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Gender Bender
Gender Bender è da sempre in dialogo con le esperienze artistiche più innovative prodotte su questi temi in ambito internazionale. Anche quest’anno opere e artisti contemporanei provenienti da Canada, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Svezia, Giappone, Stati Uniti, Spagna, Svizzera e Francia. Dati i 150 anni dell’Unità d’Italia, l’edizione di quest’anno dedica anche un focus particolare a quegli artisti italiani che hanno saputo gettare uno sguardo lucido e coraggioso sul nostro Paese.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nigel Charnock danza UK • Pyuupiru cinema Giappone • Lost Dog danza UK • Marta Dell’Angelo arti visive Italia • Ricci/Forte teatro Italia • JR cinema Francia • Xavier Dolan • cinema Canada • Lidia Ravera • conversazioni Italia • Tabea Martin danza Svizzera/Paesi Bassi • Walter Siti conversazioni Italia • Daniel Abreu danza Spagna • Michela Marzano conversazioni Italia • Silvia Gribaudi danza Italia • Mario Fortunato • conversazioni Italia • Cormac clubbing UK • Snax clubbing Canada • Severino clubbing Italia • Zoe clubbing Germania • Metzgerei clubbing Germania • Sorelle d’Italia – Live Band Competition musica Italia •
Sono alcuni degli ingredienti di questo Gender Bender 2011
Dal 29 ottobre al 5 novembre 2011 torna a Bologna Gender Bender, il Festival internazionale sulle identità contemporanee ideato da Daniele Del Pozzo e promosso da Il Cassero, gay lesbian center, giunto alla 9° edizione edizione. Da cinque anni il festival è gemellato con Soggettiva, il festival di cultura lesbica contemporanea, curato e organizzato dall’associazione ArciLesbica Bologna.
Gender Bender è da sempre in dialogo con le esperienze artistiche più innovative prodotte su questi temi in ambito internazionale. Anche quest’anno Gender Bender è l’occasione per poter vedere opere e artisti contemporanei provenienti da Canada, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Svezia, Giappone, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, Italia, Belgio, Portogallo, Grecia e Francia.
Apre idealmente il programma il ciclone Nigel Charnock - membro fondatore della storica compagnia inglese DV8 Physical Theatre – in un assolo straordinario in prima nazionale in cui mette il suo cuore a nudo invadendo letteralmente la scena con la danza, il canto e la parola, in un vortice di energia. Segue lo sguardo originale del giovanissimo enfant prodige del cinema canadese Xavier Dolan - due film selezionati al festival di Cannes e quattro premi prima dei 21 anni - puntato su di una storia di amori impossibili tra due ragazzi ed una ragazza nel bellissimo Les Amours Imaginaires; i potenti scatti fotografici delle donne ritratte in giro per il mondo dal fotografo francese JR nel documentario Women Are Heroes presentato in anteprima nazionale; le donne in Equilibrio del brillante coreografo spagnolo Daniel Abreu; la straordinaria comicità della compagnia di danza inglese Lost Dog con il circo sgangherato di It Needs Horses, celebrato dalla critica e dal pubblico con il premio The Place a Londra; i due giovani danzatori di Duet For Two Dancers della coreografa svizzera Tabea Martin in prima nazionale si interrogano su che cosa significhi “essere una ballerina” o “non essere un ballerino”; lo struggente ritratto cinematografico di Pyuupiru, l’artista giapponese transessuale protagonista con i suoi iperbolici travestimenti della Fiera d’arte di Yokohama e della campagna Absolut Vodka.
In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’edizione di quest’anno dedica anche un focus particolare a quegli artisti italiani che hanno saputo gettare uno sguardo lucido e coraggioso sul nostro Paese. Per farlo si accompagna a bambini e persone anziane, in un viaggio ideale che lega insieme più generazioni e che spazia dalla memoria storica di Lucy, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti e all’Italia fascista e diventata donna negli anni del boom economico, protagonista del documentario Essere Lucy di Gabriella Romano, ai bambini delle famiglie arcobaleno, figli e figlie di genitori gay e lesbiche, raccontati nel documentario Il lupo in calzoncini corti di Nadia Dalle Vedove e Lucia Stano.
Per illustrare questa Italia, Gender Bender ha scelto le fiabe crudeli di Grimmless della Compagnia Ricci/Forte raccontate per anestetizzare il nostro quotidiano precario con le bolle di sapone di un magico lieto fine; la bellezza e la fragilità dei corpi non più giovani di sei donne over 60 messe in scena dalla coreografa Silvia Gribaudi nello spettacolo Non è mai troppo tardi; i romanzi di Walter Siti: una finestra spalancata su Pasolini, fiction TV, marchette palestrate e storie d’amore gay; i Piccoli uomini di Lidia Ravera, un ritratto degli uomini della nostra classe politica in ordine alfabetico, da Alemanno fino a Zaia, raccontati con lo stesso sguardo a cui gli uomini sottopongono le donne e giudicati sulla base della bellezza, dell’età e del sex appeal; il nuovo libro a cuore aperto di Michela Marzano, una delle menti più lucide e brillanti oggi in Italia; lo sguardo dell’artista visiva Marta Dell’Angelo, che si interroga sulla relazione tra corpo e codici sociali e che le permette di giocare in leggerezza con la rappresentazione del corpo femminile carico di tabù e stereotipi; i vecchi e nuovi tradimenti del cuore narrati da Mario Fortunato in Allegra Street. Il tutto accompagnato da una colonna sonora d’eccezione, quella di Sorelle d’Italia, attraverso la quale giovani band e musicisti avranno la possibilità di reinterpretare dal vivo i cavalli di battaglia delle protagoniste femminili della canzone italiana.
Dal 2003 Gender Bender ricerca in ambito internazionale artisti visivi, musicisti, registi cinematografici e teatrali, coreografi e scrittori che producono visioni e immaginari innovativi e costruttivi, legati alle identità di genere maschile e femminile, alle differenze di orientamento sessuale e alla rappresentazione del corpo nella contemporaneità.
Il Festival è diventato uno strumento prezioso per indagare e approfondire le profonde trasformazioni sociali e i rapidi cambiamenti della cultura contemporanea.
Gender Bender è promosso da Il Cassero Gay Lesbian Center che realizza da più di venticinque anni progetti dedicati alle differenze di orientamento e identità sessuale. Svolge in Italia un ruolo di primo piano in campo culturale, artistico, politico e sociale con l'obiettivo di promuovere la cultura dei diritti e delle libertà civili delle persone gay, lesbiche e transessuali. Nel 2002 ha ricevuto dal Comune di Bologna una nuova sede all'interno della Manifattura delle Arti, il nuovo polo culturale della città. Gender Bender fa parte della Rete dei Festival del Contemporaneo di Bologna insieme a Future Film Festival, Angelica, BilBolBul, Biografilm, Fiasco e Netmage.
DANZA E TEATRO
Fiabe crudeli, un circo surreale e i protagonisti della danza internazionale •
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Sezione di danza ricca di artisti internazionali di rilievo curata da Roberto Casarotto. In prima nazionale One Dixon Road, nuova produzione del coreografo e danzatore inglese Nigel Charnock: un assolo ferocemente comico, che miscela canto e ballo in una sorta di autobiografia spudoratamente sincera, audacemente fisica e molto divertente. Charnock - membro fondatore della storica compagnia inglese DV8 Physical Theatre - è come un ciclone che spazza la scena, invade tutto lo spazio, tracima dal proscenio, esce e rientra in sala danzando e recitando. (Arena del Sole – Sala Interaction, 29 e 30 ottobre ore 21.00). Charnock dialoga con Peggy Olislaegers e Roberto Casarotto lunedì 31 ottobre al Cassero alle 12.00.
La donna è al centro di due spettacoli: Equilibrio dello spagnolo Daniel Abreu in cui tre interpreti si rappresentano per frammenti, come fossero cartoline o storie lette nei ritagli di giornale. Il lavoro mostra per immagini vivide il tentativo di sentirsi in equilibrio, spaziando tra il bisogno di affetto, il desiderio di essere importanti, la felicità e il terrore della solitudine (Arena del Sole – Sala Interaction, 1 e 2 novembre ore 21.00).
Non è mai troppo tardi è una performance creata appositamente per Gender Bender dalla coreografa Silvia Gribaudi che dirige donne over 60 selezionate in città. Personalità femminili distinte, ognuna con la sua peculiarità, ma tutte che accolgono il passare del tempo con coraggio, mostrando la bellezza che si fa maturità. Una scelta controcorrente rispetto all'ideale chimerico del corpo eternamente giovane (MAMbo 3 novembre ore 19.00 e ore 21.00). Silvia Gribaudi, Daniele Abreu dialogano con Peggy Olislaegers e Roberto Casarotto martedì 1 novembre al Cassero alle 15.00.
Doppio programma con gli spettacoli accoppiati delle compagnie Lost Dog e Tabea Martin Apre It Needs Horses della compagnia inglese Lost Dog. Un’arena da circo, un trapezio. Un uomo e una donna indossano i panni di sgangherati artisti di un circo surreale, costretti a ricorrere a misure estreme per attirare il consenso del pubblico. Un pezzo di assoluta bravura che utilizza pochi elementi scenici ed una mimica straordinaria per dare vita ad uno spettacolo di rara e originale comicità. A seguire, Duet For Two Dancers, spettacolo in prima nazionale della coreografa svizzera Tabea Martin, che usa i corpi dei due interpreti per offrirci una guida a quel vocabolario di gesti, raffinati o goffi, replicabili o personalissimi, che ci accompagnano nei contesti sociali: dal corteggiamento amoroso alla rivolta politica. Corpi che, apparentemente docili strumenti, finiscono per rivelare un’intima possibilità di smarrimento e di fragile ricerca dell’identità (Arena del Sole – Sala Interaction, 4 novembre ore 21.00 e 5 novembre ore 19.00).
Teatro che scuote le coscienze e turba le anime fragili quello che propone la compagnia Ricci/Forte in Grimmless, in collaborazione con Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna. Stefano Ricci e Gianni Forte, capaci come nessun’altro di indagare le contraddizioni di oggi, mettono in scena una spregiudicata quanto lucida disamina del presente, capace di mascherare i meccanismi delle fiabe che ci raccontiamo ogni giorno per sopravvivere all’urto delle violenze quotidiane. Il nuovo lavoro prosegue la ricerca del duo sul cortocircuito tra suggestioni letterarie e linguaggi del presente, confrontandosi con l’affascinante mondo delle fiabe dei fratelli Grimm (Arena del Sole – Sala Grande, 5 novembre ore 21.30).
