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Futurismo: dinamismo e colore
la mostra documenta la nascita e l’evoluzione del Futurismo, dalla sua fondazione fino agli anni Quaranta, con l’obiettivo di comunicare in maniera comprensibile non solo quello che il movimento futurista ha prodotto “fisicamente” (cioè le opere d’arte), ma anche il suo “pensiero“.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le sale del Museo d’arte moderna “Vittoria Colonna” di Pescara (Piazza I° maggio) dal 22 luglio al 7 novembre prossimi ospiteranno la mostra dal titolo “Futurismo: dinamismo e colore”.
Promossa dal Comune di Pescara in collaborazione con Rizziero Arte e curata da Maurizio Scudiero, considerato uno dei massimi esperti italiano sul tema, la mostra documenta la nascita e l’evoluzione del Futurismo, dalla sua fondazione fino agli anni Quaranta, con l’obiettivo di comunicare in maniera comprensibile non solo quello che il movimento futurista ha prodotto “fisicamente” (cioè le opere d’arte), ma anche il suo “pensiero“.
Nonostante sia considerata la più importante avanguardia italiana nel ‘900, capace di influenzare molte delle avanguardie europee, il Futurismo infatti non è mai stato colto in tutta la sua valenza per via di una lettura più politica che estetica da parte della critica italiana.
Questo non permise di apprezzarne il forte slancio innovativo che proprio dal 1915 aveva investito il Futurismo, cioè quell’andare oltre pittura e scultura e il “portare l’arte nella vita di tutti i giorni”, come aveva teorizzato Filippo Tommaso Marinetti, il poeta che del Futurismo fu il fondatore nel 1909.
Dal 1915 in poi, i futuristi si occuparono anche di pubblicità – “la strada sarà la nostra galleria” – di arredo, di architettura, di teatro, di moda, di cucina, di nuova tipografia, dimostrando un’apertura operativa che in seguito divenne patrimonio di tutte le avanguardie e, per la prima volta nella storia dell’arte, introdussero la modalità del “manifesto” nel quale essi annunciavano (prima) quello che avrebbero realizzato di lì a poco, togliendo così l’arte dall’ambito dell’ispirazione consegnandola alla prassi della gestualità.
Saranno esposte alcune delle opere più significative di Boccioni, Balla, Carrà, Depero, Severini, Russolo, Sironi, Nannini, R.M. Baldessari, Prampolini, Dottori, Soffici, Conti, Venna, Evola, Thayaht, Fillia, Benedetta, Pannaggi, Oriani, Diulgheroff, Mino Rosso, Marasco, Rizzo, Korompay, Corona, D’Anna, Angelucci, Ambrosi, Di Bosso, Tato, Crali, Gambini e altri, raccolte nel catalogo e accompagnate da testi di approfondimento.
Alla mostra saranno associati eventi e attività collaterali come conferenze, spettacoli, dibattiti e serate gastronomiche con preparazioni ispirate al movimento futurista.
Promossa dal Comune di Pescara in collaborazione con Rizziero Arte e curata da Maurizio Scudiero, considerato uno dei massimi esperti italiano sul tema, la mostra documenta la nascita e l’evoluzione del Futurismo, dalla sua fondazione fino agli anni Quaranta, con l’obiettivo di comunicare in maniera comprensibile non solo quello che il movimento futurista ha prodotto “fisicamente” (cioè le opere d’arte), ma anche il suo “pensiero“.
Nonostante sia considerata la più importante avanguardia italiana nel ‘900, capace di influenzare molte delle avanguardie europee, il Futurismo infatti non è mai stato colto in tutta la sua valenza per via di una lettura più politica che estetica da parte della critica italiana.
Questo non permise di apprezzarne il forte slancio innovativo che proprio dal 1915 aveva investito il Futurismo, cioè quell’andare oltre pittura e scultura e il “portare l’arte nella vita di tutti i giorni”, come aveva teorizzato Filippo Tommaso Marinetti, il poeta che del Futurismo fu il fondatore nel 1909.
Dal 1915 in poi, i futuristi si occuparono anche di pubblicità – “la strada sarà la nostra galleria” – di arredo, di architettura, di teatro, di moda, di cucina, di nuova tipografia, dimostrando un’apertura operativa che in seguito divenne patrimonio di tutte le avanguardie e, per la prima volta nella storia dell’arte, introdussero la modalità del “manifesto” nel quale essi annunciavano (prima) quello che avrebbero realizzato di lì a poco, togliendo così l’arte dall’ambito dell’ispirazione consegnandola alla prassi della gestualità.
Saranno esposte alcune delle opere più significative di Boccioni, Balla, Carrà, Depero, Severini, Russolo, Sironi, Nannini, R.M. Baldessari, Prampolini, Dottori, Soffici, Conti, Venna, Evola, Thayaht, Fillia, Benedetta, Pannaggi, Oriani, Diulgheroff, Mino Rosso, Marasco, Rizzo, Korompay, Corona, D’Anna, Angelucci, Ambrosi, Di Bosso, Tato, Crali, Gambini e altri, raccolte nel catalogo e accompagnate da testi di approfondimento.
Alla mostra saranno associati eventi e attività collaterali come conferenze, spettacoli, dibattiti e serate gastronomiche con preparazioni ispirate al movimento futurista.
21
luglio 2010
Futurismo: dinamismo e colore
Dal 21 luglio al 07 novembre 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE MODERNA VITTORIA COLONNA
Pescara, Piazza I Maggio, 10, (Pescara)
Pescara, Piazza I Maggio, 10, (Pescara)
Biglietti
Intero (da 18 a 65 anni) 6 euro
Ridotto (sotto i 18 e sopra i 65 anni) 4 euro
Orario di apertura
dal 22 luglio al 15 settembre 2010 ore 10.00/13.00; 17.00/24.00
dal 16 settembre al 7 novembre 2010 ore 9.00/13.30; 15.00/20.00
Vernissage
21 Luglio 2010, ore 18
Autore
Curatore