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Fuori di sé – Matteo Soltanto
La Rassegna d’arte contemporanea Fuori di sè giunge al quinto appuntamento
Comunicato stampa
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La Rassegna d’arte contemporanea Fuori di sè giunge al quinto appuntamento del suo primo anno di attività e sabato 11 novembre consegna la chiave di Casa Rossini all’artista torinese, ma bolognese d’adozione, Matteo Soltanto. Figlio d’arte, pittore, illustratore e scenografo, Soltanto ha ideato un allestimento particolare per gli spazi della storica dimora lughese, dove si collocheranno e troveranno sosta temporanea le opere di circa un decennio di attività.
Dal ciclo dei Ritratti, della fine degli anni ’90, dove l’interesse specifico per la realtà porta l’artista a privilegiare l’aspetto epidermico della pelle che attraverso una indagine macroscopica diviene l’aspetto predominante facendoli divenire fisionomie sospese tra il decadimento organico e lo spirituale, al ciclo delle Sospensioni dove la forma osservata va oltre ad ogni ingrandimento giungendo alla sua scarnificazione, al suo DNA sfuggevole e mutante, il percorso trasparente ed in evoluzione continua poiché composto da singole unità che si aggregano casualmente, con lentezza, in silenzio.
Dall’inquietante installazione vivente della scrittrice Sabina Guidotti che, ispiratasi ad un trittico dell’artista, presenta un raffinato libro noir, agli ultimi lavori della serie dei Nudi dove l’occhio torna come strumento di indagine e la realtà diviene predominante e sensuale, si può asserire che ne “Il gioco delle quattro stanze” Matteo Soltanto svela quali siano le molteplici pulsioni del suo essere artista.
Matteo Soltanto nasce nel 1972 a Torino, città in cui muove i primi passi allevato da una nonna calabrese che lo spiazza travestendosi ora da Dea Artemide, ora da Giuseppe Verdi. Nella confusione, precoce per istinto di sopravvivenza, inizia a disegnare. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1993. Attivo anche in ambito teatrale come scenografo, firma scene per importanti teatri italiani. Ha insegnato Storia dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha vinto l’edizione 2001 del Premio Morlotti. Hanno scritto di lui Monica Baldessari, Roberto Cresti, Marco Mango, Giacomo Pellegrini, Marina Pizziolo, Nadia Raimondi, Alessandro Sibilia. Sue opere sono state pubblicate su Arteincontro (Libreria Bocca, Milano 2004), New York Arts (New York 2002), Collezioni EDGE (Ed. Logos, Modena 2002), Arte e Dossier (Ed. Giunti, Firenze 1999), Arte (Ed.G.Mondadori, Milano 1998), Hystrio (Ed. Ricordi, Milano 1995 e 2006). Vive e lavora, incurante dell’afa estiva così come delle nebbie invernali, nella campagna bolognese.
In giro per la città di Lugo, per il progetto sinergie, un’opera di Matteo Soltanto sarà gentilmente ospitata all’interno del Teatro Rossini mentre per il progetto opere per il passante sarà possibile ammirare una tela nell’atrio del Cinema San Rocco.
Si ricorda al pubblico interessato che gli inserimenti delle opere negli spazi della città, sia della precedente mostra che della mostra in corso, proseguiranno fino alla fine di dicembre, data di fine rassegna “Fuori di sé” di Casa Rossini, per l’anno 2006. Permangono dunque ancora visibili l’opera di Ana Hillar “Le carezze non arrivano all’anima” esposta all’ingresso della Biblioteca Trisi e l’opera di Oscar Dominguez “Piccole dimenticanze” installata nella parete sud della Rocca.
Dal ciclo dei Ritratti, della fine degli anni ’90, dove l’interesse specifico per la realtà porta l’artista a privilegiare l’aspetto epidermico della pelle che attraverso una indagine macroscopica diviene l’aspetto predominante facendoli divenire fisionomie sospese tra il decadimento organico e lo spirituale, al ciclo delle Sospensioni dove la forma osservata va oltre ad ogni ingrandimento giungendo alla sua scarnificazione, al suo DNA sfuggevole e mutante, il percorso trasparente ed in evoluzione continua poiché composto da singole unità che si aggregano casualmente, con lentezza, in silenzio.
Dall’inquietante installazione vivente della scrittrice Sabina Guidotti che, ispiratasi ad un trittico dell’artista, presenta un raffinato libro noir, agli ultimi lavori della serie dei Nudi dove l’occhio torna come strumento di indagine e la realtà diviene predominante e sensuale, si può asserire che ne “Il gioco delle quattro stanze” Matteo Soltanto svela quali siano le molteplici pulsioni del suo essere artista.
Matteo Soltanto nasce nel 1972 a Torino, città in cui muove i primi passi allevato da una nonna calabrese che lo spiazza travestendosi ora da Dea Artemide, ora da Giuseppe Verdi. Nella confusione, precoce per istinto di sopravvivenza, inizia a disegnare. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1993. Attivo anche in ambito teatrale come scenografo, firma scene per importanti teatri italiani. Ha insegnato Storia dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha vinto l’edizione 2001 del Premio Morlotti. Hanno scritto di lui Monica Baldessari, Roberto Cresti, Marco Mango, Giacomo Pellegrini, Marina Pizziolo, Nadia Raimondi, Alessandro Sibilia. Sue opere sono state pubblicate su Arteincontro (Libreria Bocca, Milano 2004), New York Arts (New York 2002), Collezioni EDGE (Ed. Logos, Modena 2002), Arte e Dossier (Ed. Giunti, Firenze 1999), Arte (Ed.G.Mondadori, Milano 1998), Hystrio (Ed. Ricordi, Milano 1995 e 2006). Vive e lavora, incurante dell’afa estiva così come delle nebbie invernali, nella campagna bolognese.
In giro per la città di Lugo, per il progetto sinergie, un’opera di Matteo Soltanto sarà gentilmente ospitata all’interno del Teatro Rossini mentre per il progetto opere per il passante sarà possibile ammirare una tela nell’atrio del Cinema San Rocco.
Si ricorda al pubblico interessato che gli inserimenti delle opere negli spazi della città, sia della precedente mostra che della mostra in corso, proseguiranno fino alla fine di dicembre, data di fine rassegna “Fuori di sé” di Casa Rossini, per l’anno 2006. Permangono dunque ancora visibili l’opera di Ana Hillar “Le carezze non arrivano all’anima” esposta all’ingresso della Biblioteca Trisi e l’opera di Oscar Dominguez “Piccole dimenticanze” installata nella parete sud della Rocca.
11
novembre 2006
Fuori di sé – Matteo Soltanto
Dall'undici al 25 novembre 2006
arte contemporanea
Location
CASA ROSSINI
Lugo, Via Giacomo Rocca, 14, (Ravenna)
Lugo, Via Giacomo Rocca, 14, (Ravenna)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 16-19; sabato e domenica 10-12 e 16-19
Vernissage
11 Novembre 2006, ore 18
Autore
Curatore