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Furio Cavallini
La poesia dirompente dell’inquietudine, fra l’espressionismo storico e le urgenze del contemporaneo.
Comunicato stampa
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S’inaugura sabato 28 marzo, alle ore 17, nella Saletta Comunale del borgo di Bolgheri, in Largo Nonna Lucia (Castagneto Carducci – LI), la personale del pittore toscano Furio Cavallini, nella esposizione dei lavori più significativi e delle ultime tele, dell’artista amico di Luciano Bianciardi e uno dei capostipiti dell’espressionismo nella pittura italiana moderna, nella continuità dell’opera decennale e continuativa, dal Novecento al contemporaneo.
Per il vernissage di apertura presenti Sergio Balducci e Mauro Pantani, curatori dell’evento per Athena Spazio Arte, l’associazione promotrice di Suvereto, insieme agli storici e critici Andrea Baldocchi e Pablo Gorini.
Con la presentazione di Andrea Baldocchi, la mostra, patrocinata dal Comune di Castagneto Carducci, si struttura in contemporanea su due sedi, quella inaugurale di Bolgheri e quella in Via G. Marconi 28 a Castagneto, la galleria distaccata dell’associazione Athena, nella presentazione delle opere materiche del maestro toscano, connotate dai timbri espressionisti accentuati e sospinti quasi all’estremo.
Fra i circa trenta pezzi presentati, anche il ritratto del romanziere “maledetto” francese Céline, traccia sfumata di un’inquietudine universale, sublimata e moderna, nelle opere recenti caratterizzate da una progressiva astrazione, nelle apparizioni sporadiche, ultima traccia di un’evanescenza esistenziale, fissata sul piano pittorico, attraversato da un moto improvviso di eternità.
Interni scarni, porte, nature morte, paesaggi toscani, nudi dolorosi e sensuali insieme, giacche “indossate” da presenze fantasmatiche ed in bilico sul vuoto, direttamente dal passato più remoto ed evocativo, sono i soggetti del quotidiano scelti come pretesto, quasi casuale, per le indagini espressive che scavano nella profondità dell’anima al ritmo dei toni ora tenui, ora accesi del colore, in prospettive vertiginose che precipitano sui piani infiniti dello spazio-tempo.
Dalla rivoluzione di Cézanne, ai grandi maestri espressionisti a cavallo fra i due secoli (Munch, Schiele, Kokoschka), fino alle aperture metafisiche, in ambientazioni faustiane, la pittura di Furio Cavallini risente ed è artefice attiva delle suggestioni del Novecento, dalle prime avanguardie artistiche, ai tormenti dell’Io e al senso di spersonalizzazione dell’era moderna, testimoniato anche dalle ricerche espressive più contemporanee.
Dalle contraddizioni della città di origine Piombino, alle tappe di Firenze e Milano, fino al ritorno in Toscana, nel borgo collinare di Riparbella prima e poi di nuovo sulla costa livornese, nella residenza attuale a Cecina, Furio Cavallini esordisce come artista dal profilo originale, a cominciare dai primi anni Cinquanta, con la prima mostra personale, nel 1952 nelle sale del Palazzo di Parte Guelfa a Firenze. Nella Milano degli anni ‘70, a contatto con la cultura del Nord Europa, nel ‘79 la Ripartizione Cultura del Comune gli organizza una mostra al Museo di Via S. Andrea dal titolo “Immagini del quotidiano” ed un’antologica di disegni (1953-1983), allestita presso la Fondazione Corrente, viene curata, nel 1984, da Mario De Micheli.
Opere di Furio Cavallini sono presenti in collezioni private in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti, e nelle raccolte pubbliche nazionali della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, della Sede I.N.T.E.R.S.I.N.D. di Milano, della Galleria d'Arte Moderna di Busto Arsizio (VA) oltre che presso le Amministrazioni Comunali di Campi Bisenzio, Piombino, Grosseto e Riparbella, e nella sede amministrativa provinciale di Trento.
Per il vernissage di apertura presenti Sergio Balducci e Mauro Pantani, curatori dell’evento per Athena Spazio Arte, l’associazione promotrice di Suvereto, insieme agli storici e critici Andrea Baldocchi e Pablo Gorini.
Con la presentazione di Andrea Baldocchi, la mostra, patrocinata dal Comune di Castagneto Carducci, si struttura in contemporanea su due sedi, quella inaugurale di Bolgheri e quella in Via G. Marconi 28 a Castagneto, la galleria distaccata dell’associazione Athena, nella presentazione delle opere materiche del maestro toscano, connotate dai timbri espressionisti accentuati e sospinti quasi all’estremo.
Fra i circa trenta pezzi presentati, anche il ritratto del romanziere “maledetto” francese Céline, traccia sfumata di un’inquietudine universale, sublimata e moderna, nelle opere recenti caratterizzate da una progressiva astrazione, nelle apparizioni sporadiche, ultima traccia di un’evanescenza esistenziale, fissata sul piano pittorico, attraversato da un moto improvviso di eternità.
Interni scarni, porte, nature morte, paesaggi toscani, nudi dolorosi e sensuali insieme, giacche “indossate” da presenze fantasmatiche ed in bilico sul vuoto, direttamente dal passato più remoto ed evocativo, sono i soggetti del quotidiano scelti come pretesto, quasi casuale, per le indagini espressive che scavano nella profondità dell’anima al ritmo dei toni ora tenui, ora accesi del colore, in prospettive vertiginose che precipitano sui piani infiniti dello spazio-tempo.
Dalla rivoluzione di Cézanne, ai grandi maestri espressionisti a cavallo fra i due secoli (Munch, Schiele, Kokoschka), fino alle aperture metafisiche, in ambientazioni faustiane, la pittura di Furio Cavallini risente ed è artefice attiva delle suggestioni del Novecento, dalle prime avanguardie artistiche, ai tormenti dell’Io e al senso di spersonalizzazione dell’era moderna, testimoniato anche dalle ricerche espressive più contemporanee.
Dalle contraddizioni della città di origine Piombino, alle tappe di Firenze e Milano, fino al ritorno in Toscana, nel borgo collinare di Riparbella prima e poi di nuovo sulla costa livornese, nella residenza attuale a Cecina, Furio Cavallini esordisce come artista dal profilo originale, a cominciare dai primi anni Cinquanta, con la prima mostra personale, nel 1952 nelle sale del Palazzo di Parte Guelfa a Firenze. Nella Milano degli anni ‘70, a contatto con la cultura del Nord Europa, nel ‘79 la Ripartizione Cultura del Comune gli organizza una mostra al Museo di Via S. Andrea dal titolo “Immagini del quotidiano” ed un’antologica di disegni (1953-1983), allestita presso la Fondazione Corrente, viene curata, nel 1984, da Mario De Micheli.
Opere di Furio Cavallini sono presenti in collezioni private in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti, e nelle raccolte pubbliche nazionali della Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, della Sede I.N.T.E.R.S.I.N.D. di Milano, della Galleria d'Arte Moderna di Busto Arsizio (VA) oltre che presso le Amministrazioni Comunali di Campi Bisenzio, Piombino, Grosseto e Riparbella, e nella sede amministrativa provinciale di Trento.
28
marzo 2009
Furio Cavallini
Dal 28 marzo al 19 aprile 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA
Castagneto Carducci, Via Guglielmo Marconi, 28, (Livorno)
Castagneto Carducci, Via Guglielmo Marconi, 28, (Livorno)
Orario di apertura
tutti i giorni negli orari 10-12.30 e 16.30-19.30
Vernissage
28 Marzo 2009, ore 17
Sito web
www.athenaspazioarte.com
Autore
Curatore