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Fuori dal vaso
L’agenzia creativa Vulcano presenta un nuovo format di dialogo e inclusione dei linguaggi della contemporaneità e dei giovani talenti creativi all’interno del contesto di lavoro, che darà vita a un percorso che culminerà con una mostra aperta al pubblico. SEDE: Vulcano, Via delle Industrie 23/D | 30175 Venezia Mestre (Marghera)
Immagine: Vulcano Agency, FUORI DAL VASO
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'agenzia creativa Vulcano presenta un nuovo format di dialogo e inclusione dei linguaggi della contemporaneità e dei giovani talenti creativi all’interno del contesto di lavoro, che darà vita a un percorso che culminerà con una mostra aperta al pubblico.
Fuori dal vaso è il titolo del progetto, a cura di Daniele Capra e Nico Covre, che muove a partire da una residenza studio di due mesi per artisti nella nuova sede dell'azienda presso il Vega Park di Venezia. Gli artisti sono stati selezionati tra i più talentuosi giovani recentemente emersi dall’Accademia di Belle Arti di Venezia: Beatrice Gelmetti (Verona, 1991), Adelisa Selimbašić (Malsch, Germania, 1996), Mattia Sinigaglia (Sirmione, 1989) e Francesco Zanatta (Treviso, 1989).
Gli artisti sono stati invitati a svolgere un periodo di ricerca di due mesi nel dinamico contesto relazionale della sede dell’azienda, condividendo tempo e spazio di lavoro con i collaboratori e i clienti di Vulcano. Dal punto di vista curatoriale il progetto si propone di analizzare le pratiche della pittura contemporanea focalizzando l’attenzione su come gli strumenti tecnologici siano diventati ineludibili compagni di lavoro che hanno cambiato gli approcci e le modalità operative degli artisti.
Grazie a questa coabitazione immersiva dei quattro giovani artisti nel cuore pulsante dell’agenzia creativa, si darà origine a un vero e proprio scambio di visioni e competenze tra mondi apparentemente lontani. L’espressione “farla fuori dal vaso”, cui il titolo fa evidente riferimento, sottolinea la disponibilità ad andare oltre le regole e le usuali modalità di lavoro: non solo per gli artisti nel tentativo di superarsi, ma anche per l’azienda che con questo progetto riconferma la propria attitudine alla sperimentazione e la volontà di confrontarsi attivamente con l’arte contemporanea.
LA MOSTRA
Fuori dal vaso intende portare l’attenzione su come i processi creativi che riguardano il medium pittura siano compositi, ibridi e frutto di una continua commistione tra le sedimentazioni storico-culturali e le nuove questioni poste dalla contemporaneità, in particolare rispetto agli strumenti tecnologici, alla rapidità dei processi e all’istantaneità della trasmissione delle informazioni.
Come agiscono su un artista, ad esempio, le possibilità di elaborazione dell’immagine permesse dai software più avanzati, gli sterminati database di immagini e video o la presenza pervasiva di internet? Se da un lato, infatti, la pittura si è servita delle opportunità consentite dalla tecnologia quali nuove modalità di sperimentazione dei fenomeni visivi, dall’altro il web e i social network hanno
agito come veri e propri produttori di immaginari in costante evoluzione, in grado di fornire stimoli e flussi visivi prima impensabili.
Questi fattori si sono rivelati in grado di condizionare l’opera anche di artisti che hanno scelto di lavorare con una forma espressiva generalmente riflessiva quale la pittura, la quale, mai come ora, è onnivora e vive nutrendosi degli stimoli più disparati.
I risultati del progetto saranno visibili nella mostra che ne risulterà e che sarà aperta al pubblico dal 2 dicembre 2019 al 10 gennaio 2020 e che sarà accompagnata anche da un catalogo prodotto da Vulcano dedicato all’intera esperienza.
