Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gabriella Ventavoli – Tra mare e cielo. Bagliori tra cieli imperfetti
La mostra riunisce oltre cinquanta opere sul tema del mare e della luce, dell’artista italiana, apparsa agli occhi della critica europea come vivace e innovativa figura dell’arte contemporanea capace di segnare, comunicare e movimentare il linguaggio artistico, sociale e civile della natura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ha preso il via, all’interno dello storico “Palazzo Borghese” di Firenze il nuovo progetto, dal titolo “IL MUSEO DEI MUSEI”, un percorso artistico internazionale ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte di piano internazionale Prof. Carlo Franza. Questa mostra dal titolo “Tra mare e cielo. Bagliori tra cieli imperfetti” è la sedicesima del nuovo percorso, imponendosi come evento di singolare importanza culturale in quanto è desiderio del curatore proporre in una città d’arte come Firenze nomi di rilievo dell’arte contemporanea, capaci di dettare e significare gli svolgimenti più intriganti del fare arte nel terzo millennio. L’esposizione curata dall’illustre Storico dell’Arte di fama internazionale, Prof. Carlo Franza, che firma anche il testo in catalogo dal titolo “Tra mare e cielo. Bagliori tra cieli imperfetti”, riunisce oltre cinquanta opere sul tema del mare e della luce, dell'artista Gabriella Ventavoli, apparsa agli occhi della critica europea come vivace e innovativa figura dell’arte contemporanea capace di segnare, comunicare e movimentare il linguaggio artistico, sociale e civile della natura.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Da sempre il percorso artistico di Gabriella Ventavoli, artista di chiara fama, si connatura nel sentire l'arte come impegno civile e morale, spaziando su tematiche legate all'ambiente, alla vita, alla salvaguardia del mondo e delle sue risorse naturali, a significare attraverso un piano via via ideale e colto i quattro elementi che da sempre hanno portato filosofi, poeti e pittori a scrivere, riflettere e dipingere, ovvero l'aria, l'acqua, la terra e fuoco. Oggi la tematica di grande fascino presentata dall'artista, toscana di origine ma milanese di adozione, è il mare. Grandi teleri che ci parlano delle acque del mondo, degli oceani della terra, del mare in quiete e in tempesta. La sua pittura programma archetipi della cultura e della vita quotidiana, secondo un'iconografia evocativa e simbolica. Ma anche la sua pittura torna ad essere aristocratica, sociale, di sintesi, dove i colori del mare si orchestrano in un panteismo della luce, e questo crescere della natura porta l'artista in un clima di mitologia fermata nell'attimo dell'impressione. Le enormi doti della pittrice Gabriella Ventavoli sono tutte visibili in queste scene di mare con il suo originale colorismo, impressioni che hanno del miracoloso e tendono a ridiventare deliziosa accademia sia pure in una tecnica del tutto rinnovata... Ora in tutto questo contesto storico rientra la complessità contenutistica di questo capitolo sul mare di Gabriella Ventavoli, un'occasione motivata dalla salvaguardia ambientale che non è certa inferiore a quella stilistica. Sensibilità e cultura ci sono consegnati dalla Ventavoli attraverso una quadreria che si pone come una lezione colta e responsabile. Il mare infatti è in moto perpetuo, non ha punti fissi, non ha forma definita, nulla di solido, se non riva e scogli, non ha un preciso colore ma assume tutte le tonalità circostanti, non ha un profilo costante, nessun’ onda è uguale all’altra. E rendere tutto ciò su tela non è sempre facile. Una sfida che soltanto artisti convinti dell’alta dignità della pittura di paesaggio hanno potuto raccogliere, ovvero in un momento in cui la concezione della Natura è passata da funzionale e meccanicistica, a mistica e vitale. Ma l’importanza del mare per l'Occidente è cosa nota, il mare come fonte di sostentamento; come principale via di comunicazione, di scambi commerciali e culturali; il mare come risorsa di cui non si può fare a meno.
Vi leggiamo in questo suo capitolo visivo sul mare un estro eccitato e visionario, Gabriella Ventavoli diventa così maestra di una natura spiritualizzata che anima i suoi paesaggi marini di un'oscura carica patetica attraverso la quale si manifestano sentimenti e angosce dell'artista e dell'uomo in generale, a sottolineare quel panico legame di rispondenza o di opposizione fra natura e individuo. Una sorta di pittura neoromantica va letta in queste folate di colore che toccano le corde del sentimento e dell'esaltazione della malinconia. Veri capolavori queste varianti del mare, per il raggiunto equilibrio fra intellettualismo e sentimento della natura… Non basta, perché in mostra ci sono pure taluni teleri sul tema della luce, qui presentati per la prima volta, e che troveranno poi una solida apparizione in una grande mostra a Praga”.
Cenni biografici dell'artista
Gabriella Ventavoli, medico psicanalista, scrittrice, poetessa e pittrice. E' nata a Piombino in Toscana, ma vive e lavora a Milano. Opera in pittura dal 1976 con collettive (Pavia, Milano, Chianciano, Venezia, Pisa, Roè Volciano-Brescia, Roma, Verona, ecc.) e personali (Milano, Arezzo, Pavia) in più città italiane, affrontando tematiche sociali e ambientali di grande impegno civile e morale. La sua attività artistica si misura anche all'interno di uno spazio culturale qual'è “La Porta verde” a Milano. Nel maggio 2014 l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presenta la sua mostra personale dal titolo “Elegia del mare” a Milano. Vince il Premio Pittura al Premio delle Arti-Premio della Cultura per l'edizione XXVI al Circolo della Stampa di Milano. Nel gennaio 2015, anno dell'Expo dà il via alla mostra “L'Ultima Cena” con un grande telero e altre opere a “La Porta Verde” di Milano. Nel marzo 2015 è invitato dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015. Nel settembre 2015 l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presenta la sua mostra antologica dal titolo “ Tra mare e cielo. Bagliori tra cieli imperfetti” a Palazzo Borghese a Firenze nel Progetto “Il museo dei musei”; evento per Expo 2015.
