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GABLs. Giovani Artisti Bellunesi in mostra
La Provincia promuove l’esposizione di un gruppo di giovani artisti bellunesi affermati a livello internazionale. Dopo la mostra su Tiziano il Cubo di Botta torna protagonista.
Comunicato stampa
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GABLs: lo sguardo dell’arte sul futuro
La Provincia promuove l’esposizione di un gruppo di giovani artisti bellunesi affermati a livello internazionale. Dopo la mostra su Tiziano il Cubo di Botta torna protagonista dal 13 dicembre al 25 gennaio
Belluno, 25 ottobre 2008 _ Giovani, innovativi, intraprendenti, coccolati dai galleristi europei e statunitensi. Hanno tra i 25 e i 30 anni, vivono tra Torino, Milano, Barcellona, Parigi, Londra, Berlino, New York, nei fulcri della scena contemporanea internazionale. Luoghi e spazi, ancor prima che città, che contribuiscono a reinventare e a ridefinire in una prospettiva sempre rivolta al futuro, ma piena di riferimenti a un passato e a una storia che non cercano certo di dimenticare.
Sono un gruppo di giovani artisti, tutti di origine bellunese, ma ormai da tempo inseriti a pieno titolo in quel contesto globale, in quella rete capace di accogliere, includere senza pregiudizi e di valorizzare i talenti.
Ora, grazie all’iniziativa di Gianluca D’Incà Levis, si riuniscono nella loro terra d’origine, Belluno, per una mostra che guarda al futuro. Un’iniziativa tutt’altro che banale, a cominciare dalla scelta degli spazi. Centro dell’esposizione sarà infatti palazzo Crepadona, con il Cubo progettato dal genio di Mario Botta, protagonista lo scorso anno della mostra “Tiziano. L’ultimo atto” capace di attrarre oltre 105 mila visitatori dai cinque continenti e di proiettare Belluno sulla scena internazionale.
Anche il nome scelto, GABLs – acronimo di Giovani Artisti Bellunesi, punta a collegare il globale con il locale. Le esperienze internazionali di questi artisti e la loro provenienza. La proposta è piaciuta immediatamente alla Provincia di Belluno che l’ha finanziata. Contributi importanti arriveranno anche dalla Regione del Veneto e da un gruppo di sponsor privati, mentre il Comune capoluogo ha garantito gli spazi di palazzo Crepadona.
La sinergia virtuosa delle istituzioni e di alcune aziende, offrirà alla città e all’intera provincia dal 13 dicembre 2008 all’11 gennaio 2009 lo sguardo inconsueto di questo gruppo di giovani artisti.
Ognuno all’interno del proprio specifico contesto, ha saputo garantirsi l’attenzione, e il supporto, dapprima di Enti e Fondazioni di primo piano (Bevilacqua la Masa, Cini, Ratti, ecc.), quindi di note Gallerie private (tra cui Pianissimo di Milano, Perugi di Padova, Biagiotti di Firenze) che, dopo averli collocati all’interno del circuito artistico e commerciale, li promuovono decisamente, favorendone la crescita.
Attualmente, i più noti tra loro sono Alessandro Dal Pont, Davide Zucco, Ericailcane. Estremamente eterogenei per formazione ed esperienze, essi operano in ambienti artistici differenti. La consapevole maturità raggiunta dai linguaggi di questi artisti, che accanto alla sperimentazione formale e semiologica sanno porre un’attenzione scrupolosa ai principi e alle implicazioni storico-sociali dell’arte, è l’elemento che ha consentito loro di crescere tanto rapidamente, mondando la propria opera da ogni residuo di giovanilismo e dilettantismo.
Tutto ciò ha condotto ad un successo di critica, e di mercato, già rilevante, come dimostrano il livello dei soggetti che ne supportano attivamente le produzioni, i riconoscimenti tributati loro da stampa e media di settore, nonché le quotazioni raggiunte dalle loro opere.
Un altro gruppo di artisti, tra cui Gabriele Grones, Tiziano Martini, Isabella Bona, Giacomo Roccon, Alessandra Guolla, Emanuele Kabu, ha cominciato più recentemente a imporsi all’attenzione degli specialisti, attraverso esposizioni personali e collettive di ottimo livello.
