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Gai Candido – Babau
I Babau di Gai Candido richiamano figure mostruose e infantili allo stesso tempo, incubi o immagini magiche che non si collocano e non appartengono a nessun tempo. Queste opere fanno piuttosto riferimento a un mondo che ogni individuo può riconoscere al proprio interno: i materiali diversi e arditamente accostati che le caratterizzano scaturiscono da un’esperienza maturata durante il lungo soggiorno in Africa, mutuata con l’attività artistica che Candido ha da sempre esercitato
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 30 settembre alle ore 18 in via Garibaldi 11 si terrà l'anteprima della mostra di Gai Candido
ospitata presso il Museo delle maioliche “Stanze al Genio”. Alla presenza dell’artista e del curatore
dell’iniziativa Giuseppe Cipolla, storico e critico d'arte, saranno esposti i Babau, dodici collages
raffiguranti figure mostruose ed infantili.
La mostra sarà aperta al pubblico e inserita all'interno dell'apertura straordinaria per “Le vie dei
Tesori” e sarà visibile fino al 30 ottobre 2016. Dal lunedì al giovedì la visita è su prenotazione e ha
un costo di euro 7. Sabato e domenica non è necessario prenotare la visita e si accede con il biglietto
delle “Vie dei Tesori” dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
I Babau di Gai Candido richiamano figure mostruose e infantili allo stesso tempo, incubi o
immagini magiche che non si collocano e non appartengono a nessun tempo. Queste opere fanno
piuttosto riferimento a un mondo che ogni individuo può riconoscere al proprio interno: i materiali
diversi e arditamente accostati che le caratterizzano scaturiscono da un’esperienza maturata durante
il lungo soggiorno in Africa, mutuata con l’attività artistica che Candido ha da sempre esercitato.
Entrare nel vivo di questi lavori è come fare un viaggio all’interno di una realtà soprasensibile: una
realtà dove gli incubi di un bambino si mescolano al folklore locale e a quello che potremmo
definire un neo pop della periferia estrema del mondo. Candido - artista dalla personalità
indubbiamente multiforme - ci pone di fronte immagini curiose, apparentemente giocose,
assemblate attraverso l’utilizzo dei materiali più diversi, che a un primo sguardo ricordano le
illustrazioni delle fiabe di un continente lontano. Tale operazione di singolare sincretismo tra
divinità pagane, cristiane e quelle della religione animista, di cui il culto e l’utilizzo del feticcio è
parte integrante, ha già visto all’opera artisti come Chris Ofili, che lavora da tempo sul significato
dei simboli delle religioni africane e le forme artistiche contemporanee. Il caso di Gai Candido è
però diverso: la sua è un’esperienza vissuta in prima persona e non c’è nostalgia di un orizzonte
perduto, quanto piuttosto la liberazione di uno spirito di osservazione borderline che riesce a
cogliere anche nelle forme espressive non appartenenti alla propria cultura i punti essenziali e a
focalizzare la sua attenzione su di essi, restituendocene l’essenza.
Gai Candido
Gai Candido nasce a Palermo nel 1949. Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo ha
insegnato discipline pittoriche, negli istituti d’arte e nei licei artistici.
“Nella vasta produzione dell’artista palermitano c’è il mistero e lo sguardo incantato di Rousseau il
Doganiere, c’è la plasticità di Picasso, c’è Baj e Fautrier, passando per il pop americano e infine per
il nouveau réalisme. Sono evidenti, inoltre, modalità operative appartenenti a movimenti storici
come il dada o l'arte povera, coniugando gioco e denuncia sociale, ironia e gravità; o accostamenti
ai lavori in juta di Angelo Mazzoleni e al movimento del neosincretismo, e venendo ai nostri giorni,
alla fiber art”.
