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Fuori di sé – Disegnosogno
14 artisti si incontrano
Comunicato stampa
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Casa Rossini, luogo storicamente noto come la casa paterna del celebre musicista, restaurata negli anni ’90 e da allora divenuta luogo deputato alle arti, si aprirà al terzo appuntamento del ciclo di mostre di arte contemporanea “Fuori di sé”, promosso dal Comune di Lugo e dall’Assessorato alla Cultura, per confermare e accrescere l’interesse per le arti visive nel territorio.
Gli spazi intimi e domestici dell’antica abitazione bene si prestano per essere interpretati come una seconda pelle, nella quale gli l’artisti invitati agiranno “fuori di sé” seguendo e rispettando un proprio linguaggio di estetica interiore.
La rassegna comprende 6 eventi nel corso del 2006 e intende offrire un indagine sull’arte contemporanea in un confronto generazionale tra giovani artisti, artisti con esperienze più strutturate e artisti affermati, nell’intento di evidenziare un sottile filo conduttore che lega tanta arte emergente alle sue radici storiche, verificandone possibili linee di riconoscimento e congiunzione ma al contempo evidenziando una crescita e un distacco consapevole frutto dell’esperienza del vivere e del sentire contemporaneo.
Il progetto culturale nella sua articolazione si compone altri due momenti espositivi oltre Casa Rossini, ovvero: opere per il passante, che prevede l’installazione di opere in spazi pubblici istituzionali tradizionalmente non espositivi, per far entrare prepotentemente l’arte nel nostro quotidiano, dove anche l’occasionale pubblico, meno attento ai linguaggi contemporanei ma sorpreso dall’arte all’interno di un contesto a lui familiare, troverà chiavi di lettura significative per rapportarsi alle opere proposte; e sinergie, esponendo opere in accordo con i luoghi privati a vocazione artistica presenti in città, per generare un prolungamento estetico espositivo ed un intreccio dialogico tra le opere e gli artisti che si alterneranno a Casa Rossini e la città.
Un piccolo oggetto/immagine della rassegna, “la chiave di Casa Rossini”, è stato realizzato in argento dall’artista orafo Daniele Ferretti e verrà assegnato agli artisti ad ogni inaugurazione come gesto simbolico di somma ospitalità.
“Disegnosogno è un viaggio nato per caso, in una pausa della vita frenetica. Fermo ad un semaforo. Ho guardato corpi rinchiusi in scatole di metallo ed improvvisamente ho sentito il desiderio di iniziare un percorso artistico, nella libertà di segni e sogni che vagano nella casualità degli incontri. Un gruppo di amici ha condiviso la poesia dell’arte”. (Gaetano Blaiotta)
DISEGNOSOGNO è un pensiero poetico/visivo itinerante nato anni fa ed in continuo progresso evolutivo, il cui filo conduttore nasce da una ricerca interiore ed artistica che parte da lontano e coinvolge molteplici affinità d’animi.
“Amiamo molto confrontarci con altri artisti…” spiega Gaetano Blaiotta, promotore della mostra itinerante, il cui tour programmato con cura percorre la nostra penisola e oltre, raccontando di amici nuovi e luoghi di formidabile suggestione, dove arte è anche un profumo, un gesto o l’attimo che si ruba all’infinito, …”si scoprono fili nascosti e profondi che legano l’uno all'altro, quasi una tela di ragno i cui segmenti intessono parole come amicizia, impegno, solidarietà, poesia. Se si parla di arte il mondo scompare, restano gli uomini e le loro sensibilità, molti sogni e mani che si muovono nel vento. Il gesto, lo sguardo, il pensiero e la parola fanno tutt'uno, un unico universo di forme e colori fatto del profilo dei loro volti ma anche delle voci, dell'odore dei corpi” (Mario Chiodetti) e …”facendo parte di un gruppo di amici artisti, si dà un significato di creazione operativa per la conquista della vera pace nel mondo. Creando insieme un avvenire, per una vita autentica degli uomini”. (Ibrahim Kodra)
Dall’humus di questi incontri germogliano nuovi fiori e Gaetano Blaiotta e Marit Amesz sono capaci di riunire attorno a loro spiriti inquieti con la poesia e la musica dei colori…ogni artista porta le sue opere e piano piano nascono le mostre, i cataloghi, si progettano incontri in luoghi ancora abitati dal sogno e dove gli uomini sorridono all’incontro per strada. Così dai territori a nord della nostra terra, tanto chiusi all’apparenza ma forti di ingegni sottili, da Varese, oltre che Blaiotta e Amesz, ci raggiunge il segno silenzioso e fossile di Sandro Sardella, la ricerca artistica di Giancarlo Ossola, la Svizzera porta la forma in divenire di Marco Gurtner e l’espressione creativa di Nando Snozzi, la globalizzata Brianza fiori rari come quelli di Alberto Casiraghi e Gaetano Orazio, le colline senesi il fascino arcano di Cassandra Wainhouse e New York le figure gestuali di Agneta Falk e Jack Hirschman e giungendo a Lugo su invito di Stefania Vecchi, con cui hanno già spartito arte e amicizia, si confrontano con il nostro territorio, a Casa Rossini, incontrando con piacere alcuni artisti del luogo quali Piero Dosi e Vanni Spazzoli, per un condividere assieme a loro un'altra parte del viaggio. Dunque si incrociano vite cominciate altrove, si accennano proposte ed idee, trasformando gli storici spazi di Casa Rossini in un luogo dove incontrarsi diviene un arte, un arte sottile che artisti e poeti ben conoscono e praticano.
