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Gauguin e la Bretagna
La mostra intende porre all’attenzione del pubblico l’attività svolta da una colonia di artisti che, lontana dal clamore della vita parigina e dalla dolcezza del paesaggio provenzale, ha operato a Pont-Aven in anni in cui il soggiorno di Paul Gauguin ha sollecitato innovative soluzioni formali.
Comunicato stampa
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Il 18 ottobre 2003 verrà inaugurata, nei nuovi spazi del carcere alto del Museo di Castel Sant’Elmo a Napoli, la mostra “Gauguin e la Bretagna”, realizzata in occasione del centenario della morte dell’artista L’esposizione, di circa cento opere, curata da André Cariou, giunge nella sede napoletana dopo essere stata presentata al Musée du Luxembourg a Parigi (2 aprile-22 giugno 2003) e al Musée des Beaux Arts di Quimper (12 luglio – 30 settembre 2003). Essa intende porre all’attenzione del pubblico l’attività svolta da una colonia di artisti che, lontana dal clamore della vita parigina e dalla dolcezza del paesaggio provenzale, ha operato a Pont-Aven in anni in cui il soggiorno di Paul Gauguin ha sollecitato innovative soluzioni formali.
La presenza dell’artista in Bretagna (in modo discontinuo dal 1886), da cui si è frequentemente allontanato per raggiungere mete lontane ed esotiche, ha determinato, dunque, la formazione della cosiddetta ‘Scuola di Pont-Aven’, cioè di un gruppo di artisti che, influenzato dalla dirompente originalità del suo linguaggio, ha saputo innovare gli stanchi stilemi di una tradizione pittorica ancora accademica.
In particolare, l’incontro, fortunato e proficuo, tra Paul Gauguin ed Émile Bernard ha condotto all’elaborazione di una tecnica, il ‘sintetismo’, basata sulla conoscenza delle stampe giapponesi e del ‘cloisonné’, antica tecnica con cui venivano realizzate le vetrate medievali. Si proponeva, in tal modo, il superamento della lezione degli impressionisti, contrapponendo alla loro ‘impressione’ la traduzione in pittura della visione soggettiva-simbolista. I soggetti, non ritratti dal vero, ma recuperati da immagini mnemoniche, vengono caricati di continui rimandi simbolici, espressi con forme e colori.
La mostra “Gauguin e la Bretagna” intende documentare, dunque, non solo parte della produzione meno nota di Paul Gauguin (quella del periodo bretone, appunto), ma anche le influenze e gli sviluppi che la sua lezione ebbe sugli artisti – tra questi, oltre ai già citati Bernard e Sérusier, Schuffenecker, O’Conor, Moret, Maufra - che si confrontarono, direttamente o indirettamente, con essa.
Il catalogo della mostra è edito da Skira.
La presenza dell’artista in Bretagna (in modo discontinuo dal 1886), da cui si è frequentemente allontanato per raggiungere mete lontane ed esotiche, ha determinato, dunque, la formazione della cosiddetta ‘Scuola di Pont-Aven’, cioè di un gruppo di artisti che, influenzato dalla dirompente originalità del suo linguaggio, ha saputo innovare gli stanchi stilemi di una tradizione pittorica ancora accademica.
In particolare, l’incontro, fortunato e proficuo, tra Paul Gauguin ed Émile Bernard ha condotto all’elaborazione di una tecnica, il ‘sintetismo’, basata sulla conoscenza delle stampe giapponesi e del ‘cloisonné’, antica tecnica con cui venivano realizzate le vetrate medievali. Si proponeva, in tal modo, il superamento della lezione degli impressionisti, contrapponendo alla loro ‘impressione’ la traduzione in pittura della visione soggettiva-simbolista. I soggetti, non ritratti dal vero, ma recuperati da immagini mnemoniche, vengono caricati di continui rimandi simbolici, espressi con forme e colori.
La mostra “Gauguin e la Bretagna” intende documentare, dunque, non solo parte della produzione meno nota di Paul Gauguin (quella del periodo bretone, appunto), ma anche le influenze e gli sviluppi che la sua lezione ebbe sugli artisti – tra questi, oltre ai già citati Bernard e Sérusier, Schuffenecker, O’Conor, Moret, Maufra - che si confrontarono, direttamente o indirettamente, con essa.
Il catalogo della mostra è edito da Skira.
18
ottobre 2003
Gauguin e la Bretagna
Dal 18 ottobre 2003 all'undici gennaio 2004
arte moderna e contemporanea
Location
CASTEL SANT’ELMO
Napoli, Via Tito Angelini, 20, (Napoli)
Napoli, Via Tito Angelini, 20, (Napoli)
Biglietti
Intero: 7,50 €; Ridotto: 5,00 € (ragazzi tra i 18 e i 25 anni d’età, persone sopra i 65 anni d’età, insegnanti di scuole statali a tempo indeterminato, gruppi di almeno 12 persone, possessori biglietto d’ingresso di Villa Pignatelli, Duca di Martina, Capodimonte e San Martino, possessori coupon de Il Mattino, Card Telecom, Gruppo Telecom, DatItalia, Findomestic, Policard, Art’è, Carnet, Qui Touring, e Sandokan). Ridotto: 3,75 € (possessori Artecard dal terzo tagliando in poi). Ridotto: 3,00 €
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.30. Lunedì chiuso. Il sabato la mostra è aperta fino alle 20.00
Aperta il 25 dicembre 2003 dalle 9.30 alle 20.00 e il 1° gennaio 2004 dalle 14.00 alle 20.00.
Informazioni e promozione gruppi a cura di Pierreci, tel. 848 800 288 fax 06 39750950, ida.fontana@pierreci.it
Vernissage
18 Ottobre 2003, ore 15.00
Sito web
www.gauguinelabretagna.it