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Gabriel Hartley – Spoiled
La prima mostra personale dell’artista britannico Gabriel Hartley presso gli spazi di z2o Sara Zanin Gallery presenta un ampio corpus di lavori tra cui dipinti, disegni e rilievi scultorei.
Comunicato stampa
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La prima mostra personale dell’artista britannico Gabriel Hartley presso gli spazi di z2o Sara Zanin Gallery presenta un ampio corpus di lavori tra cui dipinti, disegni e rilievi scultorei che l’artista ha realizzato durante il suo soggiorno a Roma agli inizi del 2018 come Abbey Fellow in Pittura presso la British School at Rome.
L’idea sottesa a questa serie di opere è quella di ricercare il punto di rottura, spingendosi intenzionalmente fino al concetto stesso di rovina. La possibilità è quella di forzare nuove interpretazioni rivolte ad uno specifico oggetto. In questo modo, Hartley porta avanti un processo creativo attraverso cui i dipinti vengono formalizzati a partire da un paziente lavoro di scavo stratificato: per questo motivo l’artista impiega una smerigliatrice angolare per intagliare la vernice, imprimendo così le superfici - che si tratti di tela, legno o carta. Il risultato è quello di un piano dell'immagine in cui forme e pensieri si sfocano progressivamente. Le superfici assumono una dimensione materica in cui i colori avanzano e retrocedono.
I rilievi, ricavati dai materiali di risulta delle imbottiture dei mobili, sono concepiti con l’intento di riportare alla mente le antiche spolia, ovvero le sculture decorative di reimpiego utilizzate sulla maggior parte degli antichi edifici romani. Esiste un'equivalenza diretta tra questa antica pratica di riutilizzo e quella proposta dall’artista all’interno del proprio processo, che trova eco nella descrizione di Hartley delle spolia come bolle di pensiero – ovvero frammenti di storia che fluttuano liberamente.
L’artista ricrea un immaginario vibrante ed eterogeneo ispirato a particolari momenti annotati durante il suo soggiorno romano. Questo universo simbolico rispecchia in maniera puntuale lo sguardo di un visitatore sulla città, e mira al contempo a trattare la città come una importante protagonista che modella la coscienza di chi la fruisce e ne testimonia la mentalità. Incorporando il monumentale e l’ordinario, le opere di Gabriel Hartley possono riportare alla mente un monumento specifico così come un dettaglio architettonico, oppure qualcosa di più banale come una nuvola, un albero, una Vespa, un piatto di pasta.
Questa mostra è supportata dalla British School at Rome.
L’idea sottesa a questa serie di opere è quella di ricercare il punto di rottura, spingendosi intenzionalmente fino al concetto stesso di rovina. La possibilità è quella di forzare nuove interpretazioni rivolte ad uno specifico oggetto. In questo modo, Hartley porta avanti un processo creativo attraverso cui i dipinti vengono formalizzati a partire da un paziente lavoro di scavo stratificato: per questo motivo l’artista impiega una smerigliatrice angolare per intagliare la vernice, imprimendo così le superfici - che si tratti di tela, legno o carta. Il risultato è quello di un piano dell'immagine in cui forme e pensieri si sfocano progressivamente. Le superfici assumono una dimensione materica in cui i colori avanzano e retrocedono.
I rilievi, ricavati dai materiali di risulta delle imbottiture dei mobili, sono concepiti con l’intento di riportare alla mente le antiche spolia, ovvero le sculture decorative di reimpiego utilizzate sulla maggior parte degli antichi edifici romani. Esiste un'equivalenza diretta tra questa antica pratica di riutilizzo e quella proposta dall’artista all’interno del proprio processo, che trova eco nella descrizione di Hartley delle spolia come bolle di pensiero – ovvero frammenti di storia che fluttuano liberamente.
L’artista ricrea un immaginario vibrante ed eterogeneo ispirato a particolari momenti annotati durante il suo soggiorno romano. Questo universo simbolico rispecchia in maniera puntuale lo sguardo di un visitatore sulla città, e mira al contempo a trattare la città come una importante protagonista che modella la coscienza di chi la fruisce e ne testimonia la mentalità. Incorporando il monumentale e l’ordinario, le opere di Gabriel Hartley possono riportare alla mente un monumento specifico così come un dettaglio architettonico, oppure qualcosa di più banale come una nuvola, un albero, una Vespa, un piatto di pasta.
Questa mostra è supportata dalla British School at Rome.
06
giugno 2018
Gabriel Hartley – Spoiled
Dal 06 giugno al 31 luglio 2018
arte contemporanea
Location
Z2O GALLERIA – VIA DELLA VETRINA
Roma, Via Della Vetrina, 21, (Roma)
Roma, Via Della Vetrina, 21, (Roma)
Orario di apertura
Nell’ambito della stessa sera siamo lieti di annunciare l’inaugurazione congiunta con:
Richter Fine Art | Katarina Janeckova "Chi cerca trova"
Opening mercoledì 6 giugno ore 18:30 - 21:00
6 giugno - 21 luglio
Vernissage
6 Giugno 2018, ore 18.30 - 21.00
Autore