Marit Amesz nata a Rijswijk in Olanda, ma in Italia da sempre, vive e lavora a Casalzuigno ne “La casa nel giardino”. Ha studiato in California, poi all’Istituto d’Arte di Firenze dove si diploma in discipline grafiche e quindi a Brera, dove studia scenografia. Nei suoi frammenti di carte preziose la Amesz delinea figure vaganti che danzano tra le note del pentagramma. I corpi sono immersi in una atmosfera evocativa e appaiono restituiti da una pittura capace di essere forte e delicata allo stesso tempo, annotando le fugaci presenze che altrimenti fuggirebbero.
Gaetano Blaiotta nato a Frascineto (Cs) nel 1957, vive e lavora Casalzuigno (Va) ne “La casa nel giardino”. Scrittura, disegno, musica e poesia sono i sentieri che percorre e assieme Marit Amesz è curatore di eventi d’arte e poesia. La sua pittura accoglie corpi che si muovono creati da un incessante vortice di linee che costruiscono le figure animandole e trasportandole in un silenzioso giro di danza. La parola e le forme originate si intrecciano sulla superficie dell’opera che diviene così territorio di molteplici espressività.
Alberto Casiraghi, vive a Osnago in una casa-laboratorio che sembra uscita da un libro di fiabe, piena di libri, di opere d’arte, di macchine per stampare, di carte, di cassetti tipografici ricolmi di lettere di piombo. Poeta, violinista, liutaio e pittore ma soprattutto, dal 1982, editor cortese della PULCINOELEFANTE, i cui libri occupano un posto del tutto particolare nel panorama italiano dei libri d’artista: sono infatti plaquettes stampate a mano in tirature limitatissime (20 – 30 copie) che prevedono la simbiosi tra una parte scritta (una poesia, un aforisma, un microracconto) e un’immagine, costituita da un disegno originale, da una piccola scultura, da un oggetto “reinterpretato” e sono caratterizzati da libertà di intenti, quali il gioco, l’ironia, la poesia, l’arte e la gioia del bello. Il catalogo delle edizioni conta oggi oltre cinquemila titoli e tra gli autori figurano grandi nomi sia tra gli scrittori che tra gli artisti, gli “Elefanti”, ma anche il talento di giovani poeti e artisti, dando la possibilità di esprimersi sui fogli dei suoi “Pulcini”.
Piero Dosi, nato a Lugo (Ra) nel 1946, vive e lavora a Lugo. Si diploma al Liceo Artistico di Ravenna, poi si specializza in incisioni su metallo a Firenze. Inizia a dipingere verso la fine degli anni ’60. Pittore dall’animo solitario e inquieto i cui temi preferiti sono gli autoritratti, le figure e i paesaggi che si compongono in superfici dense di segni e di vivi impasti cromatici, nei quali spesso fanno la loro apparizione frammenti figurativi a strappo o parti di scrittura automatica, come in una sorta di eterno diario d’artista.
