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Fuutou: Trame in Viaggio
La mostra è la terza di una serie che Alberto Boralevi ha voluto intitolare: ”Dal Tappeto Antico all’Arte Contemporanea” e che vuole indicare come il tappeto, una volta sottratto alla sua funzio-ne meramente utilitaria di complemento d’arredo, possa meglio comunicare ogni sua valenza cul-turale ed artistica.
Comunicato stampa
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Fuutou: Trame in Viaggio.
Buste tessute e sacche tribali tra Italia, Giappone e Medio Oriente
Lo Showroom di Alberto Boralevi, nell’antico Palazzo Frescobaldi, nel cuore di Oltrarno, in via S.Spirito 11 a Firenze, ospita dal 14 gennaio al 13 febbraio una piccola mostra dedicata all’incontro tra l’arte tessile contemporanea e il mondo del tappeto d’antiquariato.
La mostra è la terza di una serie che Alberto Boralevi ha voluto intitolare: ”Dal Tappeto Antico all’Arte Contemporanea” e che vuole indicare come il tappeto, una volta sottratto alla sua funzio-ne meramente utilitaria di complemento d’arredo, possa meglio comunicare ogni sua valenza cul-turale ed artistica. Così dopo i piccoli kilim Shushtar abbinati ai dipinti di lana di Gloria Campriani (Un Filo per Segno, 28 febbraio-20 marzo 2009) e i frammenti di antichi esemplari caucasici con-trapposti alle pecore armate di Fariba Ferdosi (Nodi, 1-21 ottobre 2009), è ora la volta di Trame in Viaggio, borse da trasporto e sacche da tenda tribali dalla Persia e dall’Asia Centrale che cercano il dialogo con le buste tessute di Sissi Castellano, Mami Kawai, Tazuko Saitoh e Concita Vadalà. Quattro artiste tessili, due italiane e due giapponesi che danno vita ad un singolare ‘colloquio’ tra manufatti: le tradizionali buste giapponesi (fuutou), ripensate e riproposte con tecniche tessili tra le più varie e originali, contrapposte alle tradizionali borse ‘etniche’ dei pastori nomadi dell’Asia.
Buste che si fanno contenitore e contenuto; accolgono l’innovazione del segno, progettato con singolari sensibilità; sono prodotto del rispetto dei filati, dell’occhio attento al colore che muta o alla trama che cede e un rammendo ripara; testimoniano la conoscenza di materiali antichi, contestualizzati ad usi diversi. Sono pronte ad accogliere cose o idee; si sono fatte veicolo in tempi lontani e si dispongono – docili - a tentare nuovi percorsi. Così spiega Giovanna Giusti Galardi nel catalogo che accompagna la mostra, “Sono buste dei cinque sensi. Da toccare e accarezzare; da osservare per scoprirne i significati; da ascoltare in silenzio; da gustare almeno metaforicamente; per percepirne gli odori, gli aromi, i profumi, anche di precedenti contenuti dispersi nell’aria del tempo passato.” … “Come il tappeto accoglie orme, preghiere, sogni di pensieri volanti, si fa materia scritta attraverso i fili e il colore, pagina di cultura migrante; come le borse da viaggio coloratissime, prodotto dei medesimi processi tessili, sono viatico al peregrinare nomade, così la busta, vitalizzata nel pensiero delle quattro artiste, diviene ‘offerta’, mezzo composito di tra-smissione. Preziosa, perché nella sua esteriorità già alloggia la creatività del pensiero che l’ha prodotta e la sua storia.”
La vita, si dice, è l’arte dell’incontro… e l’arte è un incontro continuo di idee diverse che si tra-smettono tra culture che possono sembrare anche lontanissime tra loro ma che se vogliono rie-scono sempre a trovare dei punti che le accomunano. Fino dall’antichità l’arte tessile ha sempre viaggiato, in uno scambio ininterrotto tra culture sulle rotte commerciali che da Oriente portavano ad Occidente e viceversa. Trame in Viaggio vuole essere anche questo, un omaggio all’incontro tra culture lontane che si rinnova continuamente attraverso l’antichissima arte del tessere.
