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Gandini / Meek / Marin
una mostra collettiva che riunirà i lavori di Marzia Gandini, Steven Meek e Giuliano Marin
Comunicato stampa
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una mostra collettiva che riunirà i lavori di Marzia Gandini, Steven Meek e Giuliano Marin. Marzia Gandini e Steven Meek - presentati ad Artefiera Bologna 2005 - esporranno una serie di nuovi lavori al piano su strada della galleria mentre la project-room del seminterrato sarà interamente dedicata a Giuliano Marin, alla sua prima mostra in galleria, in modo tale da dare alle sue opere una visibilità completa ed esaustiva come fosse una piccola personale.
Per questa mostra di fine stagione Marzia Gandini ha scelto di esporre un grande quadro del 2004 da cui ha poi tratto spunto per realizzare i nuovi lavori, di medie dimensioni, che rappresentano in qualche modo il seguito dell’opera dell’anno scorso. Mentre nel “Giardino botanico” con il grande pino e la serra si coglie ancora quel desiderio intimo di ritrarre la natura provato dall’artista al rientro in Italia dopo il decennio vissuto a New York, ritornando in quel luogo a distanza di un anno l’attenzione di Marzia Gandini si è spostata verso l’interno di quella serra, sui suoi oggetti, che testimoniando silenti la presenza di un assenza evocano in chi li guarda quel senso dell’abbandono che si vive fisicamente e si percepisce ancor più come stato mentale. Orchestrando armonicamente i colori della sua tavolozza anche in questi nuovi lavori Marzia Gandini si contraddistingue per quel suo modo delicato di trattare l’olio che ricorda la tenuità del pastello. E se nei paesaggi immoti riesce sempre a restituirci un’atmosfera di grande serenità, quando compare la figura umana o sono immortalati gli oggetti, si ha sempre l’impressione che l’artista sia riuscita a “catturarli” misteriosamente in uno strano stato di sospensione.
Con i suoi ultimi quadri Steven Meek si affaccia a una nuova fase della sua ricerca artistica che lo conduce verso un’altra forma di realismo. L’artista compone ora su supporti a forma di cerchio che misurano 90 e 100 cm. di diametro che verranno presentati in mostra accanto a una serie di lavori più piccoli con dettagli dei quadri grandi. Partendo da una “circolarizzazione” dell’immagine prescelta ottenuta attraverso il computer, riprodotta in seguito fedelmente ad olio su tavola, con vera pazienza certosina e grande maestrìa tecnica Steven Meek ci restituisce due scene altamente suggestive che da un lato, sembrano esser state colte guardandole in uno specchio deformante, e dall’altro, ricordano le anamorfosi cinquecentesche ma a differenza di queste in nessun modo è possibile ricomporre l’immagine in una visione ordinata della realtà. Liberatosi della griglia che contraddistingueva i suoi quadri, con questi nuovi lavori Steven Meek fa un grande salto in avanti rispetto al passato recente, e si diverte, con l’allegria di un bambino, a creare opere dal forte impatto visivo.
La scelta del titolo Mediumnica per la serie di opere che Giuliano Marin (nato a Castelfranco Veneto nel 1964) presenterà nella project-room è stata dettata dalla similitudine concettuale riscontrata dall’artista tra i propri lavori e il processo operativo del movimento Mediumnica - un fenomeno paranormale e una corrente pittorica diffusasi in America Latina caratterizzato dalla fitta ragnatela di segni utilizzata dagli esponenti del gruppo. Nei cinque lavori esposti (due acrilici su carta e quattro oli su tela tutti di grandi dimensioni) l’artista trasforma l’iperrealismo di particolari ingranditi colti nel paesaggio urbano in una serie di “visioni astratte” caratterizzate da una maniera pittorica veloce istintiva e gestuale in cui l’erba è protagonista assoluta.
Per questa mostra di fine stagione Marzia Gandini ha scelto di esporre un grande quadro del 2004 da cui ha poi tratto spunto per realizzare i nuovi lavori, di medie dimensioni, che rappresentano in qualche modo il seguito dell’opera dell’anno scorso. Mentre nel “Giardino botanico” con il grande pino e la serra si coglie ancora quel desiderio intimo di ritrarre la natura provato dall’artista al rientro in Italia dopo il decennio vissuto a New York, ritornando in quel luogo a distanza di un anno l’attenzione di Marzia Gandini si è spostata verso l’interno di quella serra, sui suoi oggetti, che testimoniando silenti la presenza di un assenza evocano in chi li guarda quel senso dell’abbandono che si vive fisicamente e si percepisce ancor più come stato mentale. Orchestrando armonicamente i colori della sua tavolozza anche in questi nuovi lavori Marzia Gandini si contraddistingue per quel suo modo delicato di trattare l’olio che ricorda la tenuità del pastello. E se nei paesaggi immoti riesce sempre a restituirci un’atmosfera di grande serenità, quando compare la figura umana o sono immortalati gli oggetti, si ha sempre l’impressione che l’artista sia riuscita a “catturarli” misteriosamente in uno strano stato di sospensione.
Con i suoi ultimi quadri Steven Meek si affaccia a una nuova fase della sua ricerca artistica che lo conduce verso un’altra forma di realismo. L’artista compone ora su supporti a forma di cerchio che misurano 90 e 100 cm. di diametro che verranno presentati in mostra accanto a una serie di lavori più piccoli con dettagli dei quadri grandi. Partendo da una “circolarizzazione” dell’immagine prescelta ottenuta attraverso il computer, riprodotta in seguito fedelmente ad olio su tavola, con vera pazienza certosina e grande maestrìa tecnica Steven Meek ci restituisce due scene altamente suggestive che da un lato, sembrano esser state colte guardandole in uno specchio deformante, e dall’altro, ricordano le anamorfosi cinquecentesche ma a differenza di queste in nessun modo è possibile ricomporre l’immagine in una visione ordinata della realtà. Liberatosi della griglia che contraddistingueva i suoi quadri, con questi nuovi lavori Steven Meek fa un grande salto in avanti rispetto al passato recente, e si diverte, con l’allegria di un bambino, a creare opere dal forte impatto visivo.
La scelta del titolo Mediumnica per la serie di opere che Giuliano Marin (nato a Castelfranco Veneto nel 1964) presenterà nella project-room è stata dettata dalla similitudine concettuale riscontrata dall’artista tra i propri lavori e il processo operativo del movimento Mediumnica - un fenomeno paranormale e una corrente pittorica diffusasi in America Latina caratterizzato dalla fitta ragnatela di segni utilizzata dagli esponenti del gruppo. Nei cinque lavori esposti (due acrilici su carta e quattro oli su tela tutti di grandi dimensioni) l’artista trasforma l’iperrealismo di particolari ingranditi colti nel paesaggio urbano in una serie di “visioni astratte” caratterizzate da una maniera pittorica veloce istintiva e gestuale in cui l’erba è protagonista assoluta.
06
giugno 2005
Gandini / Meek / Marin
Dal 06 giugno al 15 luglio 2005
arte contemporanea
Location
AL9E – ARTESTUDIO
Roma, Via Della Vetrina, 9, (Roma)
Roma, Via Della Vetrina, 9, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 16-19,30. La mattina per appuntamento
Vernissage
6 Giugno 2005, ore 18
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