lo conduce a investigare il ruolo dell’artista e la natura dell’opera d’arte, in una continua e sottile celebrazione del quotidiano.
10. Maria Teresa Sartori
Vive e lavora a Venezia, dove è nata nel 1961.
Nel 1987 si laurea in Germanistica con una tesi su Freud e la psicologia dell’arte.
Il suo lavoro è fortemente influenzato dall’interesse specifico per le neuroscienze, la linguistica e la filosofia della scienza, che le offrono angolazioni particolari da cui osservare la condizione umana.
Da alcuni anni tiene corsi statali per adulti in cui insegna disegno e pittura applicando il metodo di Betty Edwards che trova le sue fondamenta negli stessi presupposti che muovono la sua ricerca artistica.
Tra le mostre personali ricordiamo: Il suono della lingua, Fondazione Querini Stampalia, Venezia, Vivere è molto pericoloso, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia: Visto da qui, Careof, Milano. Tra le collettive: la XV Quadriennale di Roma, la XLV Biennale di Venezia, Energy, Museum Folkwang, Essen, Projekt Artistst in residence, Pittura Immedia, Neue Galerie, Graz.
11. Luca Trevisani
Nasce a Verona nel 1979. Vive a lavora a Berlino
Laureato in Storia dell’Arte a Bologna. Nel 2005 realizza Matrisoka, workshop con Tobias Rehberger, alla Domus Academy di Milano ed è al Corso Superiore Arti Visive Fondazione Antonio Ratti di Como con visiting professor Alfredo Jaar. Tra i riconoscimenti ottenuti: nel 2007 il Premio Furla per l’arte; nel 2009 Emerging Talents. Tra le mostre personali recenti: nel 2009 Pinksummer, Genova (prossimamente); nel 2008 Giò Marconi, Milano; Mehdi Chouakri, Berlino; Kunstlerhaus Bethanien, Berlino; nel 2005 William Paxton’s clouster, Palestra, GAMeC, Bergamo. Tra le mostre collettive: nel 2009 Evidence of the Paranormal, Klaus Gallery, New York; nel 2008 Manifesta 7 - La Biennale Europea di Arte Contemporanea, Rovereto, Trentino Alto Adige; 50 Lune di Saturno, T2, Torino Triennale; Biennale di Sydney, XV Quadriennale di Roma; Daydream Fields, Fondazione Buziol, Venezia.
Il titolo, oltre a dichiarare la posizione periferica dello spazio dell’Hangar, vuole sottolineare visioni non lineari, imprecise e indefinite che mettono in evidenza ingenuità, ironie e ordini di conoscenza non prestabiliti, lasciando emergere la forza di strade indifese e inaspettate.
Immagini che parlano di vulnerabilità non solo dell’uomo, ma anche di luoghi non piu’ al centro dell’attenzione e che lasciano svelare quell’autenticità che e’ la vera natura dell'essere umano e della natura che ci circonda: quella che vale la pena di rappresentare. E’ in questa situazione che i gesti più banali, i dettagli più insignificanti, i pensieri più inusuali diventano rivelatori della nostra stessa natura assumendo un rilievo e un valore insospettabile.
La selezione delle opere è stata pensata seguendo il tema della Vulnerabilità, un concetto attorno al quale si sta sviluppando e costruendo tutta la programmazione artistica dell'Hangar Bicocca per il 2010.
Su questo tema, ancora a settembre, si svolgerà all’Hangar Bicocca il primo di una serie d’incontri con gli artisti invitati alle mostre del 2010 con l’intento di costruire e condividere con loro un modo diverso di lavorare e progettare l’arte.
Sono previsti incontri pubblici a partire da febbraio 2010.
Avviare il programma dell’Hangar Bicocca con una mostra dedicata al video italiano, indica, inoltre, la volontà di questa istituzione di indirizzare la propria attenzione anche verso la sperimentazione, la ricerca e il dialogo con gli artisti italiani.
La mostra è parte portante di un progetto che prevede una serie di eventi musicali e di performance visive e letterarie che si terranno nell’ambito della mostra da ottobre a dicembre.
In particolare, in ottobre è prevista una performance di Cameron Jamie e di Keiji Haino in coproduzione con il Comune di Milano al Teatro degli Arcimboldi e il 28 ottobre una lettura di Tiziano Scarpa (vincitore del premio Strega), in Novembre lo spettacolare evento di Carsten Nicolai e Plastic Man in collaborazione con Dissonanze.