Altro spettacolo dai contenuti forti è La merda - secondo studio, ultima creazione di Cristian Ceresoli, giovane talento drammaturgico italiano. Protagonista unica e indiscussa della scena è un’intensa Silvia Gallerano che presta corpo e voce al flusso di coscienza della protagonista della pièce, una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio, di aprirsi un varco nella società delle cosce e delle libertà. Lo spetttacolo è presentato in collaborazione con Soggettiva (Teatrino degli Illusi, 2 e 3 novembre ore 21.00).
In Variabili umane Marcela Serli si interroga sulle identità e sulle differenze di genere, attraverso la voce e il corpo di uomini che non sono (sempre) uomini e donne che non sono (sempre) donne: un popolo di "variabili umane" che cerca la sua ribalta. In scena uomini, donne e transgender che hanno affrontato o stanno affrontando una transizione verso il maschile, il femminile o un genere non definito, portano in scena in maniera emozionante il loro sguardo sulla società, e il modo in cui la società li guarda (DOM, 3 e 4 novembre ore 21.00).
GIAPPONE- cinema Lumière
L’impero dei sensi e l’anima contradditoria e trasgressiva del Sol Levante •
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Tre ritratti cinematografici dedicati ad altrettanti artisti giapponesi per una visione inedita dell’anima affascinante e contraddittoria del Paese del Sol Levante. Nel 1960 l’attrice più famosa del cinema giapponese era un uomo. Nel 1975 il regista Nagisa Oshima, figura emblematica della Nouvelle Vague giapponese, gira il trasgressivo L’Impero dei sensi. Nel 2007, l’artista transgender giapponese Pyuupiru turba con le sue opere e performance la Triennale di Yokohama e il Guggenheim Museum di New York.
Miwa, a Japanese Icon del regista Pascal-Alex Vincent in anteprima nazionale è lo stupefacente ritratto di Miwa Akihiro, cantante e attrice di cinema e di teatro seguita e amata da milioni di fan in tutto il Giappone. La sua longeva carriera attraversa cinquanta anni di cinema, rendendola – uomo in vesti di donna - la protagonista indiscussa del cinema del Paese del Sol Levante e l’interprete straordinaria di alcuni film dei maggiori registi giapponesi come Ozu, Mizoguchi, Kurosawa, Oshima, Takeshi Kitano e Hayao Miyazaki (30 ottobre, 19.30)
Protagonista di Il était une fois... L’empire des sens del regista David Thompson - anteprima nazionale - è la scandalosa pellicola del 1975 “Ai No Corrida” di Nagisa Oshima, conosciuto con Ecco l’Impero dei Sensi, pellicola ispirata alla vera storia d’amore e morte accaduta nel 1936 in Giappone, dove Sada Abe strangolò durante l’amplesso il suo amante per poi evirarlo. Il film, che divise pubblico e critica a causa delle esplicite e reali scene di sesso tra i protagonisti, venne censurato e additato di volta in volta come opera d’arte e prodotto pornografico. Il documentario raccoglie le testimonianze e i pensieri della scrittrice Catherine Millet e della regista Catherine Breillat (30 ottobre, ore 18.30).
Pyuupiru 2001 – 2008, del regista Daishi Matsunaga, racconta invece la vita e la carriera di Pyuupiru, l’artista transgender giapponese, che utilizza il proprio corpo come ispirazione e materia della sua produzione artistica. Un documentario toccante e umanamente intenso in cui il regista segue da vicino per otto lunghi anni l’evoluzione dell’arte e la trasformazione di vita di Pyuupiru. Un’artista straordinario in grado di tramutare i turbamenti dell’anima in arte, di produrre lavori delicati e struggenti in memoria della morte della nonna, di realizzare la campagna mondiale dell’Absolut Vodka nel 2005 e di coinvolgere migliaia di persone da tutto il Giappone nella costruzione di un abito di venti metri interamente realizzato con migliaia di origami di gru dorate (1 novembre ore 18.30).
CINEMA al Cinema Lumière
Le eroine di JR, il talento di Xavier Dolan, ritratti da un’altra Italia •
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Women Are Heroes dello street artist e fotografo francese JR è un documentario in anteprima italiana girato in Kenya, Brasile, Cambogia, Liberia, India, che racconta storie quotidiane di donne forti. Sono vite di tante donne, protagoniste di piccole e grandi episodi di resistenza quotidiana in slum, favelas e baraccopoli. Donne che, grazie agli scatti fotografici giganteschi realizzati da JR, trovano un’occasione per uscire dall’anonimato e diventare un esempio incoraggiante per le altre. Con le sue fotografie il fotografo francese ha trasformato le favelas brasiliane, i tetti africani di lamiera e i sobborghi parigini in gallerie a cielo aperto. Il film è realizzato con musiche originali dei Massive Attack e Patrice Bart Williams (3 novembre ore 22.30).
Les Amours Imaginaires, secondo lungometraggio del talentuoso e giovanissimo Xavier Dolan – autore dell’originale opera prima J’ai tué ma mère passata con successo lo scorso anno a Cannes – racconta di come reagiamo davanti al rifiuto, alla solitudine, al dolore. Francis e Marie sono due ragazzi sui 20-25 anni entrambi incurabilmente fashion victim, che si innamorano entrambi, perdutamente, del bellissimo Nic. Una storia semplice, un menage a trois realizzato però con dialoghi mai scontati, una recitazione ottima ed una regia originale. (5 novembre ore 22.30).
Sesso e politica, questa volta in Svezia, nel film Four More Years dello svedese Tova Magnusson-Norling. Il quarantenne David, uno dei leader del partito liberale che ha appena perso le elezioni, si sente attratto da un suo collega dell'opposizione socialdemocratica. Ma il compromesso storico può funzionare sotto le lenzuola? Commedia svedese brillante e ben scritta, diretta da una regista che in questo duetto tutto al maschile si ritaglia il ruolo di attrice nella parte della moglie tradita, ma non afflitta. (29 ottobre ore 22.30)
Ausente, del regista rivelazione argentino Marco Berger, è il film vincitore del Teddy Awards all'ultima Berlinale. Il film è un dramma psicologico, che si interroga sulla reale natura del desiderio. Tra l’adolescente Martin e il suo insegnante di nuoto Sebastian scatta la scintilla dell'attrazione. Ma Berger gioca a rovesciare le regole dell’attrazione (30 ottobre ore 22.30).
Una storia epica e romantica e un potente affresco storico da uno dei registi più promettenti della cinematografia asiatica nel film Muli del regista Adolfo Alix Jr, che racconta della passione travolgente tra Jun, ex seminarista, e Errol, turista in viaggio con la sua fidanzata (2 novembre ore 20.30).
Un film di corpi è quello proposto dal regista Christophe Honoré in Homme au Bain: storia di un abbandono, che oscilla continuamente tra fiction e documentario. Chiara Mastroianni e il porno attore gay francese François Sagat gli interpreti (4 novembre ore 20.30). La stessa vita di François Sagat è al centro di Sagat dei registi J. Roche e J. De Oliveira (anteprima nazionale). L’attore francese in pochi anni ha raggiunto una fama internazionale, oltre i confini del cinema a luci rosse, arrivando a recitare con registi e coreografi del calibro di Christophe Honoré, Bruce LaBruce e Andrè Gingras. Un film tra documentario e confessione pubblica, con interviste a familiari e registi che hanno lavorato con lui (5 novembre alle 18.30).
In anteprima nazionale Boy Cheerleaders di James Newton, storia di una squadra di cheerleading - competizione tipicamente femminile - formata tutta da ragazzini della working class inglese, che si allenano duramente per vincere l’ambito trofeo e riscattare le loro vite attraverso la danza (3 novembre ore 20.30).
Ancora un’anteprima nazionale con il documentario Island del giovane filmmaker Ryan Sullivan: la vera storia del regista, che dal Nebraska si trasferisce a San Francisco con l'intenzione di ritrovare il fratello scomparso e girare un film sulla Treasure Island Media, la celebre e controversa casa di produzione di film porno gay (5 novembre ore 18.30)
I gay sono costituzionalmente sterili, questo è ciò che vorrebbero farci credere in Italia. E’ tempo di ascoltare la voce delle famiglie omogenitoriali italiane e quelle dei loro figli. Il lupo in calzoncini corti delle registe Nadia Dalle Vedove e Lucia Stano è stato realizzato in due anni di lavoro a stretto contatto con le Famiglie Arcobaleno ed è il primo documentario italiano che lascia la parola ai bambini e ai loro genitori gay e lesbiche (3 novembre ore 20.30).
Essere Lucy, lo straordinario documentario di Gabriella Romano, è la vera storia di Luciano, Bologna classe 1924, dagli anni precoci della scoperta della propria omosessualità a quelli terribili della guerra e della reclusione nel campo di concentramento di Dachau. Fino al difficile rientro in Italia, il rigido moralismo degli Anni ‘50 e i trasgressivi Anni ‘60, e poi il ritorno a Bologna, ad assistere gli anziani genitori malati. Il documentario ripercorre una straordinaria e toccante vicenda umana, che si intreccia con gli eventi cruciali della Storia del Novecento. Presentano il film la regista Gabriella Romano e la protagonista Lucy (31 ottobre ore 20.30).
Storie umanamente toccanti sono anche quelle raccontate dai registi Hanne Philyppo e Catherine Vuylstere in Silent Stories, l’emozionante documentario in anteprima italiana che racconta le vite e le vicende di Arezki, Rabiatou, Jean-Louis e Sarah, costretti a lasciare i loro Paesi d'origine (Algeria, Senegal, Iraq e Guinea) a causa del loro orientamento sessuale, a dover fare i conti con il passato (la religione, la comunità e il paese di provenienza) e a battersi per un futuro in cui possano vivere pienamente la loro vita. In collaborazione con Soggettiva (2 novembre ore 18.30).
CONVERSAZIONI
Voci italiane: Michela Marzano, Lidia Ravera, Walter Siti, Mario Fortunato •
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Felice ritorno quello di Michela Marzano a Gender Bender, in collaborazione con Soggettiva. La filosofa italiana, che Le Nouvel Observateur ha inserito tra i cinquanta intellettuali più influenti del momento in Francia e tra gli otto giovani che riflettono in modo nuovo sui problemi della società di oggi, torna al festival per presentare il suo libro Volevo essere una farfalla (Mondadori). Libro intimo e coraggioso in cui l’autrice racconta la sua storia e la sua personale battaglia contro l’anoressia. “Se non avessi attraversato le tenebre, forse non sarei diventata la persona che sono oggi. Forse non avrei capito che la filosofia è soprattutto un modo per raccontare la finitezza e la gioia. Gli ossimori e le contraddizioni. Il coraggio immenso che ci vuole per smetterla di soffrire e la fragilità dell’amore che dà senso alla vita" (Ambasciatori librerie.coop, 30 ottobre ore 17.30).
