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Gentili | Pupillo | Tornese – Tre storie differenti
mostra collettiva
Comunicato stampa
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La satira del disegnatore romano, Franco Gentili è orientata verso personaggi pubblici e privati, provenienti da ogni rango ed estrazione sociale, di cui una caratterizzazione psicologica nell'accentuazione del tratto somatico, nella storia di ogni individuo iscritta in quelle stesse espressioni, in quegli stessi movimenti. Questo tipo di espressività, lo ritroviamo nelle maschere, che rappresentano in un certo senso gli archetipi immobilizzati dello stesso modo di dire quelle emozioni senza parole, come un alfabeto del linguaggio senza parole, quel mondo prelinguistico che tanto ha affascinato i grandi artisti e i grandi poeti che si sono confrontati con questo linguaggio, specie quando nel primo e secondo romanticismo si è sentita l'esigenza di riscoprire le radici linguistiche delle emozioni, e con esse la storia dei popoli. La maschera, che sia la traccia di gruppi nomadi africani o della cultura legata all'italianissima pulcinella, è uno degli elementi che quella storia dei costumi non si poteva più slegare dalla storia dell'individuo, iscritta nella storia dei popoli, anche attraverso la messa in ridicolo o l'esaltazione degli umani vizi e delle umane virtù.
Pupillo risiede e opera in Roma. La sua attività comincia nel 1985 con la mostra a Villa Corsini a Roma. Nel 1987 esegue la sua “Performance/invasione di un rotolo di tela dipinta” in Via del Babuino a Roma, nel 1989 partecipa alla XXXIV Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea alla Galleria Civica di Termoli, nello stesso anno è presente alla mostra “Il segno della differenza” alla Galleria Angelus Novus, L’Aquila. Nel 1991 espone al Picasso cafè, Roma, “Accumulatori”, una serie di tele di piccole dimensioni sistemate l’una sull’altra come una colonna introdotta da un testo di Teresa Macrì.
Nel 1992 mette in mostra “Proposte” alla galleria dei Banchi Nuovi, a Roma. Il suo lavoro si riallaccia alla corrente informale degli anni quaranta e cinquanta, a Fautrier Wols e Vasco Bendini.Nel 1997 è presente alla mostra “Arte a Roma” ex Mattatoio. Partecipa a numerose mostre all’estero: Fiera di Colonia con la Galleria Framart di Napoli, “Misure uniche” presso l’Istituto Italiano di Cultura a Lione, “il progetto dell’essenza” presso vari Istituti Italiani di Cultura e “L’immagine interiore” a Rabat, Tunisi, Il Cairo, Beirut, Asmara, Lisbona 1998. Nel 1999 con “Pupillo di chi?” espone all’Associazione Culturale Marcello Rumma, Roma accompagnato da un testo di Fabio Sargentini. E’ presente alla collettive presso le Gallerie “La Giulia” a Roma nel 2000. Nel 2002 tiene una personale a Jakarta: “Oltre la forma”, e nel 2003 espone “On paper” presso l’Architettura Arte Moderna a Roma e “Fine novecento” a Palazzo Tiranni Castracane di Cagli, Pesaro. Fabio Sergentini scrisse su di lui: “Se c’è un pittore a Roma che Pupillo potrebbe amare, questo è Gianni Dessì. Dessì mette sulle sue tele, più o meno nello stesso punto, un’esca per l’occhio, un piccolo segno. Distribuisce segni, figure, piccoli oggetti incollati. Solo un segno o più segni insieme in un piacevole disordine, che da agli occhi un obiettivo cui guardare. Questo è anche lo schema di Pupillo. Anche lui produce i suoi “disordini” con segni e figure, e quando il gioco riesce, quando associa nuove invenzioni con i suoi dipinti, le sue opere diventano attraenti come il richiamo di una sirena che rappresenta il cammino impervio dell’uomo e dell’artista. Inciampa, si avvilisce e si alza di nuovo. E’ ansioso di cantare una vita temeraria”.
Maurizio Tornese Il suo universo visivo, come riferisce egli stesso, è permeato di colori segni e graffi che esprimono un mondo fantastico in maniera assolutamente rigorosa e profonda. Vasto e articolato è il suo alfabeto segnico (un vero e proprio linguaggio parallelo). Criptico ma affascinante. I lavori sono splendide composizioni fantastiche caratterizzate da un originale tratto grafico e interessanti consonanze cromatiche.(...)”
