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Gavino Ganau / Giovanni Sanna – Luoghi Personali
Gli artisti analizzano la tematica delle immagini e i luoghi della quotidianità nella società contemporanea. Le opere esposte sono quasi tutte inedite e realizzate per l’occasione
Comunicato stampa
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PROSEGUE IL PROGETTO FACE OFF, LA RASSEGNA DI ARTE CONTEMPORANEA ALLESTITA NELLA PRIMA
SALA DEL MUSEO CHE VEDE DUE ARTISTI DELLE DIVERSE DISCIPLINE CONFRONTARSI CON UN
DETERMINATO ARGOMENTO. IL TEMA AFFRONTATO DALLA MOSTRA LUOGHI PERSONALI, DI GAVINO
GANAU E GIOVANNI SANNA, È LA COMPLESSITÀ DELLE VISIONI QUOTIDIANE.
Il Comune di Samugheo e il Museo MURATS, presentano il secondo appuntamento della rassegna FACE
OFF con la mostra Luoghi Personali di Gavino Ganau e Giovanni Sanna che analizzeranno la tematica
delle immagini e i luoghi della quotidianità nella società contemporanea. Le opere esposte sono quasi tutte
inedite e realizzate per l’occasione.
La mostra verrà inaugurata sabato 24 maggio alle ore 18:30, presso la sala convegni del Museo MURATS, e
occuperà la prima sala del Museo. Nella sala grande si potrà visitare la mostra ZENIA, esposizione realizzata
per Sa die e sa Sardigna che dialoga con gli antichi manufatti tessili della collezione del Museo. Mentre al
primo piano sarà visibile l’esposizione permanente della collezione tessile del Museo con i pregiati manufatti
del tessile provenienti da tutta la Regione Sardegna.
Per il Direttore del Museo Baingio Cuccu e il Sindaco di Samugheo Antonello Demelas questo evento
rappresenta il proseguimento di un percorso che vuole aprire il MURATS a progetti di arte contemporanea che
analizzano alcuni aspetti della nostra società. Questo perché il Museo, oltre che custodire e testimoniare la
grande tradizione tessile della nostra Isola e organizzare eventi riguardanti il settore del tessile, può e deve, in
quanto luogo di cultura, avvicinare i visitatori alle dinamiche dei giorni nostri proponendo, attraverso gli artisti
sardi, un’altra visione sulla nostra società.
La mostra vuole analizzare il valore insito nelle immagini quotidiane e vuole combinare il processo visionario
dell'arte contemporanea con l’apparente banalità e prevedibilità delle immagini che siamo abituati a vedere
tutti i giorni. Il titolo, “Luoghi personali”, riprende e ribalta la frase “luoghi comuni” perché ciò che potrebbe
sembrare scontato e ovvio è allo steso tempo carico di significati individuali, un oggetto o uno spazio pur
mantenendo dei caratteri oggettivi è allo stesso tempo personalizzabile. I lavori in mostra cercano di
comunicare questo concetto con immagini che, estrapolate dal contesto quotidiano, si trasformano in veicoli di
nuove informazioni, si convertono da luoghi comuni in qualcosa di più intimo.
Questa visionarietà scaturisce, piuttosto che dal fantastico, da un' immersione totale nella realtà quotidiana, ed
è raffigurata con evidenza straniante da oggetti, paesaggi, figure, gesti anonimi e minimi. In sintesi una
banalità che diventa un miracolo se vista nel modo giusto e la cosa più insignificante si tinge di un significato
se vista da un'altra prospettiva: quello dell’analisi evidenziata dal processo artistico.
Infatti è attraverso la meraviglia del quotidiano (solitamente attraverso un processo inconscio) che noi
comprendiamo il mondo che ci circonda, ma è guardando con maggiore attenzione questa meraviglia che
essa ci rivela tutto quello che noi siamo, ci mostra le sovrapposizioni del tempo e delle idee. La vista di un
oggetto o panorama qualunque, o anche una serie di oggetti che quotidianamente indossiamo o utilizziamo si
trasformano, in una visione che unisce idealmente il trascorre del tempo e lo pone in una dimensione
sincronica dove passato e presente sono visibili simultaneamente.
Gavino Ganau nasce a Tempio Pausania nel 1966. Ha iniziato a lavorare e a interessarsi di arte
contemporanea durante gli studi universitari. La sua pittura neofigurativa, in bianco e nero, dal forte impatto
visivo, è stata alimentata attraverso il confronto con i linguaggi massmediali e le icone popolari della
contemporaneità. Il suo lavoro si è rivolto in misura crescente verso la ricerca di contenuti profondi, inconsci
arcaici della condizione umana. Nelle opere più recenti si concentra su differenti filoni tematici che si
condensano in composizioni più o meno complesse dove, attraverso l’uso di immagini di tipo filmico e
fotografico, realizza un unicum dalla forte valenza poetica. È apparso più volte nella rivista ARTE Mondadori
che, nell’ottobre 2004, gli ha dedicato un articolo monografico. Lavora e vive a Sassari.
Giovanni Sanna nasce a Sassari nel 1977, dove si diploma presso l’Istituto d’Arte “Filippo F**ari” e
successivamente all’Accademia di Belle Arti. Dal 2004 al 2011 insegna discipline grafiche presso l’Istituto
d’Arte di Alghero e il Liceo Artistico di Tempio Pausania e Olbia. Attualmente è docente di Pittura presso
l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari.