Il mondo politico è il protagonista dell’ultima fatica della scrittrice Lidia Ravera, figura di spicco della narrativa italiana, che presenta il suo ultimo libro Piccoli uomini - Maschi ritratti dell’Italia d’oggi (Il Saggiatore), un ritratto degli uomini della classe politica italiana, da Alemanno fino a Zaia, raccontati con lo stesso tipo di sguardo che di solito si riserva alle donne e giudicati sulla base della bellezza, dell’età e del sex appeal. Scrittrice e giornalista, Lidia Ravera ha saputo registrare in maniera vigile e intelligente le trasformazioni della società italiana a partire da quel ’68 narrato candidamente a quattro mani con Giovanni Lombardo Radice nel fortunatissimo Porci con le ali (Ambasciatori librerie.coop, 31 ottobre ore 18.30).
Altra prestigiosa presenza quella di Mario Fortunato, che presenta il suo ultimo libro Allegra Street. Una sophisticated comedy, narrata con tono malizioso, che getta uno sguardo irriverente verso le élite intellettuali e gli ambienti diplomatici di ogni dove. Mario Fortunato, narratore tra i più apprezzati dalla critica, è stato definito da Le Monde come “maestro del racconto”. Collabora come giornalista con il settimanale L’Espresso e con la Stampa (Ambasciatori librerie.coop, 29 ottobre ore 17.00).
Non poteva mancare lo scrittore e critico letterario Walter Siti, una delle voci più originali e intense della narrativa italiana di oggi. Nei suoi libri la contemporaneità è vista e filtrata attraverso storie d'amore gay e l'ossessione per la bellezza maschile. Siti approda al romanzo relativamente tardi, dopo aver pubblicato numerosi saggi e opere di critica letteraria ed aver curato l’edizione delle opere complete di Pasolini per i Meridiani Mondadori. Scuola di nudo, Un dolore normale e Troppi paradisi, fanno parte di una trilogia appartenente al genere dell'auto-fiction. Il suo ultimo romanzo è Autopsia dell'ossessione. Ha insegnato Letteratura italiana contemporanea all'Università dell'Aquila e scrive per La Stampa la rubrica di televisione La finestra sul niente (Ambasciatori librerie.coop, 1 novembre ore 17.00).
Alessandro Fullin, all’interno della rassegna Bologna a Piè di Pagina - un percorso, curato da Biblioteca Salaborsa in collaborazione con il Centro Antartide - racconta la “sua” Bologna. Per Mondadori Alessandro Fullin ha pubblicato Come fidanzarsi con un uomo senza essere una donna e Tuscolana. Il suo ultimo libro è Ho molto tempo dopo di te, edito da Kowalski (Cassero, 30 ottobre, ore 17.00).
Claudio Rossi Marcelli pone l’accento sul tema della omogenitorialità con il suo libro Hello Daddy!, storia autobiografica di due uomini, due figli e una famiglia felice. Con stile leggero e autoironico, Rossi Marcelli racconta un tema attuale, dimostrando che è possibile creare una famiglia anche al di fuori dei canoni tradizionali. Claudio Rossi Marcelli scrive di musica, cinema e tecnologia. Dal 2003 è nella redazione di Internazionale (Cassero, sabato 5 novembre ore 18.00).
BrucExploitation è il libro che Bruce LaBruce presenta al Cassero venerdì 4 novembre alle 18.00. Regista underground, fotografo, performer, il canadese Bruce LaBruce è uno dei più seminali e controversi artisti queer contemporanei. La monografia, edita da Atlantide Entertainment, ripercorre le fasi della sua produzione artistica, dai primi lavori in Super8 fino ai lungometraggi come Hustler White, The Raspberry Reich o L.A. Zombie, proiettati in numerosi festival. Il libro contiene anche le riproduzioni in alta definizione dei suoi lavori fotografici: i famosi ritratti di Asia Argento e dell'attore porno gay François Sagat.
Chiude la sezione, Teatro Arcobaleno: infanzia, teatro ed educazione alle differenze, tavola rotonda, che il 3 novembre ale ore 16 a Salaborsa vede operatori teatrali e culturali, docenti universitari, educatori e pedagogisti che si incontrano per confrontarsi sui temi dell’infanzia, del teatro e dell'educazione alle differenze. L’incontro vuole essere il primo passo di un progetto formativo, finalizzato alla realizzazione di uno spettacolo teatrale per bambini, incentrato sulle differenze di genere e di orientamento sessuale. Un’attenzione particolare è rivolta al tema delle famiglie omogenitoriali e all'educazione alle diverse identità. La regia della produzione sarà affidata alla giovane regista Serena Sinigaglia, regista al Piccolo Teatro di Milano.
SOGGETTIVA festival 6° edizione: Corpi Eccentrici •
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Sempre più intensa la collaborazione tra Gender Bender e Soggettiva, il festival di cultura lesbica contemporanea prodotto dall'associazione ArciLesbica Bologna e curato da Elisa Manici. Soggettiva continua il suo progetto di riflessione, condivisione e diffusione dell’immaginario lesbico, indagando la rappresentazione del corpo e i suoi effetti: parlare di corpi e soggettività fuori della norma è un modo per fare resistenza culturale, per produrre un pensiero altro, che veda nelle differenze l’espressione della bellezza e della potenza del lesbismo e della femminilità.
Di grande rilievo il convegno dal titolo Corpi eccentrici. Bellezza, normatività e rappresentazione, che proporre elementi di riflessione utili alla decostruzione di canoni e stereotipi che spesso ingabbiano le nostre individualità. Tra le relatrici Charlotte Cooper, Giorgia Aiello, Roberta Sassatelli, Alessia Muroni, Elisa Arfini, studiose impegnate in vari ambiti, dalla sociologia, alla filosofia, ai queer studies che offrono prospettive e chiavi di lettura diverse (Aula Magna ex convento di Santa Cristina, 5 novembre ore 15-19).
Numerosissime le anteprime italiane che animano la sezione cinematografica, tutta al Cinema Lumière. Un posto di rilievo quest’anno lo occupano le commedie romantiche, veri e propri capolavori, provenienti dai maggiori festival internazionali di cinema: Berlinale, Mix Brasil, Londra, San Francisco, Los Angeles. Direttamente dal Sundance Film Festival Codependent lesbian space alien seeks same, geniale film in bianco e nero – anteprima italiana - di Madeleine Olnek che unisce fantascienza Anni ’50, humor e romanticismo (29 ottobre ore 20.30).
Kill the Habit della regista italo-greca Laura Neri - anteprima italiana - è una commedia dark, lesbica e politicamente scorretta su tre ragazze che cercano di sbarazzarsi del cadavere di uno spacciatore, con uno strepitoso finale (31 ottobre ore 22.30).
Ancora una anteprima italiana con l’australiano Hannah and the Hasbian di Gordon Napier, commedia divertente e minimalista su una donna che da un giorno all’altro decide di diventare etero, mandando nello sconforto la sua compagna. Situazioni grottesche, puro humor e momenti di dolcezza si intrecciano a ritmo serrato (1 novembre ore 22.30).
Jamie and Jessie are not together di Wendy Jo Carlton - anteprima italiana - è una commedia su un’amicizia tra due coinquiline che deve fare i conti con la passione ed il desiderio nel momento in cui Jamie decide di trasferirsi da Chicago a New York per diventare un’attrice di teatro (4 novembre ore 22.30). In sala la regista Wendy Jo Carlton dopo la proiezione incontra il pubblico.
In anteprima italiana Hit So Hard di P. David Ebersole, documentario senza veli sulle Hole, la storica band di Courtney Love, raccontata attraverso gli occhi di Patty Schemel, batterista e lesbica dichiarata. Un ritratto intimo della batterista e della band: l’ascesa delle Hole, gli eccessi, il successo, la scena grunge, l'amicizia con Kurt Cobain, la lotta contro le dipendenze; il regista fornisce un ritratto reale e spietato della storia personale della Schemel, intrecciando filmati amatoriali e interviste. Il film porta alla luce anche aspetti inediti della vita familiare e privata di Love e Cobain, presentando tra l'altro un brano inedito del defunto leader dei Nirvana (3 novembre ore 18.30).
Jan's coming out di Carolyne Reid è un irriverente documentario in anteprima italiana su Jan Walker, una donna cinquantenne sposata da 23 anni e madre di tre figli, che si scopre lesbica dopo un’abbuffata del famoso telefilm The L Word. La schiettezza di Jan e la sua gioia nel ritrovarsi finalmente in armonia con se stessa appaiono in modo evidente e palpabile sullo schermo (1 novembre ore 20.30).
Il coming out è anche al centro di Tracks, cortometraggio di Deanna Williams; la regista pone uno sguardo delicato sulle vicende realmente accadute a Julie e Tasha, due adolescenti capaci di ribellarsi a ciò che le schiaccia. Julie, cacciata di casa da sua madre subito dopo la sua comunicazione, ha come dimora un divano sotto il cielo. E’ proprio questa solitudine a spingerla verso Tasha, più giovane di lei ma altrettanto caparbia (1 novembre, ore 22.30 -anteprima italiana).
Bumblefuck, USA di Aaron Douglas Johnston - anteprima italiana - racconta la storia di Alexa, che arriva nell’Iowa con l'intento di scoprire e filmare cosa significa per una persona omosessuale vivere in un’America dimenticata. Un’intensa estate vissuta a Bumblefuck la porterà a conoscere meglio anche se stessa (5 novembre ore 20.30).
Short of Breath, bellissimo cortometraggio norvegese di Aasne Vaa Greibrokk, descrive l’incontro tra due donne molto diverse: Jenny è una diciassettenne cresciuta con sua nonna in un piccolo villaggio in riva al mare, in Norvegia. E’ una ragazza abituata a sognare la propria vita e non a viverla. Finché una coreografa quarantenne affitterà una casa vicina alla sua, in cerca di ispirazione per il suo prossimo spettacolo di danza (1 novembre ore 20.30).
Gatos viejos dei cileni Pedro Peirano e Sebastian Silva racconta in modo delicato e al contempo violento di una famiglia disastrata dall’incomunicabilità delle relazioni vissute al suo interno, dove passione e amore si alternano velocemente a vecchi rancori (30 ottobre ore 20.30).