Agneta Falk è nata a Stoccolma nel 1946 ed ha vissuto in Inghilterra. E' poetessa, artista visuale e curatrice di vari libri. La sua arte calligrafica è stata oggetto di diverse esposizioni in Gran Bretagna e Stati Uniti. Divide il suo tempo tra San Francisco, Inghilterra e Italia.
Marco Gurtner nato a Muralto, vive a Minusio (Svizzera) dove ha il suo studio d'artista.
Dal 1977 al 1981 frequenta l'Accademia di Brera a Milano. E' curatore di mostre al centro culturale di Minusio e del Comune di Biasca "Casa Cavalier Pellanda". I temi della sua pittura si sovrappongono (paesaggi, viandanti, figure, teste, figure nel paesaggio). Quelle teste affascinanti (precariamente appese a un muro o in terra) sprofondate in un lutto senza nome, collocate in un punto dello studio o in un altro, sono anche la fase ossessiva di un autoritratto.
Jack Hirschman, nato a New York nel 1933 e ha vissuto a Los Angeles , poi a San Francisco. E’ unanimamente considerato uno dei maggiori poeti americani contemporanei. Pittore, scrittore, traduttore, editore ed attivista politico, ha lavorato per quarant’anni come poeta rivoluzionario a favore dei poveri e degli emarginati. E’ stato corrispondente della Coalition of Writers Organization e corrispondente per il People’s Tribune. Il corpo delle sue opere consiste in 74 libri di poesie, tradotte in otto lingue. In Italia ha pubblicato i libri di poesie Soglia infinita e Arcani con Multimedia Edizioni. Nel gennaio del 2006 Hirschman è stato insignito del titolo di Poeta Laureato dalla città di San Francisco, un grande onore dopo decenni di attività artistica e sociale.
Gaetano Orazio nato ad Angri (Salerno) nel 1954, vive a Cremella in Brianza. Pittore e poeta, fin dall’inizio la sua ricerca pittorica è orientata a un realismo espressionista ricco di partecipazione lirica che nasce dal rapporto diretto con la vita. Le opere dipinte negli anni Ottanta dialogano con i luoghi esistenziali dell’artista: il lavoro in fabbrica, le periferie, il disagio prodotto dalla civiltà industriale. Dal 1990 nascono e si susseguono nuovi cicli pittorici come Paesaggi interiori, Teschi e farfalle, Salamandre, Due respiri, Trovante e le riflessioni sul tema della “Crocifissione”. Numerosi poeti e scrittori si sono interessati al suo lavoro pittorico e ha pubblicato proprie raccolte di poesie.
Giancarlo Ossola nasce a Milano nel 1935. A partire dagli anni ‘60 partecipa da protagonista alle principali esposizioni d’Arte in Italia e dagli anni ’70 ha collaborato a riviste specializzate con recensioni di mostre e si è dedicato all’organizzazione di eventi artistici come curatore di rassegne pubbliche, rivestendo importanti incarichi istituzionali. Il suo lavoro è contraddistinto da testi e testimonianze dei critici d'arte più qualificati e di scrittori e poeti, compagni di viaggio e interpreti di lungo e intenso dialogo. I suoi quadri sono il risultato di una lunga ricerca sia tecnica che tematica e di una sperimentazione continua che approda alla riproduzione degli interni di case, di atelier e di fabbriche. Gli oggetti, la storia che questi hanno da raccontarci, sono al centro della sua iconografia.
Sandro Sardella è nato nel 1952 a Varese dove vive e lavora. Scrittura disegno e pittura sono alcune delle sue tracce. Tra gli altri hanno scritto di lui, G. Garancini, Piero Santi, Pablo Echaurren, Jack Hirschman, Giancarlo Ossola, Umberto Cardinale, Gisa Legatti, Giovanni Trimeri, Claudio Fontana, Ermanno Pea. Le note randage, una rubrica d'arte e poesia su Varesenews, quotidiano in Internet, lo rendono famoso.
Nando Snozzi è nato a Bellinzona (Svizzera) nel 1951. Licenza delle Belle Arti di Brera, Milano e successivamente consegue la licenza all’Università Paris VIII, facoltà Arti Plastiche, Parigi. “Considerando la situazione del pianeta-terra e applicando l'espressione creativa come scopo di vita, con esposizioni e azioni pittoriche tento di contribuire a diffondere il sentimento che l'arte non teme né arroganze né soprusi, ma che promuove dubbi nelle certezze sbandierate da altoparlanti telegenici, che fanno dell'essere umano materiale di lucro.” Andata e ritorno è il titolo del film a lui dedicato.
