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Futurismo. Avanguardiavanguardie
L’esposizione delle Scuderie del Quirinale riunirà un notevole numero di opere del primo periodo storico del Futurismo, a scandire un percorso attorno a un nucleo centrale costituito dalla ricostruzione filologica della celebre mostra futurista tenutasi a Parigi presso la Galleria Bernheim-Jeune nel febbraio del 1912. Mostra celeberrima che suscitò, all’epoca, grande clamore, soprattutto per il contrasto evidente con tutto quanto in quel periodo si andava creando in campo artistico. In brevissimo tempo, infatti, l’idea di ‘velocità’ e di ‘dinamismo’ si diffuse internazionalmente, contribuendo a riformulare il linguaggio dell’arte secondo una visione decisamente moderna
Comunicato stampa
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Il 20 febbraio, a cento anni dalla pubblicazione dell’appassionato e travolgente ‘Manifesto del Futurismo’ di Filippo Tommaso Marinetti si inaugura a Roma, alle Scuderie del Quirinale, la mostra “Futurismo.
Curata in collaborazione con il Centre Georges Pompidou di Parigi e la Tate Modern di Londra, la mostra riafferma il ruolo primario del Futurismo nel complesso disegno del lessico artistico delle prime avanguardie e sarà allestita, prima a Parigi (ottobre 2008 - gennaio 2009), poi a Roma e, per finire, a Londra (giugno – settembre 2009).
A sottolineare la collaborazione tra le tre prestigiose istituzioni, ogni sede declinerà il comune progetto iniziale secondo il segno della propria ottica, evidenziando la partecipazione a quella idea fondante e comune di rinnovamento e tensione verso il futuro che il Futurismo ha significato.
Roma, in particolare, pur mantenendo la traccia del progetto francese iniziale, teso a ricostruire la celeberrima mostra futurista del 1912 alla galleria Bernheim-Jeune di Parigi, sposterà l’accento sulla straordinaria trama di corrispondenze e opposizioni, analogie e contrasti, affinità e dissonanze che, all’inizio del secolo scorso, marcarono quello che ancora oggi appare tra i più interessanti ed estesi dibattiti della modernità. In un percorso emozionante ed eccezionale per la rarità dei prestiti accordati dai principali musei e collezioni internazionali saranno esposti i più importanti capolavori futuristi insieme alle opere chiave dei grandi maestri del Novecento come Boccioni, Carrà, Severini, Balla, Picasso, Duchamp, Braque, Leger , i Delaunay, Larionov, Gontcharova, Kupka, Russolo Villon, Del Marle, Nevinson, Epstein, Gleizes, Popova, Soffici, Malevitch, Exter, Gontcharova, Klioune, Lewis, Bomberg, Picabia, Metzinger, Macdonald-Wright…
Alle Scuderie del Quirinale, per la prima volta, il percorso espositivo mette in parallelo gli apporti stilistici e filosofici di Futurismo e Cubismo verso la genesi del Cubo-futurismo russo, del Vorticismo inglese, del Sincromismo americano, sottolineando il basilare contributo dell’avanguardia italiana con la geniale intuizione marinettiana di una nuova sintesi tra spazio e tempo. Il movimento futurista, celebrato nella sua essenza, rimane, infatti, la spinta primitiva capace di attrarre e sedurre intere generazioni contemporanee per l’impulso vitale che filtra dalle seduttive visioni multicolori, frammentate nell’esplosione di un’inestinguibile energia propagatrice.
L’originalità e la forza di innovazione di quelle avanguardie rimangono ancora oggi, a cent’anni di distanza intatte e vitali e alle Scuderie del Quirinale il pubblico potrà provare l’emozione di un incontro irripetibile con opere famosissime, all’epoca considerate di totale rottura e oggi diventate i grandi ‘classici’ del Novecento internazionale.
Opere imperdibili come ‘La risata’ di Umberto Boccioni o ‘I funerali dell’anarchico Galli’ dal Museum of Modern Art di New York, ‘ Le grand nu’ di Georges Braque o ‘La femme assise dans un fauteuil’ di Pablo Picasso dal Centre Pompidou, ‘La stazione di Milano’ di Carlo Carrà o la ‘Le voci della mia stanza’ di Gino Severini dalla Staatsgalerie di Stuttgart o dalla Pinacoteca di Monaco i ‘Volumi orizzontali’ di Umberto Boccioni accanto a opere insolite e rare da più di 30 musei e collezioni internazionali per conoscere, apprezzare, rivivere e ripensare un grande momento di svolta della nostra storia dell’arte.
