Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fuori Formato
Lo Studio Lipoli&Lopez rinnova con questa rassegna il suo interesse per i nuovi linguaggi e il lavoro dei giovani artisti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Questa non è una mostra in rosa. Bando, dunque, alle tenerezze. Agli aforismi sui diari, alle fatiche bimestrali delle cerette, alle mensilità più fisiologiche. Basta con le incisioni su carne viva! Con i makeup sfatti, le casalinghe disperate, gli interventi chirurgici e gli assorbenti interni sbandierati ai quattro venti! Sara Basta, Giorgia Accorsi, Beatrice Remillieux non ci stanno. E per questo sono fuori formato, scrive la giovane curatrice Santa Nastro nel testo che accompagna la mostra da lei chiamata appunto “Fuori Formato”
.
Il lavoro di Giorgia Accorsi, Il sogno di Kurtz, viene da lontano. Dalle Upanishad buddiste - i trattati sull’origine e il fato di ogni uomo - da cui Francis Ford Coppola razzia il plot della visione notturna del Colonnello Kurtz, antieroe di “Apocalypse Now¹”. “Ho osservato una lumaca strisciare lungo il filo di un rasoio…E’ il mio sogno, il mio incubo..”. Più nostalgico, invece, il lavoro di Beatrice Remillieux. I suoi plexiglas sono remake di pellicole visionate in lontani, estatici pomeriggi parigini, trascorsi in piccoli, ma incantevoli cinema di quartiere. L’introspezione sembra caratterizzare maggiormente, invece, il lavoro di Sara Basta. Da sempre concentrata su un’indagine di sapore autobiografico, nei meandri della propria intimità, Sara non cerca referenti al di fuori del proprio mondo quotidiano. Protagonista dei suoi disegni, come delle sue foto, è sempre lei.
Lo Studio Lipoli&Lopez rinnova con questa rassegna il suo interesse per i nuovi linguaggi e il lavoro dei giovani artisti, offrendo loro l’opportunità di confrontarsi con il mondo dell’arte e insieme di relazionarsi mettendo in atto scambi di idee ed energie, possibili basi di collaborazioni future.
.
Il lavoro di Giorgia Accorsi, Il sogno di Kurtz, viene da lontano. Dalle Upanishad buddiste - i trattati sull’origine e il fato di ogni uomo - da cui Francis Ford Coppola razzia il plot della visione notturna del Colonnello Kurtz, antieroe di “Apocalypse Now¹”. “Ho osservato una lumaca strisciare lungo il filo di un rasoio…E’ il mio sogno, il mio incubo..”. Più nostalgico, invece, il lavoro di Beatrice Remillieux. I suoi plexiglas sono remake di pellicole visionate in lontani, estatici pomeriggi parigini, trascorsi in piccoli, ma incantevoli cinema di quartiere. L’introspezione sembra caratterizzare maggiormente, invece, il lavoro di Sara Basta. Da sempre concentrata su un’indagine di sapore autobiografico, nei meandri della propria intimità, Sara non cerca referenti al di fuori del proprio mondo quotidiano. Protagonista dei suoi disegni, come delle sue foto, è sempre lei.
Lo Studio Lipoli&Lopez rinnova con questa rassegna il suo interesse per i nuovi linguaggi e il lavoro dei giovani artisti, offrendo loro l’opportunità di confrontarsi con il mondo dell’arte e insieme di relazionarsi mettendo in atto scambi di idee ed energie, possibili basi di collaborazioni future.
13
dicembre 2005
Fuori Formato
Dal 13 dicembre 2005 al 30 gennaio 2006
giovane arte
Location
STUDIO LIPOLI & LOPEZ
Roma, Via Della Penitenza, 5, (Roma)
Roma, Via Della Penitenza, 5, (Roma)
Vernissage
13 Dicembre 2005, ore 19
Autore
Curatore