Vanni Spazzoli è nato a Forlì nel 1940, vive e lavora a Sant’Agata (Ra). Negli anni ’70 studia pittura con Umberto Folli e Ettore Panighi, poi la sua pittura assume piena autonomia attraverso la scoperta di un linguaggio di matrice espressionista e gestuale. I temi ricorrenti sono gli animali, le figure e gli oggetti di uso quotidiano, originati da un segno forte, carico di tensione e di tragicità che è alla base dell’atto creativo dell’artista. L’uso di un colore liquido e continuamente sgocciolato da all’opera un forte senso di immediatezza che contrasta con il grande rigore a cui è subordinata l’intera composizione dell’opera.
Stefania Vecchi, nata a Fusignano (Ra) nel 1960, vive a Fusignano e lavora a Lugo.
La sua formazione ha avuto inizio al Liceo Artistico di Ravenna e all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, nelle aule di pittura di Umberto Folli. Pittura ed incisione sono i suoi principali mezzi di espressione, assieme all’attività di curatrice di mostre per enti ed istituzioni pubbliche e private.
Nelle sue opere affronta temi di forte impatto emotivo, come corpi e teste che si incendiano per autocombustione che vengono definiti da pennellate di colore molto fluente, figure che si racchiudono in forme a bozzolo create da colori densi e attraversati da un segno molto potente e graffiato, oppure, uno degli ultimi temi affrontati, la superficie geografica dell’Iraq percorsa da incendi e ferite, sino ad evocare alla mente la figura di un corpo violato a morte.
Cassandra Wainhouse nata a Nizza, vive e lavora a San Gimignano, dove dal 1993 è titolare dell'atelier Novalis. L’artista racconta di sé: “Per anni il lapislazzulo, l'ocra e la terra di Siena degli affreschi delle chiese della Toscana hanno riempito i miei cieli, le mie terre e paesaggi sulla tela: come un involucro rovesciato, l'interno che diventava esterno, l'esperienza dell'intimità sotto le volte che si dilatava nell'esperienza della natura.”
Gli spazi intimi e domestici dell’antica abitazione bene si prestano per essere interpretati come una seconda pelle, nella quale gli l’artisti invitati agiranno “fuori di sé” seguendo e rispettando un proprio linguaggio di estetica interiore.
La rassegna comprende 6 eventi nel corso del 2006 e intende offrire un indagine sull’arte contemporanea in un confronto generazionale tra giovani artisti, artisti con esperienze più strutturate e artisti affermati, nell’intento di evidenziare un sottile filo conduttore che lega tanta arte emergente alle sue radici storiche, verificandone possibili linee di riconoscimento e congiunzione ma al contempo evidenziando una crescita e un distacco consapevole frutto dell’esperienza del vivere e del sentire contemporaneo.
Il progetto culturale nella sua articolazione si compone altri due momenti espositivi oltre Casa Rossini, ovvero: opere per il passante, che prevede l’installazione di opere in spazi pubblici istituzionali tradizionalmente non espositivi, per far entrare prepotentemente l’arte nel nostro quotidiano, dove anche l’occasionale pubblico, meno attento ai linguaggi contemporanei ma sorpreso dall’arte all’interno di un contesto a lui familiare, troverà chiavi di lettura significative per rapportarsi alle opere proposte; e sinergie, esponendo opere in accordo con i luoghi privati a vocazione artistica presenti in città, per generare un prolungamento estetico espositivo ed un intreccio dialogico tra le opere e gli artisti che si alterneranno a Casa Rossini e la città.
Un piccolo oggetto/immagine della rassegna, “la chiave di Casa Rossini”, è stato realizzato in argento dall’artista orafo Daniele Ferretti e verrà assegnato agli artisti ad ogni inaugurazione come gesto simbolico di somma ospitalità.
“Disegnosogno è un viaggio nato per caso, in una pausa della vita frenetica. Fermo ad un semaforo. Ho guardato corpi rinchiusi in scatole di metallo ed improvvisamente ho sentito il desiderio di iniziare un percorso artistico, nella libertà di segni e sogni che vagano nella casualità degli incontri. Un gruppo di amici ha condiviso la poesia dell’arte”. (Gaetano Blaiotta)
DISEGNOSOGNO è un pensiero poetico/visivo itinerante nato anni fa ed in continuo progresso evolutivo, il cui filo conduttore nasce da una ricerca interiore ed artistica che parte da lontano e coinvolge molteplici affinità d’animi.