Gli artisti invitati alla mostra Fuori Centro sono:
Elisabetta Benassi, Rossella Biscotti, Gianluca e Massimiliano De Serio, Rä di Martino, Michael Fliri, Deborah Logorio, Armin Linke e Amedeo Martegani, Adrian Paci, Maria Teresa Sartori, Luca Trevisani.
In allegato sinossi dei video e biografie degli artisti.
Info:
Anteprima stampa: mercoledì 30 settembre ore 11.30, inaugurazione dalle 19
Date: 1° ottobre 2009 -10 gennaio 2010
Sede: Hangar Bicocca, Via Chiese (traversa V.le Sarca)
Orario: tutti i giorni dalle 11.30 alle 19.00, giovedì dalle 14.30 fino alle 22.30, lunedì chiuso
Ingresso: intero 6 euro, ridotto 4 euro
La Fondazione Hangar Bicocca è nata nell’autunno 2008 ed è stata presentata ufficialmente a Milano il 19 febbraio 2009. La Fondazione, soggetto giuridico senza scopi di lucro, di diritto privato, i cui membri fondatori sono, ad oggi, Pirelli RE, Camera di Commercio di Milano e Regione Lombardia ha come obiettivo il sostegno delle attività di Hangar Bicocca, luogo di produzione, promozione e diffusione dell’arte e della cultura contemporanea. Hanno aderito alla Fondazione come soci partecipanti anche MBA Group e The Family.
L’identità culturale della Fondazione si fonda su una programmazione di mostre e di eventi caratterizzata dalla esplorazione della possibile commistione tra le diverse arti e i vari campi del sapere. Accanto alla produzione e alla promozione delle arti visive e performative contemporanee, la Fondazione Hangar Bicocca intende proporre una serie di eventi legati alla musica, al teatro, alla danza e alla letteratura, per offrire a Milano uno spazio culturale multifunzionale e internazionale di eccellenza.
Per sviluppare questo ambizioso programma, Hangar Bicocca si è dotato di un Comitato Scientifico composto da due gruppi di professionisti: da un lato, quattro esperti di arte contemporanea, direttori di musei, critici e curatori; dall’altro, quattro esperti nei campi della semiotica, della filosofia, dell’economia e dell’innovazione, con l’obiettivo di rendere dinamico e dialettico il rapporto tra i suoi membri: Jan Hoet, fondatore dello S.M.A.K. di Ghent e Direttore Artistico del MARTa, Herford; Hans-Ulrich Obrist, Co-Director of Exhibitions and Programmes e Director of International Projects alla Serpentine Gallery, Londra; Marc-Olivier Wahler, Direttore del Palais de Tokyo, Parigi; Marina Wallace, Professor of Curation e Direttore di Artakt, Central Saint Martins College of Art & Design, University of the Arts, Londra; e Lotte Darsø, Associate Professor in Innovation at Learning Lab Denmark, School of Education, University of Aarhus; Paolo Fabbri, Professore di Semiotica dell’Arte e delle Letterature Artistiche, IUAV, Venezia; Giulio Giorello, Professore di Logica e Filosofia della Scienza, Università degli Studi, Milano; Severino Salvemini, Professore di Management, Università Bocconi, Milano.
Direttore artistico è, sino al 2012, Chiara Bertola, direttore della Fondazione Furla a Bologna, ideatrice del Premio Furla e Curatore per l’Arte Contemporanea della Fondazione Querini Stampalia a Venezia.
L’Advisory Board, il cui Presidente e’ Dominique de Villepin – ex primo ministro francese - ha trovato la disponibilità di figure di alto profilo sia nazionale che internazionale quali Ennio Brion, collezionista e precedente proprietario di Brionvega, Adelina von Fürstenberg, Presidente Art for the World, Ginevra, Franca Sozzani, Direttore Editoriale Conde Nast e Direttore di Vogue Italia, Shashi Tharoor, ex Segretario Generale Aggiunto alle Nazioni Unite e Presidente di Afras Venture, Dubai, Ghassan Salomè, ex Ministro della Cultura Libanese, Professore di Relazioni Internazionali alla Facoltà di Scienze Politiche di Parigi e Senior Advisor del Segretario Generale alle Nazioni Unite, Igor Ivanov, ex Ministro degli Affari Esteri, Russia, Jean Todt, membro del Consiglio di Amministrazione di Ferrari, Serge Weinberg, ex Amministratore Delegato di CFAO - Gruppo Pinault e presidente di Weinberg Capital Partners
In linea con gli scopi della Fondazione, Hangar Bicocca ha dato vita ad un ambizioso progetto educativo chiamato HB-EDU, che, innestandosi su un progetto didattico precedente, ha raggiunto e contattato 1700 scuole in tutta Italia.
