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Gemine Muse 2003 – Alessandro Ceresoli
Il progetto video di Alessandro Ceresoli cerca un punto di contatto con la poetica boccioniana. Le linee dinamiche ed emozionali che caratterizzano la versione milanese di Stati d’animo: gli addii di Boccioni.
Comunicato stampa
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"Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. Le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazioni nello spazio che percorrono." Umberto Boccioni.
Il progetto video di Alessandro Ceresoli cerca un punto di contatto con la poetica boccioniana. Le linee dinamiche ed emozionali che caratterizzano la versione milanese di Stati d'animo: gli addii costituiscono il nucleo essenziale da cui il lavoro prende avvio. Il suo è un concentrarsi sul valore poetico della forma, del movimento, della relazione fra corpi e ambiente, con l'intento di rendere percepibile uno stato emotivo più che analitico.
L'idea è quella di creare una serie d'oggetti, costituiti da tessuti e strutture flessibili, e riprenderne il comportamento in un ambiente marino indeterminato. Il video assembla diversi oggetti indipendenti uno dall'altro, ognuno con un percorso separato ed autonomo. Non esiste alcuna continuità narrativa fra loro, ma una segmentazione aperta. La completa assenza di suono radicalizza ogni forma e la riduce alla propria essenza.
Ogni oggetto è il risultato diretto di una scelta estetica iniziale; questa tiene conto della relazione fra peso ed espansione dei materiali in base ad un progetto non completamente controllabile di movimento. Si tratta di una de-generazione, un movimento inverso alla generazione e alla composizione, una metamorfosi che libera spazi potenziali per il cambiamento. L'acqua si caratterizza per flussi e riflussi che formano e deformano, generano e de-generano; esige che tutte le possibili relazioni siano accidentali e instabili.
Le strutture realizzate da Ceresoli interiorizzano la perdita di qualsiasi riferimento spaziale o temporale; sono mobili e flessibili. L'acqua agisce come uno spazio lungo il quale gli oggetti scivolano senza incontrare sostanziali resistenze o conflitti. L'acqua non nega le differenze, ma piuttosto le incorpora e mitiga. Le possibili variazioni mantengono il sistema in uno stato di costante fluttuazione. Si tratta di una pratica basata sull'osservazione di una serie di differenze: più differenze si danno, maggiore sarà il numero di strategie da elaborare.
Il progetto video di Alessandro Ceresoli cerca un punto di contatto con la poetica boccioniana. Le linee dinamiche ed emozionali che caratterizzano la versione milanese di Stati d'animo: gli addii costituiscono il nucleo essenziale da cui il lavoro prende avvio. Il suo è un concentrarsi sul valore poetico della forma, del movimento, della relazione fra corpi e ambiente, con l'intento di rendere percepibile uno stato emotivo più che analitico.
L'idea è quella di creare una serie d'oggetti, costituiti da tessuti e strutture flessibili, e riprenderne il comportamento in un ambiente marino indeterminato. Il video assembla diversi oggetti indipendenti uno dall'altro, ognuno con un percorso separato ed autonomo. Non esiste alcuna continuità narrativa fra loro, ma una segmentazione aperta. La completa assenza di suono radicalizza ogni forma e la riduce alla propria essenza.
Ogni oggetto è il risultato diretto di una scelta estetica iniziale; questa tiene conto della relazione fra peso ed espansione dei materiali in base ad un progetto non completamente controllabile di movimento. Si tratta di una de-generazione, un movimento inverso alla generazione e alla composizione, una metamorfosi che libera spazi potenziali per il cambiamento. L'acqua si caratterizza per flussi e riflussi che formano e deformano, generano e de-generano; esige che tutte le possibili relazioni siano accidentali e instabili.
Le strutture realizzate da Ceresoli interiorizzano la perdita di qualsiasi riferimento spaziale o temporale; sono mobili e flessibili. L'acqua agisce come uno spazio lungo il quale gli oggetti scivolano senza incontrare sostanziali resistenze o conflitti. L'acqua non nega le differenze, ma piuttosto le incorpora e mitiga. Le possibili variazioni mantengono il sistema in uno stato di costante fluttuazione. Si tratta di una pratica basata sull'osservazione di una serie di differenze: più differenze si danno, maggiore sarà il numero di strategie da elaborare.
08
novembre 2003
Gemine Muse 2003 – Alessandro Ceresoli
Dall'otto novembre 2003 all'undici gennaio 2004
giovane arte
Location
CASTELLO SFORZESCO
Milano, Piazza Castello, (Milano)
Milano, Piazza Castello, (Milano)
Sito web
www.giovaniartisti.it/Gm/2003/home.htm
Autore
Curatore