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Gaspare Sicula – Dracula
Un grande artista “evocativo”, Gaspare Sicula, uno straordinario musicista e compositore, Donatello, ed un maestro della letteratura a “tinte fosche”, Bram Stoker, per un risultato di fascinoso ed inquietante effetto sinergico. Questo l’obiettivo della mostra in itinere “Dracula”.
Comunicato stampa
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Accompagnato da ininterrotta fortuna, riconfermata dal successo del film di Francis Ford Coppola, Dracula di Bram Stoker è l’ultimo grande romanzo gotico e al tempo stesso, forse, il più famoso: spettrale, altero, spietato e sottilmente erotico, il pallido Conte (il cui nome è ormai sinonimo di vampiro) appartiene a quei pochi personaggi che entrano a far parte dell’immaginario collettivo, impongono un genere, divengono un simbolo, una sorta di dimensione. “Una figura”, come notava Thomas Wolf, “che costringe a confrontarci con misteri primordiali: la morte, il sangue, l’amore e i loro reciproci legami”, cosicché “il risultato a cui Stoker perviene è questo: ci fa comprendere, attraverso la nostra esperienza, perché si dice che il vampiro sia invisibile allo specchio. Egli c’è, ma noi non lo riconosciamo, dal momento che il nostro stesso viso lo cela”.
Dracula, Introduzione di Riccardo Reim – Cura e traduzione di Paola Faini. Newton & Compton Editori
FASCINO GOTICO
Un grande artista “evocativo”, Gaspare Sicula, uno straordinario musicista e compositore, Donatello, ed un maestro della letteratura a “tinte fosche”, Bram Stoker, per un risultato di fascinoso ed inquietante effetto sinergico. Questo l’obiettivo della mostra in itinere che l’Associazione La Tavolozza di Broni promuove nell’inebriante contesto della Certosa Cantù di Casteggio prima (dal 7 al 14 Giugno 2009), e nello spazio assolutamente gotico del Cantinone di Pietra de’ Giorgi dopo (dal 20 al 28 Giugno 2009). Un evento che si sdoppia all’insegna della natura ambivalente dell’ispirazione fantastica. Opere pittoriche, quelle di Gaspare Sicula, di sensuale ed enigmatica forza di tratto e di colore, che trovano perfetta corrispondenza nella non-morta vitalità delle notturne note di Donatello. La carnale storia di un amore assoluto, quello del Conte Dracula per la dolce ed eterea Mina, si consacra nell’evanescenza della parola e dello scritto. Il Diario, geloso custode della levità dei sentimenti, diviene il vettore delle pulsioni e delle fantasie oniriche di personaggi a tratti ineffabili. Vi sono nei dipinti di Sicula gli elementi tutti della tensione amorosa e del patto eterno con la forza simbolica del sangue. Una sorprendente energia che ha attraversato la Storia dell’Arte sin dagli albori. Come non ricordare i tratti essenziali ma purpurei delle grotte di Lascaux in Francia. E che dire della fervida letteratura gotica di Edgar Allan Poe, così immaginifica ed allucinatoria, oppure delle meravigliose e pindariche pagine del Frankenstein di Mary Shelley?
Brutale e fascinosa natura quella del pennello e delle note come del calamaio. Strumenti necessari, contingenti, che si librano tuttavia nello spazio dell’idealità e della libertà della sensazione che a noi tutti, esseri viventi e pensanti, regala “l’illusione romantica” dell’unione indissolubile con il mistero.
Roberta Mezzadra
Le riprese del video sono state fatte nei sotterranei del Teatro Civico di Tortona. Dracula è sempre stato un tutt’uno col teatro prima e col cinema poi. Nel video lo è anche con la musica eccellente di Donatello che accompagna i movimenti, ad un tempo velocissimi ed estremamente lenti, e i voli di Dracula; e ancora la sua forza che è quella della natura tutta, mutata in arte udibile e visibile. L’ombra di Dracula si posa sui cavalletti e traccia il percorso della pittura. Ho trovato l’aspetto di Dracula in una conchiglia a forma di bocca contornata di aculei: la Spondylus Sinensis. Le riprese, andate avanti durante la mostra Broccati e Brocchiglie alla Sala Giovani del Teatro nel dicembre scorso, mi hanno permesso di sfruttare al massimo il video omonimo (una parte delle ricerche formali di Dracula trasse origine, dieci anni fa, appunto, dalle conchiglie). Per due volte è stato inquadrato il telo da retroproiezione e il videoproiettore: toccando di nuovo quindi lo stretto legame tra Dracula e il cinema. Alcune sequenze sono state fatte zoomando molto, sino a far perdere riconoscibilità all’immagine divenuta così pura forma in movimento ricollegabile all’impeto e alla dolcezza del morso, all’euforia del novello stato di frutto nella sua straordinaria condizione di frutto non-morto.
Renfield nutriva i ragni.
Il pittore assorbe la vitalità della natura e la restituisce come arte. La lampada al neon con lo starter non ben funzionante si accende e spegne freneticamente ampliando e svolgendo lo stato di grande emozione per quello che sta avvenendo. La forma di questa lampada ricorda i tasti del pianoforte.