FUORI CENTRO
Milano Hangar Bicocca, 30 settembre 2009 - 10 gennaio 2010
SINOSSI VIDEO
1. Betta Benassi
THE DARK HORSE OF THE FESTIVAL YEAR, 2006
Videotape DV-CAM PAL colour sound transferred on DVD
Durata 3’10’’
Courtesy : l’artista e Magazzino d'arte, Roma.
Palermo: Casa Professa e Villa Pantelleria. Ho chiesto ai fuochisti La Rosa di Bagheria di realizzare alcuni fuochi artificiali di colore bianco a forma di razzo che ho poi legato a una bicicletta, in modo da creare, una volta accesi, l’effetto di una cometa. La striscia abbagliante del razzo proietta la sua luce sulle architetture barocche come un breve lampo in movimento.
2. Rossella Biscotti
L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO, 2004
Video; durata: 10’
Courtesy : prometeogallery by Ida Pisani, Milano
Il progetto pone in relazione dei luoghi con delle persone scelte che si impegnano a modificarli con un intervento lavorativo, utopico e non funzionale. L’estetica scelta è quella del documentario sociale, basato sul lavoro come condizione necessaria e manuale affidata alle tre attività primarie, coltivazione, pesca e costruzione. Nello strutturarsi però il lavoro perde di senso e di funzionalità trasformandosi in una procedura paradossale ed estetica. I principi idealistici della costituzione pongono le azioni in una prospettiva simbolica ed eroica.
3. Gianluca e Massimiliano De Serio
RAIGE AND SHADE, 2007
HDV; durata: 35’
Courtesy: gli artisti e Guido Costa Projects
L’ultimo capitolo del ritratto del rapper diciottenne torinese, in questo video Shade si confronta con Raige, la sua icona di free-style rapper. Molto più grande di lui Raige accetta di ‘sfidare’ Shade nello spazio vuoto di un mercato all’aperto di Torino in quel momento in cui il giorno diventa notte.
4. Rä di Martino
AUGUST 2008, 2009
16mm transferred on DVD; durata 5’
Courtesy : l’artista e Galleria Monitor, Roma; Commissionato e prodotto dal FLACC, Workplace for Visual Artists, Genk.
Due attori cantano le “news” dell’Agosto del 2008, ma sono immobilizzati come in un tableau vivant rappresentante una scena tipica di un film classico degli anni ’40. La musica è un coro minimale contemporaneo e il testo è composto di avvenimenti importanti di quel periodo (l’evacuazione di New Orleans) o minori (una bomba scoppiata in una scuola in Algeria) fino allo scioglimento dei ghiacci nel Polo Nord che, per la prima volta nella storia, lo rendono un’isola.
5. Michael Fliri
LET LOVE BE ETERNAL, WHILE IT LASTS, 2006
DVD; durata: 3'45''
Courtesy : Galleria Raffaella Cortese, Milano
L'artista, protagonista del video, vestito con tutta da sci e con l'aiuto di due trampoli inizia a scalare una montagna, passo dopo passo la neve diventa sempre più alta e il cammino più arduo fino a quando i trampoli non saranno più sufficienti a far proseguire la scalata. Non si riuscirà a raggiungere la cima della montagna.
6. Deborah Ligorio
TEMPI, 2007
Video; durata: 7min
Courtesy : l’artista e Francesca Minini, Milano
Immagini statiche di primitive abitazioni in pietra, i Trulli. Le girandole colorate ruotano al soffio del vento. I panni stesi all'aria aperta. Solo minimi movimenti in uno scenario immobile dai colori sovraesposti, i toni di un caldo cocente che incita il canto insistente delle cicale. Un suono ritmato e assillante. Lo sguardo è fisso su queste abitazioni dalle caratteristiche bioclimatiche, quasi come se il tempo si fosse fermato davanti ad una maestria senza tempo.