Intrecci tra pornografia e femminismo sono affrontati da tre opere. Il movimento pro-sex è al centro di Mutantes di Virginie Despentes, primo documentario della regista e scrittrice francese (Scopami, King Kong Girl), composto da una ventina di interviste raccolte tra il 2005 e il 2009 tra USA, Parigi e Barcellona. La regista traccia una storia soggettiva del movimento per sottolinearne le lotte femministe e le teorie riguardanti la legittimità della prostituzione e della pornografia (31 ottobre ore 18.30).
Share, di Marit Östberg - anteprima italiana - propone, invece, uno spaccato dell’immaginario pornografico femminile e femminista, un tema su cui riflettere, dibattere o, a piacere, fantasticare (31 ottobre ore 18.30).
Too much pussy di Emilie Jouvet è un ritratto collettivo di una comunità femminile e femminista che si mette in scena giocando con i ruoli e le identità sessuali. Lesbismo, fetish, performance art, rottura di ogni tabù: oltre le etichette, un lavoro potente di rivendicazione femminile per una nuova definizione della donna (2 novembre ore 22.30).
La serata Kill the habitus con il concerto degli Heike has the giggles, gruppo indie rock che ha aperto le date italiane dei Gossip, performance di danza del laboratorio Sociàl Dance Project, le acrobazie sui tessuti delle Lunaquiches, i dj set per ballare fino a tarda notte, arricchisce il programma del festival (Cassero 3 novembre ore 22).
CLUBBING i party e dj più hot dalle capitali europee • Cassero
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La sezione clubbing di Gender Bender si addentra nel fervente movimento underground europeo, alla ricerca dei nuovi fenomeni che stanno dettando le linee guida sia degli stili musicali, che dei nuovi modi di vivere l'entertaiment notturno.
Il risultato è un programma eterogeneo che abbraccia le multiformi espressioni della club culture gay, lesbica e queer, con la presenza al festival di alcuni tra i più interessanti e innovativi party che animano le maggiori capitali europee.
La serata di inaugurazione (29 ottobre) è affidata al dj e produttore irlandese Cormac, una delle menti che si cela dietro il progetto WetYourSelf allo storico Fabric di Londra, garanzia di qualità musicale e di un’aggregazione ispirata ai primi house party illegali della fine degli Anni ‘80. Cormac è conosciuto grazie anche alle sue produzioni house sofisticate che vengono pubblicate dalla Bpitch Control di Ellen Allien.
Snax, il secondo ospite della serata, è tastierista per la band canadese indie-pop The Hidden Cameras, metà insostituibile del progetto Captain Comatose insieme a Khan, dj della storica serata gay berlinese Ficken 3000. Snax - per questa occasione, in versione live - è conosciuto soprattutto per le sue produzioni da solista, un mix tra dance, funk e soul.
In poco meno di due anni Cocktail D'Amore (31 ottobre ore 23.50) è diventata La serata gay berlinese e registra ogni volta il tutto esaurito. Un pubblico variegato di hypster e fashionisti anima questo evento mensile che non ha orario di chiusura. La selezione musicale curata da Discodromo, duo di producers italiani, e Boris, resident dj del Beghain, spazia dall'house dei primi Anni ‘90 alle più recenti produzioni techno, passando per la nu-disco e l'italo disco.
La crew di Omonoia è responsabile di alcuni dei party più visionari della scena queer italiana. La sua formula che mescola non-sense, provocazione, ironia, esibizionismo e humour è stata ormai copiata con scarso successo da altri party, poiché la vera differenza sta nello spirito naive della serata. Tragica fine è il nome scelto dagli omoannoiati per la serata del 2 novembre. Ospiti della serata sono Electrosexual, producer francese di stanza a Berlino e collaboratore di Peaches, amante delle sonorità electro Anni ‘80 e dei ritmi house Anni ‘90, e le Scream Club, un duo di abili MC's senza pudore.
La serata Horse Meat Disco (4 novembre ore 23.50) nasce come after tea domenicale in un piccolo pub gay di Vauxhall a Londra dedicato a pochi raffinati intenditori della migliore disco music, stanchi dell'aggressiva tech-house e desiderosi di un ritorno allo spirito originario del clubbing. Diventata un vero e proprio fenomeno mondiale, il logo è diventato un vero e proprio feticcio in ambito internazionale. Per questa occasione speciale Gender Bender ha chiamato a deliziare il suo pubblico il dj Severino, mantovano d'origine, londinese nel cuore, bear nell'aspetto, disco nell'anima.
Girls Town (5 novembre ore 23.50) è il nome della serata "per ragazze... ma non solo" ideata dalla dj e attivista lesbica Zoe. La sua passione per la musica si esplicita in una curiosità quasi maniacale per tutto ciò che di nuovo l'underground europeo partorisce. La line-up delle sue serate fa pensare a una sorta di techno-femminismo, ovvero un gruppo molto affiatato di donne che, come lei, riescono a conciliare nella propria vita quotidiana musica, divertimento, clubbing, eccessi e successi senza perdere mai di vista l'importanza della consapevolezza delle donne. In questa collaborazione con il Cassero e con Gender Bender, Zoe ha voluto essere accompagnata da Dj Metzgerei, ideatrice, tra l'altro, della rivista queer berlinese Bend Over; Mz Sunday Luv, una voce nota a tutti coloro che frequentano il mitico Bar 25; e infine Water Lily, raffinata e talentuosa produttrice svizzera che produrrà un’anteprima del suo nuovo album in uscita per Mental Groove.
Martedì 1 novembre ore 21.30 al Teatrino degli Illusi gli Egokid – band rivelazione del 2011 acclamata dalla critica specializzata e dal pubblico - presentano il loro ultimo album Ecce Homo, raccolta di canzoni che ritrae le paure e le povere ideologie dell’uomo qualunque.
ARTI VISIVE Marta Dell’Angelo, Francesca Woodman, Luca Donnini
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Il percorso artistico di Marta Dell’Angelo si interroga sulla relazione tra corpo e codici sociali. Il suo lavoro ha una leggerezza che le permette di giocare con un tema come quello della rappresentazione del corpo femminile, carico di tabù e stereotipi. L’artista riesce a restituire al nudo, una purezza ed una dignità classica scomparsa nella società contemporanea, in cui il corpo femminile viene esibito per vendere qualsiasi cosa. Il progetto monografico dedicato all’artista è curato da Elisa Del Prete per Nosadella.due e si sviluppa in quattro momenti distinti: la mostra Joint , la performance Antologia delle Posizioni in cui l'artista racconta l'immaginario codificato del corpo femminile raccolto da giornali, libri, manuali e riviste; una conferenza con la partecipazione di studiosi ed esperti - quali Giorgio Aicardi, Eva Robbin’s, Fabrizio Lollini, Silvia Gribaudi - invitati a confrontarsi sul tema del corpo vissuto e rappresentato; la presentazione di Manuale della figura umana, libro d’artista che la Dell’Angelo realizza nel 2005 raccogliendo immagini e testi dalle più varie provenienze ed infine Troca, una performance di strada in collaborazione con la danzatrice portoghese Márcia Lança. Marta Dell'Angelo ha vinto il Premio New York, partecipato a mostre alla Monika Spruth Gallery di Colonia, Michel Rein Gallery di Parigi, Biennale di Mosca, PAC a Milano, Museo d’Arte Contemporanea di Monfalcone, SESC di San Paulo in Brasile, Triennale Bovisa, Museion di Bolzano, Contemporary Art Biennial di Tirana.
Un ritratto durissimo della grande fotografa americana Francesca Woodman è quello realizzato dal regista C. Scott Willis con il documentario The Woodmans (Cinema Lumière, 4 novembre ore 18.30). Con le sue potenti e inquietanti fotografie in bianco e nero Francesca Woodman si è conquistata un posto nel pantheon dei grandi fotografi del ventesimo secolo. Un talento precoce e visionario, una carriera tragicamente interrotta nel 1981 dal suicidio compiuto a soli 22 anni. Il documentario ricostruisce la vita di questa tormentata artista, figlia a sua volta di artisti. Un film intenso e toccante, che tratta anche di temi scomodi come lo spirito di competizione tra figli e genitori, e di come la scena artistica newyorkese sia troppo spesso alimentata da livelli tossici di ambizione.
Corpustrip è la mostra fotografica di Luca Donnini, ospitata allo Spazio Elastico (vicolo dè Facchini2/a): una serie di grandi ritratti in bianco e nero, realizzati da Donnini tra Madrid, Parigi, Berlino, Belgrado, Istanbul, Vienna, Lubiana. Luca Donnini è artista, scenografo e regista teatrale. La sua opera ruota attorno al racconto del corpo nel movimento delle identità di genere (inaugurazione sabato 5 novembre ore 20.00).
JUKEBOX LIVE BAND COMPETITION
Sorelle d’Italia, omaggio alle protagoniste della canzone italiana •
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Gender Jukebox è un contest per band musicali, invitate ad eseguire dal vivo una cover a scelta tra le canzoni rese celebri dalle grandi interpreti femminili della canzone italiana. Una colonna sonora eccezionale eseguita dal vivo dalle 10 band selezionate con l’omonimo bando e invitate a sfidarsi pubblicamente per assicurarsi il premio alla migliore esibizione live. I live verranno votati sulla base della originalità degli arrangiamenti e della nuova versione della cover, della capacità di interpretazione, dell’inventiva per coreografie e costumi e dell’energia liberata sul palco. Le band che si contenderanno l'ambito Premio di mille euro ed i Premi Speciali offerti da Robintur (2 notti a Londra per due persone volo incluso e una notte in un centro SPA in Toscana e per due persone) sono:
Aiperion con Il vento caldo dell’estate (Alice), Armoteque con L’importante è finire (Mina), Cortesi/Questorio con Follow Me (Amanda Lear), Fratelli Broche con La canzone dei vecchi amanti (Patty Pravo), Ménage à trois con Sono matta da legare (Milva), My project con Ma chi è quello lì (Mina), Oltre il giardino con Adrenalina (Donatella Rettore/Giuni Russo), Santabarbara con Le lacrime di marzo (Mia Martini), The Villains con Bang Bang (Dalila) e Unisone Detune con Le Louvre (Diana Est) (La Scuderia, 30 ottobre ore 20.30).
Gender Bender è realizzato con il contributo di: Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna – Area Cultura, Provincia di Bologna – Assessorato alla Cultura, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Comunidad de Madrid, Misterio de Cultura - Gobierno de Espana,
Con il patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna.
Sponsor: Coop Adriatica, Robintur-agenzie viaggio, Beck's Next, Havana Club, Pepsi.
