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Fuoriclasse #6: Nina Silla – To catch the gesture of speaking is to see the world glow
Si chiama Fuoriclasse il nuovo progetto con cui Daniele Galliano si sveste temporaneamente dei suoi panni di artista e diventa curatore d’eccezione per una serie di mostre e iniziative che si terranno nello Spazio Espositivo Azimut nella Conserveria Pastis del Quadrilatero Romano.
Comunicato stampa
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Si chiama Fuoriclasse il nuovo progetto con cui Daniele Galliano si sveste temporaneamente dei suoi panni di artista e diventa curatore d’eccezione per una serie di mostre e iniziative che si terranno nello Spazio Espositivo Azimut nella Conserveria Pastis del Quadrilatero Romano.
Fuoriclasse, perché si tratta di autentici talenti, ma fuori dai circuiti ufficiali.
"E il lento stemperarsi dell’immagine sul foglio di carta
annuncia inusitati approdi della memoria, rivela volti,
espressioni, atmosfere rarefatte, inconsuete.
Atmosfere che esprimono il rapporto tra Nina Silla e la propria segreta interiorità, l’essenza di una parola altamente evocativa e la profondità di incommensurabili silenzi. E il segno fissa sulle superfici di un taccuino uno sguardo, un sorriso appena accennato e una serie di emblematici autoritratti.
E la performance «To catch the gesture of speaking is to see the world glow -» appartiene a uno spazio in cui si misura l’incontro fra l’artista e un solo spettatore, in una sorta di dialogo circoscritto, esclusivo, che fluisce attraverso infinitesimali percezioni dello spirito, secondo emozioni purissime, immateriali, insinuanti come una parola non detta, mai trascritta sulle pagine di un personalissimo diario per immagini e interni, oggetti, luci, segnali.
Una performance che è ricerca, trasmissione del pensiero, momento percorso da impercettibili fremiti, sensazioni, inquietudini.
E dalla scrittura del «Bestiario» di Julio Cortàsar allo spazio espositivo della Conserveria Pastis, si declina il senso di una visione che attraversa il tempo, le stagioni dell’esistenza, il concetto stesso di rivelazione per comunicare e comunicarci le ragioni dell’essere e del divenire.
E l’intervento-performance di Nina Silla appare un luogo alternativo alla realtà, al sogno, all’ambiente, nel segno di una creatività che si ricollega ai versi della raccolta «Conseguito silenzio» di Paul Celan: «Più profonde ferite che a me/ inflisse a te il tacere,/ più grandi stelle/ ti irretiscono nella loro insidia di sguardi,/ più bianca cenere/ giace sulla parola cui hai creduto»."
Angelo Mistrangelo
Fuoriclasse, perché si tratta di autentici talenti, ma fuori dai circuiti ufficiali.
"E il lento stemperarsi dell’immagine sul foglio di carta
annuncia inusitati approdi della memoria, rivela volti,
espressioni, atmosfere rarefatte, inconsuete.
Atmosfere che esprimono il rapporto tra Nina Silla e la propria segreta interiorità, l’essenza di una parola altamente evocativa e la profondità di incommensurabili silenzi. E il segno fissa sulle superfici di un taccuino uno sguardo, un sorriso appena accennato e una serie di emblematici autoritratti.
E la performance «To catch the gesture of speaking is to see the world glow -» appartiene a uno spazio in cui si misura l’incontro fra l’artista e un solo spettatore, in una sorta di dialogo circoscritto, esclusivo, che fluisce attraverso infinitesimali percezioni dello spirito, secondo emozioni purissime, immateriali, insinuanti come una parola non detta, mai trascritta sulle pagine di un personalissimo diario per immagini e interni, oggetti, luci, segnali.
Una performance che è ricerca, trasmissione del pensiero, momento percorso da impercettibili fremiti, sensazioni, inquietudini.
E dalla scrittura del «Bestiario» di Julio Cortàsar allo spazio espositivo della Conserveria Pastis, si declina il senso di una visione che attraversa il tempo, le stagioni dell’esistenza, il concetto stesso di rivelazione per comunicare e comunicarci le ragioni dell’essere e del divenire.
E l’intervento-performance di Nina Silla appare un luogo alternativo alla realtà, al sogno, all’ambiente, nel segno di una creatività che si ricollega ai versi della raccolta «Conseguito silenzio» di Paul Celan: «Più profonde ferite che a me/ inflisse a te il tacere,/ più grandi stelle/ ti irretiscono nella loro insidia di sguardi,/ più bianca cenere/ giace sulla parola cui hai creduto»."
Angelo Mistrangelo
12
luglio 2017
Fuoriclasse #6: Nina Silla – To catch the gesture of speaking is to see the world glow
Dal 12 al 18 luglio 2017
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CONSERVERIA PASTIS
Torino, Piazza Emanuele Filiberto, 11, (Torino)
Torino, Piazza Emanuele Filiberto, 11, (Torino)
Orario di apertura
dalle 18.00 alle 02.00
Vernissage
12 Luglio 2017, ore 19.00
Autore
Curatore