7. Armin Linke e Amedeo Martegani
DEVON REX, 2003
Super 16; Devon rex: durata: 1’ 30
Courtesy: gli artisti
È la descrizione delle sensazioni attraverso la condizione e il corpo di due razze animali, l’ipnosi dei gatti Devon Rex e il dolore degli asini albini dell’Asinara. I gatti Devon Rex sono ipnotizzati da uno spolverino di fili metallici e piume rosse. Alternano un gioco convulso a una fissità straniata; si inseguono e si affrontano per riuscire a raggiungere l’oggetto che li attira.
8. Adrian Paci
KLODY, 2005
DVD; durata: 40’
Courtesy: L'artista e Galleria Francesca Kaufmann, Milano
La ricostruzione della vita del personaggio Klodi vira verso gli opposti estremi di tragedia e commedia. In esso la conoscenza dei racconti di Paci sulla sua odissea, innescata dalle condizioni politiche ed economiche, che lo portano dall’Albania all’Italia, al Messico, agli Stati Uniti e di nuovo in Albania. La ricerca della Terra Promessa è al tempo stesso un opprimente immagine speculare dell’attualità nonché la messa in scena di un talento eccezionalmente dotato.
9. Maria Teresa Sartori
QWERTY O COSI’ VA IL MONDO, 2008
Video; durata: 1’ 50’’
Courtesy: l'artista e Galleria Michela Rizzo, Venezia
Un omaggio a Stephen Jay Gould, uno dei più grandi teorici dell’evoluzionismo. Partendo come sempre da un dettaglio, questa volta tratto dalla tecnologia e non dalla biologia, giunge a considerazioni più generali su come va il mondo. Il sistema Qwerty è quella particolare disposizione delle lettere tuttora in uso sulla tastiera del nostro computer. Tale sistema è tutt’altro che ottimale e nonostante siano state introdotte nel mercato tastiere nettamente superiori per efficienza e praticità, la Qwerty ha avuto il sopravvento. La Qwerty diventa per Gould metafora dell’andamento del mondo, sia in campo biologico che storico. La storia della vita dipende in modo cruciale da molteplici fattori contingenti che avviano il futuro in canali che nel corso del tempo si approfondiscono, rendendo più improbabile il cambiamento, e rendendo invece possibile ad esempio il dominio di una tecnologia (la Qwerty) poco efficiente.
10. Luca Trevisani
VODOROSLI, 2009
Film 4K riversato su Bluray disk: durata 24’
Foto: Luca Ghedini
Courtesy: l'artista e Galleria Giò Marconi, Milano; Galerie Mehdi Chouakri, Berlin, Pinksummer, Genova
Le alghe marine ghiacciate, sotto zero, in russo si dicono Vodorosli. Se mai si dovesse catalogare il mondo tra i generi, il suo principale ingrediente stilistico sarebbe senza dubbio l’acqua. È un miracolo che dopo essere stata strapazzata per millenni non abbia falle, e che l’acqua sia ancora acqua. Fa pensare davvero alla carta da musica, ai fogli di una musica eseguita in continuazione, senza che questi si consumino. Fa pensare a un lampo che non si spegne. Vodorosli sfrutta le convinzioni in uno spazio organico di Alvar Aalto per sviluppare un sistema formale mobile, vivo, costruito e animato dentro delle scatole trasparenti. il film non fa altro che riportare il pensiero organico la dove è nato, nella natura. In una natura in replay. Vodorosli da forma a un sistema e osserva come si regolamenta, come trova un equilibrio tra le sue parti, guarda dove il confine e il disegno dell'uomo si impongono sulla natura, e dove le leggi di natura vincono. Si tratta di sottoporre le forme pure alla corruzione, al dinamismo naturale; di stati di indeterminatezza, di definizione, di realtà aperte al flusso, alla propria determinazione tramite il mutamento.
FUORI CENTRO
Milano Hangar Bicocca, 30 settembre 2009 - 10 gennaio 2010
GLI ARTISTI
1. Betta (Elisabetta) Benassi
Nasce a Roma, dove vie e lavora, nel 1966.
Si è affermata rapidamente, dall’esordio nel 1996, come una protagonista del nuovo corso della videoarte italiana. Mette in scena brevi storie di forte impatto, dal ritmo narrativo serrato e dense di rimandi simbolici. Emerge dai suoi lavori l’attenzione per il rapporto tra l’uomo e la tecnologia, attraverso la combinazione di memoria e attualità, di cultura popolare italiana e cultura alta.
