Dopo anni d'interminabili lavori non è attualmente possibile vederne
la collezione, fatta eccezione che per pochi reperti dell'epoca greco-romana
collocati in alcuni spazi al pian terreno. L'artista ha così lavorato
sull'assenza della collezione ponendo l'accento, in particolar modo,
sull'invisibilità di opere pittoriche. Dopo affannose ricerche d'archivio ha
selezionato alcuni dipinti d'autori ignoti, costruendo per ognuna di essi un
involucro -"casse per il trasporto d'opere d'arte" - che ha accuratamente
sistemato in diversi ambienti del museo. Su ogni cassa oltre alle didascalie
sull'opera - "dimensioni autori e titolo" - è visibile in basso a destra
l'ambiguo marchio "sconosciuto artista meridionale". Questo marchio è da
qualche tempo rappresentativo del lavoro di Filippo Leonardi il quale ancora
una volta come in precedenti circostanze riesce a contestualizzarlo
trasformandolo in un sottile strumento di rivendicazione.