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Futurismo Celeste. Trenta per Flycat
Una mostra-evento per celebrare il trentesimo anno di attività di FLYCAT, e vedere dal vivo l’esposizione nel suo costruirsi. La cultura writing con tutta la sua carica d’immediatezza espressiva è in un luogo pubblico e in un unico progetto pubblico, formato da performance, allestimento e vernissage
Comunicato stampa
Segnala l'evento
GMP Art presenta, all'interno del progetto Artepassante, inserita nella manifestazione Brerart, e in occasione dell'iniziativa Urban Art – Un immaginario suburbano, un appuntamento artistico nuovo e inaspettato per Milano.
Futurismo Celeste
Trenta per FLYCAT
Una mostra-evento per celebrare il trentesimo anno di attività di FLYCAT, e per vedere dal vivo l’esposizione nel suo costruirsi. Uno show che per la prima volta vede lavorare insieme l’artista e i curatori in diverse fasi, per portare la cultura writing con tutta la sua carica d’immediatezza espressiva in un luogo pubblico e in un unico progetto pubblico, formato da performance, allestimento e vernissage.
Si parte da un triplice inizio: da un artista che ha contribuito al formarsi della prima generazione di writers e della odierna cultura hip hop, da un luogo che è stato teatro dei suoi primi interventi di scrittura dipinta, e da una tela bianca, il “c’era una volta” di chi crea.
Ogni giorno scendono verso la metropolitana migliaia di persone, quel giorno sono in tre negli spazi di Artepassante. Attaccano una tela grande come tutta la parete a disposizione. Poi ne rimane uno. E’ armato di markers di ogni colore. Si presenta. Poi inizia a disegnare, scrivere e dipingere su quella tela fino alla chiusura della Metro, come in un palcoscenico sotterraneo.
Una settimana dopo sono di nuovo in tre, il disegnatore mascherato si accinge a tagliare la tela in diversi riquadri, mentre gli altri due preparano una mappa del dipinto su un cartoncino: ogni riquadro ha un suo numero identificativo. Chi vuole può entrare e fare la propria ordinazione: vorrei un B5, ti consiglio un C8, una battaglia navale al mercato del pesce. Ci sono anche poster della neonata opera, con firma autentica dell’autore. La mostra è a tutti gli effetti già iniziata da una settimana, anche se non c’è ancora stato un allestimento. Non si chiude e si continua, sempre sotto i riflettori, o i monitor della sorveglianza. Arrivano altre persone, appendono al muro ormai orfano della tela dipinti e lavori grafici, e posizionano sculture. Materiali riciclati, moderni come skateboard o senza tempo come il marmo di Carrara. Alcune opere sono più anziane dell’età media del pubblico. Parte la musica e inizia una festa.
Il supereroe ci presenta anche un workshop attivabile entro le due settimane successive, per illustrare ai bambini le differenti tecniche e possibilità della nostra epoca di fare arte urbana, in spazi autorizzati e sicuri.
E’ lui, l’uomo mascherato, FLYCAT, gli altri due sono i curatori Giovanni Manzoni Piazzalunga e Michela Ongaretti, le opere sono tappe della storia dell’Aerosol Culture.
Michela Ongaretti
Futurismo Celeste
Trenta per FLYCAT
Una mostra-evento per celebrare il trentesimo anno di attività di FLYCAT, e per vedere dal vivo l’esposizione nel suo costruirsi. Uno show che per la prima volta vede lavorare insieme l’artista e i curatori in diverse fasi, per portare la cultura writing con tutta la sua carica d’immediatezza espressiva in un luogo pubblico e in un unico progetto pubblico, formato da performance, allestimento e vernissage.
Si parte da un triplice inizio: da un artista che ha contribuito al formarsi della prima generazione di writers e della odierna cultura hip hop, da un luogo che è stato teatro dei suoi primi interventi di scrittura dipinta, e da una tela bianca, il “c’era una volta” di chi crea.
Ogni giorno scendono verso la metropolitana migliaia di persone, quel giorno sono in tre negli spazi di Artepassante. Attaccano una tela grande come tutta la parete a disposizione. Poi ne rimane uno. E’ armato di markers di ogni colore. Si presenta. Poi inizia a disegnare, scrivere e dipingere su quella tela fino alla chiusura della Metro, come in un palcoscenico sotterraneo.
Una settimana dopo sono di nuovo in tre, il disegnatore mascherato si accinge a tagliare la tela in diversi riquadri, mentre gli altri due preparano una mappa del dipinto su un cartoncino: ogni riquadro ha un suo numero identificativo. Chi vuole può entrare e fare la propria ordinazione: vorrei un B5, ti consiglio un C8, una battaglia navale al mercato del pesce. Ci sono anche poster della neonata opera, con firma autentica dell’autore. La mostra è a tutti gli effetti già iniziata da una settimana, anche se non c’è ancora stato un allestimento. Non si chiude e si continua, sempre sotto i riflettori, o i monitor della sorveglianza. Arrivano altre persone, appendono al muro ormai orfano della tela dipinti e lavori grafici, e posizionano sculture. Materiali riciclati, moderni come skateboard o senza tempo come il marmo di Carrara. Alcune opere sono più anziane dell’età media del pubblico. Parte la musica e inizia una festa.
Il supereroe ci presenta anche un workshop attivabile entro le due settimane successive, per illustrare ai bambini le differenti tecniche e possibilità della nostra epoca di fare arte urbana, in spazi autorizzati e sicuri.
E’ lui, l’uomo mascherato, FLYCAT, gli altri due sono i curatori Giovanni Manzoni Piazzalunga e Michela Ongaretti, le opere sono tappe della storia dell’Aerosol Culture.
Michela Ongaretti
29
ottobre 2014
Futurismo Celeste. Trenta per Flycat
Dal 29 ottobre al 18 novembre 2014
arte moderna e contemporanea
Location
ARTEPASSANTE
Milano, Viale Molise, 69, (Milano)
Milano, Viale Molise, 69, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato dalle ore 10 alle ore 18
Vernissage
29 Ottobre 2014, 19,00
Autore
Curatore