GABLs: una mostra per Belluno
Mentre questi giovani espongono in luoghi di primo piano in Europa e oltreoceano, venendo applauditi a Milano, Manhattan, Soho, Chelsea, Kreutzberg, rimangono praticamente sconosciuti nel proprio territorio d’origine.
In parte ciò è naturale. L’opinione pubblica associa automaticamente alcune città all’idea dell’arte. E, fino a ieri, Belluno non era tra queste. Ora, grazie alla mostra Tiziano. L’ultimo atto, conclusasi a gennaio 2008, si è potuto verificare come l’arte, correlata ai luoghi, ne potenzi la capacità attrattiva, divenendo una risorsa strategica di marketing territoriale.
Belluno e arte sono oggi, per la prima volta, due termini associati, nella coscienza di un’utenza vasta. L’intervento dell’architetto Mario Botta su palazzo Crepadona, oltre a migliorare gli standard della sede espositiva, ha consentito alla città intera di raggiungere una visibilità maggiore. Lasciar svanire l’”effetto Tiziano”, senza sfruttarlo come traino per altre iniziative artistiche di rilievo, equivarrebbe a sprecare il credito maturato.
Le mostre spot, isolate, non creano infatti consuetudine nell’utenza, che dimentica in fretta, e se ne va altrove.
Consapevoli di ciò, le amministrazioni pubbliche sono oggi impegnate nell’organizzazione di un altro importante evento espositivo, la mostra del Brustolon, che aprirà a marzo 2009. Se dunque questo genere di macroevento si costruisce attorno a risorse storicizzate, altre risorse vi sono, ancora potenziali, che vanno accresciute, per farne le risorse storicizzate di domani.
I giovani artisti bellunesi costituiscono uno di questi serbatoi.
Nel quadro di una strategia di incentivazione e investimento sul futuro, in cui la cultura sappia utilizzare e promuovere tutte le risorse del proprio territorio una mostra di giovani a palazzo Crepadona può costituire un momento significativo.
La Provincia promuove l’esposizione di un gruppo di giovani artisti bellunesi affermati a livello internazionale. Dopo la mostra su Tiziano il Cubo di Botta torna protagonista dal 13 dicembre al 25 gennaio
Belluno, 25 ottobre 2008 _ Giovani, innovativi, intraprendenti, coccolati dai galleristi europei e statunitensi. Hanno tra i 25 e i 30 anni, vivono tra Torino, Milano, Barcellona, Parigi, Londra, Berlino, New York, nei fulcri della scena contemporanea internazionale. Luoghi e spazi, ancor prima che città, che contribuiscono a reinventare e a ridefinire in una prospettiva sempre rivolta al futuro, ma piena di riferimenti a un passato e a una storia che non cercano certo di dimenticare.
Sono un gruppo di giovani artisti, tutti di origine bellunese, ma ormai da tempo inseriti a pieno titolo in quel contesto globale, in quella rete capace di accogliere, includere senza pregiudizi e di valorizzare i talenti.
Ora, grazie all’iniziativa di Gianluca D’Incà Levis, si riuniscono nella loro terra d’origine, Belluno, per una mostra che guarda al futuro. Un’iniziativa tutt’altro che banale, a cominciare dalla scelta degli spazi. Centro dell’esposizione sarà infatti palazzo Crepadona, con il Cubo progettato dal genio di Mario Botta, protagonista lo scorso anno della mostra “Tiziano. L’ultimo atto” capace di attrarre oltre 105 mila visitatori dai cinque continenti e di proiettare Belluno sulla scena internazionale.
Anche il nome scelto, GABLs – acronimo di Giovani Artisti Bellunesi, punta a collegare il globale con il locale. Le esperienze internazionali di questi artisti e la loro provenienza. La proposta è piaciuta immediatamente alla Provincia di Belluno che l’ha finanziata. Contributi importanti arriveranno anche dalla Regione del Veneto e da un gruppo di sponsor privati, mentre il Comune capoluogo ha garantito gli spazi di palazzo Crepadona.