Partner: Arcilesbica Bologna, Centro di Documentazione Il Cassero, Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna, Cineteca di Bologna, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, librerie.coop, Nosadella.Due, Biblioteca Sala Borsa, Antartide, Cimes-dipartimento di Musica e Spettacolo, Dans Ateliers, Aerowaves, Buscart, BilBolBul, Hamelin, Teatrino degli Illusi, Dom, Famiglie Arcobaleno, Elastico, MIT, Feed the Bears, Atlantide.
Mediapartner: Edizioni Zero, Radio Città del Capo, Gagarin, Busta, Pride, Spartacus, Supersound, MEI, Irma Records, XL anticorpi-Network Giovane Danza d’autore, Centro delle Donne Città di Bologna.
Sono alcuni degli ingredienti di questo Gender Bender 2011
Dal 29 ottobre al 5 novembre 2011 torna a Bologna Gender Bender, il Festival internazionale sulle identità contemporanee ideato da Daniele Del Pozzo e promosso da Il Cassero, gay lesbian center, giunto alla 9° edizione edizione. Da cinque anni il festival è gemellato con Soggettiva, il festival di cultura lesbica contemporanea, curato e organizzato dall’associazione ArciLesbica Bologna.
Gender Bender è da sempre in dialogo con le esperienze artistiche più innovative prodotte su questi temi in ambito internazionale. Anche quest’anno Gender Bender è l’occasione per poter vedere opere e artisti contemporanei provenienti da Canada, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Svezia, Giappone, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, Italia, Belgio, Portogallo, Grecia e Francia.
Apre idealmente il programma il ciclone Nigel Charnock - membro fondatore della storica compagnia inglese DV8 Physical Theatre – in un assolo straordinario in prima nazionale in cui mette il suo cuore a nudo invadendo letteralmente la scena con la danza, il canto e la parola, in un vortice di energia. Segue lo sguardo originale del giovanissimo enfant prodige del cinema canadese Xavier Dolan - due film selezionati al festival di Cannes e quattro premi prima dei 21 anni - puntato su di una storia di amori impossibili tra due ragazzi ed una ragazza nel bellissimo Les Amours Imaginaires; i potenti scatti fotografici delle donne ritratte in giro per il mondo dal fotografo francese JR nel documentario Women Are Heroes presentato in anteprima nazionale; le donne in Equilibrio del brillante coreografo spagnolo Daniel Abreu; la straordinaria comicità della compagnia di danza inglese Lost Dog con il circo sgangherato di It Needs Horses, celebrato dalla critica e dal pubblico con il premio The Place a Londra; i due giovani danzatori di Duet For Two Dancers della coreografa svizzera Tabea Martin in prima nazionale si interrogano su che cosa significhi “essere una ballerina” o “non essere un ballerino”; lo struggente ritratto cinematografico di Pyuupiru, l’artista giapponese transessuale protagonista con i suoi iperbolici travestimenti della Fiera d’arte di Yokohama e della campagna Absolut Vodka.
In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’edizione di quest’anno dedica anche un focus particolare a quegli artisti italiani che hanno saputo gettare uno sguardo lucido e coraggioso sul nostro Paese. Per farlo si accompagna a bambini e persone anziane, in un viaggio ideale che lega insieme più generazioni e che spazia dalla memoria storica di Lucy, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti e all’Italia fascista e diventata donna negli anni del boom economico, protagonista del documentario Essere Lucy di Gabriella Romano, ai bambini delle famiglie arcobaleno, figli e figlie di genitori gay e lesbiche, raccontati nel documentario Il lupo in calzoncini corti di Nadia Dalle Vedove e Lucia Stano.
Per illustrare questa Italia, Gender Bender ha scelto le fiabe crudeli di Grimmless della Compagnia Ricci/Forte raccontate per anestetizzare il nostro quotidiano precario con le bolle di sapone di un magico lieto fine; la bellezza e la fragilità dei corpi non più giovani di sei donne over 60 messe in scena dalla coreografa Silvia Gribaudi nello spettacolo Non è mai troppo tardi; i romanzi di Walter Siti: una finestra spalancata su Pasolini, fiction TV, marchette palestrate e storie d’amore gay; i Piccoli uomini di Lidia Ravera, un ritratto degli uomini della nostra classe politica in ordine alfabetico, da Alemanno fino a Zaia, raccontati con lo stesso sguardo a cui gli uomini sottopongono le donne e giudicati sulla base della bellezza, dell’età e del sex appeal; il nuovo libro a cuore aperto di Michela Marzano, una delle menti più lucide e brillanti oggi in Italia; lo sguardo dell’artista visiva Marta Dell’Angelo, che si interroga sulla relazione tra corpo e codici sociali e che le permette di giocare in leggerezza con la rappresentazione del corpo femminile carico di tabù e stereotipi; i vecchi e nuovi tradimenti del cuore narrati da Mario Fortunato in Allegra Street. Il tutto accompagnato da una colonna sonora d’eccezione, quella di Sorelle d’Italia, attraverso la quale giovani band e musicisti avranno la possibilità di reinterpretare dal vivo i cavalli di battaglia delle protagoniste femminili della canzone italiana.
Dal 2003 Gender Bender ricerca in ambito internazionale artisti visivi, musicisti, registi cinematografici e teatrali, coreografi e scrittori che producono visioni e immaginari innovativi e costruttivi, legati alle identità di genere maschile e femminile, alle differenze di orientamento sessuale e alla rappresentazione del corpo nella contemporaneità.
Il Festival è diventato uno strumento prezioso per indagare e approfondire le profonde trasformazioni sociali e i rapidi cambiamenti della cultura contemporanea.
Gender Bender è promosso da Il Cassero Gay Lesbian Center che realizza da più di venticinque anni progetti dedicati alle differenze di orientamento e identità sessuale. Svolge in Italia un ruolo di primo piano in campo culturale, artistico, politico e sociale con l'obiettivo di promuovere la cultura dei diritti e delle libertà civili delle persone gay, lesbiche e transessuali. Nel 2002 ha ricevuto dal Comune di Bologna una nuova sede all'interno della Manifattura delle Arti, il nuovo polo culturale della città. Gender Bender fa parte della Rete dei Festival del Contemporaneo di Bologna insieme a Future Film Festival, Angelica, BilBolBul, Biografilm, Fiasco e Netmage.
DANZA E TEATRO
Fiabe crudeli, un circo surreale e i protagonisti della danza internazionale •
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Sezione di danza ricca di artisti internazionali di rilievo curata da Roberto Casarotto. In prima nazionale One Dixon Road, nuova produzione del coreografo e danzatore inglese Nigel Charnock: un assolo ferocemente comico, che miscela canto e ballo in una sorta di autobiografia spudoratamente sincera, audacemente fisica e molto divertente. Charnock - membro fondatore della storica compagnia inglese DV8 Physical Theatre - è come un ciclone che spazza la scena, invade tutto lo spazio, tracima dal proscenio, esce e rientra in sala danzando e recitando. (Arena del Sole – Sala Interaction, 29 e 30 ottobre ore 21.00). Charnock dialoga con Peggy Olislaegers e Roberto Casarotto lunedì 31 ottobre al Cassero alle 12.00.
La donna è al centro di due spettacoli: Equilibrio dello spagnolo Daniel Abreu in cui tre interpreti si rappresentano per frammenti, come fossero cartoline o storie lette nei ritagli di giornale. Il lavoro mostra per immagini vivide il tentativo di sentirsi in equilibrio, spaziando tra il bisogno di affetto, il desiderio di essere importanti, la felicità e il terrore della solitudine (Arena del Sole – Sala Interaction, 1 e 2 novembre ore 21.00).
Non è mai troppo tardi è una performance creata appositamente per Gender Bender dalla coreografa Silvia Gribaudi che dirige donne over 60 selezionate in città. Personalità femminili distinte, ognuna con la sua peculiarità, ma tutte che accolgono il passare del tempo con coraggio, mostrando la bellezza che si fa maturità. Una scelta controcorrente rispetto all'ideale chimerico del corpo eternamente giovane (MAMbo 3 novembre ore 19.00 e ore 21.00). Silvia Gribaudi, Daniele Abreu dialogano con Peggy Olislaegers e Roberto Casarotto martedì 1 novembre al Cassero alle 15.00.
Doppio programma con gli spettacoli accoppiati delle compagnie Lost Dog e Tabea Martin Apre It Needs Horses della compagnia inglese Lost Dog. Un’arena da circo, un trapezio. Un uomo e una donna indossano i panni di sgangherati artisti di un circo surreale, costretti a ricorrere a misure estreme per attirare il consenso del pubblico. Un pezzo di assoluta bravura che utilizza pochi elementi scenici ed una mimica straordinaria per dare vita ad uno spettacolo di rara e originale comicità. A seguire, Duet For Two Dancers, spettacolo in prima nazionale della coreografa svizzera Tabea Martin, che usa i corpi dei due interpreti per offrirci una guida a quel vocabolario di gesti, raffinati o goffi, replicabili o personalissimi, che ci accompagnano nei contesti sociali: dal corteggiamento amoroso alla rivolta politica. Corpi che, apparentemente docili strumenti, finiscono per rivelare un’intima possibilità di smarrimento e di fragile ricerca dell’identità (Arena del Sole – Sala Interaction, 4 novembre ore 21.00 e 5 novembre ore 19.00).
Teatro che scuote le coscienze e turba le anime fragili quello che propone la compagnia Ricci/Forte in Grimmless, in collaborazione con Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna. Stefano Ricci e Gianni Forte, capaci come nessun’altro di indagare le contraddizioni di oggi, mettono in scena una spregiudicata quanto lucida disamina del presente, capace di mascherare i meccanismi delle fiabe che ci raccontiamo ogni giorno per sopravvivere all’urto delle violenze quotidiane. Il nuovo lavoro prosegue la ricerca del duo sul cortocircuito tra suggestioni letterarie e linguaggi del presente, confrontandosi con l’affascinante mondo delle fiabe dei fratelli Grimm (Arena del Sole – Sala Grande, 5 novembre ore 21.30).
Altro spettacolo dai contenuti forti è La merda - secondo studio, ultima creazione di Cristian Ceresoli, giovane talento drammaturgico italiano. Protagonista unica e indiscussa della scena è un’intensa Silvia Gallerano che presta corpo e voce al flusso di coscienza della protagonista della pièce, una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio, di aprirsi un varco nella società delle cosce e delle libertà. Lo spetttacolo è presentato in collaborazione con Soggettiva (Teatrino degli Illusi, 2 e 3 novembre ore 21.00).
In Variabili umane Marcela Serli si interroga sulle identità e sulle differenze di genere, attraverso la voce e il corpo di uomini che non sono (sempre) uomini e donne che non sono (sempre) donne: un popolo di "variabili umane" che cerca la sua ribalta. In scena uomini, donne e transgender che hanno affrontato o stanno affrontando una transizione verso il maschile, il femminile o un genere non definito, portano in scena in maniera emozionante il loro sguardo sulla società, e il modo in cui la società li guarda (DOM, 3 e 4 novembre ore 21.00).