“Amiamo molto confrontarci con altri artisti…” spiega Gaetano Blaiotta, promotore della mostra itinerante, il cui tour programmato con cura percorre la nostra penisola e oltre, raccontando di amici nuovi e luoghi di formidabile suggestione, dove arte è anche un profumo, un gesto o l’attimo che si ruba all’infinito, …”si scoprono fili nascosti e profondi che legano l’uno all'altro, quasi una tela di ragno i cui segmenti intessono parole come amicizia, impegno, solidarietà, poesia. Se si parla di arte il mondo scompare, restano gli uomini e le loro sensibilità, molti sogni e mani che si muovono nel vento. Il gesto, lo sguardo, il pensiero e la parola fanno tutt'uno, un unico universo di forme e colori fatto del profilo dei loro volti ma anche delle voci, dell'odore dei corpi” (Mario Chiodetti) e …”facendo parte di un gruppo di amici artisti, si dà un significato di creazione operativa per la conquista della vera pace nel mondo. Creando insieme un avvenire, per una vita autentica degli uomini”. (Ibrahim Kodra)
Dall’humus di questi incontri germogliano nuovi fiori e Gaetano Blaiotta e Marit Amesz sono capaci di riunire attorno a loro spiriti inquieti con la poesia e la musica dei colori…ogni artista porta le sue opere e piano piano nascono le mostre, i cataloghi, si progettano incontri in luoghi ancora abitati dal sogno e dove gli uomini sorridono all’incontro per strada. Così dai territori a nord della nostra terra, tanto chiusi all’apparenza ma forti di ingegni sottili, da Varese, oltre che Blaiotta e Amesz, ci raggiunge il segno silenzioso e fossile di Sandro Sardella, la ricerca artistica di Giancarlo Ossola, la Svizzera porta la forma in divenire di Marco Gurtner e l’espressione creativa di Nando Snozzi, la globalizzata Brianza fiori rari come quelli di Alberto Casiraghi e Gaetano Orazio, le colline senesi il fascino arcano di Cassandra Wainhouse e New York le figure gestuali di Agneta Falk e Jack Hirschman e giungendo a Lugo su invito di Stefania Vecchi, con cui hanno già spartito arte e amicizia, si confrontano con il nostro territorio, a Casa Rossini, incontrando con piacere alcuni artisti del luogo quali Piero Dosi e Vanni Spazzoli, per un condividere assieme a loro un'altra parte del viaggio. Dunque si incrociano vite cominciate altrove, si accennano proposte ed idee, trasformando gli storici spazi di Casa Rossini in un luogo dove incontrarsi diviene un arte, un arte sottile che artisti e poeti ben conoscono e praticano.
Marit Amesz nata a Rijswijk in Olanda, ma in Italia da sempre, vive e lavora a Casalzuigno ne “La casa nel giardino”. Ha studiato in California, poi all’Istituto d’Arte di Firenze dove si diploma in discipline grafiche e quindi a Brera, dove studia scenografia. Nei suoi frammenti di carte preziose la Amesz delinea figure vaganti che danzano tra le note del pentagramma. I corpi sono immersi in una atmosfera evocativa e appaiono restituiti da una pittura capace di essere forte e delicata allo stesso tempo, annotando le fugaci presenze che altrimenti fuggirebbero.
Gaetano Blaiotta nato a Frascineto (Cs) nel 1957, vive e lavora Casalzuigno (Va) ne “La casa nel giardino”. Scrittura, disegno, musica e poesia sono i sentieri che percorre e assieme Marit Amesz è curatore di eventi d’arte e poesia. La sua pittura accoglie corpi che si muovono creati da un incessante vortice di linee che costruiscono le figure animandole e trasportandole in un silenzioso giro di danza. La parola e le forme originate si intrecciano sulla superficie dell’opera che diviene così territorio di molteplici espressività.
