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Gabriella Siciliano – Party Alone
Con Party Alone Gabriella Siciliano ci porta in un ex magazzino in disuso che ha abitato per un mese, creando un dialogo tra spazio, colore e polvere attraverso le sue installazioni.
Mille metri quadrati aprono le porte al pubblico per un momento di condivisione fuori dall’ordinario.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con il patrocinio morale dell'Accademia di Belle Arti di Napoli Gabriella Siciliano conclude il suo percorso del biennio specialistico.
PERFORMER: Giulio de Asmundis, Barbara Sabella,
Gabriella Siciliano.
MUSICHE: Boutique Chantante (Emma Rollin, Ilaria Cecere), Giulio de Asmundis.
la mostra sarà visitabile fino al 29 Marzo su appuntamento
Party Alone, il progetto più prominente di Siciliano, ricorda i villaggi in miniatura di Charles Simonds, costruiti di sabbia e polvere in posti sorprendenti e vulnerabili. Alcuni venivano distrutti in un ora, altri duravano pochi giorni, e pochi altri duravano fino a cinque anni. Ossessionati dalla purezza e dalla permanenza, dobbiamo imparare a deperire, imparare a vedere la continuità nel flusso, le traiettorie e gli svelamenti progressivi. In molti dimentichiamo che la vita è crescita e declino, trasformazione ed eliminazione, e dovremmo imparare a prendere piacere in questo per mantenere continuità. E’ proprio questo che afferma Kevin Lynch in deperire, ed è proprio lo stesso che Siciliano ci spinge a riflettere con l’intervento site specific Party Alone. Nel deperimento temporale di una goliardia o di una condivisione di festa, si celano i principi profondi della comunicazione sociale, che se valutata dal punto di vista della dissipazione della materia e del tempo, o se analizzata dall’incessante visione di crescita, sembrano alienanti perdite di ore, in cui il gioco e il divertimento non sono contemplati come processi di apprendimento, come è normale che sia, ma come ostacoli alla costruzione del sé. Siciliano, ripropone un modo estremamente geniale, per ribaltare le modalità ricorrenti di costruzione di status sociale, e avvallando tutte le tesi prominenti, vissute dai nostri genitori, attiva diversi processi sensoriali, in cui la condivisione, il gioco e il divertimento da marginale considerazione sociale, diventano il più importante spazio di comunicazione.
In altri termini, la comunicazione transgenerazionale mancata, trova integrazione e quasi condivisione, in un tempo specifico, per riportare alla luce, l’origine assopita dentro ogni uno di noi, mescolando, in partecipazione attiva, la parte che dentro non ha vissuto a pieno, la vita stessa, impegnata a costruire impalcature tramandate da generazione in generazione, per non ritrovarsi in nessun luogo e a nessun stadio vitale di profonda gioia.
Elementi effimeri, colorati, o scatti di elementi di uso comune, trasformati, sono in mostra a risvegliare, quell’idea di gioco, che ha dovuto rispondere a burocrazie complesse, anche in luoghi non prettamente adatti a tali espressioni. In una location familiare, storica ma in disuso, la ricostruzione di uno spazio di condivisione, eclettico e fortemente motivato, riaccende lo spirito e quel significato profondo che riporta senso, alle miriade di dubbi e risposte mancate, in una vita che spesso non risponde a domande, ma continuamente chiede attuazione con processi anche superficiali, perché quando sei felice, le forme dell’anima, si illuminano con riflessi di gioco, esistenti o appositamente creati.
E a questa evoluzione interiore che Siciliano ci trascina, con il pathos esistenziale che la contraddistingue, con il violento desiderio di gioia, senza dimenticarsi dell’altro, e del se, a farci comprendere del valore di cooperazione che generiamo nella conoscenza del Life Sense Universale. Una nuova forma di apprendimento, quindi, che non dimentica il valore del rigore, ma che lo mette in scena, nella migliore modalità produttiva possibile, per l’anima e il cuore.