SALA DEL MUSEO CHE VEDE DUE ARTISTI DELLE DIVERSE DISCIPLINE CONFRONTARSI CON UN
DETERMINATO ARGOMENTO. IL TEMA AFFRONTATO DALLA MOSTRA LUOGHI PERSONALI, DI GAVINO
GANAU E GIOVANNI SANNA, È LA COMPLESSITÀ DELLE VISIONI QUOTIDIANE.
Il Comune di Samugheo e il Museo MURATS, presentano il secondo appuntamento della rassegna FACE
OFF con la mostra Luoghi Personali di Gavino Ganau e Giovanni Sanna che analizzeranno la tematica
delle immagini e i luoghi della quotidianità nella società contemporanea. Le opere esposte sono quasi tutte
inedite e realizzate per l’occasione.
La mostra verrà inaugurata sabato 24 maggio alle ore 18:30, presso la sala convegni del Museo MURATS, e
occuperà la prima sala del Museo. Nella sala grande si potrà visitare la mostra ZENIA, esposizione realizzata
per Sa die e sa Sardigna che dialoga con gli antichi manufatti tessili della collezione del Museo. Mentre al
primo piano sarà visibile l’esposizione permanente della collezione tessile del Museo con i pregiati manufatti
del tessile provenienti da tutta la Regione Sardegna.
Per il Direttore del Museo Baingio Cuccu e il Sindaco di Samugheo Antonello Demelas questo evento
rappresenta il proseguimento di un percorso che vuole aprire il MURATS a progetti di arte contemporanea che
analizzano alcuni aspetti della nostra società. Questo perché il Museo, oltre che custodire e testimoniare la
grande tradizione tessile della nostra Isola e organizzare eventi riguardanti il settore del tessile, può e deve, in
quanto luogo di cultura, avvicinare i visitatori alle dinamiche dei giorni nostri proponendo, attraverso gli artisti
sardi, un’altra visione sulla nostra società.
La mostra vuole analizzare il valore insito nelle immagini quotidiane e vuole combinare il processo visionario
dell'arte contemporanea con l’apparente banalità e prevedibilità delle immagini che siamo abituati a vedere
tutti i giorni. Il titolo, “Luoghi personali”, riprende e ribalta la frase “luoghi comuni” perché ciò che potrebbe
sembrare scontato e ovvio è allo steso tempo carico di significati individuali, un oggetto o uno spazio pur
mantenendo dei caratteri oggettivi è allo stesso tempo personalizzabile. I lavori in mostra cercano di
comunicare questo concetto con immagini che, estrapolate dal contesto quotidiano, si trasformano in veicoli di
nuove informazioni, si convertono da luoghi comuni in qualcosa di più intimo.
Questa visionarietà scaturisce, piuttosto che dal fantastico, da un' immersione totale nella realtà quotidiana, ed
è raffigurata con evidenza straniante da oggetti, paesaggi, figure, gesti anonimi e minimi. In sintesi una
banalità che diventa un miracolo se vista nel modo giusto e la cosa più insignificante si tinge di un significato
se vista da un'altra prospettiva: quello dell’analisi evidenziata dal processo artistico.
Infatti è attraverso la meraviglia del quotidiano (solitamente attraverso un processo inconscio) che noi
comprendiamo il mondo che ci circonda, ma è guardando con maggiore attenzione questa meraviglia che
essa ci rivela tutto quello che noi siamo, ci mostra le sovrapposizioni del tempo e delle idee. La vista di un
oggetto o panorama qualunque, o anche una serie di oggetti che quotidianamente indossiamo o utilizziamo si
trasformano, in una visione che unisce idealmente il trascorre del tempo e lo pone in una dimensione
sincronica dove passato e presente sono visibili simultaneamente.
Gavino Ganau nasce a Tempio Pausania nel 1966. Ha iniziato a lavorare e a interessarsi di arte
contemporanea durante gli studi universitari. La sua pittura neofigurativa, in bianco e nero, dal forte impatto
visivo, è stata alimentata attraverso il confronto con i linguaggi massmediali e le icone popolari della
contemporaneità. Il suo lavoro si è rivolto in misura crescente verso la ricerca di contenuti profondi, inconsci
arcaici della condizione umana. Nelle opere più recenti si concentra su differenti filoni tematici che si
condensano in composizioni più o meno complesse dove, attraverso l’uso di immagini di tipo filmico e
fotografico, realizza un unicum dalla forte valenza poetica. È apparso più volte nella rivista ARTE Mondadori
che, nell’ottobre 2004, gli ha dedicato un articolo monografico. Lavora e vive a Sassari.
Giovanni Sanna nasce a Sassari nel 1977, dove si diploma presso l’Istituto d’Arte “Filippo F**ari” e
successivamente all’Accademia di Belle Arti. Dal 2004 al 2011 insegna discipline grafiche presso l’Istituto
d’Arte di Alghero e il Liceo Artistico di Tempio Pausania e Olbia. Attualmente è docente di Pittura presso
l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari.
24
maggio 2014
Gavino Ganau / Giovanni Sanna – Luoghi Personali
Dal 24 maggio al 15 giugno 2014
arte contemporanea
Location
MURATS – MUSEO UNICO REGIONALE DELL’ARTE TESSILE SARDA
Samugheo, Via Bologna, (Oristano)
Samugheo, Via Bologna, (Oristano)
Vernissage
24 Maggio 2014, ore 18.30
Autore