Principali mostre: “Circumnavigazione 1”, Galleria Ezio Pagano, Bagheria (Pa); “Spiriti della
notte e carte lunari”, Arte al Borgo, Palermo; De bello Candido Galleria Ezio Pagano, Bagheria
(PA); Art. 17’86”, Fiera internazionale, Basilea (Svizzera); “Le Pergamene Pazze”, Atelier
dell’Arte, Sciacca (AG);“Orestiadi di Gibellina”, realizzazione di costumi ed oggetti di scena,
Gibellina; “Made in Palermo”, Galleria Civica d’Arte moderna, Palermo; “Fiumara d’Arte”, S.
Stefano di Camastra (ME), (A. Presti); “Povera e Leggera- Polifonia a quattro mani “, Petralia
Soprana (Pa); “Caleidoscopio Sicilia-Sidney”, Sydney, Australia; “Enciclopedia della natura EN
KAI PAN”, Orto Botanico, Palermo; “Personale”, Arte al Borgo, Palermo; “Installazione
Golem”, realizzazione di un’opera per l’AMIA, Palermo; “Percorsi etici”, Omaggio a Salvatore
Fiume- Galleria d’arte moderna Catania; “Rosso viene da Haiti”, Acireale; “Africa” Fresco
(Pa); “Libertà mancata”, Santa Maria di Gesù (Pa); ”Mamma Africa” Galleria d’arte Mediterranea
(Pa); “Il Mago di Palermo” Chiesa di San Giovanni decollato, (Pa).
Hanno scritto: Giorgio Di Genova, Eva Di Stefano, Massimo Ganci, Edoardo Rebulla, Sergio
Troisi, Marina Giordano, Ninni Greco, Francesco Gallo, Giuseppe Frazzetto, Francesco Carbone,
Laura Oddo, Giuseppe Cipolla, Tonino Sicoli, Tiziana D’Acchille.
MUSEO DELLE MAIOLICHE – ASSOCIAZIONE STANZE AL GENIO
Via Giuseppe Garibaldi, 11 – 90133 Palermo
Visite
La mostra sarà visibile dal 1 ottobre al 30 ottobre. Dal Lunedì al giovedì la visita è su prenotazione
ed ha un costo di euro 7. Sabato e domenica non è necessario prenotare la visita e si accede con il
biglietto delle Vie dei Tesori dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
ospitata presso il Museo delle maioliche “Stanze al Genio”. Alla presenza dell’artista e del curatore
dell’iniziativa Giuseppe Cipolla, storico e critico d'arte, saranno esposti i Babau, dodici collages
raffiguranti figure mostruose ed infantili.
La mostra sarà aperta al pubblico e inserita all'interno dell'apertura straordinaria per “Le vie dei
Tesori” e sarà visibile fino al 30 ottobre 2016. Dal lunedì al giovedì la visita è su prenotazione e ha
un costo di euro 7. Sabato e domenica non è necessario prenotare la visita e si accede con il biglietto
delle “Vie dei Tesori” dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
I Babau di Gai Candido richiamano figure mostruose e infantili allo stesso tempo, incubi o
immagini magiche che non si collocano e non appartengono a nessun tempo. Queste opere fanno
piuttosto riferimento a un mondo che ogni individuo può riconoscere al proprio interno: i materiali
diversi e arditamente accostati che le caratterizzano scaturiscono da un’esperienza maturata durante
il lungo soggiorno in Africa, mutuata con l’attività artistica che Candido ha da sempre esercitato.
Entrare nel vivo di questi lavori è come fare un viaggio all’interno di una realtà soprasensibile: una
realtà dove gli incubi di un bambino si mescolano al folklore locale e a quello che potremmo
definire un neo pop della periferia estrema del mondo. Candido - artista dalla personalità
indubbiamente multiforme - ci pone di fronte immagini curiose, apparentemente giocose,
assemblate attraverso l’utilizzo dei materiali più diversi, che a un primo sguardo ricordano le
illustrazioni delle fiabe di un continente lontano. Tale operazione di singolare sincretismo tra
divinità pagane, cristiane e quelle della religione animista, di cui il culto e l’utilizzo del feticcio è
parte integrante, ha già visto all’opera artisti come Chris Ofili, che lavora da tempo sul significato
dei simboli delle religioni africane e le forme artistiche contemporanee. Il caso di Gai Candido è
però diverso: la sua è un’esperienza vissuta in prima persona e non c’è nostalgia di un orizzonte
perduto, quanto piuttosto la liberazione di uno spirito di osservazione borderline che riesce a
cogliere anche nelle forme espressive non appartenenti alla propria cultura i punti essenziali e a
focalizzare la sua attenzione su di essi, restituendocene l’essenza.
