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Furiesi e il Chiarugi
Nella sede del Teatro di Nascosto a Volterra l’omaggio ad Ennio Furiesi, il maestro del segno ispirato dal dolore di un ex luogo di cura che rimandava l’eco di vissuti e presenze
Comunicato stampa
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Nella sede del Teatro di Nascosto a Volterra l’omaggio ad Ennio Furiesi, il maestro del segno ispirato dal dolore di un ex luogo di cura che rimandava l’eco di vissuti e presenze
In presentazione anche il filmato "Ennio Furiesi e il Chiarugi" di Julian Brunone, prodotto da Bettina Hartmann
L’atelier ventennale si apriva nelle stanze da “terzo millennio” del Chiarugi: uno degli ex reparti dell’ospedale psichiatrico di Volterra dove è riuscito a far convivere e incontrare la grande comunicazione visiva dell’arte contemporanea e l’umanesimo doloroso che trasudava dall’incancellabile storia tramandata dall’ambiente.
Il maestro volterrano Ennio Furiesi, il timido geniale “Pizzi”, torna sulla sua personale scena espositiva con l’ultima ricerca, forse rinnovativa e purificatrice, pur nel messaggio ammonitore, ma sempre alle prese con l’imponderabile, in un fenomeno irrisolto fra materia e non-materia: la “Sorella acqua”.
Nella sede del Teatro di Nascosto presso l’ex palestra Docciola, a Volterra (PI), sabato 21 aprile, ore 17, s’inaugura la personale che ripercorre un itinerario esistenziale in indissolubile sodalizio con la ricerca pittorica e installativa, scandita dalle prima eccellenze in artigianato, poi le eleganti e drammatiche opere modulari blindate, ispirate alle alte finestre esterne ed interne dell’atelier, fino alla caduta libera nella pioggia di schegge umane e disumane, che ri-disegnava lo spazio-tempo, ed i virtuosi segni in concorso spettacolare con la luce.
La mostra prevede così l’approfondimento di un percorso connotato formalmente dalla riduzione compositiva all’essenza, che s’interroga sul mistero stesso della presenza-assenza, ora ricostruito nel filmato in presentazione "Ennio Furiesi e il Chiarugi" di Julian Brunone, prodotto da Bettina Hartmann, con interviste di approfondimento dei capitoli interconnessi di una vocazione insieme esistenziale e creativa.
Fino ad un nuovo tema ricorrente, dove il segno “rincorre” la sorella acqua francescana: umile, ma fondamentale e fondante, sgorgante, turbinosa e che sospende, in un passaggio immediato, la rincorsa del tempo. Prigioniera di uno spazio “inquieto”, che stempera, turba e rende improvvisamente precipitante ed evanescente, ma anche re-interpretabile. Soggetto intenzionale sospeso fra ammonizione e nuova consolazione, fra atto finale e rinascita, è anche ammonimento estremo e drammatico, per l’azione ambientale ed etica dell’Uomo contemporaneo.
Nato a Volterra (PI) nel 1937, dove ancora risiede e svolge la sua attività artistica, per oltre venti anni nelle stanze dello studio d’arte ricavato dagli spazi del ‘Chiarugi’, e ora presso lo studio di via Lungo le Mura 3, nel centro storico della città, Ennio Furiesi, dopo il conseguimento del Diploma presso l’Istituto d’Arte di Volterra ed un periodo di dedizione all’artigianato di alto pregio e di antichissima tradizione ed all’insegnamento, riprende un rapporto personalissimo e continuativo con la pittura, fino agli interventi a carattere installativo, nello scenario più attuale dell'arte contemporanea
La mostra-evento è realizzata in collaborazione con “Caffè dei Fornelli”, osteria, vineria, caffè letterario, e con “Generazioni in Arte”. Resterà aperta ai visitatori dal 21 aprile al 6 maggio 2012, negli orari 10-13 / 17-19.
Elena Capone
21
aprile 2012
Furiesi e il Chiarugi
Dal 21 aprile al 06 maggio 2012
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Volterra
Volterra, (PISA)
Volterra, (PISA)
Orario di apertura
10-13 / 17-19
Vernissage
21 Aprile 2012, h 17 Teatro di Nascosto presso l’ex palestra Docciola
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