GIAPPONE- cinema Lumière
L’impero dei sensi e l’anima contradditoria e trasgressiva del Sol Levante •
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Tre ritratti cinematografici dedicati ad altrettanti artisti giapponesi per una visione inedita dell’anima affascinante e contraddittoria del Paese del Sol Levante. Nel 1960 l’attrice più famosa del cinema giapponese era un uomo. Nel 1975 il regista Nagisa Oshima, figura emblematica della Nouvelle Vague giapponese, gira il trasgressivo L’Impero dei sensi. Nel 2007, l’artista transgender giapponese Pyuupiru turba con le sue opere e performance la Triennale di Yokohama e il Guggenheim Museum di New York.
Miwa, a Japanese Icon del regista Pascal-Alex Vincent in anteprima nazionale è lo stupefacente ritratto di Miwa Akihiro, cantante e attrice di cinema e di teatro seguita e amata da milioni di fan in tutto il Giappone. La sua longeva carriera attraversa cinquanta anni di cinema, rendendola – uomo in vesti di donna - la protagonista indiscussa del cinema del Paese del Sol Levante e l’interprete straordinaria di alcuni film dei maggiori registi giapponesi come Ozu, Mizoguchi, Kurosawa, Oshima, Takeshi Kitano e Hayao Miyazaki (30 ottobre, 19.30)
Protagonista di Il était une fois... L’empire des sens del regista David Thompson - anteprima nazionale - è la scandalosa pellicola del 1975 “Ai No Corrida” di Nagisa Oshima, conosciuto con Ecco l’Impero dei Sensi, pellicola ispirata alla vera storia d’amore e morte accaduta nel 1936 in Giappone, dove Sada Abe strangolò durante l’amplesso il suo amante per poi evirarlo. Il film, che divise pubblico e critica a causa delle esplicite e reali scene di sesso tra i protagonisti, venne censurato e additato di volta in volta come opera d’arte e prodotto pornografico. Il documentario raccoglie le testimonianze e i pensieri della scrittrice Catherine Millet e della regista Catherine Breillat (30 ottobre, ore 18.30).
Pyuupiru 2001 – 2008, del regista Daishi Matsunaga, racconta invece la vita e la carriera di Pyuupiru, l’artista transgender giapponese, che utilizza il proprio corpo come ispirazione e materia della sua produzione artistica. Un documentario toccante e umanamente intenso in cui il regista segue da vicino per otto lunghi anni l’evoluzione dell’arte e la trasformazione di vita di Pyuupiru. Un’artista straordinario in grado di tramutare i turbamenti dell’anima in arte, di produrre lavori delicati e struggenti in memoria della morte della nonna, di realizzare la campagna mondiale dell’Absolut Vodka nel 2005 e di coinvolgere migliaia di persone da tutto il Giappone nella costruzione di un abito di venti metri interamente realizzato con migliaia di origami di gru dorate (1 novembre ore 18.30).
CINEMA al Cinema Lumière
Le eroine di JR, il talento di Xavier Dolan, ritratti da un’altra Italia •
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Women Are Heroes dello street artist e fotografo francese JR è un documentario in anteprima italiana girato in Kenya, Brasile, Cambogia, Liberia, India, che racconta storie quotidiane di donne forti. Sono vite di tante donne, protagoniste di piccole e grandi episodi di resistenza quotidiana in slum, favelas e baraccopoli. Donne che, grazie agli scatti fotografici giganteschi realizzati da JR, trovano un’occasione per uscire dall’anonimato e diventare un esempio incoraggiante per le altre. Con le sue fotografie il fotografo francese ha trasformato le favelas brasiliane, i tetti africani di lamiera e i sobborghi parigini in gallerie a cielo aperto. Il film è realizzato con musiche originali dei Massive Attack e Patrice Bart Williams (3 novembre ore 22.30).
Les Amours Imaginaires, secondo lungometraggio del talentuoso e giovanissimo Xavier Dolan – autore dell’originale opera prima J’ai tué ma mère passata con successo lo scorso anno a Cannes – racconta di come reagiamo davanti al rifiuto, alla solitudine, al dolore. Francis e Marie sono due ragazzi sui 20-25 anni entrambi incurabilmente fashion victim, che si innamorano entrambi, perdutamente, del bellissimo Nic. Una storia semplice, un menage a trois realizzato però con dialoghi mai scontati, una recitazione ottima ed una regia originale. (5 novembre ore 22.30).
Sesso e politica, questa volta in Svezia, nel film Four More Years dello svedese Tova Magnusson-Norling. Il quarantenne David, uno dei leader del partito liberale che ha appena perso le elezioni, si sente attratto da un suo collega dell'opposizione socialdemocratica. Ma il compromesso storico può funzionare sotto le lenzuola? Commedia svedese brillante e ben scritta, diretta da una regista che in questo duetto tutto al maschile si ritaglia il ruolo di attrice nella parte della moglie tradita, ma non afflitta. (29 ottobre ore 22.30)
Ausente, del regista rivelazione argentino Marco Berger, è il film vincitore del Teddy Awards all'ultima Berlinale. Il film è un dramma psicologico, che si interroga sulla reale natura del desiderio. Tra l’adolescente Martin e il suo insegnante di nuoto Sebastian scatta la scintilla dell'attrazione. Ma Berger gioca a rovesciare le regole dell’attrazione (30 ottobre ore 22.30).
Una storia epica e romantica e un potente affresco storico da uno dei registi più promettenti della cinematografia asiatica nel film Muli del regista Adolfo Alix Jr, che racconta della passione travolgente tra Jun, ex seminarista, e Errol, turista in viaggio con la sua fidanzata (2 novembre ore 20.30).
Un film di corpi è quello proposto dal regista Christophe Honoré in Homme au Bain: storia di un abbandono, che oscilla continuamente tra fiction e documentario. Chiara Mastroianni e il porno attore gay francese François Sagat gli interpreti (4 novembre ore 20.30). La stessa vita di François Sagat è al centro di Sagat dei registi J. Roche e J. De Oliveira (anteprima nazionale). L’attore francese in pochi anni ha raggiunto una fama internazionale, oltre i confini del cinema a luci rosse, arrivando a recitare con registi e coreografi del calibro di Christophe Honoré, Bruce LaBruce e Andrè Gingras. Un film tra documentario e confessione pubblica, con interviste a familiari e registi che hanno lavorato con lui (5 novembre alle 18.30).
In anteprima nazionale Boy Cheerleaders di James Newton, storia di una squadra di cheerleading - competizione tipicamente femminile - formata tutta da ragazzini della working class inglese, che si allenano duramente per vincere l’ambito trofeo e riscattare le loro vite attraverso la danza (3 novembre ore 20.30).
Ancora un’anteprima nazionale con il documentario Island del giovane filmmaker Ryan Sullivan: la vera storia del regista, che dal Nebraska si trasferisce a San Francisco con l'intenzione di ritrovare il fratello scomparso e girare un film sulla Treasure Island Media, la celebre e controversa casa di produzione di film porno gay (5 novembre ore 18.30)
I gay sono costituzionalmente sterili, questo è ciò che vorrebbero farci credere in Italia. E’ tempo di ascoltare la voce delle famiglie omogenitoriali italiane e quelle dei loro figli. Il lupo in calzoncini corti delle registe Nadia Dalle Vedove e Lucia Stano è stato realizzato in due anni di lavoro a stretto contatto con le Famiglie Arcobaleno ed è il primo documentario italiano che lascia la parola ai bambini e ai loro genitori gay e lesbiche (3 novembre ore 20.30).
Essere Lucy, lo straordinario documentario di Gabriella Romano, è la vera storia di Luciano, Bologna classe 1924, dagli anni precoci della scoperta della propria omosessualità a quelli terribili della guerra e della reclusione nel campo di concentramento di Dachau. Fino al difficile rientro in Italia, il rigido moralismo degli Anni ‘50 e i trasgressivi Anni ‘60, e poi il ritorno a Bologna, ad assistere gli anziani genitori malati. Il documentario ripercorre una straordinaria e toccante vicenda umana, che si intreccia con gli eventi cruciali della Storia del Novecento. Presentano il film la regista Gabriella Romano e la protagonista Lucy (31 ottobre ore 20.30).
Storie umanamente toccanti sono anche quelle raccontate dai registi Hanne Philyppo e Catherine Vuylstere in Silent Stories, l’emozionante documentario in anteprima italiana che racconta le vite e le vicende di Arezki, Rabiatou, Jean-Louis e Sarah, costretti a lasciare i loro Paesi d'origine (Algeria, Senegal, Iraq e Guinea) a causa del loro orientamento sessuale, a dover fare i conti con il passato (la religione, la comunità e il paese di provenienza) e a battersi per un futuro in cui possano vivere pienamente la loro vita. In collaborazione con Soggettiva (2 novembre ore 18.30).
CONVERSAZIONI
Voci italiane: Michela Marzano, Lidia Ravera, Walter Siti, Mario Fortunato •
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Felice ritorno quello di Michela Marzano a Gender Bender, in collaborazione con Soggettiva. La filosofa italiana, che Le Nouvel Observateur ha inserito tra i cinquanta intellettuali più influenti del momento in Francia e tra gli otto giovani che riflettono in modo nuovo sui problemi della società di oggi, torna al festival per presentare il suo libro Volevo essere una farfalla (Mondadori). Libro intimo e coraggioso in cui l’autrice racconta la sua storia e la sua personale battaglia contro l’anoressia. “Se non avessi attraversato le tenebre, forse non sarei diventata la persona che sono oggi. Forse non avrei capito che la filosofia è soprattutto un modo per raccontare la finitezza e la gioia. Gli ossimori e le contraddizioni. Il coraggio immenso che ci vuole per smetterla di soffrire e la fragilità dell’amore che dà senso alla vita" (Ambasciatori librerie.coop, 30 ottobre ore 17.30).
Il mondo politico è il protagonista dell’ultima fatica della scrittrice Lidia Ravera, figura di spicco della narrativa italiana, che presenta il suo ultimo libro Piccoli uomini - Maschi ritratti dell’Italia d’oggi (Il Saggiatore), un ritratto degli uomini della classe politica italiana, da Alemanno fino a Zaia, raccontati con lo stesso tipo di sguardo che di solito si riserva alle donne e giudicati sulla base della bellezza, dell’età e del sex appeal. Scrittrice e giornalista, Lidia Ravera ha saputo registrare in maniera vigile e intelligente le trasformazioni della società italiana a partire da quel ’68 narrato candidamente a quattro mani con Giovanni Lombardo Radice nel fortunatissimo Porci con le ali (Ambasciatori librerie.coop, 31 ottobre ore 18.30).