Fuori dal vaso indaga le interazioni tra pittura e mondo digitale in una forma non ordinaria. Anziché mettere in luce gli aspetti in modalità ex post, statica o compilativa, il progetto cerca infatti di fornire esso stesso il materiale sperimentale attraverso una residenza studio in cui gli artisti sono liberi di portare avanti la propria pratica e di interagire all’interno di un contesto relazionale fluido e dinamico.
Fuori dal vaso è il titolo del progetto, a cura di Daniele Capra e Nico Covre, che muove a partire da una residenza studio di due mesi per artisti nella nuova sede dell'azienda presso il Vega Park di Venezia. Gli artisti sono stati selezionati tra i più talentuosi giovani recentemente emersi dall’Accademia di Belle Arti di Venezia: Beatrice Gelmetti (Verona, 1991), Adelisa Selimbašić (Malsch, Germania, 1996), Mattia Sinigaglia (Sirmione, 1989) e Francesco Zanatta (Treviso, 1989).
Gli artisti sono stati invitati a svolgere un periodo di ricerca di due mesi nel dinamico contesto relazionale della sede dell’azienda, condividendo tempo e spazio di lavoro con i collaboratori e i clienti di Vulcano. Dal punto di vista curatoriale il progetto si propone di analizzare le pratiche della pittura contemporanea focalizzando l’attenzione su come gli strumenti tecnologici siano diventati ineludibili compagni di lavoro che hanno cambiato gli approcci e le modalità operative degli artisti.
Grazie a questa coabitazione immersiva dei quattro giovani artisti nel cuore pulsante dell’agenzia creativa, si darà origine a un vero e proprio scambio di visioni e competenze tra mondi apparentemente lontani. L’espressione “farla fuori dal vaso”, cui il titolo fa evidente riferimento, sottolinea la disponibilità ad andare oltre le regole e le usuali modalità di lavoro: non solo per gli artisti nel tentativo di superarsi, ma anche per l’azienda che con questo progetto riconferma la propria attitudine alla sperimentazione e la volontà di confrontarsi attivamente con l’arte contemporanea.
LA MOSTRA
Fuori dal vaso intende portare l’attenzione su come i processi creativi che riguardano il medium pittura siano compositi, ibridi e frutto di una continua commistione tra le sedimentazioni storico-culturali e le nuove questioni poste dalla contemporaneità, in particolare rispetto agli strumenti tecnologici, alla rapidità dei processi e all’istantaneità della trasmissione delle informazioni.
Come agiscono su un artista, ad esempio, le possibilità di elaborazione dell’immagine permesse dai software più avanzati, gli sterminati database di immagini e video o la presenza pervasiva di internet? Se da un lato, infatti, la pittura si è servita delle opportunità consentite dalla tecnologia quali nuove modalità di sperimentazione dei fenomeni visivi, dall’altro il web e i social network hanno
agito come veri e propri produttori di immaginari in costante evoluzione, in grado di fornire stimoli e flussi visivi prima impensabili.
Questi fattori si sono rivelati in grado di condizionare l’opera anche di artisti che hanno scelto di lavorare con una forma espressiva generalmente riflessiva quale la pittura, la quale, mai come ora, è onnivora e vive nutrendosi degli stimoli più disparati.
I risultati del progetto saranno visibili nella mostra che ne risulterà e che sarà aperta al pubblico dal 2 dicembre 2019 al 10 gennaio 2020 e che sarà accompagnata anche da un catalogo prodotto da Vulcano dedicato all’intera esperienza.
Fuori dal vaso indaga le interazioni tra pittura e mondo digitale in una forma non ordinaria. Anziché mettere in luce gli aspetti in modalità ex post, statica o compilativa, il progetto cerca infatti di fornire esso stesso il materiale sperimentale attraverso una residenza studio in cui gli artisti sono liberi di portare avanti la propria pratica e di interagire all’interno di un contesto relazionale fluido e dinamico.
29
novembre 2019
Fuori dal vaso
Dal 29 novembre 2019 al 10 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
Biglietti
libero
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10-13 e 15-18 o su appuntamento
Vernissage
29 Novembre 2019, ore 18.30
Sito web
Autore
Curatore