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Gabriele Garbolino Rù – Della Natura, dell’Uomo
Proseguono le attività culturali in S. Vittore, luogo dedicato alle arti ed alla riflessione sulla condizione dell’uomo, sulla spiritualità e sul confronto con l’attualità. Le opere dell’artista popolano le suggestive architetture di S. Vittore e propongono un percorso sul dialogo tra uomo e natura.
Comunicato stampa
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L'Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Vercelli presenta:
Della Natura, dell’Uomo
Opere di Gabriele Garbolino Rù
A cura di Domenico Maria Papa
Proseguono le attività espositive nella Chiesa di San Vittore, un luogo dedicato alle arti e, insieme, alla rifessione sulla condizione dell'uomo tra esigenza di spiritualità e di confronto con l'attualità.
Dopo la mostra Incontrarti, aperta in contemporanea a San Vittore e all'Arca, che ha avuto un grande riscontro di pubblico, le opere di Gabriele Garbolino Rù popolano le suggestive architetture di San Vittore e propongono un percorso sul tema del dialogo tra l'uomo e la natura.
Garbolino Rù è uno scultore di solido curriculum che guarda ai linguaggi della contemporaneità, con un occhio allenato nella tradizione. La sua ricerca è orientata al recupero dell'atto creativo, come processo di lavoro e di disciplina, vicino a quello dell'artigiano che trasforma la materia grezza in un oggetto di sublimata bellezza.
Per la mostra Della Natura, dell’Uomo, Garbolino Rù, ha scelto un corpus nutrito di sculture dedicate, per la maggior parte, a forme animali, come nel caso delle tigri in ceramica o della Testa di Cavallo, solo per citarne alcune.
Non manca uno sguardo alle metamorfosi possibili, o meglio a quella frontiera affascinante eppure fonte di inquietudine tra le forme dell'uomo e quelle vegetali, come nel caso della scultura intitolata “Pier delle vigne”.
L'ansia di distinguersi e di sollevarsi dalla materia grezza è testimoniata dalla grande installazione intitolata “Stallo”, un gran numero di teste di terracotta che affondano nel terreno. Altrettanto raffnata è la lavorazione dei Canopi e delle numerose ceramiche, a metà tra oggetti domestici e oggetti di culto.
“Il lavoro di Garbolino Rù - dichiara il curatore Domenico Maria Papa - testimonia come oggi la scultura sia tutt'altro che lingua morta, come temeva Martini. Anzi, il fatto che artisti giovani affrontino una produzione faticosa, certamente più diffcile da esporre e comunicare rispetto ad altre, fa ben sperare nelle sorti dell'arte tutta. La scultura, soprattutto se guarda alla tradizione, ha ancora molto da dire.”
“Le sculture di Gabriele Garbolino Rù s’inseriscono piacevolmente e con grande delicatezza nel contesto barocco di san Vittore, chiesa sconsacrata dal 1988, ormai conosciuta anche come uno spazio utile per l’accoglimento temporaneo dedicato all’arte, alla musica, al teatro, al Presepe.. in dialogo con lo spazio circostante, generando una sinergica valorizzazione - afferma il direttore dell’uffcio beni culturali Daniele De Luca. - San Vittore è anche un luogo che genera interesse, curiosità, rifessione e le opere di Garbolino Rù ben ci accompagneranno verso la conclusione di un anno intenso di iniziative”
L’artista (Torino 1974)
Dopo aver conseguito la maturità artistica si diploma all'Accademia di Belle Arti di Torino nel 1996. È docente di Disegno e Storia dell'Arte al Liceo “C. Darwin” di Rivoli. Partecipa a numerose mostre collettive tra le quali Vanitas al Museo Sandro Parmeggiani di Renazzo e alla Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino (1998), Alluminio tra Futurismo e contemporaneità al Museo del Cassero di Montevarchi (2013), Holy Mistery nella Chiesa del Sacro Volto a Torino (2015) e ArtSite Residenze Reali (2017). Una sua opera fa parte della Collezione permanente di scultura della Fondazione Gianadda, di Martigny. Ha lavorato per importanti committenze. Ha realizzato i ritratti bronzei dei successori di Don Bosco per la Chiesa di Maria Ausiliatrice a Torino, i gruppi scultorei dedicati alla Madonna della Salette per il Santuario di Viù e il Cristo Risorto ligneo per l'abbadia di Oulx. E’ autore di opere pubbliche tra le quali: Eclissi di sole per il Parco di scultura di Ostellato, il Monumento ai caduti sul lavoro per il Comune di Collegno, Uno di noi per il Comune di Pianezza, Stele dell’adolescenza per il Parco di scultura di Viù, Atleta per il centro sportivo di Marene, Il lavoro edile per la Cassa Edile di Savona e il Monumento alle missioni umanitarie di Diano Marina. Tra le mostre personali: Ipotesi per un ritratto contemporaneo nella Galleria Nobile di Bologna (2010), Gabriele Garbolino Rù al Museo d’Arte Moderna Fabbriche Chiaromontana di Agrigento (2010), Ritratto multiforme presso il “Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” a Montevarchi (2013).