Gai Candido
Gai Candido nasce a Palermo nel 1949. Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo ha
insegnato discipline pittoriche, negli istituti d’arte e nei licei artistici.
“Nella vasta produzione dell’artista palermitano c’è il mistero e lo sguardo incantato di Rousseau il
Doganiere, c’è la plasticità di Picasso, c’è Baj e Fautrier, passando per il pop americano e infine per
il nouveau réalisme. Sono evidenti, inoltre, modalità operative appartenenti a movimenti storici
come il dada o l'arte povera, coniugando gioco e denuncia sociale, ironia e gravità; o accostamenti
ai lavori in juta di Angelo Mazzoleni e al movimento del neosincretismo, e venendo ai nostri giorni,
alla fiber art”.
Principali mostre: “Circumnavigazione 1”, Galleria Ezio Pagano, Bagheria (Pa); “Spiriti della
notte e carte lunari”, Arte al Borgo, Palermo; De bello Candido Galleria Ezio Pagano, Bagheria
(PA); Art. 17’86”, Fiera internazionale, Basilea (Svizzera); “Le Pergamene Pazze”, Atelier
dell’Arte, Sciacca (AG);“Orestiadi di Gibellina”, realizzazione di costumi ed oggetti di scena,
Gibellina; “Made in Palermo”, Galleria Civica d’Arte moderna, Palermo; “Fiumara d’Arte”, S.
Stefano di Camastra (ME), (A. Presti); “Povera e Leggera- Polifonia a quattro mani “, Petralia
Soprana (Pa); “Caleidoscopio Sicilia-Sidney”, Sydney, Australia; “Enciclopedia della natura EN
KAI PAN”, Orto Botanico, Palermo; “Personale”, Arte al Borgo, Palermo; “Installazione
Golem”, realizzazione di un’opera per l’AMIA, Palermo; “Percorsi etici”, Omaggio a Salvatore
Fiume- Galleria d’arte moderna Catania; “Rosso viene da Haiti”, Acireale; “Africa” Fresco
(Pa); “Libertà mancata”, Santa Maria di Gesù (Pa); ”Mamma Africa” Galleria d’arte Mediterranea
(Pa); “Il Mago di Palermo” Chiesa di San Giovanni decollato, (Pa).
Hanno scritto: Giorgio Di Genova, Eva Di Stefano, Massimo Ganci, Edoardo Rebulla, Sergio
Troisi, Marina Giordano, Ninni Greco, Francesco Gallo, Giuseppe Frazzetto, Francesco Carbone,
Laura Oddo, Giuseppe Cipolla, Tonino Sicoli, Tiziana D’Acchille.
MUSEO DELLE MAIOLICHE – ASSOCIAZIONE STANZE AL GENIO
Via Giuseppe Garibaldi, 11 – 90133 Palermo
Visite
La mostra sarà visibile dal 1 ottobre al 30 ottobre. Dal Lunedì al giovedì la visita è su prenotazione
ed ha un costo di euro 7. Sabato e domenica non è necessario prenotare la visita e si accede con il
biglietto delle Vie dei Tesori dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
30
settembre 2016
Gai Candido – Babau
Dal 30 settembre al 30 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
CASA MUSEO STANZE AL GENIO
Palermo, Via Giuseppe Garibaldi, 11, (Palermo)
Palermo, Via Giuseppe Garibaldi, 11, (Palermo)
Biglietti
Dal lunedì al giovedì 7 euro
Sabato e domenica si accede con il biglietto delle “Vie dei Tesori”
Orario di apertura
Dal lunedì al giovedì la visita è su prenotazione. Sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 senza prenotazione
Vernissage
30 Settembre 2016, ore 18
Autore
Curatore