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Gabriella Scarpi – Creazioni
La mostra presenta una quarantina di opere dell’artista del tessile
Comunicato stampa
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Nell’appropriata sede di Palazzo Mocenigo - Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, attraverso una trentina di “creazioni” tessili, prende vita il particolarissimo universo artistico di Gabriella Scarpi. Il percorso espositivo – che si snoda negli spazi al primo piano del Museo - presenta tessuti lavorati secondo il consueto stile dell’artista, che abilmente sa unire una sottile sensibilità cromatica, a uno spiccato istinto decorativo e a un accentuato gusto per la composizione astratta. L’effetto è dunque creativamente dirompente ed irripetibile, come lei stessa afferma:
“Parto dal presupposto che esista la stoffa bianca …essa è lì e resterà materia inerte fintanto che io non avrò il coraggio, mediante una violenza creativa, di volerla trasformare, non importa in che cosa come e con quale risultato. L’importante è che io mi esprima tramite essa, e se il risultato potrà procurare piacere, sia a me che ai fruitori visivi, sarà per me gratificazione. Se poi potrò comunicare agli altri la voglia di creare a loro volta altre cose che li appaghino avrò raggiunto un obiettivo in più”.
Tra i lavori in mostra, spiccano le “Grandi Tele” ( m 1.80 x 1.50 ca.) eseguite tra il 1999 e il 2002 su stoffe di cotone, trattato con tintura a macchie e stampato a più riprese mescolando motivi geometrici e figurativi, tecniche grafico- pittoriche e della decorazione del tessuto: di tutti questi passaggi restano, nel lavoro finale, frammenti che ricompongono una nuova unità.
Anche le opere appartenenti alle diverse serie delle “Stratificazioni” ( 2002 –2005) sono eseguite per sovrapposizioni di motivi e grandi campiture di colore, da cui risultano segni che quasi escludono motivi figurativi, con interventi finali di fili metallici. Gli ultimi lavori (2005-2006) sono perlopiù ottenuti cucendo assieme piccole strisce di tessuti vari, dal cotone alla seta, di diversi colori, su cui poi si effettuano applicazioni di colore e di bianco coprente, che cancella in parte i precedenti interventi e produce alla fine un intreccio di piccoli segni. Tra essi, gli affascinanti “Abiti da non indossare”.
Gabriella Scarpi è nata a Venezia dove vive e lavora. Diplomata all’Istituto Statale d’Arte di Venezia (1965), si è occupata di design tessile, lavorando per importanti industrie, per le quali ha realizzato prototipi stampati a mano con blocchi di legno incisi. Dal 1967 partecipa a mostre personali e collettive e dal 1992 al 1995 ha insegnato stampa su stoffa alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia.
I suoi interessi sono da sempre incentrati sul colore, sulla stampa su stoffa, ma non mancano nella sua opera citazioni colte di culture lontane.
Partendo dal batik, ha sperimentato, con creatività innovativa, le ampie possibilità offerte dalle altre tecniche, dalla tintura al tie-dye, dalla stampa a tamponi al ricamo.
I diversi metodi di decorazione le permettono di creare pezzi unici con funzione di arazzi, spesso confezionati in forme insolite, e in grado di dar luogo a singolari installazioni..Anche nel campo della “Wearable art” (arte da indossare) Gabriella Scarpi si è espressa con esiti importanti, documentati da premi e varie mostre in Italia.
“Parto dal presupposto che esista la stoffa bianca …essa è lì e resterà materia inerte fintanto che io non avrò il coraggio, mediante una violenza creativa, di volerla trasformare, non importa in che cosa come e con quale risultato. L’importante è che io mi esprima tramite essa, e se il risultato potrà procurare piacere, sia a me che ai fruitori visivi, sarà per me gratificazione. Se poi potrò comunicare agli altri la voglia di creare a loro volta altre cose che li appaghino avrò raggiunto un obiettivo in più”.
Tra i lavori in mostra, spiccano le “Grandi Tele” ( m 1.80 x 1.50 ca.) eseguite tra il 1999 e il 2002 su stoffe di cotone, trattato con tintura a macchie e stampato a più riprese mescolando motivi geometrici e figurativi, tecniche grafico- pittoriche e della decorazione del tessuto: di tutti questi passaggi restano, nel lavoro finale, frammenti che ricompongono una nuova unità.
Anche le opere appartenenti alle diverse serie delle “Stratificazioni” ( 2002 –2005) sono eseguite per sovrapposizioni di motivi e grandi campiture di colore, da cui risultano segni che quasi escludono motivi figurativi, con interventi finali di fili metallici. Gli ultimi lavori (2005-2006) sono perlopiù ottenuti cucendo assieme piccole strisce di tessuti vari, dal cotone alla seta, di diversi colori, su cui poi si effettuano applicazioni di colore e di bianco coprente, che cancella in parte i precedenti interventi e produce alla fine un intreccio di piccoli segni. Tra essi, gli affascinanti “Abiti da non indossare”.
Gabriella Scarpi è nata a Venezia dove vive e lavora. Diplomata all’Istituto Statale d’Arte di Venezia (1965), si è occupata di design tessile, lavorando per importanti industrie, per le quali ha realizzato prototipi stampati a mano con blocchi di legno incisi. Dal 1967 partecipa a mostre personali e collettive e dal 1992 al 1995 ha insegnato stampa su stoffa alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia.
I suoi interessi sono da sempre incentrati sul colore, sulla stampa su stoffa, ma non mancano nella sua opera citazioni colte di culture lontane.
Partendo dal batik, ha sperimentato, con creatività innovativa, le ampie possibilità offerte dalle altre tecniche, dalla tintura al tie-dye, dalla stampa a tamponi al ricamo.
I diversi metodi di decorazione le permettono di creare pezzi unici con funzione di arazzi, spesso confezionati in forme insolite, e in grado di dar luogo a singolari installazioni..Anche nel campo della “Wearable art” (arte da indossare) Gabriella Scarpi si è espressa con esiti importanti, documentati da premi e varie mostre in Italia.
22
settembre 2006
Gabriella Scarpi – Creazioni
Dal 22 settembre al 22 ottobre 2006
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
PALAZZO MOCENIGO – CENTRO STUDI DI STORIA DEL TESSUTO E DEL COSTUME
Venezia, Santa Croce, 1992, (Venezia)
Venezia, Santa Croce, 1992, (Venezia)
Biglietti
intero euro 4,00; ridotto euro 2,50
Orario di apertura
10-17; La biglietteria chiude mezz’ora prima
Vernissage
22 Settembre 2006, ore 18
Autore