Rosaria Iazzetta
PERFORMER: Giulio de Asmundis, Barbara Sabella,
Gabriella Siciliano.
MUSICHE: Boutique Chantante (Emma Rollin, Ilaria Cecere), Giulio de Asmundis.
la mostra sarà visitabile fino al 29 Marzo su appuntamento
Party Alone, il progetto più prominente di Siciliano, ricorda i villaggi in miniatura di Charles Simonds, costruiti di sabbia e polvere in posti sorprendenti e vulnerabili. Alcuni venivano distrutti in un ora, altri duravano pochi giorni, e pochi altri duravano fino a cinque anni. Ossessionati dalla purezza e dalla permanenza, dobbiamo imparare a deperire, imparare a vedere la continuità nel flusso, le traiettorie e gli svelamenti progressivi. In molti dimentichiamo che la vita è crescita e declino, trasformazione ed eliminazione, e dovremmo imparare a prendere piacere in questo per mantenere continuità. E’ proprio questo che afferma Kevin Lynch in deperire, ed è proprio lo stesso che Siciliano ci spinge a riflettere con l’intervento site specific Party Alone. Nel deperimento temporale di una goliardia o di una condivisione di festa, si celano i principi profondi della comunicazione sociale, che se valutata dal punto di vista della dissipazione della materia e del tempo, o se analizzata dall’incessante visione di crescita, sembrano alienanti perdite di ore, in cui il gioco e il divertimento non sono contemplati come processi di apprendimento, come è normale che sia, ma come ostacoli alla costruzione del sé. Siciliano, ripropone un modo estremamente geniale, per ribaltare le modalità ricorrenti di costruzione di status sociale, e avvallando tutte le tesi prominenti, vissute dai nostri genitori, attiva diversi processi sensoriali, in cui la condivisione, il gioco e il divertimento da marginale considerazione sociale, diventano il più importante spazio di comunicazione.
In altri termini, la comunicazione transgenerazionale mancata, trova integrazione e quasi condivisione, in un tempo specifico, per riportare alla luce, l’origine assopita dentro ogni uno di noi, mescolando, in partecipazione attiva, la parte che dentro non ha vissuto a pieno, la vita stessa, impegnata a costruire impalcature tramandate da generazione in generazione, per non ritrovarsi in nessun luogo e a nessun stadio vitale di profonda gioia.
Elementi effimeri, colorati, o scatti di elementi di uso comune, trasformati, sono in mostra a risvegliare, quell’idea di gioco, che ha dovuto rispondere a burocrazie complesse, anche in luoghi non prettamente adatti a tali espressioni. In una location familiare, storica ma in disuso, la ricostruzione di uno spazio di condivisione, eclettico e fortemente motivato, riaccende lo spirito e quel significato profondo che riporta senso, alle miriade di dubbi e risposte mancate, in una vita che spesso non risponde a domande, ma continuamente chiede attuazione con processi anche superficiali, perché quando sei felice, le forme dell’anima, si illuminano con riflessi di gioco, esistenti o appositamente creati.
E a questa evoluzione interiore che Siciliano ci trascina, con il pathos esistenziale che la contraddistingue, con il violento desiderio di gioia, senza dimenticarsi dell’altro, e del se, a farci comprendere del valore di cooperazione che generiamo nella conoscenza del Life Sense Universale. Una nuova forma di apprendimento, quindi, che non dimentica il valore del rigore, ma che lo mette in scena, nella migliore modalità produttiva possibile, per l’anima e il cuore.
Rosaria Iazzetta
29
febbraio 2020
Gabriella Siciliano – Party Alone
Dal 29 febbraio al 29 marzo 2020
arte contemporanea
Location
EX MAGAZZINI PARCO SAN PAOLO
Napoli, Via Vincenzo Tiberio, 29, (NA)
Napoli, Via Vincenzo Tiberio, 29, (NA)
Orario di apertura
sabato 12:00-19:00
Vernissage
29 Febbraio 2020, h 12:00, Performance h 13:00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Sponsor
Patrocini
Molto bene spero che sara’ un successo…auguri