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Fuoriformato
presentazione della collana editoriale
Comunicato stampa
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Mercoledì 29 novembre 2006 alle ore 18.30, la Fondazione Adriano Olivetti di Roma ospiterà, presso la "Sala Roberto Olivetti", la presentazione della prima uscita completa di "Fuoriformato", la nuova Collana editoriale ideata e curata dal critico letterario Andrea Cortellessa per la casa editrice Le Lettere di Firenze (http://www.lelettere.it/site/home.asp).
Difficilmente riconducibili ad un format specifico sono i primi quattro titoli della Collana: Circo dell’ipocondria, secondo lavoro in prosa del poeta, cineasta e narratore Franco Arminio, cui si allega il dvd “La terra dei paesi” e Nel Gasometro della giovane poetessa e performer romana Sara Ventroni, in cui s’intrecciano e convivono saggistica, narrativa insieme a disegni, rappresentazioni e collages. Santa Mira del poeta e saggista Gabriele Frasca, pubblicato nel 2001 da Cronopio e ora rivisto e accompagnato dalla partitura rock-poetica Il fronte interno dei ResiDante, è un ‘romanzo’, ma “del tutto agli antipodi - per oltranza allegorica e stilistica, per mole di pensiero – dalla romanzeria, dalla fiction d’oggidì”. Il quarto titolo è Visas, del poeta genovese morto suicida nel 1977, Vittorio Reta: un libro di poesie scritto e pubblicato da Feltrinelli nel ’76, a cui Fuoriformato ha dedicato particolare attenzione integrando il testo con un’appendice di poesie sparse e inedite, una nuova introduzione e importanti interventi critici.
Nei primi mesi del 2007 Fuoriformato ha già in programma la riedizione di due titoli pubblicati nel ’78 da piccole sigle di culto (l’Erba Voglio di Elvio Fachinelli e la Lerici di Walter Pedullà): Alice disambientata di Gianni Celati e Il poeta postumo di Franco Cordelli. “Entrambi sono cronache live di ‘intensità pubbliche’ - spiega Andrea Cortellessa - che attraversarono quella stranissima terra che era l’Italia nel ’77: l’occupazione all’Università di Bologna e le prime letture poetiche underground, a Roma. Questi testi mostrano due cose. Da un lato la capacità della scrittura ‘saggistica’ di andare, in certe condizioni, davvero fuoriformato: occupandosi di tutto, invadente impicciona e irriverente come solo lei sa essere. Dall’altro che quel tempo non fu solo piombo, come oggi piace ripetere, ma anche rose. Immaginazione, cioè. Generosità illimitata, liberazione dei corpi, fosforescente ebollizione degli spiriti”.
Fuoriformato nasce dalla volontà di superare il “sistema editoriale rigido” nelle cui strettoie ogni autore è forzato a irreggimentarsi e conformarsi. "Non sono la poesia, la saggistica e la narrativa in quanto tali ad essere logore, tutt'altro; stereotipati e stantii sono invece e decisamente, ai miei occhi - scrive Andrea Cortellessa -, i format che di norma le trasmettono ai lettori: la 'raccolta di poesie', il 'saggio' e, soprattutto, il 'romanzo' ". Fuoriformato non pretende di capovolgere la situazione in cui si sviluppano i nostri generi letterari, specie quello narrativo, ma "crede però che uno spazio permanga per la scrittura: non formattata, non sagomata secondo stampi precostituiti". Per questa ragione la collana si apre a testi irriducibili a convenzioni di genere, impaginazione e stile, ma propone strutture mobili, sempre fondate sulla nostra lingua ma che tendono verso i suoi margini: le altre lingue e gli altri media.
Difficilmente riconducibili ad un format specifico sono i primi quattro titoli della Collana: Circo dell’ipocondria, secondo lavoro in prosa del poeta, cineasta e narratore Franco Arminio, cui si allega il dvd “La terra dei paesi” e Nel Gasometro della giovane poetessa e performer romana Sara Ventroni, in cui s’intrecciano e convivono saggistica, narrativa insieme a disegni, rappresentazioni e collages. Santa Mira del poeta e saggista Gabriele Frasca, pubblicato nel 2001 da Cronopio e ora rivisto e accompagnato dalla partitura rock-poetica Il fronte interno dei ResiDante, è un ‘romanzo’, ma “del tutto agli antipodi - per oltranza allegorica e stilistica, per mole di pensiero – dalla romanzeria, dalla fiction d’oggidì”. Il quarto titolo è Visas, del poeta genovese morto suicida nel 1977, Vittorio Reta: un libro di poesie scritto e pubblicato da Feltrinelli nel ’76, a cui Fuoriformato ha dedicato particolare attenzione integrando il testo con un’appendice di poesie sparse e inedite, una nuova introduzione e importanti interventi critici.
Nei primi mesi del 2007 Fuoriformato ha già in programma la riedizione di due titoli pubblicati nel ’78 da piccole sigle di culto (l’Erba Voglio di Elvio Fachinelli e la Lerici di Walter Pedullà): Alice disambientata di Gianni Celati e Il poeta postumo di Franco Cordelli. “Entrambi sono cronache live di ‘intensità pubbliche’ - spiega Andrea Cortellessa - che attraversarono quella stranissima terra che era l’Italia nel ’77: l’occupazione all’Università di Bologna e le prime letture poetiche underground, a Roma. Questi testi mostrano due cose. Da un lato la capacità della scrittura ‘saggistica’ di andare, in certe condizioni, davvero fuoriformato: occupandosi di tutto, invadente impicciona e irriverente come solo lei sa essere. Dall’altro che quel tempo non fu solo piombo, come oggi piace ripetere, ma anche rose. Immaginazione, cioè. Generosità illimitata, liberazione dei corpi, fosforescente ebollizione degli spiriti”.
Fuoriformato nasce dalla volontà di superare il “sistema editoriale rigido” nelle cui strettoie ogni autore è forzato a irreggimentarsi e conformarsi. "Non sono la poesia, la saggistica e la narrativa in quanto tali ad essere logore, tutt'altro; stereotipati e stantii sono invece e decisamente, ai miei occhi - scrive Andrea Cortellessa -, i format che di norma le trasmettono ai lettori: la 'raccolta di poesie', il 'saggio' e, soprattutto, il 'romanzo' ". Fuoriformato non pretende di capovolgere la situazione in cui si sviluppano i nostri generi letterari, specie quello narrativo, ma "crede però che uno spazio permanga per la scrittura: non formattata, non sagomata secondo stampi precostituiti". Per questa ragione la collana si apre a testi irriducibili a convenzioni di genere, impaginazione e stile, ma propone strutture mobili, sempre fondate sulla nostra lingua ma che tendono verso i suoi margini: le altre lingue e gli altri media.
29
novembre 2006
Fuoriformato
29 novembre 2006
presentazione
Location
FONDAZIONE ADRIANO OLIVETTI
Roma, Via Giuseppe Zanardelli, 34, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Zanardelli, 34, (Roma)
Vernissage
29 Novembre 2006, ore 18.30
Editore
LE LETTERE
Curatore