Alberto Casiraghi, vive a Osnago in una casa-laboratorio che sembra uscita da un libro di fiabe, piena di libri, di opere d’arte, di macchine per stampare, di carte, di cassetti tipografici ricolmi di lettere di piombo. Poeta, violinista, liutaio e pittore ma soprattutto, dal 1982, editor cortese della PULCINOELEFANTE, i cui libri occupano un posto del tutto particolare nel panorama italiano dei libri d’artista: sono infatti plaquettes stampate a mano in tirature limitatissime (20 – 30 copie) che prevedono la simbiosi tra una parte scritta (una poesia, un aforisma, un microracconto) e un’immagine, costituita da un disegno originale, da una piccola scultura, da un oggetto “reinterpretato” e sono caratterizzati da libertà di intenti, quali il gioco, l’ironia, la poesia, l’arte e la gioia del bello. Il catalogo delle edizioni conta oggi oltre cinquemila titoli e tra gli autori figurano grandi nomi sia tra gli scrittori che tra gli artisti, gli “Elefanti”, ma anche il talento di giovani poeti e artisti, dando la possibilità di esprimersi sui fogli dei suoi “Pulcini”.
Piero Dosi, nato a Lugo (Ra) nel 1946, vive e lavora a Lugo. Si diploma al Liceo Artistico di Ravenna, poi si specializza in incisioni su metallo a Firenze. Inizia a dipingere verso la fine degli anni ’60. Pittore dall’animo solitario e inquieto i cui temi preferiti sono gli autoritratti, le figure e i paesaggi che si compongono in superfici dense di segni e di vivi impasti cromatici, nei quali spesso fanno la loro apparizione frammenti figurativi a strappo o parti di scrittura automatica, come in una sorta di eterno diario d’artista.
Agneta Falk è nata a Stoccolma nel 1946 ed ha vissuto in Inghilterra. E' poetessa, artista visuale e curatrice di vari libri. La sua arte calligrafica è stata oggetto di diverse esposizioni in Gran Bretagna e Stati Uniti. Divide il suo tempo tra San Francisco, Inghilterra e Italia.
Marco Gurtner nato a Muralto, vive a Minusio (Svizzera) dove ha il suo studio d'artista.
Dal 1977 al 1981 frequenta l'Accademia di Brera a Milano. E' curatore di mostre al centro culturale di Minusio e del Comune di Biasca "Casa Cavalier Pellanda". I temi della sua pittura si sovrappongono (paesaggi, viandanti, figure, teste, figure nel paesaggio). Quelle teste affascinanti (precariamente appese a un muro o in terra) sprofondate in un lutto senza nome, collocate in un punto dello studio o in un altro, sono anche la fase ossessiva di un autoritratto.
Jack Hirschman, nato a New York nel 1933 e ha vissuto a Los Angeles , poi a San Francisco. E’ unanimamente considerato uno dei maggiori poeti americani contemporanei. Pittore, scrittore, traduttore, editore ed attivista politico, ha lavorato per quarant’anni come poeta rivoluzionario a favore dei poveri e degli emarginati. E’ stato corrispondente della Coalition of Writers Organization e corrispondente per il People’s Tribune. Il corpo delle sue opere consiste in 74 libri di poesie, tradotte in otto lingue. In Italia ha pubblicato i libri di poesie Soglia infinita e Arcani con Multimedia Edizioni. Nel gennaio del 2006 Hirschman è stato insignito del titolo di Poeta Laureato dalla città di San Francisco, un grande onore dopo decenni di attività artistica e sociale.
Gaetano Orazio nato ad Angri (Salerno) nel 1954, vive a Cremella in Brianza. Pittore e poeta, fin dall’inizio la sua ricerca pittorica è orientata a un realismo espressionista ricco di partecipazione lirica che nasce dal rapporto diretto con la vita. Le opere dipinte negli anni Ottanta dialogano con i luoghi esistenziali dell’artista: il lavoro in fabbrica, le periferie, il disagio prodotto dalla civiltà industriale. Dal 1990 nascono e si susseguono nuovi cicli pittorici come Paesaggi interiori, Teschi e farfalle, Salamandre, Due respiri, Trovante e le riflessioni sul tema della “Crocifissione”. Numerosi poeti e scrittori si sono interessati al suo lavoro pittorico e ha pubblicato proprie raccolte di poesie.