La sinergia virtuosa delle istituzioni e di alcune aziende, offrirà alla città e all’intera provincia dal 13 dicembre 2008 all’11 gennaio 2009 lo sguardo inconsueto di questo gruppo di giovani artisti.
Ognuno all’interno del proprio specifico contesto, ha saputo garantirsi l’attenzione, e il supporto, dapprima di Enti e Fondazioni di primo piano (Bevilacqua la Masa, Cini, Ratti, ecc.), quindi di note Gallerie private (tra cui Pianissimo di Milano, Perugi di Padova, Biagiotti di Firenze) che, dopo averli collocati all’interno del circuito artistico e commerciale, li promuovono decisamente, favorendone la crescita.
Attualmente, i più noti tra loro sono Alessandro Dal Pont, Davide Zucco, Ericailcane. Estremamente eterogenei per formazione ed esperienze, essi operano in ambienti artistici differenti. La consapevole maturità raggiunta dai linguaggi di questi artisti, che accanto alla sperimentazione formale e semiologica sanno porre un’attenzione scrupolosa ai principi e alle implicazioni storico-sociali dell’arte, è l’elemento che ha consentito loro di crescere tanto rapidamente, mondando la propria opera da ogni residuo di giovanilismo e dilettantismo.
Tutto ciò ha condotto ad un successo di critica, e di mercato, già rilevante, come dimostrano il livello dei soggetti che ne supportano attivamente le produzioni, i riconoscimenti tributati loro da stampa e media di settore, nonché le quotazioni raggiunte dalle loro opere.
Un altro gruppo di artisti, tra cui Gabriele Grones, Tiziano Martini, Isabella Bona, Giacomo Roccon, Alessandra Guolla, Emanuele Kabu, ha cominciato più recentemente a imporsi all’attenzione degli specialisti, attraverso esposizioni personali e collettive di ottimo livello.
GABLs: una mostra per Belluno
Mentre questi giovani espongono in luoghi di primo piano in Europa e oltreoceano, venendo applauditi a Milano, Manhattan, Soho, Chelsea, Kreutzberg, rimangono praticamente sconosciuti nel proprio territorio d’origine.
In parte ciò è naturale. L’opinione pubblica associa automaticamente alcune città all’idea dell’arte. E, fino a ieri, Belluno non era tra queste. Ora, grazie alla mostra Tiziano. L’ultimo atto, conclusasi a gennaio 2008, si è potuto verificare come l’arte, correlata ai luoghi, ne potenzi la capacità attrattiva, divenendo una risorsa strategica di marketing territoriale.
Belluno e arte sono oggi, per la prima volta, due termini associati, nella coscienza di un’utenza vasta. L’intervento dell’architetto Mario Botta su palazzo Crepadona, oltre a migliorare gli standard della sede espositiva, ha consentito alla città intera di raggiungere una visibilità maggiore. Lasciar svanire l’”effetto Tiziano”, senza sfruttarlo come traino per altre iniziative artistiche di rilievo, equivarrebbe a sprecare il credito maturato.
Le mostre spot, isolate, non creano infatti consuetudine nell’utenza, che dimentica in fretta, e se ne va altrove.
Consapevoli di ciò, le amministrazioni pubbliche sono oggi impegnate nell’organizzazione di un altro importante evento espositivo, la mostra del Brustolon, che aprirà a marzo 2009. Se dunque questo genere di macroevento si costruisce attorno a risorse storicizzate, altre risorse vi sono, ancora potenziali, che vanno accresciute, per farne le risorse storicizzate di domani.
I giovani artisti bellunesi costituiscono uno di questi serbatoi.
Nel quadro di una strategia di incentivazione e investimento sul futuro, in cui la cultura sappia utilizzare e promuovere tutte le risorse del proprio territorio una mostra di giovani a palazzo Crepadona può costituire un momento significativo.
13
dicembre 2008
GABLs. Giovani Artisti Bellunesi in mostra
Dal 13 dicembre 2008 al 25 gennaio 2009
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
PALAZZO CREPADONA
Belluno, Via Ripa, 3, (Belluno)
Belluno, Via Ripa, 3, (Belluno)
Sito web
www.gabls.it
Autore
Curatore