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Furore
Esposte, per la prima volta in Italia, diverse opere che rappresenteranno alcuni tra i più significativi artisti del pop surrealism internazionale
Comunicato stampa
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Saranno esposte, per la prima volta in Italia, diverse opere che rappresenteranno alcuni tra I più significativi artisti del pop surrealism internazionale.
Gli appassionati di questa corrente potranno godersi svariati immaginari che spingono il ritratto sui limiti catartici del parossismo figurativo.
Ci sarà Ron English, autore che già negli anni Novanta ci stupiva con il suo pantheon pop di celebrities dallo stile plasticoso. In mostra sarà esposta una bella sorpresa: il ritratto del piccolo Andy Warhol.
Sas Christian usa la pittura per raccontare donne dagli sguardi grintosi e sensuali, una sorta di bambole viniliche iperrealiste che dilatano il registro delle emozioni e passioni.
Colin Christian è invece autore di giganteschi androidi scultorei, corpi iperfetish dalla sensualità ancestrale e dal furore femminile.
Kris Lewis presenta alcuni ritratti di giovani ragazze che mostrano i simboli della loro modernità in uno schema quasi ottocentesco.
Zoe Lacchei, ex illustratrice per Marilyn Manson, presenterà nove geishe eseguite secondo la tecnica del calligrafismo giapponese. Per l’artista italiana si tratta di una narrazione sequenziale e ossessiva sui volti, una processione irriverente in cui ogni spirito femminile viene guidato da un animale che ne simboleggia il carattere furente.
Le immagini di Francesco Lo Castro ci riportano agli aspetti onirici e spettrali del pop surrealism. Sua è l’inquieta “Girl and the sea”, immagine sospesa tra mari rabbiosi e aloni di fuoco, il tutto in un close-up sulle dinamiche sociali di un evanescente american dream.
In mostra anche le geometrie di Dalek che evoca automi spaziali, raffigurati mentre si muovono secondo la scansione di un tempo elettronico.
Le tele di Rocky Grimes sono un urlo metallico che giunge dai fondali del più radicale underground americano.
Fino agli ironici soggetti di Lebo, poetici interpreti di un nuovo fermento creativo.
Uno slide parossistico e muscolare che si nutre della stessa passione e dello stesso furore con cui si alimentano gli immaginari degli artisti prescelti.
Si ispira al tema della mostra il musicista Giorgio Baldi. Per l’occasione ha composto un omaggio ai lavori del pop surrealism, un’esclusiva colonna sonora che farà parte del catalogo edito dalla Dorothy Circus Gallery.
Gli appassionati di questa corrente potranno godersi svariati immaginari che spingono il ritratto sui limiti catartici del parossismo figurativo.
Ci sarà Ron English, autore che già negli anni Novanta ci stupiva con il suo pantheon pop di celebrities dallo stile plasticoso. In mostra sarà esposta una bella sorpresa: il ritratto del piccolo Andy Warhol.
Sas Christian usa la pittura per raccontare donne dagli sguardi grintosi e sensuali, una sorta di bambole viniliche iperrealiste che dilatano il registro delle emozioni e passioni.
Colin Christian è invece autore di giganteschi androidi scultorei, corpi iperfetish dalla sensualità ancestrale e dal furore femminile.
Kris Lewis presenta alcuni ritratti di giovani ragazze che mostrano i simboli della loro modernità in uno schema quasi ottocentesco.
Zoe Lacchei, ex illustratrice per Marilyn Manson, presenterà nove geishe eseguite secondo la tecnica del calligrafismo giapponese. Per l’artista italiana si tratta di una narrazione sequenziale e ossessiva sui volti, una processione irriverente in cui ogni spirito femminile viene guidato da un animale che ne simboleggia il carattere furente.
Le immagini di Francesco Lo Castro ci riportano agli aspetti onirici e spettrali del pop surrealism. Sua è l’inquieta “Girl and the sea”, immagine sospesa tra mari rabbiosi e aloni di fuoco, il tutto in un close-up sulle dinamiche sociali di un evanescente american dream.
In mostra anche le geometrie di Dalek che evoca automi spaziali, raffigurati mentre si muovono secondo la scansione di un tempo elettronico.
Le tele di Rocky Grimes sono un urlo metallico che giunge dai fondali del più radicale underground americano.
Fino agli ironici soggetti di Lebo, poetici interpreti di un nuovo fermento creativo.
Uno slide parossistico e muscolare che si nutre della stessa passione e dello stesso furore con cui si alimentano gli immaginari degli artisti prescelti.
Si ispira al tema della mostra il musicista Giorgio Baldi. Per l’occasione ha composto un omaggio ai lavori del pop surrealism, un’esclusiva colonna sonora che farà parte del catalogo edito dalla Dorothy Circus Gallery.
16
marzo 2008
Furore
Dal 16 marzo all'undici aprile 2008
arte contemporanea
Location
DOROTHY CIRCUS GALLERY
Roma, Via Dei Pettinari, 76, (Roma)
Roma, Via Dei Pettinari, 76, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato 11:30-19:30
Vernissage
16 Marzo 2008, ore 19:00
Autore
Curatore