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Gayle Chong Kwan – Waste Archipelago
La mostra è legata ai temi della sostenibilità e dello sfruttamento delle risorse naturali, l’essenza del lavoro di Gayle Chong Kwan. Il concetto dell’arcipelago fa emergere la connessione tra azioni e idee che l’uomo mette in atto ed elabora attorno allo scarto e al rifiuto.
Comunicato stampa
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Uno sguardo sensibile e inedito ai temi della sostenibilità ed esperienze partecipative e di
condivisione sono l’essenza del lavoro dell’artista britannica Gayle Chong Kwan (1973), in
mostra a partire dal 22 maggio nell’esposizione personale Waste Archipelago alla Galleria Alberta Pane di Venezia.
Nuove opere fotografiche, su carta e installative, create a partire da rifiuti alimentari e altri elementi organici, intessono dialoghi osmotici nello spazio espositivo: ritagli e frammenti, bucce e scarti, collage e fotografie sono il punto d’avvio di una riflessione che si estende all’espansione coloniale, allo sfruttamento delle risorse naturali e alle problematiche ambientali in senso lato.
Vincitrice del Sustainable Art Prize 2019, Gayle Chong Kwan ha collaborato per più di un anno con studenti e accademici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, al fine di esplorare teorie, concezioni e prospettive su tali tematiche, per arrivare poi a elaborare un progetto che mettesse al centro della propria riflessione lo scarto, inteso come materia virtuosa che permea la vita quotidiana.
L’esposizione personale presso la galleria lagunare si lega strettamente a queste ricerche, che volutamente riecheggia: una mostra immersiva e avvolgente in cui il concetto centrale dell’arcipelago mira a fare emergere, visivamente e concettualmente, l’interconnessione tra azioni e idee che l’uomo mette in atto ed elabora attorno allo scarto e al rifiuto.
Gayle Chong Kwan esplora il ruolo centrale del corpo e la sua relazione all'interno di un sistema naturale di correlazioni e le potenzialità che questa prospettiva può offrire.
Gayle Chong Kwan è un'artista londinese, le cui installazioni fotografiche su larga scala, sonore, partecipative e video sono esposte a livello nazionale e internazionale nelle più importanti istituzioni culturali. Il suo lavoro, spesso installato nello spazio pubblico, indaga i simulacri e il sublime, attraverso la creazione di ambienti avvolgenti e mise-en-scène.
Il cibo e il turismo rappresentano inoltre uno dei punti focali della sua ricerca. L’artista indaga infatti storia, memoria e sensi: le sue opere accompagnano lo spettatore in un viaggio attraverso paesi e civiltà, tra cibo e cultura. Elemento ricorrente nel suo lavoro è il valore della materia e dello spreco, con cui ha anche dato forma a paesaggi mitici.
Giocando con le dimensioni e fondendo il reale e il fittizio, l’artista crea spesso installazioni grandi e immersive.
Recentemente, Gayle Chong Kwan ha svolto una residenza fotografica al V&A Museum, Londra (2021 - 2019), ha esposto al Museum Arnhem, Olanda (2019), all’Auckland Arts Festival in Nuova Zelanda (2019), al Tai Kwun di Hong Kong (2019), a The Edge, Bath University, Regno Unito (2019), presso la William Morris Gallery (2018) e il Barbican Centre di Londra (2017), alla Galleria Alberta Pane a Parigi e Venezia (2017) e al Bloomberg Space di Londra (2015).
Gayle Chong Kwan ha inoltre preso parte a importanti Biennali quali Asia-Pacific Biennale di Berlino, la 54° Biennale di Venezia e la 10° Havana Biennial e ha vinto molteplici premi tra cui l’International Artist Award del British Council (2015), il FATHOM Award, Four Corners, London (2014) e il Vauxhall Collective Photography Prize (2009).
In quanto vincitrice del Sustainable Art Prize, promosso dall’Università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con Art Verona, dal 2019 l’artista ha sviluppato, attraverso workshops e riflessioni con studenti e accademici, Waste Matters, un progetto i cui esiti prenderanno forma a partire dal 25 giugno sulla facciata della sede centrale dell’Università, accompagnati da attività partecipative e contributi online.
condivisione sono l’essenza del lavoro dell’artista britannica Gayle Chong Kwan (1973), in
mostra a partire dal 22 maggio nell’esposizione personale Waste Archipelago alla Galleria Alberta Pane di Venezia.