La recensione dell’opera di Maurizio Tornese sulle prestigiose pagine della sezione Arte di Theodor Corriere del Lusso è il giusto coronamento di un impegno artistico che ha visto in questi anni l’artista lavorare con grande professionalità e rappresenta l’inizio di un tempo nuovo che dà conto di una resa artistica straordinaria, frutto di sacrifici, di entusiasmo e di professionalità
Pupillo risiede e opera in Roma. La sua attività comincia nel 1985 con la mostra a Villa Corsini a Roma. Nel 1987 esegue la sua “Performance/invasione di un rotolo di tela dipinta” in Via del Babuino a Roma, nel 1989 partecipa alla XXXIV Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea alla Galleria Civica di Termoli, nello stesso anno è presente alla mostra “Il segno della differenza” alla Galleria Angelus Novus, L’Aquila. Nel 1991 espone al Picasso cafè, Roma, “Accumulatori”, una serie di tele di piccole dimensioni sistemate l’una sull’altra come una colonna introdotta da un testo di Teresa Macrì.
Nel 1992 mette in mostra “Proposte” alla galleria dei Banchi Nuovi, a Roma. Il suo lavoro si riallaccia alla corrente informale degli anni quaranta e cinquanta, a Fautrier Wols e Vasco Bendini.Nel 1997 è presente alla mostra “Arte a Roma” ex Mattatoio. Partecipa a numerose mostre all’estero: Fiera di Colonia con la Galleria Framart di Napoli, “Misure uniche” presso l’Istituto Italiano di Cultura a Lione, “il progetto dell’essenza” presso vari Istituti Italiani di Cultura e “L’immagine interiore” a Rabat, Tunisi, Il Cairo, Beirut, Asmara, Lisbona 1998. Nel 1999 con “Pupillo di chi?” espone all’Associazione Culturale Marcello Rumma, Roma accompagnato da un testo di Fabio Sargentini. E’ presente alla collettive presso le Gallerie “La Giulia” a Roma nel 2000. Nel 2002 tiene una personale a Jakarta: “Oltre la forma”, e nel 2003 espone “On paper” presso l’Architettura Arte Moderna a Roma e “Fine novecento” a Palazzo Tiranni Castracane di Cagli, Pesaro. Fabio Sergentini scrisse su di lui: “Se c’è un pittore a Roma che Pupillo potrebbe amare, questo è Gianni Dessì. Dessì mette sulle sue tele, più o meno nello stesso punto, un’esca per l’occhio, un piccolo segno. Distribuisce segni, figure, piccoli oggetti incollati. Solo un segno o più segni insieme in un piacevole disordine, che da agli occhi un obiettivo cui guardare. Questo è anche lo schema di Pupillo. Anche lui produce i suoi “disordini” con segni e figure, e quando il gioco riesce, quando associa nuove invenzioni con i suoi dipinti, le sue opere diventano attraenti come il richiamo di una sirena che rappresenta il cammino impervio dell’uomo e dell’artista. Inciampa, si avvilisce e si alza di nuovo. E’ ansioso di cantare una vita temeraria”.
Maurizio Tornese Il suo universo visivo, come riferisce egli stesso, è permeato di colori segni e graffi che esprimono un mondo fantastico in maniera assolutamente rigorosa e profonda. Vasto e articolato è il suo alfabeto segnico (un vero e proprio linguaggio parallelo). Criptico ma affascinante. I lavori sono splendide composizioni fantastiche caratterizzate da un originale tratto grafico e interessanti consonanze cromatiche.(...)”
La recensione dell’opera di Maurizio Tornese sulle prestigiose pagine della sezione Arte di Theodor Corriere del Lusso è il giusto coronamento di un impegno artistico che ha visto in questi anni l’artista lavorare con grande professionalità e rappresenta l’inizio di un tempo nuovo che dà conto di una resa artistica straordinaria, frutto di sacrifici, di entusiasmo e di professionalità
26
maggio 2011
Gentili | Pupillo | Tornese – Tre storie differenti
Dal 26 maggio all'otto giugno 2011
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
QUADRUPEDE
Roma, Via Di San Giovanni In Laterano, 45, (Roma)
Roma, Via Di San Giovanni In Laterano, 45, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni, dalle 10 alle 20
Vernissage
26 Maggio 2011, dalle 19
Autore
Curatore