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Galilei Divin Uomo
La mostra, che ha le sue radici nel libro “Galilei divin uomo” di Antonino Zichichi, illustra il pensiero di Galileo Galilei, le sue fondamentali invenzioni e scoperte, la sua fede; è una testimonianza culturale del legame che esiste fra Fede, Ragione e Scienza e dell’intenso dibattito su questi temi che anima la nostra società post-moderna. Attraverso ricostruzioni dei suoi più importanti esperimenti e numerosi pannelli esplicativi vengono chiariti i motivi per cui Galilei è riconosciuto come il padre della Scienza moderna e fu considerato “Divin Uomo” già da illustri esponenti della Chiesa suoi contemporanei.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
“GALILEI DIVIN UOMO”
ALLA BASILICA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI E DEI MARTIRI
A ROMA
In anteprima mondiale a Roma la mostra realizzata dalla World Federation of Scientists per l’Anno Mondiale dell’Astronomia.
Gli artisti Agostino Bonalumi, Giuseppe Gallo, Piero Guccione, Francesca Leone, Igor Mitoraj e Croce Taravella rendono omaggio al genio di Galilei.
In occasione dell’Anno Mondiale dell’Astronomia, decretato dalle Nazioni Unite, la World Federation of Scientists presenta, in anteprima mondiale nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, la mostra “Galilei Divin Uomo”, dedicata alle grandi conquiste galileiane. La mostra è visitabile a Roma a partire dal 18 dicembre 2008, prima di iniziare un lungo giro nei 115 Paesi della WFS, fra cui Cina e Russia, che riconoscono in Galileo Galilei il padre della Scienza Moderna.
La mostra, che ha le sue radici nel libro “Galilei divin uomo” di Antonino Zichichi, illustra il pensiero di Galileo Galilei, le sue fondamentali invenzioni e scoperte, la sua fede; è una testimonianza culturale del legame che esiste fra Fede, Ragione e Scienza e dell’intenso dibattito su questi temi che anima la nostra società post-moderna. Attraverso ricostruzioni dei suoi più importanti esperimenti e numerosi pannelli esplicativi vengono chiariti i motivi per cui Galilei è riconosciuto come il padre della Scienza moderna e fu considerato “Divin Uomo” già da illustri esponenti della Chiesa suoi contemporanei.
Le scoperte di Galilei hanno permesso di capire le prime Leggi fondamentali della Natura. In mostra vi sono il pendolo e il piano inclinato che hanno consentito di arrivare a misurare il tempo con la precisione di un secondo ogni vita d’Universo: venti miliardi di anni. Un documento eccezionale è il filmato della NASA in cui il Comandante di Apollo XV realizza sulla Luna il celebre esperimento della piuma e del martello, che Galilei fece dalla Torre di Pisa scoprendo l’eguaglianza della massa inerziale (che si oppone al moto) e della massa gravitazionale (che genera il moto). Galilei fu anche autore di straordinarie scoperte astronomiche e della più grande scoperta nel pensiero matematico: la prima proprietà dell’infinito.
Anche il mondo della creazione artistica è debitore al genio di Galileo Galilei in quanto precursore di ciò che secoli dopo avrebbe aperto orizzonti nuovi all’espressione artistica: l’idea che il valore di un’opera sta nella potenza emotiva che riesce a trasmettere, a prescindere dalla cruda descrizione della realtà. E’ per questo che accanto alle scoperte scientifiche sono esposte le opere realizzate in omaggio al genio di Galilei da sei artisti contemporanei: Agostino Bonalumi, Giuseppe Gallo, Piero Guccione, Francesca Leone, Igor Mitoraj e Croce Taravella.
La mostra sarà inaugurata mercoledì 17 dicembre alle ore 21.30 dal Cardinale Georges Cottier. Alla inaugurazione saranno presenti i rappresentanti dei diecimila scienziati di 115 nazioni della World Federation of Scientists, tra cui l’esploratore del Polo Nord l’accademico Arthur Chilingarov, il più grande esperto di foreste l'accademico polacco Jan Szyszko, il Nobel giapponese Leo Esaki, gli scopritori di nuovi materiali superconduttori, i cinesi Paul C.W. Chu e Maw-Kuen Wu e il padre della chimica moderna William Lipscomb.