Altra prestigiosa presenza quella di Mario Fortunato, che presenta il suo ultimo libro Allegra Street. Una sophisticated comedy, narrata con tono malizioso, che getta uno sguardo irriverente verso le élite intellettuali e gli ambienti diplomatici di ogni dove. Mario Fortunato, narratore tra i più apprezzati dalla critica, è stato definito da Le Monde come “maestro del racconto”. Collabora come giornalista con il settimanale L’Espresso e con la Stampa (Ambasciatori librerie.coop, 29 ottobre ore 17.00).
Non poteva mancare lo scrittore e critico letterario Walter Siti, una delle voci più originali e intense della narrativa italiana di oggi. Nei suoi libri la contemporaneità è vista e filtrata attraverso storie d'amore gay e l'ossessione per la bellezza maschile. Siti approda al romanzo relativamente tardi, dopo aver pubblicato numerosi saggi e opere di critica letteraria ed aver curato l’edizione delle opere complete di Pasolini per i Meridiani Mondadori. Scuola di nudo, Un dolore normale e Troppi paradisi, fanno parte di una trilogia appartenente al genere dell'auto-fiction. Il suo ultimo romanzo è Autopsia dell'ossessione. Ha insegnato Letteratura italiana contemporanea all'Università dell'Aquila e scrive per La Stampa la rubrica di televisione La finestra sul niente (Ambasciatori librerie.coop, 1 novembre ore 17.00).
Alessandro Fullin, all’interno della rassegna Bologna a Piè di Pagina - un percorso, curato da Biblioteca Salaborsa in collaborazione con il Centro Antartide - racconta la “sua” Bologna. Per Mondadori Alessandro Fullin ha pubblicato Come fidanzarsi con un uomo senza essere una donna e Tuscolana. Il suo ultimo libro è Ho molto tempo dopo di te, edito da Kowalski (Cassero, 30 ottobre, ore 17.00).
Claudio Rossi Marcelli pone l’accento sul tema della omogenitorialità con il suo libro Hello Daddy!, storia autobiografica di due uomini, due figli e una famiglia felice. Con stile leggero e autoironico, Rossi Marcelli racconta un tema attuale, dimostrando che è possibile creare una famiglia anche al di fuori dei canoni tradizionali. Claudio Rossi Marcelli scrive di musica, cinema e tecnologia. Dal 2003 è nella redazione di Internazionale (Cassero, sabato 5 novembre ore 18.00).
BrucExploitation è il libro che Bruce LaBruce presenta al Cassero venerdì 4 novembre alle 18.00. Regista underground, fotografo, performer, il canadese Bruce LaBruce è uno dei più seminali e controversi artisti queer contemporanei. La monografia, edita da Atlantide Entertainment, ripercorre le fasi della sua produzione artistica, dai primi lavori in Super8 fino ai lungometraggi come Hustler White, The Raspberry Reich o L.A. Zombie, proiettati in numerosi festival. Il libro contiene anche le riproduzioni in alta definizione dei suoi lavori fotografici: i famosi ritratti di Asia Argento e dell'attore porno gay François Sagat.
Chiude la sezione, Teatro Arcobaleno: infanzia, teatro ed educazione alle differenze, tavola rotonda, che il 3 novembre ale ore 16 a Salaborsa vede operatori teatrali e culturali, docenti universitari, educatori e pedagogisti che si incontrano per confrontarsi sui temi dell’infanzia, del teatro e dell'educazione alle differenze. L’incontro vuole essere il primo passo di un progetto formativo, finalizzato alla realizzazione di uno spettacolo teatrale per bambini, incentrato sulle differenze di genere e di orientamento sessuale. Un’attenzione particolare è rivolta al tema delle famiglie omogenitoriali e all'educazione alle diverse identità. La regia della produzione sarà affidata alla giovane regista Serena Sinigaglia, regista al Piccolo Teatro di Milano.
SOGGETTIVA festival 6° edizione: Corpi Eccentrici •
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Sempre più intensa la collaborazione tra Gender Bender e Soggettiva, il festival di cultura lesbica contemporanea prodotto dall'associazione ArciLesbica Bologna e curato da Elisa Manici. Soggettiva continua il suo progetto di riflessione, condivisione e diffusione dell’immaginario lesbico, indagando la rappresentazione del corpo e i suoi effetti: parlare di corpi e soggettività fuori della norma è un modo per fare resistenza culturale, per produrre un pensiero altro, che veda nelle differenze l’espressione della bellezza e della potenza del lesbismo e della femminilità.
Di grande rilievo il convegno dal titolo Corpi eccentrici. Bellezza, normatività e rappresentazione, che proporre elementi di riflessione utili alla decostruzione di canoni e stereotipi che spesso ingabbiano le nostre individualità. Tra le relatrici Charlotte Cooper, Giorgia Aiello, Roberta Sassatelli, Alessia Muroni, Elisa Arfini, studiose impegnate in vari ambiti, dalla sociologia, alla filosofia, ai queer studies che offrono prospettive e chiavi di lettura diverse (Aula Magna ex convento di Santa Cristina, 5 novembre ore 15-19).
Numerosissime le anteprime italiane che animano la sezione cinematografica, tutta al Cinema Lumière. Un posto di rilievo quest’anno lo occupano le commedie romantiche, veri e propri capolavori, provenienti dai maggiori festival internazionali di cinema: Berlinale, Mix Brasil, Londra, San Francisco, Los Angeles. Direttamente dal Sundance Film Festival Codependent lesbian space alien seeks same, geniale film in bianco e nero – anteprima italiana - di Madeleine Olnek che unisce fantascienza Anni ’50, humor e romanticismo (29 ottobre ore 20.30).
Kill the Habit della regista italo-greca Laura Neri - anteprima italiana - è una commedia dark, lesbica e politicamente scorretta su tre ragazze che cercano di sbarazzarsi del cadavere di uno spacciatore, con uno strepitoso finale (31 ottobre ore 22.30).
Ancora una anteprima italiana con l’australiano Hannah and the Hasbian di Gordon Napier, commedia divertente e minimalista su una donna che da un giorno all’altro decide di diventare etero, mandando nello sconforto la sua compagna. Situazioni grottesche, puro humor e momenti di dolcezza si intrecciano a ritmo serrato (1 novembre ore 22.30).
Jamie and Jessie are not together di Wendy Jo Carlton - anteprima italiana - è una commedia su un’amicizia tra due coinquiline che deve fare i conti con la passione ed il desiderio nel momento in cui Jamie decide di trasferirsi da Chicago a New York per diventare un’attrice di teatro (4 novembre ore 22.30). In sala la regista Wendy Jo Carlton dopo la proiezione incontra il pubblico.
In anteprima italiana Hit So Hard di P. David Ebersole, documentario senza veli sulle Hole, la storica band di Courtney Love, raccontata attraverso gli occhi di Patty Schemel, batterista e lesbica dichiarata. Un ritratto intimo della batterista e della band: l’ascesa delle Hole, gli eccessi, il successo, la scena grunge, l'amicizia con Kurt Cobain, la lotta contro le dipendenze; il regista fornisce un ritratto reale e spietato della storia personale della Schemel, intrecciando filmati amatoriali e interviste. Il film porta alla luce anche aspetti inediti della vita familiare e privata di Love e Cobain, presentando tra l'altro un brano inedito del defunto leader dei Nirvana (3 novembre ore 18.30).
Jan's coming out di Carolyne Reid è un irriverente documentario in anteprima italiana su Jan Walker, una donna cinquantenne sposata da 23 anni e madre di tre figli, che si scopre lesbica dopo un’abbuffata del famoso telefilm The L Word. La schiettezza di Jan e la sua gioia nel ritrovarsi finalmente in armonia con se stessa appaiono in modo evidente e palpabile sullo schermo (1 novembre ore 20.30).
Il coming out è anche al centro di Tracks, cortometraggio di Deanna Williams; la regista pone uno sguardo delicato sulle vicende realmente accadute a Julie e Tasha, due adolescenti capaci di ribellarsi a ciò che le schiaccia. Julie, cacciata di casa da sua madre subito dopo la sua comunicazione, ha come dimora un divano sotto il cielo. E’ proprio questa solitudine a spingerla verso Tasha, più giovane di lei ma altrettanto caparbia (1 novembre, ore 22.30 -anteprima italiana).
Bumblefuck, USA di Aaron Douglas Johnston - anteprima italiana - racconta la storia di Alexa, che arriva nell’Iowa con l'intento di scoprire e filmare cosa significa per una persona omosessuale vivere in un’America dimenticata. Un’intensa estate vissuta a Bumblefuck la porterà a conoscere meglio anche se stessa (5 novembre ore 20.30).
Short of Breath, bellissimo cortometraggio norvegese di Aasne Vaa Greibrokk, descrive l’incontro tra due donne molto diverse: Jenny è una diciassettenne cresciuta con sua nonna in un piccolo villaggio in riva al mare, in Norvegia. E’ una ragazza abituata a sognare la propria vita e non a viverla. Finché una coreografa quarantenne affitterà una casa vicina alla sua, in cerca di ispirazione per il suo prossimo spettacolo di danza (1 novembre ore 20.30).
Gatos viejos dei cileni Pedro Peirano e Sebastian Silva racconta in modo delicato e al contempo violento di una famiglia disastrata dall’incomunicabilità delle relazioni vissute al suo interno, dove passione e amore si alternano velocemente a vecchi rancori (30 ottobre ore 20.30).
Intrecci tra pornografia e femminismo sono affrontati da tre opere. Il movimento pro-sex è al centro di Mutantes di Virginie Despentes, primo documentario della regista e scrittrice francese (Scopami, King Kong Girl), composto da una ventina di interviste raccolte tra il 2005 e il 2009 tra USA, Parigi e Barcellona. La regista traccia una storia soggettiva del movimento per sottolinearne le lotte femministe e le teorie riguardanti la legittimità della prostituzione e della pornografia (31 ottobre ore 18.30).
Share, di Marit Östberg - anteprima italiana - propone, invece, uno spaccato dell’immaginario pornografico femminile e femminista, un tema su cui riflettere, dibattere o, a piacere, fantasticare (31 ottobre ore 18.30).
Too much pussy di Emilie Jouvet è un ritratto collettivo di una comunità femminile e femminista che si mette in scena giocando con i ruoli e le identità sessuali. Lesbismo, fetish, performance art, rottura di ogni tabù: oltre le etichette, un lavoro potente di rivendicazione femminile per una nuova definizione della donna (2 novembre ore 22.30).
