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Gaspare Sicula – Cavalli a dondolo
La pittura oscilla come tutte le cose che hanno vita e attraversano il tempo. Ma altrettanto esiste la volontà di essere fermi nella mutevolezza.
Comunicato stampa
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SOTTO IL SEGNO DEL DONDOLO
Entrare nell’universo di Gaspare Sicula significa fare i conti con la dimensione della lentezza.
Il movimento del dondolo è il movimento della lentezza, del ritmo materno che culla dolcemente. Quasi con una geometria esistenziale Sicula riporta questo concetto nella sua opera ma non ne fa un discorso concettuale, né affida la sua poetica ad un minimalismo formale: in lui tutto è e fa parte della propria esistenza.
Dondolo come indugio, trastullo e lentezza: c’è chi corre e nella velocità consuma i propri pensieri e dimentica di sé, c’è chi invece si ferma e nella lentezza mette a fuoco la memoria.
In questa dimensione sospesa, come la ruota che non ha inizio né fine, c’è invece un centro, un punto dove attraccare l’ancora ed esplorare.
La pittura oscilla come tutte le cose che hanno vita e attraversano il tempo. Ma altrettanto esiste la volontà di essere fermi nella mutevolezza.
E così accade che un pittore improvvisamente prenda coscienza del proprio luogo, del cavalletto: e da qui ne faccia un centro, un punto di osservazione sicuro.
Il cavalletto di Sicula diviene cavallo, il cavallo, cavalluccio a dondolo. Basta mettere degli assi ricurvi sotto alla base e il gioco è fatto! Ma non ancora, perché, quasi come in un gioco di scatole cinesi o in un rimando di specchi la pittura ha la capacità di riprodurre se stessa, di affinare il desiderio di astrazione, di rendere ancora più significante l’oggetto: ciò farà sì che Sicula ritrovi quell’immagine proiettata sul proprio quadro. …
È forte la tentazione di decodificarne la simbologia. Il dondolo ha origine dalla ruota, la ruota evoca la perfezione suggerita dal cerchio e si riferisce al mondo del divenire, della creazione continua, dunque, della contingenza, dell’ipermanenza. La ruota è anche un richiamo allo spostamento, liberazione dalla condizione di luogo e, come la ruota, anche il dondolo tocca il suolo in un unico punto.
Sicula individua nel dondolo la propria cifra, quasi la cifra esistenziale che lo riassume. È una forma semplice, archetipica, quasi un emblema alchemico. La ricerca della semplicità porta Sicula a far convergere nella sua opera le caratteristiche del gioco. Avremo così il gioco motorio (il cavalletto a dondolo), il gioco con le regole (il cavalletto a dondolo dipinto) e il gioco simbolico organizzato attraverso i segni di un alfabeto fantastico. …
Stefania Carrozzini
Entrare nell’universo di Gaspare Sicula significa fare i conti con la dimensione della lentezza.
Il movimento del dondolo è il movimento della lentezza, del ritmo materno che culla dolcemente. Quasi con una geometria esistenziale Sicula riporta questo concetto nella sua opera ma non ne fa un discorso concettuale, né affida la sua poetica ad un minimalismo formale: in lui tutto è e fa parte della propria esistenza.
Dondolo come indugio, trastullo e lentezza: c’è chi corre e nella velocità consuma i propri pensieri e dimentica di sé, c’è chi invece si ferma e nella lentezza mette a fuoco la memoria.
In questa dimensione sospesa, come la ruota che non ha inizio né fine, c’è invece un centro, un punto dove attraccare l’ancora ed esplorare.
La pittura oscilla come tutte le cose che hanno vita e attraversano il tempo. Ma altrettanto esiste la volontà di essere fermi nella mutevolezza.
E così accade che un pittore improvvisamente prenda coscienza del proprio luogo, del cavalletto: e da qui ne faccia un centro, un punto di osservazione sicuro.
Il cavalletto di Sicula diviene cavallo, il cavallo, cavalluccio a dondolo. Basta mettere degli assi ricurvi sotto alla base e il gioco è fatto! Ma non ancora, perché, quasi come in un gioco di scatole cinesi o in un rimando di specchi la pittura ha la capacità di riprodurre se stessa, di affinare il desiderio di astrazione, di rendere ancora più significante l’oggetto: ciò farà sì che Sicula ritrovi quell’immagine proiettata sul proprio quadro. …
È forte la tentazione di decodificarne la simbologia. Il dondolo ha origine dalla ruota, la ruota evoca la perfezione suggerita dal cerchio e si riferisce al mondo del divenire, della creazione continua, dunque, della contingenza, dell’ipermanenza. La ruota è anche un richiamo allo spostamento, liberazione dalla condizione di luogo e, come la ruota, anche il dondolo tocca il suolo in un unico punto.
Sicula individua nel dondolo la propria cifra, quasi la cifra esistenziale che lo riassume. È una forma semplice, archetipica, quasi un emblema alchemico. La ricerca della semplicità porta Sicula a far convergere nella sua opera le caratteristiche del gioco. Avremo così il gioco motorio (il cavalletto a dondolo), il gioco con le regole (il cavalletto a dondolo dipinto) e il gioco simbolico organizzato attraverso i segni di un alfabeto fantastico. …
Stefania Carrozzini
19
febbraio 2005
Gaspare Sicula – Cavalli a dondolo
Dal 19 febbraio al 06 marzo 2005
arte contemporanea
Location
CASA DI RIPOSO
Castelnuovo Scrivia, Piazza Vittorio Veneto, 15, (ALESSANDRIA)
Castelnuovo Scrivia, Piazza Vittorio Veneto, 15, (ALESSANDRIA)
Orario di apertura
tutti i giorni 11-17
Sito web
www.cisa-tortona.it
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