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Gabriele Marchesi – Il Fiore della vita e le vite sfiorite
Fanciulle in fiore, luminose e numinose, intente ad ammirare, annusarne un fiore, o forse a rispecchiarsi in esso.: ninfe contemporanee, apparizioni allegoriche di una Primavera che non esce dallo studio dl Botticelli, ma da uno shooting di moda, accanto a volti di vecchi che emergono dal buio
Comunicato stampa
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Si inaugura mercoledì 17 giugno 2020 alla Vi.P. Gallery di Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, la terza mostra post lockdown intitolata “l fiore della vita e le vite sfiorite”, che vede protagonista il pittore Gabriele Marchesi con una serie di opere di grande forza evocativa e di raffinatissima tecnica esecutiva.
A differenza delle due mostre precedenti questa esposizione era già in programma, in queste date, fin dall’inizio della stagione, e le opere erano all’incirca quelle che saranno esposte, ma alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi, entrambi i filoni di ricerca selezionati acquisiscono un nuovo valore simbolico dai risvolti emblematici ed esistenziali.
Da una parte ci sono una serie di ritratti di grande formato di ”fanciulle in fiore”: bellissime e giovani ragazze per lo più intente ad ammirare un fiore o ad annusarne il profumo. O forse a rispecchiarsi “metaforicamente” in esso. Si tratta di vere e proprie ninfe contemporanee, novelle apparizioni allegoriche di una Primavera che anziché uscire dallo studio dl Botticelli, paiono arrivare direttamente da uno shooting in via Tortona e ci trasmettono una sensazione di radiosa e giocosa vitalità e di sensuale elegante bellezza: volti, spalle, braccia, mani e fiori che galleggiano su fondi bianchissimi di pura luce, con talvolta qua e là il balenare di foglie di foglia d’oro. Figure luminose e numinose, la cui bellezza ci appare così assoluta da assurgere necessariamente a simbolo di una “Primavera” che quest’anno abbiamo visto esplodere solo da lontano, fuori dalle finestre o dai balconi, mentre eravamo tutti rinchiusi in casa per la quarantena. Oppure simbolo della rinascita di questi giorni o che si spera arrivi in giorni prossimi venturi.
Parallelamente c’è poi una serie di piccoli ritratti di persone anziane: volti pieni di rughe e di barbe e capelli bianchi che affiorano dal buio, da fondi neri, o che nel buio affondano. E in questo caso è impossibile non pensare ai tanti anziani che il Covid 19 si è portato via.
E così questa mostra ci parla di noi, della vita e della morte e di questi tempi pieni di contraddizioni.
Dopo questa personale la Vi.P. Gallery Milano vedrà in mostra Vito Carta e Rinaldo Degradi dal 27 giugno al 7 luglio, poi Fiorella Manzini dall’8 al 17 luglio. Tutti e tre questi artisti avevano mostre in programma nel periodo della quarantena, e si tratta dunque di “recuperi” di quelle mostre rinviate
Segnaliamo inoltre, che con questa mostra post-Covid19, come con le altre, verranno utilizzate nuove modalità di fruizione, sia per l’opening che per la successiva normale apertura al pubblico. Innanzitutto la mostra reale sarà accompagnata da un video e da una mostra “virtuale” che sarà visibile e visitabile on line da quanti si trovano impossibilitati a recarsi a Milano su Navigli.
E in luogo del consueto vernissage, si terrà un “opening day”, con visite guidate a piccoli gruppi, il 17 giugno, dalle 15,30 alle 18,00. Alle 18,00 poi presentazione on line della mostra con un video visibile sul sito e sul canale Youtube di Zamenhof Art e diretta Facebook dal profilo del padrone di casa, Virgilio Patarini, e dell’ospite Gabriele Marchesi.
La mostra sarà visitabile fino al 26 giugno 2020, dal martedì al sabato, h 15,30-18,30; domenica, h11-13 e 14-19. Chiuso lunedì. Ingresso libero, con mascherine e due/tre persone alla volta distanziate.
