Le tre artiste torinesi selezionate per l’edizione appena conclusa raccontano le loro esperienze dirette

Giulia Caira presenta in anteprima per l’Italia il suo lavoro esposto al Pera Museum di Istanbul


9 Paesi europei, 37 città in altrettanti musei, 108 artisti, 45 critici. Questi i numeri di Gemine Muse 2005/2006, rassegna di arte contemporanea che si è tenuta nelle diverse sedi dal 26 novembre 2005 al 26 febbraio 2006.

Invariata la formula che ne ha determinato il successo negli anni precedenti con anticipo sulle più recenti tendenze espositive. La manifestazione, attraverso una serie di mostre con opere ispirate ai capolavori delle collezioni museali, ha proposto al pubblico con risultati sorprendenti un dialogo tra arte contemporanea e arte antica, un legame tra le forme espressive degli artisti di generazioni e tempi diversi: dal passato, al presente al futuro. Lo scambio di esperienze tra i giovani artisti italiani e quelli europei ha fornito rinnovata energia al progetto e agli ambienti scelti.


Con un appuntamento informale, le tre artiste torinesi selezionate a cura di Olga Gambari si racconteranno e discuteranno le loro esperienze in rapporto all’evento, sullo sfondo suoni e immagini delle opere esposte durante il periodo delle mostre.


Gosia Turzeniecka

parlerà del suo lavoro fatto di frammenti di pittura liquida e velata, sparsi per le sale della Pinacoteca dell’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino.
Irina Novarese

approfondirà il suo progetto di corpi semoventi ispirati all’iconografia dei decori in stucco della reggia, che ha animato le Cucine Ottocentesche del Castello di Racconigi.

Giulia Caira

, scelta per l’esposizione al Pera Museum di Istanbul nell’ottica del progetto di scambi europei tra Paesi coinvolti nel circuito, presenterà in anteprima italiana la sua videoinstallazione sull’identità femminile contemporanea. La sua opera Uncertain border ha riscosso notevoli apprezzamenti e a suscitato l’interesse della Suna and Inan Kiraç Foundation che ospitava l’evento in Turchia.



Nata da un’idea di Virginia Baradel e Giuliano Pisani della città di Padova, Gemine Muse è promossa dalle associazioni GAI - Circuito Giovani Artisti Italiani, CIDAC - Città d’Arte e Cultura, in collaborazione con la DARC - Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee, Dipartimento per i Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e si avvale del prestigioso sostegno di CULTURE 2000 - Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea. Curata da un gruppo di 45 critici d’arte, coordinati da Giacinto Di Pietrantonio, l’iniziativa ha l’obiettivo di migliorare la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico europeo e di ampliare l’apertura ai giovani di nuovi orizzonti tramite la mobilità e gli scambi tra Paesi, il sostegno alla produzione di lavori inediti e la collaborazione tra istituzioni e soggetti anche di natura diversa, come musei di arte antica, enti pubblici, artisti emergenti e critici internazionali.


L’edizione 2005 ha visto tra le new entry europee le città di Thessaloniki, Cork, Istanbul, Budapest, Oeiras/Lisbona ed Helsinki, mentre hanno rinnovano la loro partecipazione Atene, Amsterdam e Split.

In Italia sono state coinvolte: Ancona, Asti, Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Cremona, Ferrara, Firenze, Forlì, Genova, La Spezia, Messina, Milano, Modena, Novara, Padova, Pavia, Perugia, Prato, Ravenna, Roma, Torino, Trento, Udine, Venezia.


Gemine Muse 2005/2006 ha consolidato l’impegno di alcune tra le principali realtà produttive italiane a fianco delle istituzioni pubbliche nella comune valorizzazione della vita socio culturale del nostro Paese. All’evento hanno dato il loro sostegno: Seat Pagine Gialle in qualità di Main Sponsor, Gruppo Alpitour e Touring Club Italiano come Contributor, Centostazioni per il supporto promozionale.