Della Natura, dell’Uomo
Opere di Gabriele Garbolino Rù
A cura di Domenico Maria Papa
Proseguono le attività espositive nella Chiesa di San Vittore, un luogo dedicato alle arti e, insieme, alla rifessione sulla condizione dell'uomo tra esigenza di spiritualità e di confronto con l'attualità.
Dopo la mostra Incontrarti, aperta in contemporanea a San Vittore e all'Arca, che ha avuto un grande riscontro di pubblico, le opere di Gabriele Garbolino Rù popolano le suggestive architetture di San Vittore e propongono un percorso sul tema del dialogo tra l'uomo e la natura.
Garbolino Rù è uno scultore di solido curriculum che guarda ai linguaggi della contemporaneità, con un occhio allenato nella tradizione. La sua ricerca è orientata al recupero dell'atto creativo, come processo di lavoro e di disciplina, vicino a quello dell'artigiano che trasforma la materia grezza in un oggetto di sublimata bellezza.
Per la mostra Della Natura, dell’Uomo, Garbolino Rù, ha scelto un corpus nutrito di sculture dedicate, per la maggior parte, a forme animali, come nel caso delle tigri in ceramica o della Testa di Cavallo, solo per citarne alcune.
Non manca uno sguardo alle metamorfosi possibili, o meglio a quella frontiera affascinante eppure fonte di inquietudine tra le forme dell'uomo e quelle vegetali, come nel caso della scultura intitolata “Pier delle vigne”.
L'ansia di distinguersi e di sollevarsi dalla materia grezza è testimoniata dalla grande installazione intitolata “Stallo”, un gran numero di teste di terracotta che affondano nel terreno. Altrettanto raffnata è la lavorazione dei Canopi e delle numerose ceramiche, a metà tra oggetti domestici e oggetti di culto.
“Il lavoro di Garbolino Rù - dichiara il curatore Domenico Maria Papa - testimonia come oggi la scultura sia tutt'altro che lingua morta, come temeva Martini. Anzi, il fatto che artisti giovani affrontino una produzione faticosa, certamente più diffcile da esporre e comunicare rispetto ad altre, fa ben sperare nelle sorti dell'arte tutta. La scultura, soprattutto se guarda alla tradizione, ha ancora molto da dire.”
“Le sculture di Gabriele Garbolino Rù s’inseriscono piacevolmente e con grande delicatezza nel contesto barocco di san Vittore, chiesa sconsacrata dal 1988, ormai conosciuta anche come uno spazio utile per l’accoglimento temporaneo dedicato all’arte, alla musica, al teatro, al Presepe.. in dialogo con lo spazio circostante, generando una sinergica valorizzazione - afferma il direttore dell’uffcio beni culturali Daniele De Luca. - San Vittore è anche un luogo che genera interesse, curiosità, rifessione e le opere di Garbolino Rù ben ci accompagneranno verso la conclusione di un anno intenso di iniziative”
L’artista (Torino 1974)
Dopo aver conseguito la maturità artistica si diploma all'Accademia di Belle Arti di Torino nel 1996. È docente di Disegno e Storia dell'Arte al Liceo “C. Darwin” di Rivoli. Partecipa a numerose mostre collettive tra le quali Vanitas al Museo Sandro Parmeggiani di Renazzo e alla Fondazione Palazzo Bricherasio di Torino (1998), Alluminio tra Futurismo e contemporaneità al Museo del Cassero di Montevarchi (2013), Holy Mistery nella Chiesa del Sacro Volto a Torino (2015) e ArtSite Residenze Reali (2017). Una sua opera fa parte della Collezione permanente di scultura della Fondazione Gianadda, di Martigny. Ha lavorato per importanti committenze. Ha realizzato i ritratti bronzei dei successori di Don Bosco per la Chiesa di Maria Ausiliatrice a Torino, i gruppi scultorei dedicati alla Madonna della Salette per il Santuario di Viù e il Cristo Risorto ligneo per l'abbadia di Oulx. E’ autore di opere pubbliche tra le quali: Eclissi di sole per il Parco di scultura di Ostellato, il Monumento ai caduti sul lavoro per il Comune di Collegno, Uno di noi per il Comune di Pianezza, Stele dell’adolescenza per il Parco di scultura di Viù, Atleta per il centro sportivo di Marene, Il lavoro edile per la Cassa Edile di Savona e il Monumento alle missioni umanitarie di Diano Marina. Tra le mostre personali: Ipotesi per un ritratto contemporaneo nella Galleria Nobile di Bologna (2010), Gabriele Garbolino Rù al Museo d’Arte Moderna Fabbriche Chiaromontana di Agrigento (2010), Ritratto multiforme presso il “Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” a Montevarchi (2013).
04
novembre 2017
Gabriele Garbolino Rù – Della Natura, dell’Uomo
Dal 04 novembre al 03 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
EX CHIESA DI SAN VITTORE
Vercelli, Largo Mario D'azzo, (Vercelli)
Vercelli, Largo Mario D'azzo, (Vercelli)
Orario di apertura
venerdì, sabato e domenica: ore 10-12 e 15.30-18.30
Vernissage
4 Novembre 2017, h 17.30
Autore
Curatore