“GALILEI DIVIN UOMO”
ALLA BASILICA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI E DEI MARTIRI
A ROMA
In anteprima mondiale a Roma la mostra realizzata dalla World Federation of Scientists per l’Anno Mondiale dell’Astronomia.
Gli artisti Agostino Bonalumi, Giuseppe Gallo, Piero Guccione, Francesca Leone, Igor Mitoraj e Croce Taravella rendono omaggio al genio di Galilei.
In occasione dell’Anno Mondiale dell’Astronomia, decretato dalle Nazioni Unite, la World Federation of Scientists presenta, in anteprima mondiale nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, la mostra “Galilei Divin Uomo”, dedicata alle grandi conquiste galileiane. La mostra è visitabile a Roma a partire dal 18 dicembre 2008, prima di iniziare un lungo giro nei 115 Paesi della WFS, fra cui Cina e Russia, che riconoscono in Galileo Galilei il padre della Scienza Moderna.
La mostra, che ha le sue radici nel libro “Galilei divin uomo” di Antonino Zichichi, illustra il pensiero di Galileo Galilei, le sue fondamentali invenzioni e scoperte, la sua fede; è una testimonianza culturale del legame che esiste fra Fede, Ragione e Scienza e dell’intenso dibattito su questi temi che anima la nostra società post-moderna. Attraverso ricostruzioni dei suoi più importanti esperimenti e numerosi pannelli esplicativi vengono chiariti i motivi per cui Galilei è riconosciuto come il padre della Scienza moderna e fu considerato “Divin Uomo” già da illustri esponenti della Chiesa suoi contemporanei.
Le scoperte di Galilei hanno permesso di capire le prime Leggi fondamentali della Natura. In mostra vi sono il pendolo e il piano inclinato che hanno consentito di arrivare a misurare il tempo con la precisione di un secondo ogni vita d’Universo: venti miliardi di anni. Un documento eccezionale è il filmato della NASA in cui il Comandante di Apollo XV realizza sulla Luna il celebre esperimento della piuma e del martello, che Galilei fece dalla Torre di Pisa scoprendo l’eguaglianza della massa inerziale (che si oppone al moto) e della massa gravitazionale (che genera il moto). Galilei fu anche autore di straordinarie scoperte astronomiche e della più grande scoperta nel pensiero matematico: la prima proprietà dell’infinito.
Anche il mondo della creazione artistica è debitore al genio di Galileo Galilei in quanto precursore di ciò che secoli dopo avrebbe aperto orizzonti nuovi all’espressione artistica: l’idea che il valore di un’opera sta nella potenza emotiva che riesce a trasmettere, a prescindere dalla cruda descrizione della realtà. E’ per questo che accanto alle scoperte scientifiche sono esposte le opere realizzate in omaggio al genio di Galilei da sei artisti contemporanei: Agostino Bonalumi, Giuseppe Gallo, Piero Guccione, Francesca Leone, Igor Mitoraj e Croce Taravella.
La mostra sarà inaugurata mercoledì 17 dicembre alle ore 21.30 dal Cardinale Georges Cottier. Alla inaugurazione saranno presenti i rappresentanti dei diecimila scienziati di 115 nazioni della World Federation of Scientists, tra cui l’esploratore del Polo Nord l’accademico Arthur Chilingarov, il più grande esperto di foreste l'accademico polacco Jan Szyszko, il Nobel giapponese Leo Esaki, gli scopritori di nuovi materiali superconduttori, i cinesi Paul C.W. Chu e Maw-Kuen Wu e il padre della chimica moderna William Lipscomb.
17
dicembre 2008
Galilei Divin Uomo
Dal 17 dicembre 2008 al 18 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
BASILICA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI
Roma, Piazza Della Repubblica, (Roma)
Roma, Piazza Della Repubblica, (Roma)
Orario di apertura
dalle ore 7 alle ore 18.30
Vernissage
17 Dicembre 2008, ore 21,30
Autore