Cenni biografici del curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000( di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Da sempre il percorso artistico di Gabriella Ventavoli, artista di chiara fama, si connatura nel sentire l'arte come impegno civile e morale, spaziando su tematiche legate all'ambiente, alla vita, alla salvaguardia del mondo e delle sue risorse naturali, a significare attraverso un piano via via ideale e colto i quattro elementi che da sempre hanno portato filosofi, poeti e pittori a scrivere, riflettere e dipingere, ovvero l'aria, l'acqua, la terra e fuoco. Oggi la tematica di grande fascino presentata dall'artista, toscana di origine ma milanese di adozione, è il mare. Grandi teleri che ci parlano delle acque del mondo, degli oceani della terra, del mare in quiete e in tempesta. La sua pittura programma archetipi della cultura e della vita quotidiana, secondo un'iconografia evocativa e simbolica. Ma anche la sua pittura torna ad essere aristocratica, sociale, di sintesi, dove i colori del mare si orchestrano in un panteismo della luce, e questo crescere della natura porta l'artista in un clima di mitologia fermata nell'attimo dell'impressione. Le enormi doti della pittrice Gabriella Ventavoli sono tutte visibili in queste scene di mare con il suo originale colorismo, impressioni che hanno del miracoloso e tendono a ridiventare deliziosa accademia sia pure in una tecnica del tutto rinnovata... Ora in tutto questo contesto storico rientra la complessità contenutistica di questo capitolo sul mare di Gabriella Ventavoli, un'occasione motivata dalla salvaguardia ambientale che non è certa inferiore a quella stilistica. Sensibilità e cultura ci sono consegnati dalla Ventavoli attraverso una quadreria che si pone come una lezione colta e responsabile. Il mare infatti è in moto perpetuo, non ha punti fissi, non ha forma definita, nulla di solido, se non riva e scogli, non ha un preciso colore ma assume tutte le tonalità circostanti, non ha un profilo costante, nessun’ onda è uguale all’altra. E rendere tutto ciò su tela non è sempre facile. Una sfida che soltanto artisti convinti dell’alta dignità della pittura di paesaggio hanno potuto raccogliere, ovvero in un momento in cui la concezione della Natura è passata da funzionale e meccanicistica, a mistica e vitale. Ma l’importanza del mare per l'Occidente è cosa nota, il mare come fonte di sostentamento; come principale via di comunicazione, di scambi commerciali e culturali; il mare come risorsa di cui non si può fare a meno.
Vi leggiamo in questo suo capitolo visivo sul mare un estro eccitato e visionario, Gabriella Ventavoli diventa così maestra di una natura spiritualizzata che anima i suoi paesaggi marini di un'oscura carica patetica attraverso la quale si manifestano sentimenti e angosce dell'artista e dell'uomo in generale, a sottolineare quel panico legame di rispondenza o di opposizione fra natura e individuo. Una sorta di pittura neoromantica va letta in queste folate di colore che toccano le corde del sentimento e dell'esaltazione della malinconia. Veri capolavori queste varianti del mare, per il raggiunto equilibrio fra intellettualismo e sentimento della natura… Non basta, perché in mostra ci sono pure taluni teleri sul tema della luce, qui presentati per la prima volta, e che troveranno poi una solida apparizione in una grande mostra a Praga”.
Cenni biografici dell'artista
Gabriella Ventavoli, medico psicanalista, scrittrice, poetessa e pittrice. E' nata a Piombino in Toscana, ma vive e lavora a Milano. Opera in pittura dal 1976 con collettive (Pavia, Milano, Chianciano, Venezia, Pisa, Roè Volciano-Brescia, Roma, Verona, ecc.) e personali (Milano, Arezzo, Pavia) in più città italiane, affrontando tematiche sociali e ambientali di grande impegno civile e morale. La sua attività artistica si misura anche all'interno di uno spazio culturale qual'è “La Porta verde” a Milano. Nel maggio 2014 l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presenta la sua mostra personale dal titolo “Elegia del mare” a Milano. Vince il Premio Pittura al Premio delle Arti-Premio della Cultura per l'edizione XXVI al Circolo della Stampa di Milano. Nel gennaio 2015, anno dell'Expo dà il via alla mostra “L'Ultima Cena” con un grande telero e altre opere a “La Porta Verde” di Milano. Nel marzo 2015 è invitato dallo Storico dell'arte Prof. Carlo Franza alla Mostra “I Quattro elementi del mondo” al Circolo della Stampa di Milano; evento per Expo 2015. Nel settembre 2015 l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza presenta la sua mostra antologica dal titolo “ Tra mare e cielo. Bagliori tra cieli imperfetti” a Palazzo Borghese a Firenze nel Progetto “Il museo dei musei”; evento per Expo 2015.
Cenni biografici del curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000( di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
19
settembre 2015
Gabriella Ventavoli – Tra mare e cielo. Bagliori tra cieli imperfetti
Dal 19 settembre 2015 al 18 marzo 2016
arte contemporanea
Location
PALAZZO BORGHESE
Firenze, Via Ghibellina, 110n, (Firenze)
Firenze, Via Ghibellina, 110n, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica ad eventi
Vernissage
19 Settembre 2015, ore 18.00
Autore
Curatore