Nuove opere fotografiche, su carta e installative, create a partire da rifiuti alimentari e altri elementi organici, intessono dialoghi osmotici nello spazio espositivo: ritagli e frammenti, bucce e scarti, collage e fotografie sono il punto d’avvio di una riflessione che si estende all’espansione coloniale, allo sfruttamento delle risorse naturali e alle problematiche ambientali in senso lato.
Vincitrice del Sustainable Art Prize 2019, Gayle Chong Kwan ha collaborato per più di un anno con studenti e accademici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, al fine di esplorare teorie, concezioni e prospettive su tali tematiche, per arrivare poi a elaborare un progetto che mettesse al centro della propria riflessione lo scarto, inteso come materia virtuosa che permea la vita quotidiana.
L’esposizione personale presso la galleria lagunare si lega strettamente a queste ricerche, che volutamente riecheggia: una mostra immersiva e avvolgente in cui il concetto centrale dell’arcipelago mira a fare emergere, visivamente e concettualmente, l’interconnessione tra azioni e idee che l’uomo mette in atto ed elabora attorno allo scarto e al rifiuto.
Gayle Chong Kwan esplora il ruolo centrale del corpo e la sua relazione all'interno di un sistema naturale di correlazioni e le potenzialità che questa prospettiva può offrire.
Gayle Chong Kwan è un'artista londinese, le cui installazioni fotografiche su larga scala, sonore, partecipative e video sono esposte a livello nazionale e internazionale nelle più importanti istituzioni culturali. Il suo lavoro, spesso installato nello spazio pubblico, indaga i simulacri e il sublime, attraverso la creazione di ambienti avvolgenti e mise-en-scène.
Il cibo e il turismo rappresentano inoltre uno dei punti focali della sua ricerca. L’artista indaga infatti storia, memoria e sensi: le sue opere accompagnano lo spettatore in un viaggio attraverso paesi e civiltà, tra cibo e cultura. Elemento ricorrente nel suo lavoro è il valore della materia e dello spreco, con cui ha anche dato forma a paesaggi mitici.
Giocando con le dimensioni e fondendo il reale e il fittizio, l’artista crea spesso installazioni grandi e immersive.
Recentemente, Gayle Chong Kwan ha svolto una residenza fotografica al V&A Museum, Londra (2021 - 2019), ha esposto al Museum Arnhem, Olanda (2019), all’Auckland Arts Festival in Nuova Zelanda (2019), al Tai Kwun di Hong Kong (2019), a The Edge, Bath University, Regno Unito (2019), presso la William Morris Gallery (2018) e il Barbican Centre di Londra (2017), alla Galleria Alberta Pane a Parigi e Venezia (2017) e al Bloomberg Space di Londra (2015).
Gayle Chong Kwan ha inoltre preso parte a importanti Biennali quali Asia-Pacific Biennale di Berlino, la 54° Biennale di Venezia e la 10° Havana Biennial e ha vinto molteplici premi tra cui l’International Artist Award del British Council (2015), il FATHOM Award, Four Corners, London (2014) e il Vauxhall Collective Photography Prize (2009).
In quanto vincitrice del Sustainable Art Prize, promosso dall’Università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con Art Verona, dal 2019 l’artista ha sviluppato, attraverso workshops e riflessioni con studenti e accademici, Waste Matters, un progetto i cui esiti prenderanno forma a partire dal 25 giugno sulla facciata della sede centrale dell’Università, accompagnati da attività partecipative e contributi online.
22
maggio 2021
Gayle Chong Kwan – Waste Archipelago
Dal 22 maggio al 24 luglio 2021
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALBERTA PANE
Venezia, Calle Dei Guardiani, 2403, (Venezia)
Venezia, Calle Dei Guardiani, 2403, (Venezia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.30 - 18.30
Vernissage
22 Maggio 2021, ore 12 - 20
Autore