La serata Kill the habitus con il concerto degli Heike has the giggles, gruppo indie rock che ha aperto le date italiane dei Gossip, performance di danza del laboratorio Sociàl Dance Project, le acrobazie sui tessuti delle Lunaquiches, i dj set per ballare fino a tarda notte, arricchisce il programma del festival (Cassero 3 novembre ore 22).
CLUBBING i party e dj più hot dalle capitali europee • Cassero
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La sezione clubbing di Gender Bender si addentra nel fervente movimento underground europeo, alla ricerca dei nuovi fenomeni che stanno dettando le linee guida sia degli stili musicali, che dei nuovi modi di vivere l'entertaiment notturno.
Il risultato è un programma eterogeneo che abbraccia le multiformi espressioni della club culture gay, lesbica e queer, con la presenza al festival di alcuni tra i più interessanti e innovativi party che animano le maggiori capitali europee.
La serata di inaugurazione (29 ottobre) è affidata al dj e produttore irlandese Cormac, una delle menti che si cela dietro il progetto WetYourSelf allo storico Fabric di Londra, garanzia di qualità musicale e di un’aggregazione ispirata ai primi house party illegali della fine degli Anni ‘80. Cormac è conosciuto grazie anche alle sue produzioni house sofisticate che vengono pubblicate dalla Bpitch Control di Ellen Allien.
Snax, il secondo ospite della serata, è tastierista per la band canadese indie-pop The Hidden Cameras, metà insostituibile del progetto Captain Comatose insieme a Khan, dj della storica serata gay berlinese Ficken 3000. Snax - per questa occasione, in versione live - è conosciuto soprattutto per le sue produzioni da solista, un mix tra dance, funk e soul.
In poco meno di due anni Cocktail D'Amore (31 ottobre ore 23.50) è diventata La serata gay berlinese e registra ogni volta il tutto esaurito. Un pubblico variegato di hypster e fashionisti anima questo evento mensile che non ha orario di chiusura. La selezione musicale curata da Discodromo, duo di producers italiani, e Boris, resident dj del Beghain, spazia dall'house dei primi Anni ‘90 alle più recenti produzioni techno, passando per la nu-disco e l'italo disco.
La crew di Omonoia è responsabile di alcuni dei party più visionari della scena queer italiana. La sua formula che mescola non-sense, provocazione, ironia, esibizionismo e humour è stata ormai copiata con scarso successo da altri party, poiché la vera differenza sta nello spirito naive della serata. Tragica fine è il nome scelto dagli omoannoiati per la serata del 2 novembre. Ospiti della serata sono Electrosexual, producer francese di stanza a Berlino e collaboratore di Peaches, amante delle sonorità electro Anni ‘80 e dei ritmi house Anni ‘90, e le Scream Club, un duo di abili MC's senza pudore.
La serata Horse Meat Disco (4 novembre ore 23.50) nasce come after tea domenicale in un piccolo pub gay di Vauxhall a Londra dedicato a pochi raffinati intenditori della migliore disco music, stanchi dell'aggressiva tech-house e desiderosi di un ritorno allo spirito originario del clubbing. Diventata un vero e proprio fenomeno mondiale, il logo è diventato un vero e proprio feticcio in ambito internazionale. Per questa occasione speciale Gender Bender ha chiamato a deliziare il suo pubblico il dj Severino, mantovano d'origine, londinese nel cuore, bear nell'aspetto, disco nell'anima.
Girls Town (5 novembre ore 23.50) è il nome della serata "per ragazze... ma non solo" ideata dalla dj e attivista lesbica Zoe. La sua passione per la musica si esplicita in una curiosità quasi maniacale per tutto ciò che di nuovo l'underground europeo partorisce. La line-up delle sue serate fa pensare a una sorta di techno-femminismo, ovvero un gruppo molto affiatato di donne che, come lei, riescono a conciliare nella propria vita quotidiana musica, divertimento, clubbing, eccessi e successi senza perdere mai di vista l'importanza della consapevolezza delle donne. In questa collaborazione con il Cassero e con Gender Bender, Zoe ha voluto essere accompagnata da Dj Metzgerei, ideatrice, tra l'altro, della rivista queer berlinese Bend Over; Mz Sunday Luv, una voce nota a tutti coloro che frequentano il mitico Bar 25; e infine Water Lily, raffinata e talentuosa produttrice svizzera che produrrà un’anteprima del suo nuovo album in uscita per Mental Groove.
Martedì 1 novembre ore 21.30 al Teatrino degli Illusi gli Egokid – band rivelazione del 2011 acclamata dalla critica specializzata e dal pubblico - presentano il loro ultimo album Ecce Homo, raccolta di canzoni che ritrae le paure e le povere ideologie dell’uomo qualunque.
ARTI VISIVE Marta Dell’Angelo, Francesca Woodman, Luca Donnini
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Il percorso artistico di Marta Dell’Angelo si interroga sulla relazione tra corpo e codici sociali. Il suo lavoro ha una leggerezza che le permette di giocare con un tema come quello della rappresentazione del corpo femminile, carico di tabù e stereotipi. L’artista riesce a restituire al nudo, una purezza ed una dignità classica scomparsa nella società contemporanea, in cui il corpo femminile viene esibito per vendere qualsiasi cosa. Il progetto monografico dedicato all’artista è curato da Elisa Del Prete per Nosadella.due e si sviluppa in quattro momenti distinti: la mostra Joint , la performance Antologia delle Posizioni in cui l'artista racconta l'immaginario codificato del corpo femminile raccolto da giornali, libri, manuali e riviste; una conferenza con la partecipazione di studiosi ed esperti - quali Giorgio Aicardi, Eva Robbin’s, Fabrizio Lollini, Silvia Gribaudi - invitati a confrontarsi sul tema del corpo vissuto e rappresentato; la presentazione di Manuale della figura umana, libro d’artista che la Dell’Angelo realizza nel 2005 raccogliendo immagini e testi dalle più varie provenienze ed infine Troca, una performance di strada in collaborazione con la danzatrice portoghese Márcia Lança. Marta Dell'Angelo ha vinto il Premio New York, partecipato a mostre alla Monika Spruth Gallery di Colonia, Michel Rein Gallery di Parigi, Biennale di Mosca, PAC a Milano, Museo d’Arte Contemporanea di Monfalcone, SESC di San Paulo in Brasile, Triennale Bovisa, Museion di Bolzano, Contemporary Art Biennial di Tirana.
Un ritratto durissimo della grande fotografa americana Francesca Woodman è quello realizzato dal regista C. Scott Willis con il documentario The Woodmans (Cinema Lumière, 4 novembre ore 18.30). Con le sue potenti e inquietanti fotografie in bianco e nero Francesca Woodman si è conquistata un posto nel pantheon dei grandi fotografi del ventesimo secolo. Un talento precoce e visionario, una carriera tragicamente interrotta nel 1981 dal suicidio compiuto a soli 22 anni. Il documentario ricostruisce la vita di questa tormentata artista, figlia a sua volta di artisti. Un film intenso e toccante, che tratta anche di temi scomodi come lo spirito di competizione tra figli e genitori, e di come la scena artistica newyorkese sia troppo spesso alimentata da livelli tossici di ambizione.
Corpustrip è la mostra fotografica di Luca Donnini, ospitata allo Spazio Elastico (vicolo dè Facchini2/a): una serie di grandi ritratti in bianco e nero, realizzati da Donnini tra Madrid, Parigi, Berlino, Belgrado, Istanbul, Vienna, Lubiana. Luca Donnini è artista, scenografo e regista teatrale. La sua opera ruota attorno al racconto del corpo nel movimento delle identità di genere (inaugurazione sabato 5 novembre ore 20.00).
JUKEBOX LIVE BAND COMPETITION
Sorelle d’Italia, omaggio alle protagoniste della canzone italiana •
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Gender Jukebox è un contest per band musicali, invitate ad eseguire dal vivo una cover a scelta tra le canzoni rese celebri dalle grandi interpreti femminili della canzone italiana. Una colonna sonora eccezionale eseguita dal vivo dalle 10 band selezionate con l’omonimo bando e invitate a sfidarsi pubblicamente per assicurarsi il premio alla migliore esibizione live. I live verranno votati sulla base della originalità degli arrangiamenti e della nuova versione della cover, della capacità di interpretazione, dell’inventiva per coreografie e costumi e dell’energia liberata sul palco. Le band che si contenderanno l'ambito Premio di mille euro ed i Premi Speciali offerti da Robintur (2 notti a Londra per due persone volo incluso e una notte in un centro SPA in Toscana e per due persone) sono:
Aiperion con Il vento caldo dell’estate (Alice), Armoteque con L’importante è finire (Mina), Cortesi/Questorio con Follow Me (Amanda Lear), Fratelli Broche con La canzone dei vecchi amanti (Patty Pravo), Ménage à trois con Sono matta da legare (Milva), My project con Ma chi è quello lì (Mina), Oltre il giardino con Adrenalina (Donatella Rettore/Giuni Russo), Santabarbara con Le lacrime di marzo (Mia Martini), The Villains con Bang Bang (Dalila) e Unisone Detune con Le Louvre (Diana Est) (La Scuderia, 30 ottobre ore 20.30).
Gender Bender è realizzato con il contributo di: Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna – Area Cultura, Provincia di Bologna – Assessorato alla Cultura, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Comunidad de Madrid, Misterio de Cultura - Gobierno de Espana,
Con il patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna.
Sponsor: Coop Adriatica, Robintur-agenzie viaggio, Beck's Next, Havana Club, Pepsi.
Partner: Arcilesbica Bologna, Centro di Documentazione Il Cassero, Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna, Cineteca di Bologna, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, librerie.coop, Nosadella.Due, Biblioteca Sala Borsa, Antartide, Cimes-dipartimento di Musica e Spettacolo, Dans Ateliers, Aerowaves, Buscart, BilBolBul, Hamelin, Teatrino degli Illusi, Dom, Famiglie Arcobaleno, Elastico, MIT, Feed the Bears, Atlantide.
Mediapartner: Edizioni Zero, Radio Città del Capo, Gagarin, Busta, Pride, Spartacus, Supersound, MEI, Irma Records, XL anticorpi-Network Giovane Danza d’autore, Centro delle Donne Città di Bologna.
29
ottobre 2011
Gender Bender
Dal 29 ottobre al 05 novembre 2011
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
SEDI VARIE – Bologna
Bologna, (Bologna)
Bologna, (Bologna)
Sito web
www.genderbender.it
Curatore