Ha partecipato a numerose esposizioni, tra le più recenti: Meteorite in giardino, Fondazione Merz, (Torino 2009); Unlimited, Art| 40 (Basilea 2009); 15 Quadriennale, Palazzo delle Esposizioni, (Roma 2008); Mimétisme, Extra City for Contemporary Art, (Anversa 2008); APT, International Video Art Exhibition, Today Art Museum, (Pechino 2007); Dopo l’uragano Jorge, Museo Man, (Nuoro 2007); 3 Magazzino d’Arte Moderna, (Roma 2006); Human Game. Winner and Losers /Vincitori e vinti, Fondazione Pitti Discovery, (Firenze 2006); Italy Made in Art: Now, MOCA, Museum of Contemporary Art (Shanghai 2006); Drive, Galleria d’Arte Moderna di Bologna (Bologna 2005); Prospectif Cinéma, Musée National d’Art Moderne, Centre George Pompidou (Parigi 2005). Le sue opere sono pubblicate anche nell’ antologia Cream 3, edita da Phaidon.
2. Rossella Biscotti
Nata a Molfetta nel 1978, vive e lavora a Rotterdam, Olanda
E’ nota per i suoi video, nei quali raccoglie tracce della vita di persone comuni, coloro che per la Storia rimangono anonimi. Il suo intento è quello di stimolare una riflessione sui concetti di identità e di memoria, a livello personale e collettivo, nella società moderna.
Tra le mostre più recenti: nel 2009 la personale Le teste in oggetto, Nomas Foundation, Roma; nel 2008 The Undercover man, Wilfried Lentz Gallery, Rotterdam, You have to be focused, personale nella chiesa di San Matteo a Lucca e il progetto site-specific per il Museion di Bolzano.
Tra i riconoscimenti vanno ricordati: nel 2009 il secondo posto al Prix de Rome, Olanda; nel 2008 la vittoria del premio Emerging Talents, creato dalla Fondazione Strozzina di Palazzo Strozzi di Firenze, la nomination per il Mies van der Rohe Stipendium Krefeld, il Golden Cow al Gstaadfilm, Gstaad, Svizzera; nel 2007 The City of Geneva Grand Prize alla XII Biennial of Moving Images, Ginevra, Svizzera.
3. Gianluca e Massimiliano De Serio
Nascono a Torino nel 1978, dove vivono.
Artisti e filmmakers, lavorano insieme dal 1999. Negli anni hanno prodotto vari film, cortometraggi e documentari che hanno partecipato ai più importanti festival di cinema nazionali ed internazionali, aggiudicandosi numerosi riconoscimenti. Tra questi: la pre-selezione agli Oscar per il Miglior Cortometraggio, nel 2005 a Los Angeles, il premio Best European Short Film a Stoccarda (2005), la candidatura agli European Academy Awards del 2006, due candidature al David di Donatello per il cortometraggio, nel 2005 e 2006, la candidatura al Globo d’Oro nel 2005 e 2006, tre Nastro d’Argento: Miglior Cortometraggio nel 2004, Miglior Sceneggiatura nel 2005, Miglior Produzione nel 2006.
Dal 2005 partecipano a mostre personali e collettive, con film e videoinstallazioni: Manifesta7, Trento, 2008; T1-Triennale di Torino (2005), Biennale dei Giovani Artisti, Napoli, 2006.
4. Rä di Martino
Rä di Martino è nata a Roma nel 1975, ha vissuto a Londra dal 1997 al 2004 ottenendo un Master alla Slade Schhol of Art. Nel 2005 si è trasferita a New York.
Dopo l’iniziale confronto con la fotografia, è passata alla performance e alla video art.
Ha partecipato a numerose mostre e festival internazionali, ospitata al PS1 di New York, a Palazzo Grassi di Venezia, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudeng di Torino, al MACRO di Roma, alla Triennale di Torino T1 e festival internazionali tra cui il Festival di Kassel, l’Impakt Film Festival, il Torino Film Festival, la Kunstifilmbiennale di Bonn, Transmediale, Berlino, Il festival de Vila Do Cond.
Tra i premi recenti, ricordiamo la vittoria del Talent Prize della Fondazione Roma, nel 2008, e la partecipazione come finalista al Premio Querini-Furla per l'arte, V edizione
5. Michael Fliri
Nato a Tubre in Alto Adige nel 1978, vive e lavora tra Vienna e Tubre.
Si serve di video, performance e fotografia, in cui riveste il ruolo del protagonista. Dice a proposito: “La mia presenza come Michael Fliri ed il mio corpo non sono una dichiarazione essenziale. Quando agisco davanti alla videocamera mi ‘infilo’ interamente nei possibili ruoli. Mi interessa l'immediato, la casualità di certe associazioni, la spontaneità delle mie reazioni ad una situazione calcolata”. Tra le mostre principali, Wonder World. Expecting a restless future, progetto speciale per la 3° Biennale di Mosca, Ekaterina Foundation;_ Hopes and Doubts, Fondazione Merz, Torino; New Entries, Museion, Bolzano; Getting too old to die young, Galleria Raffaella Cortese, Milano; The Rocky Mountain People Show, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento; European Sovereign Art Prize, Somerset House, London; Looking for the boarder, De Garage Mechelen Culturalcentrum Strombekk, Belgio e Fondazione Stelline Milano; VideoReport, Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Monfalcone; As it screams please love me, FormContent, Londra.
6. Deborah Ligorio
Nata nel 1972 a Brindisi, vive e lavora a Berlino.
Dice di sé e del suo operare artistico: “I miei lavori sono piuttosto narrativi e solitamente le osservazioni d’impronta sociologica ne sono il filo conduttore. Una peculiarità dei nostri tempi è la velocità dei cambiamenti. Mi interessa leggere gli effetti prodotti da queste trasformazioni attraverso un approccio umano ed emotivo. Si tratta di operare attraverso uno sguardo disincantato, producendo un’analisi che risvegli la consapevolezza e ipotizzi possibili soluzioni per non subire passivamente questi mutamenti”.
Le mostre personali recenti: nel 2009 All'Orizzonte Degli Eventi, Sommer & Kohl, Berlino; nel 2007 Vulcano, Francesca Minini, Milano, Ambient Tour, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino e Bürofriedrich, Berlino.
Tra i riconoscimenti ottenuti: nel 2008 il Premio Giovane Arte, XV Quadriennale di Roma, nel 2005 finalista al Premio Querini-Furla per l'arte, IV edizione, nel 2004 lo Special Prize ITALRE-GAI e nel 2003 due riconoscimenti dal dipartimento di scienza, ricerca e cultura del Senato di Berlino.
7. Armin Linke
Nato nel 1966, vive e lavora tra Milano e Berlino. Lavora con la fotografia, utilizzando differenti mezzi per confondere il confine tra finzione e realtà.
Sta lavorando su un archivio in progress sull’attività umana e diversi paesaggi naturali e realizzati dall’uomo. La sua installazione multimediale sul paesaggio alpino contemporaneo è stata premiata alla nona Biennale di Architettura di Venezia e al Graz Architecture Film Festival. E’ professore ospite al HfG Karlsruhe, allo IUAV Università di Arti e Design di Venezia e ricercatore affiliato al MIT Visual Arts Program di Cambridge. Le sue più recenti esposizioni personali includono: Concrete and Samples, Museum für Gegenwartkunst Siegen, 2009; Settecenttonovantatre, Galleria Base, Firenze, 2009; Immaginario Nucleare, Museo della Calcografia, Roma 2008; Galerie Klosterfelde, Berlin 2007; ed esposizioni collettive quail, nel 2009: Desertmed, Villa Romana Firenze; Notation, Zkm Karlsruhe; Decolonizing Architecture, Bozaar, Bruxelles; Islands and Ghettos, NGBK, Berlino; Forbidden Junctions, The Israeli center of Digital Art, Holon.
8. Amedo Martegani
Amedeo Martegani nasce a Milano 1963, dove vive.
Come altri artisti italiani affacciatisi alla ribalta esponendo all’ex fabbrica milanese Brown Boveri (1985) e nella mostra Il Cangiante (PAC, Milano, 1986, a cura di Corrado Levi), Martegani pratica un sistematico nomadismo intellettuale ed espressivo. Il suo punto di partenza non è un linguaggio determinato ma sempre una suggestione, uno spunto, un’idea, provenienti tanto dalla sfera artistica e culturale quanto dalla vita: da un film a un paesaggio, da un antico manufatto cinese a un viaggio. Altrettanto varie sono le opere con cui l’artista decide di dare eco a ciò che lo ha affascinato: dipinti (dai piccoli paesaggi degli
anni ottanta alle grandi tele esposte nel 2002 alla galleria De Cardenas di Milano, raffiguranti intrichi di rami), sculture in ceramica o in bronzo, fotografie; ma anche diafani ricami (Alias, 2005-06), intarsi di panno, video, libri d’artista (come quelli realizzati con il gallerista-editore Emilio Mazzoli di Modena).