In allegato la locandina e foto di opere
Per ulteriori approfondimenti sulla mostra:
https://www.zamenhofart.it/vi-p-gallery-milano-stagione-2019-2020/marchesi-il-fiore-della-vita-e-le-vite-sfiorite/
sull’artista in mostra :
https://www.zamenhofart.it/artisti-in-permanenza/gabriele-marchesi/
A differenza delle due mostre precedenti questa esposizione era già in programma, in queste date, fin dall’inizio della stagione, e le opere erano all’incirca quelle che saranno esposte, ma alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi, entrambi i filoni di ricerca selezionati acquisiscono un nuovo valore simbolico dai risvolti emblematici ed esistenziali.
Da una parte ci sono una serie di ritratti di grande formato di ”fanciulle in fiore”: bellissime e giovani ragazze per lo più intente ad ammirare un fiore o ad annusarne il profumo. O forse a rispecchiarsi “metaforicamente” in esso. Si tratta di vere e proprie ninfe contemporanee, novelle apparizioni allegoriche di una Primavera che anziché uscire dallo studio dl Botticelli, paiono arrivare direttamente da uno shooting in via Tortona e ci trasmettono una sensazione di radiosa e giocosa vitalità e di sensuale elegante bellezza: volti, spalle, braccia, mani e fiori che galleggiano su fondi bianchissimi di pura luce, con talvolta qua e là il balenare di foglie di foglia d’oro. Figure luminose e numinose, la cui bellezza ci appare così assoluta da assurgere necessariamente a simbolo di una “Primavera” che quest’anno abbiamo visto esplodere solo da lontano, fuori dalle finestre o dai balconi, mentre eravamo tutti rinchiusi in casa per la quarantena. Oppure simbolo della rinascita di questi giorni o che si spera arrivi in giorni prossimi venturi.
Parallelamente c’è poi una serie di piccoli ritratti di persone anziane: volti pieni di rughe e di barbe e capelli bianchi che affiorano dal buio, da fondi neri, o che nel buio affondano. E in questo caso è impossibile non pensare ai tanti anziani che il Covid 19 si è portato via.
E così questa mostra ci parla di noi, della vita e della morte e di questi tempi pieni di contraddizioni.
Dopo questa personale la Vi.P. Gallery Milano vedrà in mostra Vito Carta e Rinaldo Degradi dal 27 giugno al 7 luglio, poi Fiorella Manzini dall’8 al 17 luglio. Tutti e tre questi artisti avevano mostre in programma nel periodo della quarantena, e si tratta dunque di “recuperi” di quelle mostre rinviate
Segnaliamo inoltre, che con questa mostra post-Covid19, come con le altre, verranno utilizzate nuove modalità di fruizione, sia per l’opening che per la successiva normale apertura al pubblico. Innanzitutto la mostra reale sarà accompagnata da un video e da una mostra “virtuale” che sarà visibile e visitabile on line da quanti si trovano impossibilitati a recarsi a Milano su Navigli.
E in luogo del consueto vernissage, si terrà un “opening day”, con visite guidate a piccoli gruppi, il 17 giugno, dalle 15,30 alle 18,00. Alle 18,00 poi presentazione on line della mostra con un video visibile sul sito e sul canale Youtube di Zamenhof Art e diretta Facebook dal profilo del padrone di casa, Virgilio Patarini, e dell’ospite Gabriele Marchesi.
La mostra sarà visitabile fino al 26 giugno 2020, dal martedì al sabato, h 15,30-18,30; domenica, h11-13 e 14-19. Chiuso lunedì. Ingresso libero, con mascherine e due/tre persone alla volta distanziate.
In allegato la locandina e foto di opere
Per ulteriori approfondimenti sulla mostra:
https://www.zamenhofart.it/vi-p-gallery-milano-stagione-2019-2020/marchesi-il-fiore-della-vita-e-le-vite-sfiorite/
sull’artista in mostra :
https://www.zamenhofart.it/artisti-in-permanenza/gabriele-marchesi/
17
giugno 2020
Gabriele Marchesi – Il Fiore della vita e le vite sfiorite
Dal 17 al 26 giugno 2020
arte etnica
Location
VI.P. GALLERY MILANO
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato h 15,30-18,30, domenica h 11-19
Vernissage
17 Giugno 2020, h 15,30-18 opening; h 18-19: video on line e diretta Facebook
Sito web
Editore
Zamenhof Art
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione