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Gaetano Castelli – Il vestito della pittura
Una pittura colma di coscienza storica della forma, in un percorso che attraversa l’eredità rinascimentale, manierista, barocca, metafisica e perfino iperrealista, come se fosse un condensato visionario di infinite epoche pur essendo aderente anche al nostro tempo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“… Nel 2005, in occasione della prima mostra romana dedicata ai dipinti di Gaetano Castelli, notavo che il lato pubblico e spettacolare di questo artista era dato dalla sua attività di scenografo mentre l'aspetto privato, intimo, interiore, quello che Castelli disvela solo a pochi amici, è rappresentato dalla pittura, la sua passione più profonda, vissuta veramente come un'avventura nell'ignoto. Ora, a distanza di breve tempo, forte degli apprezzamenti ricevuti, Castelli, pur selezionando rigorosamente gli appuntamenti espositivi, ama dare con più sicurezza un palcoscenico prestigioso ai suoi quadri e non a caso molti sono stati i riconoscimenti conseguiti a Londra e in Cina, solo per fare due esempi. Ulteriore tappa di questa nuova dimensione pubblica della sua pittura ha luogo nella Galleria Monogramma di Giovanni Morabito. …”.
“… Le opere di Castelli, quei fantasmagorici abiti di scena appesi ad un'esile asta e posti su manichini da sartoria teatrale, non sono altro che un virtuosistico ed immaginifico omaggio ed elogio della pittura, che come l'araba fenice perennemente risorge dalle proprie ceneri con sempre maggiore attualità. Una pittura colma di coscienza storica della forma, in un percorso che attraversa l'eredità rinascimentale, manierista, barocca, metafisica e perfino iperrealista per poi risultare spiazzante e sorprendente davanti ai nostri occhi, come se fosse il condensato visionario di infinite epoche pur essendo aderente anche al nostro tempo. …”
Testo a Catalogo di Gabriele Simongini
“… Le opere di Castelli, quei fantasmagorici abiti di scena appesi ad un'esile asta e posti su manichini da sartoria teatrale, non sono altro che un virtuosistico ed immaginifico omaggio ed elogio della pittura, che come l'araba fenice perennemente risorge dalle proprie ceneri con sempre maggiore attualità. Una pittura colma di coscienza storica della forma, in un percorso che attraversa l'eredità rinascimentale, manierista, barocca, metafisica e perfino iperrealista per poi risultare spiazzante e sorprendente davanti ai nostri occhi, come se fosse il condensato visionario di infinite epoche pur essendo aderente anche al nostro tempo. …”
Testo a Catalogo di Gabriele Simongini
14
dicembre 2007
Gaetano Castelli – Il vestito della pittura
Dal 14 dicembre 2007 al 16 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
MONOGRAMMA ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Margutta, 102, (Roma)
Roma, Via Margutta, 102, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni escluso i festivi, dalle ore 10.30 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19.30
Vernissage
14 Dicembre 2007, ore 18.30
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