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Gemine Muse 2003 – Ascari / Bizzarri / Turchi
testo critico a cura di Serena Goldoni
I resti dei monumenti funerari raccolti al Lapidario Romano dei Musei Civici di Modena, portatori delle idee e delle tradizioni di una civiltà che tutt’oggi affascina in maniera profonda, sono stati fonte di ispirazione per le opere presentate in questa edizione di Gemine Muse.
Comunicato stampa
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Claudia Ascari fa riaffiorare la figura del navarca, costruendo attorno alla sua essenza una veste sottile, eterea, fluttuante nell'aria. Egli ritorna, nei luoghi dove la sua esistenza si è compiuta, con passo leggero, quasi impalpabile, effimero, silente. Rimane però una presenza-assenza, sottolineata dall'incorporeità del materiale utilizzato, destinato al logorio del tempo, l'ennesima vestigia, feticcio terreno abbandonato dopo un rapido passaggio nel mondo dei vivi.
Rocco Bizzarri affianca due diversi modelli di vita lontani tra loro migliaia di anni, inserendo accanto alle steli funerarie una tavola da surf, emblema del mito californiano, che diviene allo stesso tempo simbolo di un precario equilibrio sulla linea di confine tra l'abisso e il mondo terreno, tra tangibile e intangibile. Lo sticker che completa il lavoro, acquista il valore di una epigrafe, appesantendo in maniera ancora più marcata la celebrazione di un costume.
Elisa Turchi, attraverso un'operazione di collage di alcune parti di steli, compone per se stessa, per gli artisti e per coloro che amano l'arte, una lapide. Colpita dalla tradizione romana di erigere, ancora in vita, steli commemorative che avevano il compito di far rivivere nella memoria dei posteri il ricordo del dedicante e tramandarne i suoi valori, costruisce con ironia un monumento destinato ad un area dedicata a coloro che sono vicini al fare artistico; simulando il suo ritrovamento ed inventando intorno ad esso un preciso percorso di ricerca, avvicina l'opera ancora di più al significato profondo che conservano le steli originali.
Rocco Bizzarri affianca due diversi modelli di vita lontani tra loro migliaia di anni, inserendo accanto alle steli funerarie una tavola da surf, emblema del mito californiano, che diviene allo stesso tempo simbolo di un precario equilibrio sulla linea di confine tra l'abisso e il mondo terreno, tra tangibile e intangibile. Lo sticker che completa il lavoro, acquista il valore di una epigrafe, appesantendo in maniera ancora più marcata la celebrazione di un costume.
Elisa Turchi, attraverso un'operazione di collage di alcune parti di steli, compone per se stessa, per gli artisti e per coloro che amano l'arte, una lapide. Colpita dalla tradizione romana di erigere, ancora in vita, steli commemorative che avevano il compito di far rivivere nella memoria dei posteri il ricordo del dedicante e tramandarne i suoi valori, costruisce con ironia un monumento destinato ad un area dedicata a coloro che sono vicini al fare artistico; simulando il suo ritrovamento ed inventando intorno ad esso un preciso percorso di ricerca, avvicina l'opera ancora di più al significato profondo che conservano le steli originali.
08
novembre 2003
Gemine Muse 2003 – Ascari / Bizzarri / Turchi
Dall'otto novembre 2003 all'undici gennaio 2004
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
PALAZZO DEI MUSEI
Modena, Viale Vittorio Veneto, 5, (Modena)
Modena, Viale Vittorio Veneto, 5, (Modena)
Sito web
www.giovaniartisti.it/Gm/2003/home.htm