Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Galli / Magrin / Tindàr – Acque e Ombre
La Salamon&C. propone i due artisti più giovani della galleria per una esposizione che li vede in dialogo con alcune opere, di loro scelta, di Federica Galli.
La mostra è la più fresca mai proposta dalla galleria milanese. Acquerelli, fotografie e una performance di Tindàr.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La genesi della mostra Acque e Ombre risale a molti mesi fa quando, per motivi diversi, scopro dell’ammirazione che Nicola Magrin e Tindàr nutrono per l’opera della scomparsa Federica Galli.
I loro linguaggi espressivi non potrebbero essere più distanti, fra di loro e con la Galli, eppure ci sono dei legami che li uniscono profondamente: ricerca; poesia; l’amore e la conoscenza per la natura; la disciplina, che rasenta il rigore formale e stilistico; e, non ultimo, l’eleganza che li contraddistingue e con cui si muovono nel frastornante panorama dell’arte contemporanea.
Tanto è bastato per delineare un progetto dove i due giovani artisti hanno scelto delle acqueforti della Galli e hanno sviluppato i temi scelti secondo il proprio stile e leggerezza.
Nicola Magrin ha declinato il suo omaggio dedicandosi specificatamente al larice. Lo spunto nasce dal fascino sprigionato dall’esemplare di 2300 anni illustrato dalla Galli in un'acquaforte del 1995.
Magrin, grande appassionato di montagna, conosce bene la regale, solitaria pienezza di questa specie, e lo propone con il proprio linguaggio stilistico usando l’acquerello in modo denso e pieno, che l’artista ama definire idropittura.
La sua opera si sviluppa attraverso orizzonti di ampio respiro, cieli metafisici, pervasi di quella calma che solo chi è in pace con sé stesso può trasmettere.
Tindàr ha invece selezionato le acqueforti dell Galli dedicate alle piante monumentali di Milano e Monza ed è andato alla loro ricerca. Dall'esecuzione delle opere della Galli sono passati molti anni, la natura ha fatto il suo corso e alcuni degli esemplari descritti dall’abile pennino di Federica non ci sono più.
E proprio in questa trasformazione l’artista ha trovato ispirazione.
Ha raccolto le foglie delle piante che ne hanno preso il posto e il testimone; ne ha tratto delle ombre e, da queste, delle immagini fotografiche che di volta in volta sono giocose, ironiche, curiose, divertenti, poetiche.
Di Tindàr saranno disponibili sia i modelli tridimensionali che le immagini fotografiche che ne sono derivate.
In esposizione anche le opere di Federica Galli selezionate da Nicola Magrin e Tindàr.
I loro linguaggi espressivi non potrebbero essere più distanti, fra di loro e con la Galli, eppure ci sono dei legami che li uniscono profondamente: ricerca; poesia; l’amore e la conoscenza per la natura; la disciplina, che rasenta il rigore formale e stilistico; e, non ultimo, l’eleganza che li contraddistingue e con cui si muovono nel frastornante panorama dell’arte contemporanea.
Tanto è bastato per delineare un progetto dove i due giovani artisti hanno scelto delle acqueforti della Galli e hanno sviluppato i temi scelti secondo il proprio stile e leggerezza.
Nicola Magrin ha declinato il suo omaggio dedicandosi specificatamente al larice. Lo spunto nasce dal fascino sprigionato dall’esemplare di 2300 anni illustrato dalla Galli in un'acquaforte del 1995.
Magrin, grande appassionato di montagna, conosce bene la regale, solitaria pienezza di questa specie, e lo propone con il proprio linguaggio stilistico usando l’acquerello in modo denso e pieno, che l’artista ama definire idropittura.
La sua opera si sviluppa attraverso orizzonti di ampio respiro, cieli metafisici, pervasi di quella calma che solo chi è in pace con sé stesso può trasmettere.
Tindàr ha invece selezionato le acqueforti dell Galli dedicate alle piante monumentali di Milano e Monza ed è andato alla loro ricerca. Dall'esecuzione delle opere della Galli sono passati molti anni, la natura ha fatto il suo corso e alcuni degli esemplari descritti dall’abile pennino di Federica non ci sono più.
E proprio in questa trasformazione l’artista ha trovato ispirazione.
Ha raccolto le foglie delle piante che ne hanno preso il posto e il testimone; ne ha tratto delle ombre e, da queste, delle immagini fotografiche che di volta in volta sono giocose, ironiche, curiose, divertenti, poetiche.
Di Tindàr saranno disponibili sia i modelli tridimensionali che le immagini fotografiche che ne sono derivate.
In esposizione anche le opere di Federica Galli selezionate da Nicola Magrin e Tindàr.
17
novembre 2015
Galli / Magrin / Tindàr – Acque e Ombre
Dal 17 novembre al 04 dicembre 2015
fotografia
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
SALAMON FINE ART – PALAZZO CICOGNA
Milano, Via San Damiano, 2, (Milano)
Milano, Via San Damiano, 2, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Altri orari su appuntamento
Vernissage
17 Novembre 2015, ore 18,30
Autore