9. Adrian Paci
Nato nel 1969 a Shkoder, in Albania, vive da anni a Milano. E’ fra gli artisti più attivi del panorama contemporaneo internazionale
Fra le sue mostre personali si ricordano il Kunsthalle Zurich (2010), il CCA di Tel Aviv (2009), il Museum am Ostwall di Dortmund (2007), la Galleria Civica di Modena (2006) e il P.S.1 di New York (2005). I suoi lavori sono inoltre esposti in numerose mostre collettive, fra cui al MART di Rovereto e alla Tate Modern (2008), al Power Plant di Toronto e al P.S.1 di New York (2007), al Kunsthalle Fridericianum di Kassel, allo Spazio Oberdan di Milano e all’Istanbul Modern (2006). Nel 1999 e nel 2005 partecipa alla Biennale di Venezia, e nel 2008 ottiene il primo premio alla Quadriennale di Roma. Attualmente partecipa a Spectacle of the Everyday, la decima Biennale di Lione, curata da Hou Hanru.
Utilizzando una varietà di linguaggi come il video, l’installazione, la pittura e la fotografia, Adrian Paci compie una riflessione su una condizione esistenziale, la dislocazione, la perdita e la riscoperta delle proprie origini, con un’immediatezza che sfiora spesso l’ironia. La sua ricerca lo conduce a investigare il ruolo dell’artista e la natura dell’opera d’arte, in una continua e sottile celebrazione del quotidiano.
10. Maria Teresa Sartori
Vive e lavora a Venezia, dove è nata nel 1961.
Nel 1987 si laurea in Germanistica con una tesi su Freud e la psicologia dell’arte.
Il suo lavoro è fortemente influenzato dall’interesse specifico per le neuroscienze, la linguistica e la filosofia della scienza, che le offrono angolazioni particolari da cui osservare la condizione umana.
Da alcuni anni tiene corsi statali per adulti in cui insegna disegno e pittura applicando il metodo di Betty Edwards che trova le sue fondamenta negli stessi presupposti che muovono la sua ricerca artistica.
Tra le mostre personali ricordiamo: Il suono della lingua, Fondazione Querini Stampalia, Venezia, Vivere è molto pericoloso, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia: Visto da qui, Careof, Milano. Tra le collettive: la XV Quadriennale di Roma, la XLV Biennale di Venezia, Energy, Museum Folkwang, Essen, Projekt Artistst in residence, Pittura Immedia, Neue Galerie, Graz.
11. Luca Trevisani
Nasce a Verona nel 1979. Vive a lavora a Berlino
Laureato in Storia dell’Arte a Bologna. Nel 2005 realizza Matrisoka, workshop con Tobias Rehberger, alla Domus Academy di Milano ed è al Corso Superiore Arti Visive Fondazione Antonio Ratti di Como con visiting professor Alfredo Jaar. Tra i riconoscimenti ottenuti: nel 2007 il Premio Furla per l’arte; nel 2009 Emerging Talents. Tra le mostre personali recenti: nel 2009 Pinksummer, Genova (prossimamente); nel 2008 Giò Marconi, Milano; Mehdi Chouakri, Berlino; Kunstlerhaus Bethanien, Berlino; nel 2005 William Paxton’s clouster, Palestra, GAMeC, Bergamo. Tra le mostre collettive: nel 2009 Evidence of the Paranormal, Klaus Gallery, New York; nel 2008 Manifesta 7 - La Biennale Europea di Arte Contemporanea, Rovereto, Trentino Alto Adige; 50 Lune di Saturno, T2, Torino Triennale; Biennale di Sydney, XV Quadriennale di Roma; Daydream Fields, Fondazione Buziol, Venezia.
30
settembre 2009
Fuori centro
Dal 30 settembre 2009 al 10 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
Pirelli HangarBicocca
Milano, Via Chiese, 2, (Milano)
Milano, Via Chiese, 2, (Milano)
Biglietti
intero 6 euro, ridotto 4 euro
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 11.30 alle 19.00, giovedì dalle 14.30 fino alle 22.30, lunedì chiuso
Vernissage
30 Settembre 2009, ore 19
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Autore
Curatore