Buste tessute e sacche tribali tra Italia, Giappone e Medio Oriente
Lo Showroom di Alberto Boralevi, nell’antico Palazzo Frescobaldi, nel cuore di Oltrarno, in via S.Spirito 11 a Firenze, ospita dal 14 gennaio al 13 febbraio una piccola mostra dedicata all’incontro tra l’arte tessile contemporanea e il mondo del tappeto d’antiquariato.
La mostra è la terza di una serie che Alberto Boralevi ha voluto intitolare: ”Dal Tappeto Antico all’Arte Contemporanea” e che vuole indicare come il tappeto, una volta sottratto alla sua funzio-ne meramente utilitaria di complemento d’arredo, possa meglio comunicare ogni sua valenza cul-turale ed artistica. Così dopo i piccoli kilim Shushtar abbinati ai dipinti di lana di Gloria Campriani (Un Filo per Segno, 28 febbraio-20 marzo 2009) e i frammenti di antichi esemplari caucasici con-trapposti alle pecore armate di Fariba Ferdosi (Nodi, 1-21 ottobre 2009), è ora la volta di Trame in Viaggio, borse da trasporto e sacche da tenda tribali dalla Persia e dall’Asia Centrale che cercano il dialogo con le buste tessute di Sissi Castellano, Mami Kawai, Tazuko Saitoh e Concita Vadalà. Quattro artiste tessili, due italiane e due giapponesi che danno vita ad un singolare ‘colloquio’ tra manufatti: le tradizionali buste giapponesi (fuutou), ripensate e riproposte con tecniche tessili tra le più varie e originali, contrapposte alle tradizionali borse ‘etniche’ dei pastori nomadi dell’Asia.
Buste che si fanno contenitore e contenuto; accolgono l’innovazione del segno, progettato con singolari sensibilità; sono prodotto del rispetto dei filati, dell’occhio attento al colore che muta o alla trama che cede e un rammendo ripara; testimoniano la conoscenza di materiali antichi, contestualizzati ad usi diversi. Sono pronte ad accogliere cose o idee; si sono fatte veicolo in tempi lontani e si dispongono – docili - a tentare nuovi percorsi. Così spiega Giovanna Giusti Galardi nel catalogo che accompagna la mostra, “Sono buste dei cinque sensi. Da toccare e accarezzare; da osservare per scoprirne i significati; da ascoltare in silenzio; da gustare almeno metaforicamente; per percepirne gli odori, gli aromi, i profumi, anche di precedenti contenuti dispersi nell’aria del tempo passato.” … “Come il tappeto accoglie orme, preghiere, sogni di pensieri volanti, si fa materia scritta attraverso i fili e il colore, pagina di cultura migrante; come le borse da viaggio coloratissime, prodotto dei medesimi processi tessili, sono viatico al peregrinare nomade, così la busta, vitalizzata nel pensiero delle quattro artiste, diviene ‘offerta’, mezzo composito di tra-smissione. Preziosa, perché nella sua esteriorità già alloggia la creatività del pensiero che l’ha prodotta e la sua storia.”
La vita, si dice, è l’arte dell’incontro… e l’arte è un incontro continuo di idee diverse che si tra-smettono tra culture che possono sembrare anche lontanissime tra loro ma che se vogliono rie-scono sempre a trovare dei punti che le accomunano. Fino dall’antichità l’arte tessile ha sempre viaggiato, in uno scambio ininterrotto tra culture sulle rotte commerciali che da Oriente portavano ad Occidente e viceversa. Trame in Viaggio vuole essere anche questo, un omaggio all’incontro tra culture lontane che si rinnova continuamente attraverso l’antichissima arte del tessere.
14
gennaio 2010
Fuutou: Trame in Viaggio
Dal 14 gennaio al 13 febbraio 2010
design
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arte contemporanea
arti decorative e industriali
Location
ALBERTO BORALEVI – PALAZZO FRESCOBALDI
Firenze, Via Di Santo Spirito, 11, (Firenze)
Firenze, Via Di Santo Spirito, 11, (Firenze)
Orario di apertura
10.30/12.30 – 16.00/19.00 (o su appuntamento)
Vernissage
14 Gennaio 2010, ore 17-20
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