Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fuori Formato
Prosegue giovedì 22 aprile Fuori Formato, rassegna di videoproiezioni a cadenza mensile e ad ingresso libero, fino al 6 maggio, con il documentario Dubai: Dynamic Sheikdom e il corto Chi non muore si ripete.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dubai: Dynamic Sheikdom, prodotto da Ethical Bros, è un reportage di 50', tra le varie partecipazioni, è stato presentato in anteprima a Enzimi Festival 2002 per lo speciale Catania. Insieme agli altri giovani filmaker catanesi che stanno riscuotendo sempre più successo in campo internazionale come Diego Rocisvalle e Giovanna Brogna, quello degli Ethical Bros è un duo composto da Federico Baronello e Maurizio Leonardi, attivo in Sicilia dal ’97 come gruppo di ricerca mediale.
Chi non muore si ripete, grottesco, è un corto girato in digitale di 22’40’’, di Igor Mendolia e Guido Norzi. Tra le varie partecipazioni, è stato presentato in anteprima al Festival di Bellaria nel 2002 e selezionato al Corto Imola Film Festival, nel 2003. E’ la storia di Tony, tipo un po’ volgare, un po’ criminale, che tenta di farsi giustizia da solo. Tony è forse un piccolo criminale, guida l'auto su una strada di campagna. Una ragazza chiede un passaggio, lui la carica e tenta un approccio. Appena lasciata la ragazza sul vialetto di casa, Tony trova una maglia dimenticata in macchina. Certo della conquista, gliela riporta per scoprire dalla madre di lei che la ragazza è morta un anno prima. Un fantasma o una leggenda urbana?
L'idea di partenza, un personaggio che rimane suo malgrado coinvolto nel meccanismo di una leggenda urbana, ha portato quasi subito a questo sviluppo: come reagirebbe una persona normale? Sicuramente in un modo poco divertente. Come reagirebbe invece un mezzo delinquente, un po' limitato di cervello, di quelli che prima di pensare mena le mani, o spara? Sicuramente in un modo molto più interessante. Il fatto che fosse siciliano, è stata una conseguenza: abbiamo pensato allo stereotipo del criminale bulletto, e ci sono subito venuti in mente i mafiosi nei film americani, che immancabilmente hanno l'accento siciliano. Scartata l'idea dell'italoamericano, è rimasta soltanto la parlata siciliana, per altro piuttosto reinventata, anche perché in un film breve - oltretutto comico/grottesco - la caratterizzazione del personaggio deve essere marcata e immediata, e questo accento ci sembrava adatto allo scopo.
Con "Chi non muore si ripete" i due autori sono alle prese con il loro primo cortometraggio di finzione. Igor fa questo mestiere dal 1992, avendo lavorato come montatore e operatore tanto per la Rai, che per strutture più piccole, mentre Guido è in realtà un architetto col "bernoccolo" del cinema (con tanto di corso di sceneggiatura alla Scuola Holden alle spalle). nel 2000 e nel 2002 cominciano ad occuparsi del film istituzionale per la biennale internazionale d'arte Big Torino, e ad inserirsi nel mercato dei servizi d'arte per Raisat (tra cui la mostra "Tre secoli d'arte italiana - Da Tiziano a Tiepolo a Caravaggio" inaugurata a Torino, unica tappa italiana dopo l'Australia).
Distillata dal vasto proliferare di immagini e di documenti, spesso nascosti nel sottobosco della produzione indipendente, Fuori Formato nasce dalla volontà di offrire visibilità ad alcune e significative esperienze artistiche indipendenti legate all’audiovisivo e alla tecnologia digitale, italiane e straniere. Partita giovedì 19 febbraio, l’appuntamento di giovedì 22 aprile è il penultimo prima di quello finale del 6 maggio, sempre alle 22.
Chi non muore si ripete, grottesco, è un corto girato in digitale di 22’40’’, di Igor Mendolia e Guido Norzi. Tra le varie partecipazioni, è stato presentato in anteprima al Festival di Bellaria nel 2002 e selezionato al Corto Imola Film Festival, nel 2003. E’ la storia di Tony, tipo un po’ volgare, un po’ criminale, che tenta di farsi giustizia da solo. Tony è forse un piccolo criminale, guida l'auto su una strada di campagna. Una ragazza chiede un passaggio, lui la carica e tenta un approccio. Appena lasciata la ragazza sul vialetto di casa, Tony trova una maglia dimenticata in macchina. Certo della conquista, gliela riporta per scoprire dalla madre di lei che la ragazza è morta un anno prima. Un fantasma o una leggenda urbana?
L'idea di partenza, un personaggio che rimane suo malgrado coinvolto nel meccanismo di una leggenda urbana, ha portato quasi subito a questo sviluppo: come reagirebbe una persona normale? Sicuramente in un modo poco divertente. Come reagirebbe invece un mezzo delinquente, un po' limitato di cervello, di quelli che prima di pensare mena le mani, o spara? Sicuramente in un modo molto più interessante. Il fatto che fosse siciliano, è stata una conseguenza: abbiamo pensato allo stereotipo del criminale bulletto, e ci sono subito venuti in mente i mafiosi nei film americani, che immancabilmente hanno l'accento siciliano. Scartata l'idea dell'italoamericano, è rimasta soltanto la parlata siciliana, per altro piuttosto reinventata, anche perché in un film breve - oltretutto comico/grottesco - la caratterizzazione del personaggio deve essere marcata e immediata, e questo accento ci sembrava adatto allo scopo.
Con "Chi non muore si ripete" i due autori sono alle prese con il loro primo cortometraggio di finzione. Igor fa questo mestiere dal 1992, avendo lavorato come montatore e operatore tanto per la Rai, che per strutture più piccole, mentre Guido è in realtà un architetto col "bernoccolo" del cinema (con tanto di corso di sceneggiatura alla Scuola Holden alle spalle). nel 2000 e nel 2002 cominciano ad occuparsi del film istituzionale per la biennale internazionale d'arte Big Torino, e ad inserirsi nel mercato dei servizi d'arte per Raisat (tra cui la mostra "Tre secoli d'arte italiana - Da Tiziano a Tiepolo a Caravaggio" inaugurata a Torino, unica tappa italiana dopo l'Australia).
Distillata dal vasto proliferare di immagini e di documenti, spesso nascosti nel sottobosco della produzione indipendente, Fuori Formato nasce dalla volontà di offrire visibilità ad alcune e significative esperienze artistiche indipendenti legate all’audiovisivo e alla tecnologia digitale, italiane e straniere. Partita giovedì 19 febbraio, l’appuntamento di giovedì 22 aprile è il penultimo prima di quello finale del 6 maggio, sempre alle 22.
22
aprile 2004
Fuori Formato
22 aprile 2004
serata - evento
Location
ZO’ CAFFE’
Bologna, Via Lodovico Berti, 15/B, (Bologna)
Bologna, Via Lodovico Berti, 15/B, (Bologna)
Vernissage
22 Aprile 2004, ore 22