Quella che si vede e sente nelle prime battute è una bruciatura su un piano di truciolato nobilitato di grandi dimensioni con attaccati qua e là, a mo’ di stelle quadre, feltrini autoadesivi. La forma di questa bruciatura è quella di una bocca spalancata seguita da una scia di sangue coagulato.
Il frutto va a riposare nella terra prima che spunti il giorno.
I dipinti che espongo insieme al video appartengono a Dracula, Demeter, Natura non-morta, Pittura non-morta, Raids.
G.S.
Dracula, Introduzione di Riccardo Reim – Cura e traduzione di Paola Faini. Newton & Compton Editori
FASCINO GOTICO
Un grande artista “evocativo”, Gaspare Sicula, uno straordinario musicista e compositore, Donatello, ed un maestro della letteratura a “tinte fosche”, Bram Stoker, per un risultato di fascinoso ed inquietante effetto sinergico. Questo l’obiettivo della mostra in itinere che l’Associazione La Tavolozza di Broni promuove nell’inebriante contesto della Certosa Cantù di Casteggio prima (dal 7 al 14 Giugno 2009), e nello spazio assolutamente gotico del Cantinone di Pietra de’ Giorgi dopo (dal 20 al 28 Giugno 2009). Un evento che si sdoppia all’insegna della natura ambivalente dell’ispirazione fantastica. Opere pittoriche, quelle di Gaspare Sicula, di sensuale ed enigmatica forza di tratto e di colore, che trovano perfetta corrispondenza nella non-morta vitalità delle notturne note di Donatello. La carnale storia di un amore assoluto, quello del Conte Dracula per la dolce ed eterea Mina, si consacra nell’evanescenza della parola e dello scritto. Il Diario, geloso custode della levità dei sentimenti, diviene il vettore delle pulsioni e delle fantasie oniriche di personaggi a tratti ineffabili. Vi sono nei dipinti di Sicula gli elementi tutti della tensione amorosa e del patto eterno con la forza simbolica del sangue. Una sorprendente energia che ha attraversato la Storia dell’Arte sin dagli albori. Come non ricordare i tratti essenziali ma purpurei delle grotte di Lascaux in Francia. E che dire della fervida letteratura gotica di Edgar Allan Poe, così immaginifica ed allucinatoria, oppure delle meravigliose e pindariche pagine del Frankenstein di Mary Shelley?
Brutale e fascinosa natura quella del pennello e delle note come del calamaio. Strumenti necessari, contingenti, che si librano tuttavia nello spazio dell’idealità e della libertà della sensazione che a noi tutti, esseri viventi e pensanti, regala “l’illusione romantica” dell’unione indissolubile con il mistero.
Roberta Mezzadra
Le riprese del video sono state fatte nei sotterranei del Teatro Civico di Tortona. Dracula è sempre stato un tutt’uno col teatro prima e col cinema poi. Nel video lo è anche con la musica eccellente di Donatello che accompagna i movimenti, ad un tempo velocissimi ed estremamente lenti, e i voli di Dracula; e ancora la sua forza che è quella della natura tutta, mutata in arte udibile e visibile. L’ombra di Dracula si posa sui cavalletti e traccia il percorso della pittura. Ho trovato l’aspetto di Dracula in una conchiglia a forma di bocca contornata di aculei: la Spondylus Sinensis. Le riprese, andate avanti durante la mostra Broccati e Brocchiglie alla Sala Giovani del Teatro nel dicembre scorso, mi hanno permesso di sfruttare al massimo il video omonimo (una parte delle ricerche formali di Dracula trasse origine, dieci anni fa, appunto, dalle conchiglie). Per due volte è stato inquadrato il telo da retroproiezione e il videoproiettore: toccando di nuovo quindi lo stretto legame tra Dracula e il cinema. Alcune sequenze sono state fatte zoomando molto, sino a far perdere riconoscibilità all’immagine divenuta così pura forma in movimento ricollegabile all’impeto e alla dolcezza del morso, all’euforia del novello stato di frutto nella sua straordinaria condizione di frutto non-morto.
Renfield nutriva i ragni.
Il pittore assorbe la vitalità della natura e la restituisce come arte. La lampada al neon con lo starter non ben funzionante si accende e spegne freneticamente ampliando e svolgendo lo stato di grande emozione per quello che sta avvenendo. La forma di questa lampada ricorda i tasti del pianoforte.
Quella che si vede e sente nelle prime battute è una bruciatura su un piano di truciolato nobilitato di grandi dimensioni con attaccati qua e là, a mo’ di stelle quadre, feltrini autoadesivi. La forma di questa bruciatura è quella di una bocca spalancata seguita da una scia di sangue coagulato.
Il frutto va a riposare nella terra prima che spunti il giorno.
I dipinti che espongo insieme al video appartengono a Dracula, Demeter, Natura non-morta, Pittura non-morta, Raids.
G.S.
20
giugno 2009
Gaspare Sicula – Dracula
Dal 20 al 28 giugno 2009
arte contemporanea
Location
CANTINONE MEDIEVALE
Pietra De' Giorgi, Piazza Don Valentino Arpesella, (Pavia)
Pietra De' Giorgi, Piazza Don Valentino Arpesella, (Pavia)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica 16.30 – 19 chiuso il lunedì
Vernissage
20 Giugno 2009, ore 17
Sito web
www.sicula.com
Autore
Curatore