Curata in collaborazione con il Centre Georges Pompidou di Parigi e la Tate Modern di Londra, la mostra riafferma il ruolo primario del Futurismo nel complesso disegno del lessico artistico delle prime avanguardie e sarà allestita, prima a Parigi (ottobre 2008 - gennaio 2009), poi a Roma e, per finire, a Londra (giugno – settembre 2009).
A sottolineare la collaborazione tra le tre prestigiose istituzioni, ogni sede declinerà il comune progetto iniziale secondo il segno della propria ottica, evidenziando la partecipazione a quella idea fondante e comune di rinnovamento e tensione verso il futuro che il Futurismo ha significato.
Roma, in particolare, pur mantenendo la traccia del progetto francese iniziale, teso a ricostruire la celeberrima mostra futurista del 1912 alla galleria Bernheim-Jeune di Parigi, sposterà l’accento sulla straordinaria trama di corrispondenze e opposizioni, analogie e contrasti, affinità e dissonanze che, all’inizio del secolo scorso, marcarono quello che ancora oggi appare tra i più interessanti ed estesi dibattiti della modernità. In un percorso emozionante ed eccezionale per la rarità dei prestiti accordati dai principali musei e collezioni internazionali saranno esposti i più importanti capolavori futuristi insieme alle opere chiave dei grandi maestri del Novecento come Boccioni, Carrà, Severini, Balla, Picasso, Duchamp, Braque, Leger , i Delaunay, Larionov, Gontcharova, Kupka, Russolo Villon, Del Marle, Nevinson, Epstein, Gleizes, Popova, Soffici, Malevitch, Exter, Gontcharova, Klioune, Lewis, Bomberg, Picabia, Metzinger, Macdonald-Wright…
Alle Scuderie del Quirinale, per la prima volta, il percorso espositivo mette in parallelo gli apporti stilistici e filosofici di Futurismo e Cubismo verso la genesi del Cubo-futurismo russo, del Vorticismo inglese, del Sincromismo americano, sottolineando il basilare contributo dell’avanguardia italiana con la geniale intuizione marinettiana di una nuova sintesi tra spazio e tempo. Il movimento futurista, celebrato nella sua essenza, rimane, infatti, la spinta primitiva capace di attrarre e sedurre intere generazioni contemporanee per l’impulso vitale che filtra dalle seduttive visioni multicolori, frammentate nell’esplosione di un’inestinguibile energia propagatrice.
L’originalità e la forza di innovazione di quelle avanguardie rimangono ancora oggi, a cent’anni di distanza intatte e vitali e alle Scuderie del Quirinale il pubblico potrà provare l’emozione di un incontro irripetibile con opere famosissime, all’epoca considerate di totale rottura e oggi diventate i grandi ‘classici’ del Novecento internazionale.
Opere imperdibili come ‘La risata’ di Umberto Boccioni o ‘I funerali dell’anarchico Galli’ dal Museum of Modern Art di New York, ‘ Le grand nu’ di Georges Braque o ‘La femme assise dans un fauteuil’ di Pablo Picasso dal Centre Pompidou, ‘La stazione di Milano’ di Carlo Carrà o la ‘Le voci della mia stanza’ di Gino Severini dalla Staatsgalerie di Stuttgart o dalla Pinacoteca di Monaco i ‘Volumi orizzontali’ di Umberto Boccioni accanto a opere insolite e rare da più di 30 musei e collezioni internazionali per conoscere, apprezzare, rivivere e ripensare un grande momento di svolta della nostra storia dell’arte.
20
febbraio 2009
Futurismo. Avanguardiavanguardie
Dal 20 febbraio al 24 maggio 2009
arte contemporanea
Location
SCUDERIE DEL QUIRINALE
Roma, Via XXIV Maggio, 16, (Roma)
Roma, Via XXIV Maggio, 16, (Roma)
Biglietti
Intero € 10,00
Ridotto € 7,50
Scolaresche € 4,00 per studente (esclusi i festivi)
Per i gruppi e le scolaresche la prenotazione è obbligatoria
Orario di apertura
da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00
venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
L'ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
Vernissage
20 Febbraio 2009, ore 17.00 - 24.00.
Editore
5 CONTINENTS
Ufficio stampa
ZETEMA
Ufficio stampa
PALAEXPO
Autore
Curatore