Giancarlo Ossola nasce a Milano nel 1935. A partire dagli anni ‘60 partecipa da protagonista alle principali esposizioni d’Arte in Italia e dagli anni ’70 ha collaborato a riviste specializzate con recensioni di mostre e si è dedicato all’organizzazione di eventi artistici come curatore di rassegne pubbliche, rivestendo importanti incarichi istituzionali. Il suo lavoro è contraddistinto da testi e testimonianze dei critici d'arte più qualificati e di scrittori e poeti, compagni di viaggio e interpreti di lungo e intenso dialogo. I suoi quadri sono il risultato di una lunga ricerca sia tecnica che tematica e di una sperimentazione continua che approda alla riproduzione degli interni di case, di atelier e di fabbriche. Gli oggetti, la storia che questi hanno da raccontarci, sono al centro della sua iconografia.
Sandro Sardella è nato nel 1952 a Varese dove vive e lavora. Scrittura disegno e pittura sono alcune delle sue tracce. Tra gli altri hanno scritto di lui, G. Garancini, Piero Santi, Pablo Echaurren, Jack Hirschman, Giancarlo Ossola, Umberto Cardinale, Gisa Legatti, Giovanni Trimeri, Claudio Fontana, Ermanno Pea. Le note randage, una rubrica d'arte e poesia su Varesenews, quotidiano in Internet, lo rendono famoso.
Nando Snozzi è nato a Bellinzona (Svizzera) nel 1951. Licenza delle Belle Arti di Brera, Milano e successivamente consegue la licenza all’Università Paris VIII, facoltà Arti Plastiche, Parigi. “Considerando la situazione del pianeta-terra e applicando l'espressione creativa come scopo di vita, con esposizioni e azioni pittoriche tento di contribuire a diffondere il sentimento che l'arte non teme né arroganze né soprusi, ma che promuove dubbi nelle certezze sbandierate da altoparlanti telegenici, che fanno dell'essere umano materiale di lucro.” Andata e ritorno è il titolo del film a lui dedicato.
Vanni Spazzoli è nato a Forlì nel 1940, vive e lavora a Sant’Agata (Ra). Negli anni ’70 studia pittura con Umberto Folli e Ettore Panighi, poi la sua pittura assume piena autonomia attraverso la scoperta di un linguaggio di matrice espressionista e gestuale. I temi ricorrenti sono gli animali, le figure e gli oggetti di uso quotidiano, originati da un segno forte, carico di tensione e di tragicità che è alla base dell’atto creativo dell’artista. L’uso di un colore liquido e continuamente sgocciolato da all’opera un forte senso di immediatezza che contrasta con il grande rigore a cui è subordinata l’intera composizione dell’opera.
Stefania Vecchi, nata a Fusignano (Ra) nel 1960, vive a Fusignano e lavora a Lugo.
La sua formazione ha avuto inizio al Liceo Artistico di Ravenna e all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, nelle aule di pittura di Umberto Folli. Pittura ed incisione sono i suoi principali mezzi di espressione, assieme all’attività di curatrice di mostre per enti ed istituzioni pubbliche e private.
Nelle sue opere affronta temi di forte impatto emotivo, come corpi e teste che si incendiano per autocombustione che vengono definiti da pennellate di colore molto fluente, figure che si racchiudono in forme a bozzolo create da colori densi e attraversati da un segno molto potente e graffiato, oppure, uno degli ultimi temi affrontati, la superficie geografica dell’Iraq percorsa da incendi e ferite, sino ad evocare alla mente la figura di un corpo violato a morte.
Cassandra Wainhouse nata a Nizza, vive e lavora a San Gimignano, dove dal 1993 è titolare dell'atelier Novalis. L’artista racconta di sé: “Per anni il lapislazzulo, l'ocra e la terra di Siena degli affreschi delle chiese della Toscana hanno riempito i miei cieli, le mie terre e paesaggi sulla tela: come un involucro rovesciato, l'interno che diventava esterno, l'esperienza dell'intimità sotto le volte che si dilatava nell'esperienza della natura.”
06
maggio 2006
Fuori di sé – Disegnosogno
Dal 06 al 21 maggio 2006
arte contemporanea
Location
CASA ROSSINI
Lugo, Via Giacomo Rocca, 14, (Ravenna)
Lugo, Via Giacomo Rocca, 14, (Ravenna)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 16-19; sabato e domenica 10-12 e 16-19
Vernissage
6 Maggio 2006, ore 18
Autore
Curatore